Fluvastatina Teva - 28cpr80mg Rp
Dettagli:
Nome:Fluvastatina Teva - 28cpr80mg RpCodice Ministeriale:038581029
Principio attivo:Fluvastatina Sodica
Codice ATC:C10AA04
Fascia:A
Prezzo:8.82
Rimborso:8.82
Produttore:Teva Italia Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
FLUVASTATINA TEVA 80 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
Formulazioni
Fluvastatina Teva - 28cpr80mg Rp
Categoria farmacoterapeutica
Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate.
Principi attivi
Fluvastatina (come fluvastatina sodica).
Eccipienti
Nucleo della compressa: povidone; cellulosa microcristallina; idrossietil cellulosa; mannitolo; magnesio stearato. Rivestimento con film: ipromellosa 50; macrogol 6000; Ferro ossido giallo (E172); titanio diossido (E171).
Indicazioni
Dislipidemia: trattamento, in aggiunta alla dieta, dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia di tipo misto in adulti quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (come per es. esercizio fisico, riduzione di peso) non e' adeguata. Prevenzione secondaria della cardiopatia coronarica: prevenzione secondaria di eventi cardiaci maggiori in adulti con cardiopatia coronarica dopo interventi coronarici percutanei.
Controindicazioni / effetti secondari
In pazienti con accertata ipersensibilita' alla sostanza attiva o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati; in pazienti con malattia epatica in fase attiva o in presenza di innalzamenti persistenti, di natura non accertata, delle transaminasi sieriche; durante la gravidanza e l'allattamento.
Posologia
>>Adulti. Dislipidemia: prima di iniziare il trattamento con fluvastatina, i pazienti devono seguire una dieta ipocolesterolemizzante standard che deve essere continuata durante il trattamento. Le dosi inizialie di mantenimento devono essere personalizzate a seconda dei livelli basali di C-LDL e del traguardo terapeutico che si intende raggiungere. L'intervallo di dose raccomandato e' 20-80 mg/die. Per i pazienti che necessitano di una riduzione del C-LDL < 25%, puo' essere usata una dose iniziale di 20 mg cioe' una capsula alla sera. Per i pazienti chenecessitano di una riduzione del C-LDL >= 25%, la dose iniziale racco mandata e' 40 mg cioe' una capsula alla sera. La dose giornaliera puo'essere sovratitolata a 80 mg, somministrata come dose singola (una co mpressa di Fluvastatina) in qualsiasi momento della giornata oppure come una capsula da 40 mg presa due volte al giorno (una al mattino e l'altra alla sera). Il massimo effetto ipolipemizzante con la dose assunta e' raggiunto entro 4 settimane. Aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati ad intervalli di 4 settimane o piu'. Prevenzione secondaria della cardiopatia coronarica: nei pazienti con cardiopatia coronarica dopo intervento coronarico percutaneo, la dose giornaliera appropriata e' di 80 mg. Fluvastatina e' efficace in monoterapia. Quando Fluvastatina e' utilizzata in associazione con colestiramina o altre resine, deve essere somministrata almeno 4 ore dopo l'assunzione della resina per evitare un'importante interazione data dal legame del farmaco alla resina. Nei casi in cui e' necessaria la cosomministrazione conun fibrato o niacina, si deve valutare attentamente il beneficio e il rischio del trattamento concomitante. Bambini e adolescenti con iperc olesterolemia familiare eterozigote: prima di iniziare il trattamento con Fluvastatina in bambini e adolescenti di eta' uguale o superiore a9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote, il paziente deve seguire una dieta ipocolesterolemizzante standard e continuarla duran te il trattamento. La dose iniziale raccomandata e' una capsula di fluvastatina 20 mg. Gli aggiustamenti del dosaggio, devono essere effettuati ad intervalli di 6 settimane. Le dosi devono essere personalizzatea seconda dei livelli basali di C-LDL e del traguardo terapeutico rac comandato che si intende raggiungere. La massima dose giornaliera e' 80 mg somministrata come una capsula di fluvastatina 40 mg due volte algiorno oppure come una compressa di Fluvastatina 80 mg una volta al g iorno. Nei bambini e negli adolescenti non e' stato studiato l'uso di fluvastatina in associazione con acido nicotinico, colestiramina o fibrati. Fluvastatina e' stata studiata solo in bambini di eta' uguale o superiore a 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote. Pazienti con compromissione renale: fluvastatina e' eliminata dal fegato, con una frazione escreta nelle urine inferiore al 6% della dose somministrata. Nei pazienti con insufficienza renale da lieve a grave la farmacocinetica di fluvastatina rimane immodificata. Pertanto in questi pazienti non sono necessari aggiustamenti della dose, tuttavia, a causa di esperienza limitata con dosi > 40 mg/die, in caso di grave insufficienza renale (CLCr <0,5 ml/sec o 30 ml/min) queste dosi devono essere somministrate con cautela. Pazienti con compromissione epatica: fluvastatina e' controindicato in pazienti con malattia epatica in fase attiva o in presenza di innalzamenti persistenti, di natura non accertata,delle transaminasi sieriche. Anziani: in questa popolazione non sono necessari aggiustamenti posologici in funzione dell'eta'. Modo di somministrazione: fluvastatina compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o senza cibo e devono essere deglutite intere con un bicchiere d'acqua. Oltre a fluvastatina 80 mg compresse a rilascio prolungato, ci sono anche fluvastatina 20 mg e 40 mg capsule che devono essere usate quando fluvastatina 80 mg compresse a rilascio prolungato non sono adatte.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Blister: tenere il blister nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dallaluce.
