Fungizone - Iv Fl Polv 50mg 15ml
Dettagli:
Nome:Fungizone - Iv Fl Polv 50mg 15mlCodice Ministeriale:015050014
Principio attivo:Amfotericina B
Codice ATC:J02AA01
Fascia:H
Prezzo:11.49
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Bristol-myers Squibb Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antimicotici per uso sistemico.
Principi attivi
Amfotericina B 50 mg.
Eccipienti
Sodio desossicolato, sodio fosfato dodecaidrato, sodio diidrogeno fosfato diidrato.
Indicazioni
Trova specifica indicazione nel trattamento delle infezioni micotiche disseminate, potenzialmente gravi e progressive (non va usata per micosi non invasive), comprendenti la coccidioidomicosi, la criptococcosi (torulosi), la moniliasi disseminata, l'istoplasmosi, la leishmaniosi sudamericana (come seconda scelta) e la blastomicosi nord e sudamericana.
Controindicazioni / effetti secondari
Il prodotto e' controindicato nei soggetti che sono risultati ipersensibili al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti a meno che, a giudizio del medico, la malattia da trattare sia pericolosa per la vita del paziente e curabile soltanto con la terapia di amfotericina B.
Posologia
Somministrare mediante fleboclisi lenta entro un periodo di tempo compreso approssimativamente fra le 2 e le 6 ore (in base alla dose somministrata), con le abituali precauzioni osservate per la terapia endovenosa. La concentrazione consigliata per la fleboclisi e' di 0,1 mg/ml (1 mg/10 ml). Poiche' la tolleranza all'amfotericina B varia da individuo a individuo, il dosaggio va stabilito in base alla necessita' del singolo paziente (sede dell'infezione, agente eziologico, ecc). Il trattamento deve essere istituito con una dose giornaliera di 0,25 mg/kg di peso corporeo (in 2-6 ore) che poi si aumenta gradualmente fino a raggiungere un dosaggio ottimale. Sebbene non sia stato provato essere un metodo attendibile per svelare un'intolleranza, la somministrazione di una dose iniziale (1 ml in 20 ml di soluzione di destrosio al 5%) endovena in 20-30 minuti dovrebbe essere preferita. La temperatura, il polso la respirazione, e la pressione saranno controllate ogni 30 minuti per 2-4 ore. Nei pazienti in buone condizioni cardiopolmonari con infezione fungina grave e rapidamente ingravescente, che hanno tollerato la dose iniziale senza gravi reazioni possono ricevere 0,3 mg/kg di amfotericina B endovena in 2-6 ore. Si consiglia una seconda dose piu'piccola (es. 5-10 mg) in quei pazienti con disfunzione cardiopolmonar e o una reazione grave alla dose test. Il dosaggio puo' dunque essere aumentato di 5-10 mg al giorno fino al dosaggio finale di 0,5-1 mg/kg.Il dosaggio giornaliero totale puo', in genere, aggirarsi su un livel lo di 1 mg/kg di peso corporeo (o di 1,5 mg/kg a giorni alterni) con infezioni severe causate da patogeni meno suscettibili. Avvertenza: in nessun caso si deve superare un dosaggio giornaliero totale di 1,5 mg/kg di peso corporeo. Un sovradosaggio da amfotericina B puo' produrre un arresto cardiaco potenzialmente fatale o cardiorespiratorio (vederesezioni 4.4 e 4.9). Il trattamento delle micosi profonde puo' durare da 6 a 12 settimane o piu'. Moniliasi: nelle infezioni disseminate o profonde, le dosi usuali vanno da 0,4 a 0,6 mg/kg/die per 4 settimane opiu'. In dipendenza dalla severita' dell'infezione possono essere nec essari dosaggi fino a 1 mg/kg. Il trattamento prosegue fino al miglioramento clinico e puo' essere necessario soministrare dosi complessive di 2-4 g negli adulti. Dosaggi piu' bassi (0,3 mg/kg) possono essere impiegati in circostanze speciali, per esempio nelle esofagiti da candida, resistenti alla terapia locale e nell'impiego concomitante con altri antifungini. Criptococcosi: il trattamento della criptococcosi nei pazienti non immunocompromessi richiede di norma dosi di 0,3 mg/kg/dieper periodi di circa 4-6 settimane o fino a che le colture settimanal i risultano negative per un mese. Nei pazienti immunosoppressi e/o conmeningite, l'amfotericina B puo' essere data in combinazione con altr i antifungini per 6 settimane, con dosaggi che possono essere aumentati in pazienti gravemente ammalati o in quelli che ricevono il farmaco da solo. Nei pazienti con meningite criptococcica e AIDS, puo' essere necessario impiegare dosi piu' elevate (0,7-0,8 mg/kg/die) e per un periodo piu' lungo, fino a 12 settimane. Nei pazienti con AIDS con colture negative dopo un ciclo di trattamento, puo' essere considerata una terapia cronica soppressiva, es. 1 mg/kg per settimana. Coccidioidomicosi: nella coccidioidomicosi primaria che richiede un trattamento, Impiegare a dosi di 1 mg/kg/die fino ad un massimo di 1,5 mg/kg/die, per una dose cumulativa da 0,5 a 2,5 g negli adulti, in relazione alla severita' del sito dell'infezione. Nelle meningiti coccioidali, puo' essere richiesta la somministrazione sistemica o intratecale come descritto nei riferimenti standard. Blastomicosi: nei pazienti gravemente malati con blastomicosi, e' raccomandato a dosaggi compresi tra 0,3 e 1 mg/kg/die fino ad una dose complessiva di 1,5-2,5 g negli adulti. Istoplasmosi: nell'istoplasmosi cronica polmonare o disseminata, si raccomandano dosaggi compresi tra 0,5 e 1 mg/kg/die fino ad una dose complessiva di 2-2,5 g negli adulti. Uso pediatrico: la sicurezza e l'efficacianei pazienti in eta' pediatrica non sono state stabilite con studi ad eguati e ben controllati. Infezioni fungine sistemiche sono state trattate nei pazienti pediatrici senza alcuna segnalazione di particolari effetti indesiderati.
