Grafalon - Inf 10fl 5ml 20mg/Ml
Dettagli:
Nome:Grafalon - Inf 10fl 5ml 20mg/MlCodice Ministeriale:042421014
Principio attivo:Immunoglobulina Di Coniglio Antitimociti Umani
Codice ATC:L04AA04
Fascia:CN
Prezzo:7260
Produttore:Neovii Biotech Gmbh
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
GRAFALON 20 MG/ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Formulazioni
Grafalon - Inf 10fl 5ml 20mg/Ml
Grafalon - Inf 10fl 10ml 20mg/Ml
Categoria farmacoterapeutica
Immunosoppressori.
Principi attivi
Immunoglobulina di coniglio anti-linfociti T umani.
Eccipienti
Fosfato monosodico diidrogeno biidrato; acido fosforico (85%) (per aggiustare il pH); acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato in combinazione con altri medicinali immunosoppressivi per la soppressione di cellule immunocompetenti, che sono la causa di malattia da trapianto contro l'ospite a seguito di trapianto di cellule staminali; il farmaco e' indicato in pazienti adulti nel trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali (SCT); il medicinale e' indicato per la prevenzione della malattia da trapianto contro l'ospite (GvHD) a seguito di trapianto di cellule staminali da donatori non consanguinei, appaiati, HLA-compatibili, in pazienti adulti con malattie ematologiche maligne in abbinamento a terapia standard.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati; controindicato in pazienti con infezioni batteriche, virali, micotiche o parassitarie, non sotto controllo terapeutico adeguato.
Posologia
Il medicinale deve essere prescritto da medici con esperienza nella terapia immunosoppressiva per quanto riguarda il trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali. Il farmaco deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico qualificato. Le raccomandazioni relative al dosaggio si basano sul peso corporeo. Trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali quale parte di regimi di condizionamento mieloablativi per trapianto allogenenico di cellule staminali: la dose standard e' di 20 mg/kg/giorno, di solito a partire da 3 giorni prima al giorno precedente l'SCT. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini di eta' compresa tra 2 e 11 anni o negli adolescenti di eta' compresa tra 12 e 18 anni non sono state ancora stabilite. Pazientianziani: l'esperienza nei pazienti anziani (>= 65 anni) e' limitata, ma non vi e' alcuna evidenza che tali pazienti richiedano un dosaggio diverso rispetto ad altri gruppi d'eta'. Modo di somministrazione: il prodotto e' un concentrato ipotonico per soluzione per infusione con pH 3,7 +/- 0,3 e non e' direttamente iniettabile. Deve essere diluito in soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) prima di essere somministrato al paziente per via endovenosa. Per garantire la necessaria osmolarita', si raccomanda un rapporto di diluizione di 1:7 (aggiungere 6ml di soluzione di cloruro di sodio per ogni 1 ml di medicinale). Rap porti di diluizione piu' elevati, con livelli di pH superiori, possonodeterminare formazione di particelle. Le soluzioni contenenti partice lle visibili non devono essere utilizzate. La durata standard di infusione nel trapianto di cellule staminali e' compresa tra 4 e 12 ore. Durante la somministrazione, il paziente deve essere attentamente monitorato per riconoscere sintomi di ipersensibilita' o anafilassi. La prima dose va somministrata a velocita' di infusione ridotta per i primi 30 minuti. In assenza di sintomi di intolleranza, e' possibile aumentare la velocita' di infusione. In caso di reazioni anafilattiche o anafilattoidi, il medico responsabile deve essere pronto a intervenire rapidamente per affrontare tale evento e attivare il trattamento medico appropriato. In alternativa all'infusione mediante catetere venoso centrale, e' possibile scegliere una vena periferica di grosso calibro e a flusso elevato. Si raccomanda di somministrare metilprednisolone e/o antistaminici prima dell'infusione al fine di migliorare la tolleranza sistemica e locale. Se il farmaco viene somministrato in una vena periferica, esiste il rischio di tromboflebite. Occorre considerare misuredi manipolazione in condizioni igieniche standard della sede dell'ini ezione, la riduzione della velocita' di infusione e/o la variazione della sede di accesso venoso. Non aggiungere eparina sodica alla soluzione per infusione di medicinale, ne' somministrarla per la stessa via.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); tenere i flaconcininell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