Avvertenze
Dopo la commercializzazione sono stati riportati casi di insufficienzaepatica fatale e non-fatale con alcune statine. Raccomandare ai pazie nti di riportare qualsiasi sintomo o segno potenziale di insufficienzaepatica, e considerare l'interruzione del trattamento. E' raccomandat a in tutti i pazienti l'esecuzione di prove di funzionalita' epatica prima dell'inizio del trattamento ed alla 12 settimana dall'inizio del trattamento o in caso di aumento del dosaggio ed in seguito periodicamente. Se si dovesse verificare un aumento dell'aspartato aminotransferasi o dell'alanina aminotransferasi, eccedente 3 volte il limite superiore al normale e persistente, sospendere la terapia. Molto raramente sono stati osservati casi di epatite, presumibilmente legati al farmaco, che si sono risolti con la sospensione del trattamento. Si deve prestare cautela quando fluvastatina e' somministrata a pazienti con storia di malattia epatica o che assumono quantita' ragguardevoli di alcool. Raramente e' stata riportata miopatia con fluvastatina. Sono stati riportati molto raramente miosite e rabdomiolisi. In pazienti con mialgia diffusa di origine non accertata, dolorabilita' muscolare o debolezza muscolare, e/o marcato innalzamento dei valori di creatin chinasi (CK), considerare la possibilita' di miopatia, miosite o rabdomiolisi.Avvisare i pazienti di segnalare immediatamente la comparsa di dolori muscolari. Vi sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotiz zante immuno- mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine. L'IMNM e' caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale persistente e da un'elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine. Attualmente non c'e' evidenza della necessita' di monitorare routinariamente i livelli plasmatici totali di CK o di altri enzimi muscolari in pazienti asintomatici in trattamento con statine. In caso di necessita', non effettuare la determinazione dei livelli di CK dopo una pesante attivita' fisica o in presenza di cause alternative che possano plausibilmente incrementare i livelli di CK. Prima del trattamento, prescrivere la fluvastatina con cautela in pazienti con fattori predisponenti la rabdomiolisi e le sue complicanze. I livelli di creatinchinasi devono essere determinati prima di iniziare il trattamento con fluvastatina nelle seguenti situazioni: compromissione renale; ipotiroidismo; storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari; precedente storia di tossicita' muscolare legata a terapia con una statina o con fibrati; abuso di alcool; sepsi; ipotensione; esercizio muscolare eccessivo; chirurgia maggiore; gravi disturbi metabolici, endocrini o degli elettroliti. Negli anziani (eta' > 70 anni), considerare la necessita' di tale determinazione, in presenza di altri fattori predisponenti la rabdomiolisi. In tali situazioni valutare se procedere col trattamentoin funzione del possibile beneficio e si raccomanda il monitoraggio c linico. Se i livelli basali di CK sono significativamente elevati (> 5x LSN), questi devono essere nuovamente determinati dopo 5-7 giorni per confermare i risultati. Se i livelli basali di CK rimangono ancora significativamente elevati (> 5x LSN), non iniziare il trattamento. Durante il trattamento se dovessero verificarsi sintomi muscolari, bisogna determinare i valori di CK; interrompere il trattamento. Se i sintomi muscolari sono gravi e causano un disagio giornaliero, valutare l'opportunita' di interrompere il trattamento anche se i livelli di CK sono <= 5x LSN. Se i sintomi muscolari dovessero risolversi ed i livelli di CK ritornare nella norma, si puo' valutare l'opportunita' di riprendere nuovamente il trattamento con fluvastatina o un'altra statina al dosaggio piu' basso e sotto stretto monitoraggio. Si e' osservato che il rischio di miopatia e' maggiore in pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressori (inclusa la ciclosporina), fibrati, acido nicotinico o eritromicina in associazione con altri inibitori dell'enzima HMG-CoA reduttasi. Sono stati riportati casi isolati di miopatia nel corso della commercializzazione di fluvastatina quando somministrata in associazione con ciclosporina o colchicina. Usare cautela in pazienti in trattamento concomitante con tali medicinali. Con alcune statine, inparticolare con la terapia a lungo termine, sono stati riportati casi eccezionali di polmonite interstiziale. Se