Humatrope - 1cart 24mg(72ui)+sir
Dettagli:
Nome:Humatrope - 1cart 24mg(72ui)+sirCodice Ministeriale:026962062
Principio attivo:Somatropina
Codice ATC:H01AC01
Fascia:A
Prezzo:745.34
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eli Lilly Italia Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Cartuccia
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:36 mesi
Denominazione
HUMATROPE
Formulazioni
Humatrope - 1cart 6mg (18ui)+sir
Humatrope - 1cart 12mg(36ui)+sir
Humatrope - 1cart 24mg(72ui)+sir
Categoria farmacoterapeutica
Ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi.
Principi attivi
Somatropina.
Eccipienti
Cartucce contenenti polvere: mannitolo, glicina, sodio fosfato bibasico, acido fosforico e sodio idrossido. Siringhe con solvente: glicerolo, metacresolo, acqua per preparazioni iniettabili, acido cloridrico e sodio idrossido.
Indicazioni
Pazienti pediatrici: trattamento a lungo termine dei bambini con deficit di statura dovuto ad inadeguata secrezione dell'ormone della crescita endogeno; trattamento della bassa statura nelle bambine con Sindrome di Turner, confermata dall'analisi cromosomica; trattamento del ritardo di crescita nei bambini prepuberi con insufficienza renale cronica; trattamento del disturbo di crescita (altezza attuale SDS < -2.5 ed altezza corretta in base alla statura dei genitori SDS < -1) in bambini di bassa statura nati piccoli per l'eta' gestazionale (SGA), con peso e/o lunghezza alla nascita inferiore a -2 SD, che non hanno presentato un recupero della crescita (velocita' di crescita SDS < 0 durante l'ultimo anno) entro l'eta' di 4 anni od oltre; trattamento di pazienticon deficit staturale associato ad un'alterata funzione del gene SHOX , confermata dall'analisi del DNA. Pazienti adulti: terapia sostitutiva negli adulti con deficit marcato dell'ormone della crescita. I pazienti con grave deficit dell'ormone della crescita nell'eta' adulta sonodefiniti come pazienti con patologia ipofisaria-ipotalamica nota e co n almeno un deficit noto di un ormone ipofisario, che non sia prolattina. Questi pazienti devono sottoporsi ad un singolo test dinamico al fine di diagnosticare od escludere un deficit della crescita. Nei pazienti con deficit isolato di ormone della crescita ad insorgenza in eta'pediatrica (senza evidenza di patologia ipofisaria-ipotalamica o che non siano stati sottoposti ad irradiazione cranica) si raccomanda l'esecuzione di due test dinamici, ad eccezione di quelli con un basso valore di IGF-1 (< -2SDS) per i quali puo' essere effettuato un singolo test. Il limite di riferimento del test dinamico impiegato deve essere preciso.
Controindicazioni / effetti secondari
Non usare se ci sono segni di neoplasia in fase attiva. Prima di iniziare la terapia con ormone della crescita, le lesioni endocraniche devono essere inattive ed il trattamento anti-tumorale completato. L'uso del farmaco deve essere interrotto quando venga dimostrata la ripresa della crescita tumorale. Il medicinale non deve essere ricostituito conl'accluso solvente nei soggetti con accertata sensibilita' al metacre solo od al glicerolo. Il farmaco non deve essere usato per favorire lacrescita nei bambini con saldatura completa delle epifisi. Il trattam ento con l'ormone della crescita non deve essere iniziato in pazienti in condizioni critiche acute per complicanze secondarie ad interventi chirurgici "a cuore aperto" o addominali, a politrauma oppure in pazienti con insufficienza respiratoria acuta.