Conservazione
I flaconcini allo stato di polvere secca devono essere conservati a temperatura compresa tra 2 e gli 8 gradi C al riparo dalla luce. La soluzione concentrata di 5 mg di amfotericina B per ml dopo ricostituzionecon 10 ml di acqua sterile distillata per preparazioni iniettabili pu o' essere conservata, al riparo dalla luce, a temperatura non superiore ai 25 gradi C per 24 ore o a temperatura refrigerata per una settimana con perdita minima di potenza e limpidezza; dopo detto tempo, dovra' essere scartata se non utilizzata. Le soluzioni allestite per la fleboclisi (0,1 mg o meno di amfotericina B per ml) vanno usate subito dopo la preparazione e tenute al riparo dalla luce durante la somministrazione.
Avvertenze
Questo puo' essere l'unico trattamento disponibile per alcune infezioni micotiche potenzialmente letali, in ogni caso il potenziale beneficio deve essere valutato alla luce del rischio di comparsa di reazioni indesiderate, alcune delle quali potenzialmente pericolose per il paziente. L'amfotericina B deve essere usata per via parenterale soltanto in pazienti ospedalizzati o sotto stretta sorveglianza clinica, limitando il suo impiego a quei casi in cui sia stata stabilita, preferibilmente mediante coltura positiva o esame istologico, una diagnosi di infezione micotica ingravescente e potenzialmente grave rispondente al trattamento con questo antibiotico. Fare attenzione nel prevenire un sovradosaggio involontario di Fungizone, che puo' causare arresto cardiacopotenzialmente fatale o cardiorespiratorio. E' importante verificare, prima della somministrazione, che il nome ed il dosaggio del medicina le siano corretti. Reazioni come brividi, febbre, anoressia, nausea, vomito cefalea, mialgia, artralgia e ipotensione si osservano comunemente in seguito alla somministrazione endovenosa di amfotericina B. La tollerabilita' puo' essere migliorata con l'impiego di acido acetilsalicilico, di antipiretici, di antistaminici o antiemetici. Durante il trattamento con amfotericina B, in alcuni pazienti e' stata usata meperidina (25-50 mg ev) per diminuire la durata o l'intensita' dei brividi e della febbre a seguito di terapia con amfotericina B. La somministrazione endovenosa di piccole quantita' di corticosteroidi surrenali prima o durante l'infusione di amfotericina B puo' aiutare a controllare le reazioni febbrili. Il dosaggio e la durata d'impiego di questi corticosteroidi deve essere mantenuta al minimo. La somministrazione di eparina (1000 unita' per infusione), la rotazione del sito di iniezione,l'uso di aghi pediatrici per le vene del capo e la terapia a giorni a lterni possono ridurre la frequenza di tromboflebiti. Uno stravaso puo' causare irritazione chimica. L'infusione endovenosa rapida, inferiore ad 1 ora, soprattutto in pazienti con insufficienza renale, e' stataassociata ad iperpotassiemia ed aritmia e percio' dovra' essere evita ta. E' stata riportata leucoencefalopatia conseguente alla somministrazione di amfotericina B in pazienti sottoposti ad irradiazione corporea totale. Durante la terapia occorre controllare frequentemente la funzione renale. Sarebbe consigliabile monitorare anche la funzione epatica, gli elettroliti (in particolare magnesio e potassio) e l'emocromo su base regolare. I risultati di questi tests dovrebbero guidare eventuali aggiustamenti posologici. Nel caso in cui la somministrazione delfarmaco venga sospesa per un periodo di tempo superiore a 7 giorni, l a terapia va reinstaurata iniziando con la dose minima, vale a dire 0,25 mg/kg di peso corporeo e aumentandola poi gradualmente fino al raggiungimento del dosaggio ottimale.