I pazienti trattati con il medicinale devono essere gestiti in strutture provviste ed equipaggiate di adeguati laboratori e risorse mediche di supporto, in grado di assicurare un trattamento d'emergenza in casodi necessita'. La somministrazione del farmaco e il monitoraggio devo no essere effettuati sotto la supervisione di personale medico qualificato. Reazioni di ipersensibilita': sono state osservate reazioni di ipersensibilita' nella somministrazione del farmaco. Prima della prima somministrazione, si consiglia di determinare se il paziente presenti una predisposizione allergica in anamnesi, in particolare alle proteine del coniglio. In caso di ri-esposizione sotto forma di ripetizione della terapia con il medicinale o trattamento con preparati a base di immunoglobuline di coniglio di altri produttori, il rischio di sviluppare una reazione anafilattica aumenta a causa della possibile sensibilizzazione durante la terapia precedente. Trombocitopenia grave: il farmaco puo' indurre la trombocitopenia, aumentando cosi' il rischio di emorragia. Il personale clinico deve essere pronto ad adottare appropriate misure d'emergenza. Si raccomanda un attento monitoraggio delle piastrine e dedi parametri della coagulazione. Disordini epatici: il medicinale deve essere somministrato con particolare cautela in pazienti con malattie epatiche. E' possibile l'aggravamento di disturbi della coagulazione pre-esistenti. Si raccomanda l'attento monitoraggio dei trombociti e dei parametri di coagulazione. Disturbi cardiovascolari: il prodotto deve essere somministrato con particolare cautela in pazienticon disturbi cardiovascolari noti o sospetti. Nei pazienti con ipoten sione o scompenso cardiaco con sintomi ortostatici, deve essere preso in considerazione il rallentamento/l'interruzione dell'infusione. Infezioni: la terapia immunosoppressiva aumenta in generale il rischio di infezioni. I pazienti trattati con il medicinale hanno un rischio superiore di sviluppare infezioni batteriche, virali, micotiche e/o parassitarie. Sono indicate misure adeguate di monitoraggio e trattamento, perche' queste infezioni possono essere fatali. Si raccomanda il monitoraggio dello stato CMV e dello stato EBV, nonche' un'adeguata terapia preventiva. Vaccinazione: durante il trattamento con il prodotto, i pazienti devono essere informati che i vaccini non vivi possono risultare meno efficaci. La vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi attenuati e' controindicata in pazienti immunosoppressi. Avvertenza relativa agli agenti trasmissibili: le misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall'uso di medicinali preparati utilizzando componenti umane includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni per la ricerca dei marker specifici di infezione e l'inclusione di efficaci fasi produttive per l'inattivazione/rimozione dei virus. Ciononostante, quando vengono somministrati medicinali preparatida componenti umane, le possibilita' di trasmissione di un agente inf ettivo non possono essere completamente escluse. Questo vale anche peri virus ancora sconosciuti o emergenti e per altri agenti patogeni. L e precauzioni adottate per il farmaco sono considerate efficaci per i virus capsulati, quali HIV, HBV e HCV. Le precauzioni prese possono essere di valore limitato contro i virus non capsulati, quali il virus HAV e il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 puo' essere grave per le donne in gravidanza (infezione fetale) e per soggetti con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (ad es. anemia emolitica). Il prodotto contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per unita' di dosaggio. Il contenuto di sodio della soluzione per infusione pronta per l'uso e' piu' elevato ed e' in funzione della quantita' di soluzione di cloruro di sodio utilizzata per la diluizione. Ogni volta che si somministra il medicinale a un paziente, si raccomanda vivamente di registrare il nome e il numero di lotto del medicinale, per mantenere un collegamento tra paziente e lotto del medicinale. Si raccomanda inoltre di riportare sulla scheda per le emergenze o sulla tessera di identificazione vaccinale del paziente la menzione del trattamento con immunoglobuline di origine animale.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione. Medicinali immunosoppressivi: oltre al farmaco, vengono somministrati di routine altri medicinali immunosoppressivi concomitanti. Non sono state osservate interazioni dirette tra il medicinale e corticosteroidi, antagonisti della purina, inibitori della calcineurina o inibitori mTOR. La contemporanea somministrazione di questi medicinali puo' tuttavia aumentare il rischio di infezione, trombocitopenia e anemia. Per tale motivo, i pazientitrattati con terapie immunosoppressive combinate devono essere monito rati attentamente; si raccomanda inoltre un adeguato adattamento del regime terapeutico. Vaccinazione: la vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi attenuati e' controindicata in pazienti immunosoppressi. La risposta anticorpale ad altri vaccini puo' diminuire.