Posologia
Il medicinale deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea, dopo essere stato ricostituito. Dosi e tempi di somministrazione devono essere personalizzati. Pazienti pediatrici con deficit di ormone della crescita: 0,025-0,035 mg/kg di peso corporeo al giorno, da somministrare per via sottocutanea; cio' equivale a circa 0,7-1,0 mg/m^2 disuperficie corporea al giorno. Pazienti adulti con deficit di ormone della crescita: 0,15-0,30 mg al giorno. Nei pazienti piu' anziani e negli obesi puo' essere necessario un dosaggio iniziale piu' basso. Taledose deve essere gradualmente aumentata a seconda del fabbisogno indi viduale del paziente basato sulla risposta clinica e sulle concentrazioni sieriche di IGF-1. Il dosaggio totale giornaliero generalmente nonsupera 1 mg. Le concentrazioni di IGF-1 devono essere mantenute al di sotto del limite superiore dell'intervallo normale specifico per l'et a'. Si consiglia di somministrare la dose minima efficace; il fabbisogno puo' diminuire con l'aumentare dell'eta'. Il dosaggio di somatropina deve essere diminuito nei casi di edema persistente o di grave parestesia, al fine di evitare lo sviluppo della sindrome del tunnel carpale. Pazienti con Sindrome di Turner: 0,045-0,050 mg/kg di peso corporeoal giorno, per iniezione sottocutanea, da effettuare preferibilmente alla sera. Tale dosaggio equivale a circa 1,4 mg/m^2 di superficie corporea al giorno. Pazienti prepuberi con insufficienza renale cronica: 0,045-0,050 mg/kg di peso corporeo al giorno, per iniezione sottocutanea. Pazienti nati piccoli per l'eta' gestazionale (SGA): 0,035 mg/kg di peso corporeo al giorno (equivalente a 1 mg/m^2 di superficie corporea al giorno), per iniezione sottocutanea, fino al raggiungimento dell'altezza finale. Il trattamento deve essere interrotto dopo il primo anno di terapia, se la velocita' di crescita e' inferiore a + 1.0 SDS. Il trattamento deve essere interrotto se la velocita' di crescita e' <2 cm/anno e, qualora fosse necessaria una conferma, se l'eta' ossea e ' > 14 anni (per le ragazze) o > 16 anni (per i ragazzi) corrispondente alla saldatura delle epifisi. Pazienti in eta' pediatrica con alterata funzione del gene SHOX: 0,045-0,050 mg/kg di peso corporeo al giorno, da somministrare per via sottocutanea. Le sedi dell'iniezione sottocutanea dovranno essere variate al fine di evitare la comparsa di lipoatrofia.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare.
Avvertenze
Pazienti pediatrici precedentemente trattati con ormone della crescitadurante l'infanzia fino al conseguimento dell'altezza definitiva, dev ono essere rivalutati per un deficit dell'ormone della crescita dopo la chiusura delle epifisi, prima che una terapia sostitutiva alle dosi consigliate per gli adulti possa essere iniziata. Fino ad ora non c'e'motivo di ritenere che la terapia sostitutiva con l'ormone della cres cita abbia influenza sulla percentuale di ricomparsa o di ricrescita di neoplasie intracraniche, tuttavia la pratica clinica abituale richiede periodiche valutazioni morfologiche dell'ipofisi nei pazienti con anamnesi di patologia ipofisaria. Si raccomanda di effettuare un'indagine radiologica prima di iniziare una terapia sostitutiva con l'ormone della crescita. Nei sopravvissuti a tumori durante l'infanzia, e' stato riportato, un rischio maggiore di un tumore secondario (benigno o maligno). In particolare, i piu' comuni di questi tumori secondari sono stati i tumori intracranici. In caso di grave o ricorrente cefalea, disturbi della vista, nausea e/o vomito, si raccomanda di eseguire un esame del fondo dell'occhio per la diagnosi di un eventuale edema della papilla. Se l'edema della papilla e' confermato, prendere in considerazione una diagnosi di ipertensione endocranica benigna e, se ritenuto opportuno, interrompere il trattamento con l'ormone della crescita. Nel caso si decida di riprendere il trattamento con l'ormone della crescita, e' necessaria un'attenta osservazione del paziente in merito allaricomparsa di sintomi d'ipertensione endocranica. Pazienti con altera zioni endocrine, possono presentare piu' frequentemente alterazioni a carico delle epifisi. Qualsiasi bambino in cui compare un'andatura zoppicante durante la terapia con l'ormone della crescita dovra' essere controllato con molta attenzione. L'ormone della crescita determina un aumento della conversione extratiroidea del T4 in T3 e puo', come tale, smascherare una situazione di