Icomb - 30cps 5mg+10mg
Dettagli:
Nome:Icomb - 30cps 5mg+10mgCodice Ministeriale:042384065
Principio attivo:Ramipril/Amlodipina Besilato
Codice ATC:C09BB07
Fascia:A
Prezzo:10.8
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Denominazione
ICOMB CAPSULE RIGIDE
Formulazioni
Icomb - 30cps 5mg+5mg
Icomb - 30cps 5mg+10mg
Icomb - 30cps 10mg+5mg
Icomb - 30cps 10mg+10mg
Categoria farmacoterapeutica
ACE-inibitori e bloccanti dei canali del calcio.
Principi attivi
Ramipril, amlodipina (come amlodipina besilato).
Eccipienti
Contenuto della capsula: crospovidone, ipromellosa, cellulosa microcristallina, glicerolo dibeenato. Involucro della capsula (2,5 mg/2,5 mg): ferro ossido rosso (E172), biossido di titanio (E171), gelatina. Involucro della capsula (5 mg/5 mg): blu brillante FCF-FD&C Blue 1 (E133), rosso allura AC-FD&C Red 40 (E129), biossido di titanio (E171), gelatina. Involucro della capsula (5 mg/10 mg): ferro ossido rosso (E172),biossido di titanio (E171), azorubina, carmoisina (E122), indigotina -FD&C Blue2 (E132), gelatina. Involucro della capsula (10 mg/5 mg): ferro ossido rosso (E172), biossido di titanio (E171), blu brillante FCF-FD&C Blue 1 (E133), rosso allura AC-FD&C Red 40 (E129), gelatina. Involucro della capsula (10 mg/10 mg): azorubina, carmoisina (E122), indigotina -FD&C Blue2 (E132), biossido di titanio (E171), gelatina.
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione come terapia sostitutiva in pazienti adeguatamente controllati con i prodotti individuali somministrati simultaneamente al medesimo dosaggio della combinazione, ma come compresse distinte.
Controindicazioni / effetti secondari
Correlate con ramipril. Storia di angioedema (ereditario, idiopatico oangioedema pregresso con ACE-inibitori o antagonisti dei recettori de ll'angiotensina-II (AIIRAs); trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto con superfici caricate negativamente; importante stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi unilaterale in pazienti con un unico rene funzionante; secondo e terzo trimestre di gravidanza; in pazienti con stati ipotensivi o emodinamicamente instabili. Correlate con amlodipina. Ipotensione grave; shock (incluso shock cardiogeno); ostruzione al tratto di efflusso ventricolare sinistro (ad es. grave stenosi aortica); insufficienza cardiaca emodinamicamente instabiledopo infarto acuto del miocardio. Correlate con il farmaco. Ipersensi bilita' ad amlodipina, derivati della diidropiridina, ramipril, o ACE-inibitori, o a un qualsiasi altro eccipiente elencati.
