Glazidim 2 Monovial - Ev F 2g+sa

Dettagli:
Nome:Glazidim 2 Monovial - Ev F 2g+sa
Codice Ministeriale:025212109
Principio attivo:Ceftazidima Pentaidrato
Codice ATC:J01DD02
Fascia:H
Prezzo:41.06
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Formulazioni

Glazidim 1 Monovial - Ev F 1g+sa
Glazidim 2 Monovial - Ev F 2g+sa

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici Beta-Lattamici - Cefalosporine.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertatao presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione del farmaco risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminatio potenzialmente tali.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Gravidanza: non si sono evidenziati effetti embriotossici o teratogenicicon la ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e ne lla primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico. Allattamento: la ceftazidima e' escreta in piccole quantita' nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.

Posologia

Va impiegato esclusivamente per via infusionale. Il dosaggio varia in rapporto alla gravita' del singolo caso, sensibilita', sito e tipo di infezione, eta', funzionalita' renale e secondo il giudizio del medico. ADULTI: 1-6 g/die. BAMBINI: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita' (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia puo' essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di eta' superiore agli 80 anni. Nei bambini la clearance della creatinina andra' adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. PROFILASSI CHIRURGICA. Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell'intervento, 1 g i.m. (GLAZIDIM) o 1 - 2 g e.v. in dose singola (profilassi "ultra short term") o in dosi ripetute (profilassi "short term"). DIALISI PERITONEALE. La ceftazidima puo' essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua(CAPD). La ceftazidima puo' essere aggiunta alle soluzioni per dialis i peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltr azione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita' renale ridotta.

Interazioni

L'uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (kanamicina,streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamici na, ecc.) o potenti diuretici (ad es. furosemide) e' sconsigliabile e,comunque, richiede assiduo controllo della funzionalita' renale. L'es perienza clinica con la ceftazidima ha dimostrato che questi fenomeni si presentano molto raramente ai dosaggi consigliati. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' talora false dei test di Coombs. Cio' puo' interferire con i test didi compatibilita' del sangue. La ceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino. Nel somministrare in concomitanza ceftazidima e cloramfenicolo bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.

Effetti indesiderati

Generalmente e' ben tollerata e le reazioni avverse piuttosto infrequenti; esse includono: REAZIONI LOCALI: flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; REAZIONI DI IPERSENSIBILITA': rash urticarioidi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedemae reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema mu ltiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; REAZIONI GASTROINTESTINALI: diarrea, nausea, vomito, dolore addominalee, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altr e cefalosporine la colite puo' essere associata alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa; REAZIONI GENITO-URINARIE: candidiasi, vaginite; REAZIONI NEUROLOGICHE: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni ed encefalopatia verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto; MODIFICAZIONI DEI PARAMETRI DI LABORATORIO: sonostate riferite in corso di terapia con ceftazidima variazioni transit orie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, positivita' al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, incrementi in uno o piu' parametri di funzionalita' epatica quali SGOT, SGPT, LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono stati osservati leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia e linfocitosi.