Interazioni
I seguenti medicinali possono causare interazioni quando somministratiinsieme all'amfotericina B: altri prodotti nefrotossici: per es. cisp latino, pentamidina, aminoglicosidi e ciclosporine, possono favorire un aumento della tossicita' renale. Per questo motivo andranno usati inassociazione con FUNGIZONE con estrema cautela. Corticosteroidi e cor ticotropina (ACTH) possono aumentare l'ipopotassiemia indotta dall'amfotericina B. Agenti i cui effetti o la cui tossicita' sono aumentati dall'ipopotassiemia: per es. glicosidi digitalici, rilassanti muscolo-scheletrici ed antiaritmici. Flucitosina: l'uso combinato con amfotericina B puo' aumentare la tossicita' della flucitosina probabilmente incrementando la sua captazione cellulare e/o compromettendo la sua escrezione renale. Trasfusioni leucocitarie: sebbene non osservato in tuttigli studi, sono state riportate reazioni polmonari acute in pazienti ai quali era stata somministrata amfotericina B durante o subito dopo trasfusioni leucocitarie. Per questo motivo e' consigliabile separare quanto possibile queste infusioni e controllare la funzionalita' polmonare.
Effetti indesiderati
Sebbene qualche paziente riesca a tollerare il pieno dosaggio endovenoso di amfotericina B senza difficolta', nella maggior parte dei casi si avranno delle manifestazioni di intolleranza, in particolare all'inizio della terapia. Gli effetti indesiderati che si riscontrano piu' frequentemente sono: Generali: febbre, accompagnata talvolta da brividi entro 15-20 minuti dall'inizio del trattamento), malessere e perdita di peso. Gastrointestinali: anoressia, nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolori epigastrici di tipo spastico. Ematologici: anemia normocromica, normocitica. Locali: dolore nella sede dell'iniezione, con o senza flebite o tromboflebite. Muscoloscheletrici: dolore generalizzato, inclusi dolori muscolari e/o articolari. Neurologici: cefalea. Renali: diminuzione e anomalie della funzione renale che includono: iperazotemia, ipercreatininemia, ipopotassiemia, ipostenuria, acidosi renale tubulare e nefrocalcinosi. Queste generalmente migliorano con l'interruzione della terapia, tuttavia spesso si instaurano alcune disfunzioni permanenti, specialmente nei pazienti che ricevono quantita' totali di amfotericina B superiori ai 5 g. Una terapia diuretica concomitante puo' predisporre alla disfunzione renale laddove un ripristino o un supplemento di sodio puo' ridurre l'incidenza di nefrotossicita'. Altre reazioni avverse osservate sono state: Generali: arrossamento con sensazione di calore. Allergiche: reazioni anafilattoidi e altre reazioni allergiche. Cardiovascolari: arresto cardiaco, aritmie compresa la fibrillazione ventricolare, insufficienza cardiaca, reazioni ipo- e ipertensive, shock. Dermatologiche: rash, in particolare maculo papuloso, prurito. Esfoliazione cutanea, necrolisi epidermica tossica. Casi molto rari di sindrome di Stevens-Johnson sono stati segnalati durante la sorveglianza successiva alla commercializzazione. Gastrointestinali: alterazioni dei parametri di funzionalita' epatica, ittero, insufficienza epatica acuta, gastro-enterite emorragica, melena. Ematologiche: agranulocitosi, difetti della coagulazione, trombocitopenia, leucopenia, eosinofilia, leucocitosi. Neurologiche: convulsioni, perdita dell'udito, tinnito, vertigine transitoria, visione offuscata o diplopia, neuropatia periferica, encefalopatia, altre manifestazioni neurologiche. Polmonari: dispnea, broncospasmo, edema polmonare non cardiaco, polmoniti da ipersensibilita'. Renali: ipomagnesiemia, iperpotassiemia, insufficienza renale acuta, anuria, oliguria. Durante la farmacovigilanza post marketing e' stato riportato diabete insipido nefrogenico.
Gravidanza e allattamento
Gli studi riproduttivi negli animali non hanno evidenziato rischi per il feto che siano dovuti all'amfotericina B iniettabile. Infezioni fungine sistemiche sonostate efficacemente trattate in donne gravide senza effetti apprezzabili sul feto, ma il numero dei casi riportati e' basso. Dato che gli studi sugli animali non sono sempre predittivi dellarisposta nell'uomo, e data la mancanza di studi adeguati e ben contro llati su donne gravide, l'uso in gravidanza e' da riservare ai casi diassoluta necessita' e soltanto se i potenziali benefici per la madre superano i potenziali rischi per il feto. Non e' noto se l'amfotericina B sia escreta nel latte materno. In considerazione della potenziale tossicita' dell'amfotericina B, e' prudente consigliare alla paziente di sospendere l'allattamento.