si sospetta una polmonite interstiziale, interrompere la terapia con la statina. Alcune evidenze suggeriscono che le statine, aumentano la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livellodi iperglicemia tale per cui e' appropriato il ricorso a terapia anti diabetica. Questo rischio, tuttavia, e' superato dalla riduzione del rischio vascolare con l'uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento. Monitorare i pazienti a rischio siaa livello clinico che a livello biochimico in accordo con le linee gu ida nazionali. Fluvastatina non deve essere co-somministrata con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con acido fusidico. Nei pazienti in cui la terapia sistemica con acido fusidico e' considerata indispensabile, interrompere il trattamento con le statine per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Sono stati riportati casi di rabdomiolisi (di cui alcuni fatali) in pazienti che ricevevano acido fusidico e statine in combinazione. La terapia con statine puo' essere re-introdotta sette giorni dopo l'ultima dose di acido fusidico. In circostanze particolari, dove e' necessario l'uso prolungato di acido fusidico sistemico, ad esempio per il trattamento di infezioni gravi, considerare la possibilita' di co-somministrazione di Fluvastatina e acido fusidico solo caso per caso e sotto stretta supervisione medica. Bambini e adolescenti conipercolesterolemia familiare eterozigote: non sono state studiate l'e fficacia e la sicurezza per periodi di trattamento di durata superiorea due anni in pazienti di eta' < 18 anni. Non sono disponibili dati s ullo sviluppo fisico, intellettuale e sessuale in corso di trattamentoprolungato. Non e' stata stabilita l'efficacia a lungo termine della terapia con Fluvastatina durante l'infanzia nel ridurre la morbilita' e mortalita' in eta' adulta. Fluvastatina e' stata studiata solo in bambini di eta' uguale o superiore a 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote. Nei bambini in eta' prepubere, prima di iniziare il trattamento devono essere attentamente valutati i potenziali rischi edi benefici in quanto l'esperienza in questo gruppo di pazienti e' mol to limitata. Non sono disponibili dati sull'uso della fluvastatina in pazienti con una patologia molto rara nota come ipercolesterolemia familiare omozigote.
Interazioni
Fibrati e niacina: l'assunzione concomitante di fluvastatina e bezafibrato, gemfibrozil, ciprofibrato o niacina (acido nicotinico) non ha uneffetto clinicamente rilevante sulla biodisponibilita' della fluvasta tina o dell'altro agente ipolipemizzante. Poiche' si e' osservato un rischio maggiore di miopatia e/o rabdomiolisi in pazienti in trattamento con inibitori dell'HMG-CoA reduttasi in associazione a una qualsiasidi queste molecole, il beneficio e il rischio del trattamento concomi tante deve essere valutato attentamente e queste associazioni devono essere utilizzate solo con cautela. Colchicina: con la cosomministrazione di colchicina sono stati riportati in casi isolati miotossicita', compresi dolore e debolezza muscolare e rabdomiolisi. Il beneficio e ilrischio del trattamento concomitante deve essere valutato attentament e e queste associazioni devono essere utilizzate solo con cautela. Ciclosporina: studi in pazienti sottoposti a trapianto renale indicano che la biodisponibilita' della fluvastatina (fino a 40 mg/die) non vieneaumentata in modo clinicamente significativo in pazienti in terapia s tabilizzata con ciclosporina . I risultati ottenuti da un altro studioclinico in cui fluvastatina compresse (80 mg di fluvastatina) veniva somministrato a pazienti sottoposti a trapianto di rene in terapia stabile con ciclosporina, dimostrano che l'esposizione a fluvastatina (AUC) e la concentrazione massima (Cmax) venivano aumentate di 2 volte rispetto ai valori ottenuti su soggetti sani. Sebbene questi aumenti deilivelli di fluvastatina non fossero clinicamente significativi, si ra ccomanda cautela nell'utilizzo di tale associazione. Quando associata a ciclosporina, la dose iniziale e di mantenimento di fluvastatina deve essere la piu' bassa possibile. Fluvastatina (40 mg e 80 mg) non hanno avuto alcun effetto sulla biodisponibilita' della ciclosporina in caso di cosomministrazione. Warfarin e altri derivati cumarinici: nei volontari sani, la somministrazione di fluvastatina e di warfarin (dosesingola) non ha influenzato negativamente i livelli