Posologia
Il medicinale e' indicato nei pazienti in cui la pressione arteriosa e' adeguatamente controllata con preparazioni contenenti i singoli componenti somministrate separatamente alle stesse dosi presenti nel dosaggio fisso raccomandato della combinazione. La dose giornaliera raccomandata e' una capsula della concentrazione data. La combinazione a dosaggio fisso non e' adatta come terapia iniziale. Se e' necessario un adeguamento della dose, questo dovra' essere effettuato unicamente con isingoli componenti e solo dopo aver raggiunto il dosaggio appropriato sara' possibile il passaggio alla nuova combinazione fissa. Pazienti trattati con diuretici: si raccomanda cautela nei pazienti trattati con diuretici, poiche' in questi pazienti puo' verificarsi deplezione difluidi e/o sali. Devono essere monitorati la funzione renale e il liv ello di potassio sierico. Pazienti con insufficienza epatica: in caso di insufficienza epatica l'eliminazione di amlodipina puo' essere estesa. Non sono state stabilite raccomandazioni relative all' esatto dosaggio dell'amlodipina, il farmaco deve pertanto essere somministrato con particolare cautela in questi pazienti. Nei pazienti con insufficienza epatica, il trattamento con ramipril deve essere iniziato solo sotto stretta sorveglianza medica e la dose massima giornaliera e' di 2,5 mg di ramipril. Il medicinale e' raccomandato solo nei pazienti che sono passati a 2,5 mg di ramipril come dose di mantenimento ottimale durante la titolazione del dosaggio di ramipril. Pazienti con insufficienza renale: al fine di trovare la dose iniziale e di mantenimento ottimale nei pazienti con insufficienza renale, la dose per il paziente deve essere aggiustata su base individuale con titolazioni distinte delledosi dei singoli componenti ramipril e amlodipina. Non e' richiesto l 'aggiustamento della dose di amlodipina per i pazienti con insufficienza renale. L'amlodipina non e' dializzabile. L'amlodipina deve essere somministrata con particolare cautela ai pazienti sottoposti a dialisi. Nei pazienti con insufficienza renale la dose giornaliera di ramipril deve essere basata sulla clearance della creatinina. Se la clearancedella creatinina e' >= 60 ml/min, non e' necessario adattare la dose iniziale; la dose giornaliera massima e' di 10 mg. Se la clearance della creatinina e' < 60 ml/min, e nei pazienti emodializzati ipersensibili, il farmaco e' raccomandato solo per i pazienti che sono passati a 2,5 mg o 5 mg di ramipril come dose ottimale di mantenimento, durante la titolazione della dose di ramipril. Nei pazienti emodializzati il medicinale deve essere somministrato poche ore dopo aver effettuato l'emodialisi. La funzione renale e il potassio sierico devono essere monitorati durante il trattamento con il prodotto. Nel caso di deterioramento della funzione renale, la somministrazione del medicinale deve essere interrotta, e i suoi componenti devono essere somministrati in dosi adeguatamente adattate. Pazienti anziani: dosi abituali di amlodipina possono essere somministrate alle persone anziane, tuttavia, si consiglia cautela quando viene aumentata la dose. Le dosi iniziali di ramipril devono essere piu' basse e la successiva titolazione del dosaggiodeve essere piu' graduale per la maggior probabilita' di effetti inde siderati. La somministrazione non e' raccomandata in pazienti molto anziani e debilitati. Popolazione pediatrica: il medicinale nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta' deve essere evitato per l'assenza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia. Modo di somministrazione: le capsule devono essere assunte per via orale, una volta al giorno, alla stessa ora, con o senza cibo. Non devono essere masticate o frantumate. Non devono essere assunte con succo di pompelmo.
Conservazione
Non conservare a temperature superiori ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Avvertenze
>>Ramipril. Donne in gravidanza: gli ACE-inibitori non devono essere somministrati durante la gravidanza. A meno che la continuazione con terapia con ACE-inibitori non sia considerata essenziale, le donne che stanno pianificando una gravidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi che abbiano un comprovato profilo di sicurezza perl'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il tr attamento con ACE-inibitori deve essere interrotto immediatamente, e, se appropriato, deve essere avviata una terapia alternativa. Pazienti con particolare rischio di ipotensione: i pazienti con iperattivazionedel sistema renina-angiotensina-aldosterone sono a rischio di un note vole calo della pressione arteriosa e del deterioramento della funzione renale dovuti alla inibizione dell'ACE. Deve essere prevista una significativa attivazione del sistema renina- angiotensina-aldosterone ede' quindi necessaria la supervisione medica, compreso il monitoraggio della pressione, ad esempio in: pazienti con ipertensione grave, paz ienti con insufficienza cardiaca congestizia scompensata, pazienti con impedimento emodinamicamente rilevante all'afflusso o al deflusso ventricolare sinistro (ad es. stenosi