Folicom - 20cpr 5mg
Dettagli:
Nome:Folicom - 20cpr 5mgCodice Ministeriale:042972012
Principio attivo:Acido Folico
Codice ATC:B03BB01
Fascia:A
Prezzo:2.7
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Medic Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Vitamina B12 ed acido folico.
Principi attivi
Acido folico anidro.
Eccipienti
Amido di mais; lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; silicecolloidale anidra; magnesio stearato.
Indicazioni
Per il trattamento dell'anemia megaloblastica da carenza di folato dovuta a malnutrizione, sindromi di malassorbimento (come la celiachia o sprue) e aumentato utilizzo come in gravidanza o negli stati emoliticicronici; per la profilassi della carenza di folato farmaco-indotta ad esempio causata dalla somministrazione di fenitoina, fenobarbitale e primidone; per la prevenzione di difetti del tubo neurale nel feto nelle donne che stanno pianificando una gravidanza e per le quali e' notoil rischio.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; anemia magaloblastica non trattata inclusa quella infantile, anemia perniciosa o anemia macrocitica di eziologia sconosciuta, ameno che non venga somministrato con adeguate quantita' di idroxocobo lamina.
Posologia
>>Adulti (inclusi pazienti anziani). Nell'anemia magaloblastica da carenza di folato: 5 mg al giorno per 4 mesi; per gli stati di malassorbimento possono essere necessari fino a 15 mg al giorno. Nella carenza di folato farmaco-indotta: 5 mg al giorno per 4 mesi; per gli stati di malassorbimento possono essere necessari fino a 15 mg al giorno. Prevenzione dei difetti del tubo neurale nel feto per le donne che stanno pianificando una gravidanza e per le quali e' noto il rischio: 5 mg al giorno da inziare almeno 3 mesi prima del concepimento e continuati per tutti il primo trimestre di gravidanza. >>Gravidanza. Nella carenza di folato accertata: 5 mg al giorno continuati fino al termine della gravidanza. Bambini di eta' inferiore ai 6 anni: il prodotto non deve essere usato in bambini di eta' inferiore ai 6 anni poiche' le compresse non sono una forma di dosaggio adatta per questa fascia di eta'. >>Nell'anemia magaloblastica da carenza di folato. Bambini e adolescenti da 6 a 18 anni: 5 mg al giorno per 4 mesi; dose di mantenimento 5 mg ogni 1-7 giorni. >>Nelle anemie emolitiche. Bambini da 6 a 12 anni: 5 mg una volta al giorno. Bambini e adolescenti da 12 a 18 anni: 5-10 mg una volta al giorno. Modo di somministrazione: per somministrazione orale.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C; conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
I pazienti con carenza di vitamina B12 non devono essere trattati con acido folico a meno che non venga somministrato con adeguate quantita'di idroxocobolamina, poiche' puo' mascherare la condizione del pazien te ma il danno subacuto irreversibile al sistema nervoso continua. La carenza puo' essere dovuta ad anemia magaloblastica non diagnosticata inclusa quella infantile, anemia perniciosa o anemia macrocitica di eziologia sconosciuta o ad altre cause di carenza di cobalamina, inclusii pazienti che sono vegetariani da tutta la vita. L'acido folico non deve essere usato nelle patologia maligne a meno che l'anemia megaloblastica dovuta a carenza di folati non sia una complicazione rilevante.Si deve usare cautela quando si somministra acido folico a pazienti c he possono avere tumori folatodipendenti. Questo prodotto non e' indicato nelle donne sane in gravidanza nelle quali sono raccomandate dosi piu' basse, ma per donne in gravidanza con carenza di acido folico o donne a rischio di ricomparsa di difetti del tubo neurale. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.
Interazioni
Antiepilettici: se gli integratori di acido folico vengono somministrati per trattare la carenza di folati, che puo' essere causata dall'usodi antiepilettici (fenitoina, fenobarbitale e primidone), i livelli s ierici dell'antiepilettico possono precipitare, portando in alcuni pazienti a un minor controllo degli attacchi epilettici. Antibatterici: cloramfenicolo e co-trimoxazolo possono inteferire con il metabolismo dei folati. Sulfasalazina: puo' ridurre l'assorbimento di acido folico.
Effetti indesiderati
La frequenza degli effetti indesiderati viene definite utilizzando le seguenti convenzioni: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni allergiche. Patologie gastrointestinali. Raro: anoressia, nausea, distensione addominale e flatulenza. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non ci sono rischi noti per l'uso di acido folico in gravidanza; gli integratori di acido folico sono spesso utili. La carenza di acido folico non indotta da farmaco, o un metabolismo anomalo dei folati, e' collegata all'insorgenza di difetti alla nascita ed ad alcuni difetti deltubo neuronale. L'interferenza con il metabolismo dell'acido folico o la carenza di folati indotta da farmaci quali gli anticonvulsivanti e alcuni farmaci antineoplastici all'inizio della gravidanza provoca an omalie congenite. La carenza della vitamina o dei suoi metaboliti puo'anche essere la causa di alcuni casi di aborto spontaneo e di ritardo della crescita intrauterina. L'acido folico e' escreto nel latte mate rno umano. L'accumulo di folati nel latte ha la precedenza sulle necessita' di folati della madre. I livelli di acido folico sono relativamente bassi nel colostro ma con il proseguimento dell'allattamento, le concentrazioni della vitamina aumentano. Non sono stati osservati effetti avversi nei neonatii allattati al seno le cui madri erano in trattamento con acido folico.