plasmatici di war farin ed il tempo di protrombina, in confronto alla somministrazione di warfarin da solo. Tuttavia, sono stati riportati molto raramente casi isolati di episodi di sanguinamento e/o incrementi del tempo di protrombina, in pazienti in trattamento contemporaneo con fluvastatina e warfarin o altri derivati cumarinici. Nei pazienti in trattamento con warfarin o altri derivati cumarinici, si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina quando si inizia, si interrompe il trattamento con fluvastatina o quando se ne varia il dosaggio. Rifampicina: la somministrazione di fluvastatina a volontari sani, pretrattati con rifampicina (rifampin), ha comportato una riduzione della biodisponibilita' della fluvastatina di circa il 50%. Sebbene attualmente non esistano evidenze cliniche che supportino un'alterazione dell'efficacia ipolipemizzante della fluvastatina nei pazienti sottoposti a terapia protratta conrifampicina puo' essere giustificato un adeguato aggiustamento della dose di fluvastatina, per assicurare una soddisfacente riduzione dei livelli lipidici. Antidiabetici orali: per i pazienti in terapia con sulfaniluree per via orale (glibenclamide (gliburide), tolbutamide) per il trattamento del diabete mellito (tipo 2) non insulino-dipendente (NIDDM), l'aggiunta di fluvastatina non ha indotto variazioni clinicamente significative del controllo glicemico. In pazienti con NIDDM trattati con glibenclamide (n=32), la somministrazione di fluvastatina (40 mg due volte al giorno per 14 giorni) ha aumentato la C max media, l'AUC ed il t mezzo della glibenclamide di circa il 50%, 69% e 121% rispettivamente. La glibenclamide (da 5 a 20 mg al giorno) ha aumentato la Cmax media e l'AUC della fluvastatina rispettivamente del 44% e del 51%.In questo studio non si sono verificate modifiche dei livelli di glucosio, insulina e C-peptide. Tuttavia i pazienti in terapia concomitante con glibenclamide (gliburide) e fluvastatina devono continuare ad essere adeguatamente monitorati quando la dose di fluvastatina viene aumentata a 80 mg al giorno. Sequestranti degli acidi biliari: assumere la fluvastatina almeno 4 ore dopo l'assunzione della resina per evitareun'interazione significativa dovuta al legame del farmaco con la resi na. Fluconazolo: la somministrazione di fluvastatina a volontari sani pretrattati con fluconazolo ha comportato un aumento dell'esposizione a fluvastatina e della concentrazione di picco di fluvastatina di circa l'84% e del 44%. Sebbene non vi siano evidenze cliniche che il profilo di sicurezza di fluvastatina sia stato alterato in pazienti pretrattati con fluconazolo per 4 giorni, si deve prestare cautela quando fluvastatina viene somministrata in associazione con fluconazolo. Antagonisti dei recettori H2 per l'istamina ed inibitori della pompa protonica: l'assunzione concomitante di fluvastatina e cimetidina, ranitidina o omeprazolo comporta un aumento della biodisponibilita' della fluvastatina, che tuttavia non e' di rilevanza clinica. Fenitoina: l'entita' complessiva delle variazioni dei valori farmacocinetici della fenitoina durante la somministrazione contemporanea con fluvastatina e' relativamente modesta e clinicamente non significativa. Di conseguenza e' sufficiente il monitoraggio routinario dei livelli plasmatici di fenitoina durante la cosomministrazione con fluvastatina. Farmaci cardiovascolari: quando la fluvastatina e' cosomministrata con propranololo, digossina, losartan clopidogrel o amlodipina non si verificano interazionifarmacocinetiche clinicamente significative. In base ai dati di farma cocinetica non sono richiesti controlli o aggiustamenti della dose quando la fluvastatina e' cosomministrata a questi farmaci. Itraconazolo e eritromicina: l'assunzione concomitante di fluvastatina con itraconazolo ed eritromicina, potenti inibitori del citocromo P450 (CYP) 3A4, ha effetti minimi sulla biodisponibilita' della fluvastatina. In base al coinvolgimento minimo di questo enzima nel metabolismo della fluvastatina, e' improbabile che altri inibitori del CYP 3A4 influenzino la biodisponibilita' della fluvastatina. Succo di pompelmo: non sono attese interazioni. Acido fusidico: il rischio di miopatia inclusa rabdomiolisi puo' essere aumentato dalla cosomministrazione di acido fusidicosistemico e statine. Il meccanismo di questa interazione (farmacodina mico o farmacocinetico, o entrambi) e' ancora sconosciuto. Sono stati riscontrati casi di rabdomiolisi (alcuni dei quali fatali) in pazientiche ricevono questa combinazione. Se il trattamento con acido fusidic o e' necessario, interrompere il trattamento con Fluvastatina per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono lievi sintomi gastrointestinali, insonnia e cefalea. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi. All'interno di ciascuna classe di organi, le reazioni avverse sono classificati in base alla frequenza, con la piu' frequente per prima. All'interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravita' decrescente. Inoltre, per ciascuna reazione avversa e' anche indicata la corrispondente categoria di frequenza, usando le seguenti convenzioni: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000 a <1/100); raro (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' (rash, orticaria); molto raro: reazioneanafilattica. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; molto raro: parestesia, disestesia, ipoestesia anche note per essere associate a sottostanti disordini lipidici. Patologie vascolari. Molto raro: vasculite. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale, dispepsia; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, edema del volto, altre reazioni cutanee (ad es. eczema, dermatite, esantema bolloso). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia, debolezza muscolare, miopatia; molto raro: rabdomiolisi, sindrome lupus-simile, miosite; frequenza non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: disfunzione erettile. Esami diagnostici. Comune: aumento della fosfochinasi ematica, aumento delle transaminasi ematiche. I seguenti eventi avversi sono stati riportati con alcune statine: disturbi del sonno, inclusi insonnia e incubi; perdita della memoria; disfunzione sessuale; depressione; casi eccezionali di polmonite interstiziale, specialmente nella terapia a lungo termine. Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza dei fattori di rischio (glicemia a digiuno >= 5,6 mmol/L, BMI>30kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione). Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote: il profilo di sicurezza di fluvastatina in bambini ed adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote valutato in due studi clinici non comparativi, in aperto, condotti su 114 pazienti di eta' compresa da 9 a 17 anni, e' risultato similea quello osservato nei pazienti adulti. In entrambi gli studi clinici non sono stati osservati effetti sulla crescita e sullo sviluppo sess uale. La capacita' degli studi di individuare un qualsiasi effetto deltrattamento in questo ambito e' stata tuttavia scarsa. Evidenze di la boratorio: alterazioni biochimiche della funzionalita' epatica sono state associate al trattamento con inibitori dell'HMG-CoA reduttasi e con altri ipolipemizzanti. Sulla base di analisi raggruppate di studi clinici controllati, aumenti confermati dei livelli di alanina aminotransferasi o aspartato aminotranferasi superiori a 3 volte il limite superiore alla norma si sono manifestati nello 0,2% con fluvastatina capsule 20 mg/die, tra 1,5% a 1,8% con fluvastatina capsule 40 mg/die, nell'1,9% con fluvastatina compresse 80 mg/die e tra 2,7% a 4,9% con fluvastatina capsule 40 mg due volte al giorno. La maggioranza dei pazienticon queste evidenze biochimiche anormali era asintomatica. Marcati in crementi dei livelli di CK a piu' di 5x LSN si sono manifestati in un numero molto piccolo di pazienti (da 0,3 a 1,0%). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci. Qualora, nel corso della terapia con fluvastatina, venga accertato unostato di gravidanza, la terapia deve essere interrotta. Non vi sono d ati sufficienti sull'uso di fluvastatina durante la gravidanza. Poiche' gli inibitori della HMG-CoA reduttasi diminuiscono la sintesi del colesterolo e probabilmente quella di altre sostanze biologicamente attive derivate dal colesterolo, essi potrebbero causare danni al feto quando somministrati a donne in gravidanza. Pertanto Fluvastatina e' controindicato durante la gravidanza. Sulla base dei dati preclinici, ci si attende che la fluvastatina sia escreta nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di fluvastatina su neonati/lattanti. Fluvastatina e' controindicato nelle donne che allattano. Negli studi su animali non sono stati osservati effetti sulla fertilita' maschile e femminile.