Fluconazolo Sandoz - Ev Fl 50ml

Dettagli:
Nome:Fluconazolo Sandoz - Ev Fl 50ml
Codice Ministeriale:037387014
Principio attivo:Fluconazolo
Codice ATC:J02AC01
Fascia:H
Prezzo:9.08
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Evitare il congelamento
Scadenza:48 mesi

Denominazione

FLUCONAZOLO SANDOZ

Formulazioni

Fluconazolo Sandoz - Ev Fl 50ml
Fluconazolo Sandoz - Ev Fl 100ml
Fluconazolo Sandoz - Ev Fl 200ml

Categoria farmacoterapeutica

Antimicotici per uso sistemico.

Principi attivi

Fluconazolo.

Eccipienti

Sodio cloruro, acido cloridrico per la correzione del pH, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Micosi causate da funghi lievitiformi (candida e criptococchi), in particolare: >>candidosi sistemiche comprese candidemia, candiduria, altre infezioni da candida disseminate e invasive, potenzialmente pericolose per la vita specialmente in pazienti a rischio, quali le infezioni del peritoneo, dei polmoni e delle vie urinarie. In pazienti affetti da neoplasie maligne, in pazienti ricoverati presso i reparti di terapia intensiva, in pazienti in terapia citostatica o immunosoppressiva. >>Candidosi orofaringea ed esofagea recidivante. >>Candidosi broncopolmonare non invasiva. >>Prevenzione delle infezioni da candida profonde (in particolare la Candida albicans) in relazione a trapianti di midollo osseo. >>Meningite criptococcica. Possono essere sottoposti al trattamento pazienti con e senza AIDS, pazienti sottoposti a trapianto di organi o pazienti con altre cause di immunodepressione. Indicato per prevenire l'insorgenza di meningite criptococcica (profilassi delle recidive) in pazienti con AIDS. L'uso di fluconazolo per via endovenosa deve essere limitato ai pazienti che necessitino di trattamento parenterale.

Controindicazioni / effetti secondari

Pazienti con ipersensibilita' nota al fluconazolo, ad altri derivati azolici o a uno qualsiasi degli eccipienti. Non somministrare in concomitanza con farmaci di cui sia nota la capacita' di prolungare l'intervallo QT e che siano metabolizzati dal CYP3A4, quali cisapride, astemizolo, terfenadina, pimozide e chinidina.