valvolare aortica o mitralica), pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale con il secondo rene funzionante, pazienti in cui vi e' una deplezione di fluidi o di sali o che possono sviluppare tali condizioni (inclusi i pazienti in trattamento con i diuretici), pazienti con cirrosi epatica e/o ascite, pazienti che si sottopongono ad interventi chirurgici importanti o durante anestesia con agenti che producono ipotensione. In genere, si raccomanda di correggere la disidratazione, l'ipovolemia o la deplezione di sali prima di iniziare il trattamento (tuttavia, nei pazienti con insufficienza cardiaca, tali azioni correttive devono essere attentamente valutate contro il rischio di un sovraccarico); insufficienza cardiaca transitoria o persistente post infarto miocardico; pazienti a rischio di ischemia cardiaca o cerebrale in caso di ipotensione acuta. La fase iniziale del trattamento richiede un attento controllo medico. Intervento chirurgico: si raccomanda di interrompere il trattamento con gli ACE-inibitori, se possibile un giorno prima dell'intervento chirurgico. Monitoraggio della funzione renale: la funzione renale deve essere valutata prima e durante il trattamento e il dosaggio deve essere adattato. In pazienti con insufficienza renale e' richiesto un monitoraggio particolarmente attento. C'e' il rischio di un danneggiamento della funzione renale, in particolare nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o dopo trapianto di rene. In caso di angioedema, ramipril deve essere interrotto. Deve essere prontamente applicato un trattamento d'emergenza. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 12-24 ore e dimessi dopo la completa risoluzione della sintomatologia. Nei pazienti trattati con ramipril, e' stato riportato angioedema intestinale. Questi pazienti hanno presentato dolore addominale (con o senza nausea o vomito). Reazioni anafilattiche durante terapie desensibilizzanti: la probabilita' e la gravita' di reazioni anafilattiche o anafilattoidi causate da veleno di insetti o altri allergeni sono aumentate durante la terapia con ACE-inibitori. Prima della desensibilizzazione deve essere presa in considerazione una temporanea sospensione di ramipril. E' stata osservata iperpotassiemia; se l'uso concomitante di sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio e altri principi attivi che fanno aumentare il livello plasmatico del potassio e' ritenuto necessario, si raccomanda un regolare monitoraggio del potassio sierico. Sono state raramente osservate neutropenia/agranulocitosi, cosi' come trombocitopenia e anemia, e' stata inoltre osservata depressione del midollo osseo. E' raccomandato il monitoraggio della conta dei globuli bianchi per permettere l'individuazione di una possibile leucopenia. Si consiglia un monitoraggio piu' frequente nellafase iniziale del trattamento in pazienti con compromessa funzionalit a' renale, nei pazienti con concomitanti patologie del collagene, e inquelli trattati con altri farmaci che possono causare alterazioni nel quadro ematico. Gli ACE- inibitori causano una maggiore incidenza di angioedema nei pazienti neri. Ramipril puo' essere meno efficace nell'abbassamento della la pressione nelle persone nere rispetto a quelle non nere, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza nelle popolazioni nere di ipertensione a basso livello di renina. Tosse: e' stata riportata tosse. >>Amlodipina: non sono state stabilite la sicurezza el'efficacia dell'amlodipina nella crisi ipertensiva. Pazienti con ins ufficienza cardiaca: i pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela: nei pazienti con insufficienza cardiaca di grado severo e' stata osservata una piu' elevata incidenza di edema polmonare nel gruppo trattato con amlodipina rispetto al gruppo trattato con placebo. I bloccanti dei canali del calcio, inclusa l'amlodipina, devono essere utilizzati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, in quanto possono aumentare il rischio di eventi cardiovascolari futuri e mortalita'. Pazienti con funzionalita' epatica compromessa: l'emivita dell'amlodipina risulta prolungata e i valori di AUC sono maggiori; non sono ancora state stabilite raccomandazioni specifiche relative al dosaggio. Il trattamento con amlodipina deve pertanto essere iniziato con cautela partendo dall'estremita' inferiore dell'intervallo di dosaggio, sia per il trattamento iniziale che per l'aumento della dose. Possono essere necessari una titolazione lenta della dose e il monitoraggio attento nei pazienti con insufficienza epatica grave. Pazienti anziani: l'aumento del dosaggio deve essere effettuato con cautela. Pazienti con insufficienza renale: in questi pazientil'amlodipina puo' essere usata a dosi normali. Alterazioni nelle conc entrazioni plasmatiche di amlodipina non sono legate al grado di compromissione renale. L'amlodipina non e' dializzabile. Le capsule da 5 mg/5 mg e 10 mg/5 mg contengono rosso allura AC-FD&C Red 40 (E129) e le capsule da 5 mg/10 mg e 10 mg/10 mg contengono azorubina, carmoisina (E122). Questi agenti coloranti possono causare reazioni allergiche.