ipotiroidismo incipiente. In tutti i pazienti deve pertanto essere effettuato un monitoraggio della funzionalita' tiroidea. Nei pazienti con ipopituitarismo, monitorare la terapia sostitutiva abituale quando viene utilizzato l'ormone somatotropo. Nei pazienti pediatrici, continuare il trattamento fino al completamento della crescita staturale. E' opportuno che non si superi il dosaggioraccomandato a causa dei rischi potenziali di acromegalia, iperglicem ia e glicosuria. Prima di iniziare il trattamento con somatropina per il ritardo di crescita secondario ad insufficienza renale cronica, i pazienti devono essere seguiti per un anno per controllare il disturbo di crescita. Deve essere stabilito un trattamento conservativo per l'insufficienza renale cronica da mantenere durante la terapia. Interrompere il trattamento al momento di effettuare il trapianto renale. A seconda della dose e della via di somministrazione, la terapia con estrogeni puo' influenzare la risposta al trattamento con l'ormone della crescita. In confronto agli uomini, nelle donne possono essere necessariedosi piu' alte dell'ormone della crescita per conseguire un equivalen te aumento della concentrazione sierica di IGF-1, soprattutto nelle donne che ricevono terapia sostitutiva con estrogeni per via orale. Se viene modificata la via di somministrazione degli estrogeni (da orale atransdermica o viceversa), la dose di ormone della crescita deve esse re nuovamente titolata. Lungo il corso della terapia puo' essere osservata una sensibilita' crescente all'ormone della crescita, in particolare negli uomini. A meno che i pazienti con sindrome di Prader-Willi abbiano anche una diagnosi di deficit di ormone della crescita, il farmaco non e' indicato per il trattamento a lungo termine di pazienti condeficit di statura dovuto a sindrome di Prader-Willi confermata genet icamente. Sono stati segnalati casi di apnea notturna e di morte improvvisa in pazienti affetti da sindrome di Prader-Willi. I pazienti anziani (di eta' >= a 65 anni) sono piu' sensibili all'azione del medicinale e possono essere piu' inclini a sviluppare (gravi) reazioni avverse. Sono disponibili dati limitati nei pazienti con oltre 80 anni di eta'. Non sono disponibili dati relativi ad un trattamento prolungato negli adulti. Prima di iniziare il trattamento devono essere escluse altre cause o trattamenti che possano spiegare il disturbo di crescita neibambini di bassa statura nati piccoli per l'eta' gestazionale. Nei ba mbini nati piccoli per l'eta' gestazionale si raccomanda di controllare i livelli plasmatici a digiuno di insulina e glicemia prima di iniziare il trattamento e, successivamente, una volta l'anno. Nei pazienti con un aumentato rischio di diabete mellito deve essere effettuato il test da carico orale di glucosio (OGTT). In caso di presenza di diabete conclamato l'ormone della crescita non deve essere somministrato fino a che il diabete non sia stato stabilizzato con appropriate misure terapeutiche. Successivamente, l'ormone della crescita puo' venire somministrato controllando con attenzione i parametri metabolici appropriati. Puo' essere necessario un aumento del dosaggio di insulina. Nei bambini nati piccoli per l'eta' gestazionale si raccomanda di misurare la concentrazione plasmatica di IGF-I prima di iniziare il trattamento e, successivamente, due volte l'anno. Se, dopo ripetute determinazioni, i livelli di IGF-I risultano maggiori di + 2 SD rispetto ai valori di riferimento per sesso, eta' e stadio di sviluppo puberale, deve essere preso in considerazione il rapporto IGF-I/IGFBP-3 per un eventuale aggiustamento posologico. Si raccomanda di non iniziare il trattamentonei pazienti piccoli per l'eta' gestazionale quando sono prossimi all a puberta' poiche' l'esperienza clinica e' limitata. Parte del guadagno staturale ottenuto con l'ormone della crescita nei bambini di bassa statura nati piccoli per l'eta' gestazionale, puo' essere perso se il trattamento viene interrotto prima del raggiungimento dell'altezza definitiva. Si raccomanda di non iniziare il trattamento nei bambini con alterata funzione del gene SHOX quando sono prossimi alla puberta' poiche' l'esperienza clinica e' limitata. I bambini trattati con somatropina possono avere un rischio maggiore di sviluppare pancreatite rispetto agli adulti trattati con somatropina. Sebbene rara, la pancreatite deve essere tenuta in considerazione nei bambini che presentano doloreaddominale.