Effetti indesiderati
Il medicinale e' un prodotto contenente immunoglobuline con proprieta'immunosoppressive. Tra gli effetti indesiderati ben noti relativi all a classe figurano sintomi correlati al rilascio di citochine, reazionidi ipersensibilita' quali anafilassi e altri fenomeni allergici, magg iore suscettibilita' alle infezioni e comparsa di patologie maligne. Il modello degli effetti indesiderati osservati riflette in parte le comuni complicanze che si manifestano tipicamente dopo le corrispondentiprocedure, trapianto renale (infezione del tratto urinario, insuffici enza renale) e trapianto di cellule staminali allogeniche (pancitopenia, infiammazione mucosale). Di seguito sono elencate le reazioni avverse osservate con il farmaco, classificate secondo la frequenza e per classi di sistemi e organi. Le classi di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (da >= 1/100a <1/10), non comune (da >= 1/1.000 a <1/100). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: pancitopenia, trombocitopenia, anemia, leucopenia; non comuni: policitemia. Patologie cardiache. Comuni: tachicardia. Patologie dell'occhio. Comuni: fotofobia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito, nausea, diarrea, dolore addominale; comuni:stomatite; non comuni: esofagite da reflusso, dispepsia. Patologie si stemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia, brividi; comuni: astenia, dolore toracico, ipertermia,infiammazione mucosale, edema periferico; non comuni: edema. Patologi e epatobiliari. Comuni: iperbilirubinemia. Disturbi del sistema immunitario. Comuni: shock anafilattico, reazione anafilattica, ipersensibilita'. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezione da CMV, infezione del tratto urinario; comuni: sepsi batterica, pneumonia, pielonefrite, infezione da herpes, influenza, candidosi orale, bronchite, rinite, sinusite, nasofaringite, infezione cutanea; non comuni: infezione della sede del catetere, infezione da virus di Epstein-Barr, infezione gastrointestinale, erisipela, infezione della ferita. Esami diagnostici. Comuni: aumento della concentrazione ematica di creatinina, positivita' dell'antigene del Citomegalovirus, aumento della proteina C-reattiva; non comuni: aumento degli enzimi epatici. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: iperlipidemia; non comuni: ritenzione idrica, ipercolesterolemia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: mialgia, artralgia, dolore lombare, rigidita' muscolo- scheletrica. Tumori benigni, maligni e non specificati(cisti e polipi compresi). Comuni: disturbo linfoproliferativo. Patol ogie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, tremore; comuni: parestesia. Patologie renali e urinarie. Comuni: necrosi tubulare renale, ematuria; non comuni: insufficienza renale, necrosi renale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea; comuni: tosse, epistassi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eritema, prurito, rash; non comuni: eruzione causata dal farmaco. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore; comuni: ipotensione, patologia venocclusiva, ipertensione; non comuni: shock, linfocele. Sintomi correlati al rilascio di citochine: queste reazioni, chesi manifestano a causa del rilascio di citochine, includono febbre, b rividi, cefalea, nausea, vomito, tachicardia e alterazioni circolatorie. Tali reazioni, riassumibili nell'entita' clinica di sindrome da rilascio di citochine, sono state frequentemente osservate durante o dopola somministrazione del prodotto. I sintomi sono di solito