Interazioni
>>Ramipril. Associazioni controindicate: i trattamenti extracorporei quali la dialisi o l'emofiltrazione con determinate membrane ad alto flusso (ad es. membrane poliacrilonitriliche) che portano il sangue a contatto con superfici a carica negativa oppure aferesi delle lipoproteine a bassa densita' per mezzo di destrano solfato sono controindicati a causa dell'aumento del rischio di gravi reazioni anafilattoidi. Se e' richiesto tale trattamento, deve essere considerato l'uso di membrane per la dialisi differenti o una diversa classe di antipertensivi. Precauzioni per l'uso. Sali di potassio, eparina, diuretici risparmiatori di potassio e altri principi attivi che aumentano i livelli di potassio nel plasma (inclusi gli antagonisti dell'Angiotensina II, trimetoprim, tacrolimus, ciclosporina): puo' verificarsi iperpotassiemia, e' pertanto richiesto un monitoraggio attento dei livelli sierici del potassio. Agenti antipertensivi e altre sostanze che possono ridurre la pressione ematica: si deve prevedere un potenziamento del rischio di ipotensione. Vasopressori simpatomimetici e altre sostanze che possono ridurre l'effetto antipertensivo di ramipril: si raccomanda il monitoraggio della pressione arteriosa. Allopurinolo, immunosoppressori, corticosteroidi, procainamide, citostatici e altre sostanze che possono alterare la conta delle cellule del sangue: aumentata probabilita' di reazioni ematologiche. Sali di litio: l'escrezione di litio puo' essere ridotta dagli ACE-inibitori, e quindi la tossicita' del litio potra' essere aumentata. I livelli di litio devono essere controllati. Agenti antidiabetici inclusa l'insulina: possono verificarsi reazioni ipoglicemiche. Si raccomanda il controllo della glicemia. Farmaci antinfiammatori non steroidei ed acido acetilsalicilico: deve essere prevista una riduzione dell'effetto antipertensivo di ramipril. Inoltre, una terapiaconcomitante con ACE-inibitori e FANS puo' portare ad un aumentato ri schio di peggioramento della funzione renale e ad un aumento nella potassiemia. >>Amlodipina. Effetti di altri medicinali su amlodipina. Inibitori del CYP3A4: l'uso concomitante di amlodipina con inibitori potenti o moderati del CYP3A4 (inibitori della proteasi, antifungini azolici, macrolidi quali eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) puo' provocare un aumento significativo dell'esposizione all'amlodipina. Il significato clinico di queste variazioni farmacocinetiche puo' essere piu' pronunciato negli anziani. Possono essere necessari il moniotoraggio clinico e l'aggiustamento della dose. Induttori del CYP3A4: non sono disponibili dati relativi all'effetto degli induttori delCYP3A4 sull'amlodipina. L'uso concomitante di induttori del CYP3A4 pu o' portare ad una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina. L'amlodipina deve essere usata con cautela nei casi di somministrazione concomitante di induttori del CYP3A4. Pompelmo e succo di pompelmo: la somministrazione di amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo deve essere evitata poiche' in alcuni pazienti puo' aumentare la biodisponibilita' con il risultato di una accentuazione dell'effetto di riduzione della pressione arteriosa. Dantrolene (infusione): negli animali, sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare associati a iperpotassiemia in seguito alla somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa. A causa del rischio di iperpotassiemia, si raccomanda di evitare la somministrazione concomitante di bloccanti dei canali del calcio come l'amlodipina inpazienti soggetti all'ipertermia maligna e nel trattamento dell'ipete rmia maligna. Effetti dell'amlodipina su altri medicinali. Medicinali con proprieta' antipertensive: gli effetti della riduzione della pressione arteriosa dell'amlodipina vanno ad aggiungersi agli effetti di riduzione della pressione arteriosa di altri farmaci con proprieta' antipertensive. Atorvastatina, digossina, warfarina o ciclosporina: in studi di interazione clinica, l'amlodipina non ha modificato le farmacocinetiche di atorvastatina, digossina, warfarina o ciclosporina. Simvastatina: la co-somministrazione di dosi multiple da 10 mg di amlodipina con 80 mg di simvastatina ha portato ad un aumento del 77 % dell'esposizione alla simvastatina, se comparato alla simvastatina somministratada sola. Limitare la dose di simvastatina a 20 mg al giorno nei pazie nti che assumono amlodipina.
