Foznol - Os Polv 90bust 1000mg
Dettagli:
Nome:Foznol - Os Polv 90bust 1000mgCodice Ministeriale:037097235
Principio attivo:Lantanio Carbonato Idrato
Codice ATC:V03AE03
Fascia:A
Prezzo:416.85
Produttore:Shire Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere os
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci per il trattamento dell'iperkaliemia e dell'iperfosfatemia.
Principi attivi
Ogni bustina contiene 1000 mg di lantanio (carbonato idrato di lantanio).
Eccipienti
Destrati (idrati), silice colloidale anidra, magnesio stearato.
Indicazioni
Indicato in pazienti adulti come agente legante del fosfato da impiegarsi nel controllo dell'iperfosfatemia in pazienti affetti da insufficienza renale cronica emodializzati o in dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). E' inoltre indicato in pazienti adulti con insufficienza renale cronica non in dialisi che presentano livelli di fosfatemia >=1,78 mmol/L per i quali la sola dieta a basso contenuto di fosfato e' di per se' insufficiente a controllare i livelli dei fosfati sierici.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipofosfatemia.
Posologia
Somministrare per via orale. Mescolare con una piccola quantita' di cibi morbidi (per es. purea di mele o prodotti simili) e consumato immediatamente (entro 15 minuti). La bustina non deve essere aperta finche'non si e' pronti a utilizzarla. Una volta miscelato con il cibo, non deve essere conservato per utilizzarlo in futuro. La polvere orale e' insolubile e non deve essere disciolti in liquidi per la somministrazione. Adulti, inclusi gli anziani (>65 anni): assumere durante i pasti o immediatamente dopo, con la dose giornaliera suddivisa tra i pasti. I pazienti devono attenersi ai regimi alimentari raccomandati per controllare l'assunzione di fosfato e liquidi. Si presenta come polvere orale da miscelare con cibi morbidi e pertanto non richiede l'assunzionedi liquidi addizionali. E' necessario monitorare i livelli sierici di fosfato e titolare la dose del medicinale ogni 2-3 settimane fino a o ttenere livelli sierici di fosfato accettabili, effettuando successivamente un monitoraggio regolare. La titolazione della dose puo' essere effettuata con le compresse masticabili in quanto questa formulazione e' disponibile in diversi dosaggi che permettono piccoli incrementi della dose. E' stato dimostrato che dosi a partire da 750 mg/die permettono di controllare i livelli sierici di fosfato. La dose massima studiata nell'ambito di studi clinici, in un numero limitato di pazienti, e' di 3.750 mg. I pazienti che rispondono alla terapia con lantanio raggiungono normalmente livelli sierici di fosfato accettabili a dosi di 1.500-3.000 mg di lantanio al giorno. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Alterazione della funzionalita' epatica: gli effetti dell'alterazione della funzionalita' epatica sulla farmacocinetica del prodotto non sono stati valutati. Dato il suo meccanismo d'azione e l'assenza di metabolismo epatico, le dosi nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica non devono essere modificate, ma i pazienti devono essere monitorati attentamente.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Studi sugli animalihanno evidenziato la deposizione di lantanio nei tessuti. In 105 biopsie ossee di pazienti trattati, alcuni dei quali fino a 4,5 anni, sono stati notati incrementi nei livelli di lantanio neltempo. Non sono disponibili dati clinici sulla deposizione di lantani o in altri tessuti nell'uomo. L'uso in studi clinici di durata superiore a 2 anni e' attualmente limitato. Tuttavia, in soggetti trattati con il farmaco fino a 6 anni non e' stata osservata un'alterazione del profilo rischio/beneficio. Negli studi clinici non sono stati inclusi pazienti affetti da ulcera peptica acuta, colite ulcerosa, morbo di Crohn od occlusione intestinale. In questi pazienti deve essere usato dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. E' noto che provoca stipsi e pertanto occorre usare cautela nei pazienti con predisposizione all'occlusione intestinale. I pazienti con insufficienza renale possono sviluppare ipocalcemia. Non contiene calcio. In questa popolazione di pazienti occorre pertanto monitorare a intervalli regolarila calcemia e somministrare un'eventuale supplementazione. Il lantani o non e' metabolizzato dagli enzimi epatici ma viene con ogni probabilita' escreto nella bile. I disturbi che possono risultare in una marcata riduzione del flusso biliare possono essere associati a un progressivo rallentamento dell'eliminazione del lantanio, con un conseguente aumento dei livelli plasmatici e una maggiore deposizione di lantanio nei tessuti. Poiche' il fegato e' il principale organo di eliminazione del lantanio assorbito, si raccomanda il monitoraggio della funzionalita' epatica mediante appositi test. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Foznol nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite; l'uso nei bambini e negli adolescenti non e' raccomandato. In caso di ipofosfatemia il trattamento con il farmaco deve essereinterrotto. Le radiografie addominali dei pazienti che assumono carbo nato di lantanio possono avere un aspetto radiopaco tipico di un mezzodi contrasto. I pazienti affetti da rari problemi di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Il carbonato idrato di lantanio puo' aumentare il pH gastrico. Si raccomanda di non assumere preparati che presentano interazioni note con antiacidi nelle 2 ore precedenti o successive alla somministrazione delmedicinale. In soggetti sani la co-somministrazione di citrato non ha influito sull'assorbimento e sulla farmacocinetica del lantanio. In s tudi clinici la somministrazione del farmaco non ha alterato i livellisierici delle vitamine liposolubili A, D, E e K. Studi su volontari h anno dimostrato che la co-somministrazione del prodotto con digossina,warfarin o metoprololo non determina nell'uomo modificazioni clinicam ente rilevanti nel profilo farmacocinetico di tali farmaci. In un modello sperimentale di succhi gastrici, il carbonato idrato di lantanio non ha formato complessi insolubili con warfarin, digossina, furosemide, fenitoina, metoprololo o enalapril, il che indica un basso potenziale di influenza sull'assorbimento di tali farmaci. Tuttavia, a livello teorico, sono possibili interazioni con farmaci come tetraciclina e doxiciclina. In caso di co-somministrazione, si raccomanda di non assumerli nelle 2 ore precedenti o successive alla somministrazione del medicinale. In uno studio a dose singola su volontari sani, la somministrazione combinata con il prodotto ha ridotto del 50% circa la biodisponibilita' di ciprofloxacina orale. Si raccomanda di assumere le formulazioni a base di floxacina orale almeno 2 ore prima o 4 ore dopo l'assunzione del farmaco. E' stato dimostrato che i leganti del fosfato (incluso il medicinale) riducono l'assorbimento di levotiroxina. Pertanto, la terapia ormonale sostitutiva tiroidea non deve essere assunta nelle2 ore precedenti o successive alla somministrazione del prodotto e ne i pazienti trattati con entrambi i medicinali si raccomanda un monitoraggio piu' attento dei livelli di TSH. Il carbonato idrato di lantanionon e' un substrato del citocromo P450 e non inibisce in maniera sign ificativa l'attivita' in vitro dei principali isoenzimi del citocromo umano P450 quali CYP1A2, CYP2D6, CYP3A4, CYP2C9 o CYP2C19.
Effetti indesiderati
Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000 a <1/100); rara (da >=1/10.000 a <1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota. Infezioni e infestazioni. Non comune: gastroenterite, laringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: eosinofilia. Patologie endocrine. Non comune: iperparatiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipocalcemia; non comune: ipercalcemia, iperglicemia, iperfosfatemia, ipofosfatemia, anoressia, aumento dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; non comune. capogiri, alterazioni del gusto. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, diarrea,nausea, vomito; comune: stipsi, dispepsia, flatulenza; non comune: er uttazione, indigestione, sindrome dell'intestino irritabile, bocca secca, esofagite, stomatite, feci liquide, disturbi odontoiatrici, disturbi gastrointestinali non altrimenti specificati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia, aumento della sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mialgia, osteoporosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia, dolore toracico, affaticamento, malessere, edema periferico, dolore, sete. Esami diagnostici. Non comune: aumento dei livelli ematici dialluminio, aumento della GGT, aumento delle transaminasi epatiche, au mento della fosfatasi alcalina, perdita di peso. Esperienza post-marketing: durante l'uso post-approvazione sono stati segnalati casi di reazioni allergiche cutanee (inclusi eruzioni cutanee, orticaria e prurito) che dimostrano una stretta relazione temporale con la terapia a base di carbonato di lantanio. Nell'ambito di studi clinici le reazioni allergiche cutanee sono risultate molto comuni (>=1/10) in termini di frequenza sia nel gruppo trattato con il farmaco che nel gruppo placebo/principio attivo di confronto. Sebbene siano stati segnalati altri casi isolati di reazioni avverse, in questa popolazione di pazienti talireazioni non sono considerate inattese. Sono state osservate modifica zioni transitorie del QT che tuttavia non sono risultate associate a un aumento degli eventi avversi a carico del cuore. Segnalare qualsiasireazione avversa sospetta tramite il sito web dell'Agenzia Italiana d el Farmaco.
Gravidanza e allattamento
Non esistono dati adeguati sull'impiego in gravidanza. Uno studio sui ratti ha evidenziato fetotossicita' riproduttiva (ritardo nell'apertura oculare e nella maturazione sessuale) e una riduzione del peso dellaprogenie in seguito alla somministrazione di dosi elevate. Il potenzi ale rischio per l'uomo non e' noto. L'uso non e' raccomandato durante la gravidanza. Non e' noto se il lantanio venga escreto nel latte materno. L'escrezione del lantanio nel latte non e' stata studiata negli animali. Occorre cautela nel decidere se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con il farmaco tenendo in considerazione il potenziale beneficio dell'allattamento per il bambino e il potenziale beneficio della terapia con il medicinale per la madre. Non sono disponibili dati di fertilita' sul carbonato di lantanio nell'uomo. Negli studi tossicologici condotti sui ratti il carbonatodi lantanio non ha dimostrato effetti avversi sulla fertilita'.