ben gestib ili. Per alleviare questi sintomi si puo' somministrare una terapia farmacologica di profilassi. Reazioni di ipersensibilita': durante e dopo la somministrazione sono state comunemente osservate reazioni quali vampate di calore, rash, eritema, edema, dispnea con o senza broncospasmo e tosse. Tali reazioni di solito rispondono bene al trattamento. La somministrazione di un'appropriata terapia farmacologica di profilassi puo' migliorare tali sintomi. La comparsa di shock anafilattico/anafilattoide impone l'interruzione immediata dell'infusione. La malattiada siero, osservata in caso di trattamento con il farmaco per un peri odo prolungato e a basso dosaggio, e' raramente grave e di solito risponde bene al trattamento sintomatico. Variazioni ematologiche: variazioni transitorie della conta dei trombociti e dei leucociti, altrimentidocumentate come trombocitopenia e leucopenia, sono state comunemente osservate a seguito di somministrazione del farmaco. Dopo la somminis trazione del medicinale e' stata comunemente osservata anemia. Infezioni: i pazienti trattati con regimi immunosoppressivi presentano una maggiore suscettibilita' alle infezioni. Nel corso del primo anno successivo al trapianto, la maggior parte dei pazienti trattati con il medicinale ha sviluppato infezioni di origine batterica, virale o micotica.L'infezione del tratto urinario e' un'infezione batterica molto comun e; infezioni virali molto comuni sono causate da CMV. Tra le infezionicomunemente osservate figurano sepsi batterica, polmonite batterica, pielonefrite, infezioni virali erpetiche e candidosi orale. Le infezioni da EBV, la polmonite da CMV e la gastroenterite da CMV sono infezioni virali non comuni. La candidosi sistemica e' un'infezione fungina non comune. La maggior parte delle infezioni sono di solito gestibili mediante terapia. Sono stati riferiti casi isolati di infezioni con pericolo di vita o anche con esito letale. L'appropriato monitoraggio e il trattamento profilattico possono ridurre il tasso di infezioni. Patologie maligne: negli studi e nelle pubblicazioni, l'incidenza di patologie maligne manifestatesi a seguito di trattamento con il farmaco e' generalmente bassa ed e' paragonabile a quella osservata per altre combinazioni di farmaci immunosoppressivi. Si e' osservato disturbo linfoproliferativo post-trapianto esclusivamente in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali allogeniche (1,7%). Altre reazioni clinicamente rilevanti: sono stati osservati rari casi (inferiori a 1 paziente su 1000) di emolisi in relazione alla somministrazione del medicinale, raramente con esito letale. Popolazione pediatrica: la sicurezza del prodotto nei bambini di eta' compresa tra 2 e 11 anni o negli adolescenti di eta' compresa tra 12 e 18 anni non sono state ancora stabilite. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificanodopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permett e un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati sugli animali. Non sono disponibili dati clinici umani in donne in gravidanza o durante l'allattamento. Il rischiopotenziale per il feto non e' noto. E' necessario essere prudenti nel l'impiego del farmaco in donne in gravidanza. L'immunoglobulina umana puo' potenzialmente attraversare la barriera placentare o essere escreta nel latte materno umano. La decisione di trattare donne in gravidanza o durante l'allattamento deve pertanto essere presa dal medico curante e in base a un'attenta valutazione dei rischi/benefici. Non sono disponibili dati sulla fertilita'.