Effetti indesiderati
Frequenza reazioni avverse: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100, <1/10), non comuni (>=1/1,000, <1/100), rari (>=1/10,000, <1/1,000), molto rari (<1/10,000), non noti. Ramipril. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: eosinofilia; rara: diminuzione del numero dei globuli bianchi (incluso neutropenia o agranulocitosi), diminuzione del numero dei globuli rossi, diminuzione della concentrazione dell'emoglobina, diminuzione del numero delle piastrine; non nota: depressione del midollo osseo, pancitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche o anafilattoidi, aumento degli anticorpi antinucleo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento del potassio ematico; non comune: anoressia, diminuzione dell'appetito; non nota: riduzione del sodio ematico. Disturbi psichiatrici. Non comune: umore depresso, ansia, nervosismo, irritabilita', disturbi del sonno inclusa sonnolenza; rara: stato confusionale; non nota: disturbi dell'attenzione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; Non comune: vertigini, parestesia, ageusia,disgeusia; rara :tremore, disordini dell'equilibrio; non nota: ischem ia cerebrale incluso ictus ischemico transitorio, alterazioni delle capacita' psicomotorie, sensazione di bruciore, parosmia. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della vista inclusa visione offuscata; rara: congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rara: danni all'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: ischemia miocardica inclusa angina pectoris o infarto del miocardio, tachicardia, aritmia, palpitazioni, edema periferico. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, ipotensione ortostatica, sincope; non comune: vampate; rara: stenosi vascolare, ipoperfusione, vasculite; non nota: fenomeno di Raynaud, patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse secca non produttiva, bronchite, sinusite, dispnea; no comune: broncospasmo incluso aggravamento dell'asma, congestione nasale. Patologiegastrointestinali. Comune: infiammazione gastrointestinale, disturbi della digestione, disagio addominale, dispepsia, diarrea, nausea, vomito; non comune: pancreatite (sono stati riferiti molto eccezionalmentecasi di esito fatale con gli ACE-inibitori), aumento degli enzimi pan creatici, angioedema del piccolo intestino, dolore nella parte alta dell'addome incluso gastrite, costipazione, secchezza delle fauci; rara:glossite; non nota: stomatite aftosa. Patologie epatobiliari. Non com une: aumento degli enzimi epatici e/o della bilirubina coniugata; rara: ittero colestatico, danno epatocellulare; non nota. Insufficienza epatica acuta, epatite colestatica o citolitica (gli esiti fatali sono stati molto eccezionali). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash in particolare maculo-papulare; non comune: angioedema; molto eccezionalmente, l'ostruzione delle vie aeree risultante dall'angioedema puo' avere un esito fatale; prurito, iperidrosi; rara: dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi; molto rara: reazioni di fotosensibilita'; non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, pemfigo, psoriasi aggravata, dermatite psoriasiforme, esantema pemfigoide o lichenoide o enantema, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari ,mialgia; non comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: danno renale inclusa insufficienza renale acuta, aumento della produzione di urine, peggioramento di una pre-esistente proteinuria, aumento dell'azotemia, aumento della creatininemia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile transitoria, diminuzione della libido; non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore toracico, affaticamento; non comune: piressia; rara: astenia. Amlodipina. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rara: leucopenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto rara: reazioni allergiche. Disturbi del metabolismo edella nutrizione. Molto rara: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. No n comune: alterazioni dell'umore (incluso ansia), insonnia, depressione; rara: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri, sonnolenza; non comune: tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia; molto rara: ipertonia, neuropatia periferica. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della vista (inclusa diplopia). Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; molto rara: infarto del miocardio, aritmia (incluso bradicardia, tachciardia ventricolare e fibrillazione atriale). Patologie vascolari. Comune: vampate; non comune. Ipotensione; molto rara: vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, rinite; molto rara: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale; non comune: vomito, dispepsia, alterazioni della regolarita' intestinale (incluso diarrea e costipazione), secchezza delle fauci; molto rara: pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale. Patologie epatobiliari. Molto rara: ittero, epatite, aumento degli enzimi epatici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia, porpora, scolorimento della cute, iperidrosi, prurito, rash, esantema; molto rara: angioedema, eritema multiforme, orticaria, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, edema di Quincke, fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: gonfiore delle caviglie; non comune: artralgia, mialgia, crampi muscolari, mal di schiena. Patologie renali e urinarie. Non comune: disturbi della minzione, nicturia, frequenza urinaria aumentata. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune. Edema, affaticamento; non comune. Dolore toracico, astenia, dolore, malessere. Esami diagnostici. Non comune. Aumento o calo ponderale. Segnalare qualunque reazione avversa sospetta attraverso il sistema di segnalazione nazionale.
Gravidanza e allattamento
Ramipril: l'uso di ACE-inibitori deve essere evitato durante il primo trimestre di gravidanza; l'uso di ACE-inibitori e' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica relativa al rischio di teratogenicita' a seguito di espozione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non e' stata conclusiva; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento nel rischio. A meno che non sia considerato indispensabile il proseguimento dellaterapia con ACE-inibitori, le pazienti che stanno pianificando una gr avidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi che abbiano un comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto, e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione a terapia con ACE-inibitori durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' umana (ridotta funzione renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad ACE-inibitori dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l'ipotensione. Amlodipina: la sicurezza di amlodipina nella gravidanza umana non e' stata stabilita. Negli studi su animali, e' stata osservata tossicita' riproduttiva a dosi elevate. L'uso in gravidanza e' raccomandato solo quando nonesiste un'alternativa piu' sicura e quando la malattia stessa comport a un maggior rischio per la madre e per il feto. Ramipril: non sono disponibili informazioni sufficienti relative all'uso di ramipril durante l'allattamento, ramipril deve essere evitato e devono essere preferiti trattamenti alternativi con profili di sicurezza, durante l'allattamento, meglio stabiliti, specialmente se si allatta un neonato o un neonato pretermine. Amlodipina: non e' noto se l'amlodipina venga escreta nel latte materno. La decisione se proseguire/interrompere l'allattamento o se proseguire/interrompere la terapia con amlodipina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al bambino e il beneficio della terapia con amlodipina per la madre. Amlodipina: sono state evidenziate modificazioni biochimiche reversibili alla testa degli spermatozoi in alcuni pazienti trattati con bloccanti dei canali del calcio. I dati clinici riguardanti il potenziale effettodell'amlodipina sulla fertilita', sono insufficienti. In uno studio s ul ratto, sono stati evidenziati effetti avversi sulla fertilita' maschile.