Interazioni
Se e' richiesta una terapia sostitutiva con glucocorticoidi, il dosaggio e l'adesione alla terapia con glucocorticoidi devono essere attentamente controllati per evitare sia la comparsa di insufficienza surrenalica che l'inibizione degli effetti di stimolazione della crescita. Nei pazienti trattati con somatropina, un iposurrenalismo secondario precedentemente non diagnosticato puo' essere slatentizzato, richiedendo terapia sostitutiva con glucocorticoidi. Nelle donne in trattamento sostitutivo con estrogeni per via orale, puo' essere richiesta una dose piu' alta di ormone della crescita per conseguire lo scopo del trattamento. La somatropina puo' aumentare nell'uomo l'attivita' enzimatica del citocromo P450 (CYP) e puo' portare ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche e ad una diminuzione di efficacia di farmaci metabolizzati dal CYP3A, come gli steroidi sessuali, i corticosteroidi, la ciclosporina e gli antiepilettici.
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilita' al solvente (metacresolo/glicerolo). Patologie endocrine: ipotiroidismo. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: ginecomastia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: lieve iperglicemia, resistenza all'insulina. Patologie del sistema nervoso: ipertensione endocranica benigna, cefalea, insonnia, parestesia, sindrome del tunnel carpale. Patologie vascolari: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, apnea notturna. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: dolore muscolare localizzato (mialgia), disturbo e dolore articolare (artralgia). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: debolezza, dolore nel sito di iniezione (reazione), edema (locale o generalizzato). Esami diagnostici: glicosuria. Pazienti pediatrici: durante studi clinici condotti su pazienti affetti da deficit di ormone della crescita, circa il 2% diessi ha sviluppato anticorpi contro l'ormone della crescita. Durante studi clinici effettuati su bambine con Sindrome di Turner cui sono state somministrate dosi di medicinale piu' alte, fino all'8% delle pazienti ha sviluppato anticorpi contro l'ormone della crescita. La capacita' di legame di questi anticorpi e' bassa e non e' stato osservato uneffetto negativo sul ritmo di crescita. Tests per gli anticorpi contr o l'ormone della crescita devono essere effettuati in tutti i soggettiche non rispondono alla terapia. Edema transitorio e di lieve entita' e' stato osservato in una fase precoce del trattamento. Leucemia e' s tata osservata in un numero limitato di bambini che sono stati trattati con ormone della crescita. Comunque non c'e' evidenza che l'incidenza della leucemia sia aumentata in coloro che ricevono l'ormone della crescita in assenza di fattori predisponenti. Pazienti adulti: in pazienti con deficit dell'ormone della crescita ad insorgenza nell'eta' adulta, nella fase precoce della terapia ed in maniera transitoria sono stati riscontrati edema, mialgia, disturbi articolari ed artralgia. Pazienti adulti trattati con ormone della crescita, successivamente ad una diagnosi di deficit dell'ormone della crescita effettuata nell'infanzia, hanno riferito la comparsa di effetti indesiderati con meno frequenza di quanto riportato da pazienti con deficit di ormone della crescita ad esordio in eta' adulta.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati effettuati studi sulla riproduzione animale con il medicinale. Non e' noto se il farmaco possa causare un danno fetale in caso di somministrazione durante la gravidanza, oppure se possa alterare la capacita' di riproduzione. Il medicinale deve essere somministrato in gravidanza solo in caso di effettiva necessita'. Non esistono studieffettuati con il farmaco in donne durante l'allattamento. Non e' not o se il farmaco venga escreto nel latte umano; dato che molti farmaci passano nel latte umano, si consiglia molta cautela nel somministrare il medicinale a donne durante l'allattamento.