Gentamicina Solfato - F 40mg 2ml
Dettagli:
Nome:Gentamicina Solfato - F 40mg 2mlCodice Ministeriale:031423015
Principio attivo:Gentamicina Solfato
Codice ATC:J01GB03
Fascia:A
Prezzo:1.14
Produttore:Fisiopharma Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:48 mesi
Formulazioni
Gentamicina Solfato - F 40mg 2ml
Gentamicina Solfato - 10f 40mg/2
Gentamicina Solfato - 50f 40mg/2
Gentamicina Solfato - 100f 40mg/
Gentamicina Solfato - 10f 80mg/2
Gentamicina Solfato - 50f 80mg/2
Gentamicina Solfato - 100f 80mg/
Categoria farmacoterapeutica
ANTIBATTERICI AMINOGLICOSIDICI.
Indicazioni
E' indicato nel trattamento di infezioni gravi sostenute da microorganismi ad esso sensibili. In particolare: batteriemie e setticemie (inclusa la sepsi neonatale); infezioni delle vie urinarie; infezioni gravidell'apparato respiratorio; infezioni gravi del SNC (comprese le meni ngiti); infezioni endoaddominali (comprese le peritoniti); infezioni dell'apparato osteo-articolare; infezioni del tessuto cutaneo e sottocutaneo (comprese le ustioni).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' alla gentamicina e/o agli aminoglicosidi. Nelle donnein stato di gravidanza il prodotto deve essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medi co.
Posologia
Le infezioni sostenute da germi sensibili normalmente si risolvono entro 7-10 giorni di terapia, nei casi piu' gravi si puo' rendere necessario un trattamento piu' protratto. Si consiglia in ogni caso di continuare la terapia per almeno 48 ore dopo lo sfebbramento del paziente. Puo' essere somministrato sia per via intramuscolare che per infusione venosa. Adulti: 1 fiala ogni 8 ore; nei casi particolarmente gravi la dose puo' essere aumentata fino a 4-5 fiale al giorno. Bambini: 6-7,5 mg/Kg/die suddivisi in tre somministrazioni (una ogni 8 ore). Prematuri o neonati fino ad una settimana: 5 mg/Kg/die suddivisi in due somministrazioni (una ogni 12 ore). Alterata funzionalita' renale: nei pazienti con alterata funzionalita' renale, per evitare fenomeni di accumulo (livelli ematici superiori a 12 mcg/ml) si deve prolungare l'intervallo fra le somministrazioni come di seguito riportato: Creatinina sierica (mg/100 ml) 1,5; Intervallo (ore) 12. Creatinina sierica (mg/100 ml) 2,0; Intervallo (ore) 16. Creatinina sierica (mg/100 ml) 2,5; Intervallo (ore) 20. Creatinina sierica (mg/100 ml) 3,0, Intervallo (ore) 24. Creatinina sierica (mg/100 ml) 3,5 X 8 = Intervallo (ore) 28. Creatinina sierica (mg/100 ml) 4,0; Intervallo (ore) 32. Creatinina sierica(mg/100 ml) 4,5; Intervallo (ore) 36. Creatinina sierica (mg/100 ml) 5,0; Intervallo (ore) 40. Creatinina sierica (mg/100 ml) 5,5; Intervallo (ore) 44. Creatinina sierica (mg/100 ml) 6,0; Intervallo (ore) 48. Nei pazienti in emodialisi bisettimanale, della durata di 14 ore, la posologia raccomandata e' di 1-2 mg/Kg dopo ciascuna dialisi. La somministrazione i.m. e' preferenziale, ma in casi di necessita' (pazienti in stato di shock, disordini ematologici, gravi ustioni o ridotta massamuscolare), puo' essere utilizzata con identico schema posologico la somministrazione endovenosa in forma di perfusione breve utilizzando una quantita' di liquido(100-200 ml) tale da consentire ciascuna somministrazione in un tempo variabile da 1 a 2 ore. Nei bambini il volume di diluente deve essere inferiore. In tutti i casi la concentrazione della gentamicina in soluzione non deve superare 1 mg/ml (0,1%). I diluenti compatibili per l'infusione sono i seguenti: soluzione fisiologicae soluzione glucosata 5%. Esistono inoltre esperienze cliniche sull'i mpiego della gentamicina per via endorachidea ed intraventricolare (3-8 mg ogni 12 ore).
Interazioni
Sebbene il blocco neuromuscolare non sia stato riferito in clinica ne'con gentamicina ne' con altri aminoglicosidi, questa reazione e' pote nzialmente verificabile soprattutto se la gentamicina viene somministrata con succinilcolina o tubocurarina o durante trasfusioni massive disangue citratato: qualora si verificasse, il blocco puo' essere rimos so con la somministrazione di sali di calcio. Come avviene per gli altri antibiotici, il trattamento con gentamicina puo' determinare un sovrasviluppo di microorganismi insensibili: in tal caso occorre sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea. La contemporanea sommistrazione anche topica, specie se intracavitaria, di altri antibiotici potenzialmente nefrotossici ed ototossici puo' accrescere il rischio di tali effetti. Il prodotto non va mescolato nella stessa siringa con altri farmaci.
Effetti indesiderati
Specialmente in soggetti con ridotta funzionalita' renale o trattati con dosi di gentamicina piu' elevate di quelle consigliate, sono stati riferiti disturbi renali con proteinuria e variazioni dei tests di funzionalita' renale. Negli stessi soggetti possono verificarsi fenomeni di ototossicita' che si manifestano con ronzii, vertigini, nistagmo edeventualmente riduzione della sensibilita' uditiva. Altre reazioni se condarie descritte raramente e riferite in termini solo possibilisticiall'uso di gentamicina sono: depressione respiratoria, confusione, di sturbi della visione, anoressia, perdita di peso, variazione della pressione arteriosa, erusioni cutanee di vario tipo su base allergica o idiosincrasica, manifestazioni anafilattiche, febbre, cefalea, nausea, vomito, scialorrea, stomatite, stati transitori di epatomegalia con aumento delle transaminasi e della bilirubina. Eccezionalmente sono state riferite anemia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, peraltro reversibili. Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. E' stata dimostrata un'allergenicita' crociata fra aminoglicosidi. E' stato riferito un aumento della nefrotossicita' potenziale della gentamicina a seguito della somministrazione susseguente o contemporanea, che dovrebbe essere evitata, di altre sostanze potenzialmente nefrotossiche, quali altri aminoglicosidi ed alcune cefalosporine, o di diuretici potenti quali l'acido etacrinico e la furosemide, per le ripercussioni sul rene. Durante il trattamento i pazienti devono essere ben idratati. Il controllo della funzionalita' renale e' particolarmente importante durante il trattamento con gentamicina o con altri aminoglicosidi, specialmente nei pazienti anziani nei quali tale funzionalita' puo' essere gia'in presenza ridotta; in questi pazienti e' consigliabile la determina zione della clearance della creatinina. Analoghe precauzioni sono consigliate nelle infezioni gravissime che comportano l'uso di dosi particolarmente elevate e periodi di trattamento superiori a quelli consigliati. Durante la terapia con aminoglicosidi sarebbe auspicabile determinarne i livelli sierici ogni qualvolta possibile, per evitare dosaggi insufficienti o eccessivi. Per la gentamicina si dovrebbero evitare picchi prolungati superiori ai 12 mcg/ml e livelli minimi, precedenti alla successiva iniezione, superiori a 2 mcg/ml, distanziando nel tempo le somministrazioni o riducendone in dosaggio, quando necessario. Da usarsi sotto il diretto controllo del medico.