Posologia

La dose giornaliera di farmaco deve essere basata sulla natura e sullagravita' dell'infezione fungina. Il trattamento dei tipi di infezione che richiedono somministrazioni ripetute deve essere proseguito fino a quando i parametri clinici e i test di laboratorio non indicano una recessione dell'infezione fungina attiva. Una durata inadeguata del trattamento puo' condurre al riacutizzarsi dell'infezione attiva. Sono disponibili per la terapia forme farmaceutiche orali e soluzioni per infusione. I pazienti devono passare dalla somministrazione per via endovenosa a quella per via orale il piu' presto possibile. Il passaggio dalla somministrazione per via endovenosa a quella per via orale, o viceversa, non richiede alcuna modifica del dosaggio giornaliero. >>Adulti. Candidosi sistemica: generalmente si inizia la terapia con la somministrazione di 400 mg una volta al giorno il primo giorno di trattamento, poi si prosegue la terapia con la somministrazione di 200 mg una volta al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata a 400 mg una volta al giorno per tutta la durata del trattamento. La durata deltrattamento dipende dalla risposta clinica. Gravi episodi di candidur ia: 100 mg una volta al giorno per 14-30 giorni. Candidosi orofaringearecidivante: 50 mg al giorno, anche in pazienti immunodepressi. Sommi nistrazione in dose unica per una durata da 7 a 14 giorni. In alcuni casi puo' rendersi necessaria la somministrazione di una dose di 100 mg. Se necessario, il trattamento puo' essere proseguito per un periodo piu' lungo in pazienti con risposta immunitaria gravemente compromessa. Candidosi esofagea recidivante: 50 mg al giorno; in alcuni casi, puo' essere necessaria la somministrazione di una dose piu' elevata, finoa un massimo di 100 mg. La durata del trattamento e' di 14-30 giorni. Candidosi broncopolmonare non invasiva: 50 mg una volta al giorno. Ne gli episodi gravi della malattia, la dose puo' essere aumentata fino a100 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' di 14-30 gio rni. Per la profilassi delle infezioni da candida in pazienti con neutropenia conseguente a trapianto di midollo osseo, la dose e' di 400 mg/die. La profilassi deve iniziare tempestivamente, prima dell'insorgenza della prevista neutropenia. Il trattamento deve essere proseguito per 7 giorni, dopo che i valori relativi alla conta dei neutrofili siano saliti a > 1x10^9 / l. Meningite criptococcica: per il trattamento della meningite criptococcica, la dose usuale e' di 400 mg il primo giorno, seguita da 200-400 mg al giorno, somministrati una volta al giorno. La durata del trattamento della meningite criptococcica dipende dalla risposta clinica e micologica, ma di solito e' di almeno 6-8 settimane. Indicato altresi' come tentativo terapeutico per prevenire l'insorgenza di meningite criptococcica (profilassi delle recidive) in pazienti con AIDS. Una volta che il trattamento della meningite criptococcica nei pazienti con AIDS sia terminato, puo' rendersi necessario un tentativo terapeutico di prevenzione (profilassi delle recidive) con unadose di 100-200 mg una volta al giorno, tenendo sotto controllo i val ori di laboratorio. L'esperienza di cui si dispone a tutt'oggi deriva da periodi terapeutici protratti fino a 25 mesi. La durata della terapia di mantenimento in pazienti con AIDS deve essere attentamente giustificata, dato l'aumentato rischio di resistenza al fluconazolo. >>Uso pediatrico. Come per le infezioni dello stesso tipo negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. Neibambini non deve essere superata la dose massima giornaliera di 400 m g. Il fluconazolo viene somministrato quotidianamente, in dose unica giornaliera. Infezioni sistemiche da candida/criptococchi: la dose raccomandata e' di 6-12 mg/kg al giorno, a seconda della gravita' dell'infezione. Candidosi delle membrane mucose: la dose raccomandata e' di 3 mg/kg al giorno. Puo' essere impiegata una dose di carico di 6 mg/kg il primo giorno per raggiungere con maggiore rapidita' i livelli dello stato stazionario. Prevenzione delle infezioni da candida nei bambini con neutropenia: 3-12 mg/kg al giorno, a seconda dell'entita' e della durata della neutropenia. Nei bambini con compromissione della funzionalita' renale, la dose deve essere aggiustata conformemente alle lineeguida fornite per gli adulti, a seconda del grado di compromissione d ella funzionalita' renale. >>Neonati (dalla nascita a un mese di vita). Nei neonati l'escrezione di fluconazolo avviene lentamente. Durante le prime due settimane di vita, deve essere somministrata la stessa dose in mg/kg somministrata ai bambini di eta' maggiore (dose massima,12mg/kg), ma in questo caso deve essere somministrata ogni 72 ore. Nell a 3^a e 4^a settimana di vita, viene somministrata la medesima dose, ma ogni 48 ore. >>Pazienti anziani. Se non vi e' evidenza di insufficienza renale, ci si deve attenere alla somministrazione delle dosi normalmente consigliate. >>I pazienti con compromissione renale cui siano somministrate dosi ripetute devono inizialmente assumere da 50 a 400 mg/die il primo giorno di trattamento. Successivamente, gli intervalli fra le somministrazioni o la dose giornaliera per la relativa indicazione terapeutica devono essere aggiustati. >>Somministrazione: esclusivamente per uso endovenoso come infusione. Puo' essere somministrato perinfusione endovenosa a una velocita' che non superi i 10 ml/min. Nei bambini, la velocita' di infusione non deve superare i 5 ml/min. Nei nati prematuri, la durata dell' infusione deve essere di almeno 15 minuti. Puo' essere somministrato utilizzando una preesistente linea di infusione. Benche' non siano state osservate particolari incompatibilita', si sconsiglia di mescolare il farmaco con un altro medicinale primadella somministrazione.

Conservazione

Flaconcino chiuso: non conservare in frigorifero. Non congelare. Prodotto ricostituito: dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono responsabilita' dell'utilizzatore e non devono mai superare le 24 ore quando conservato a temperatura inferiore a 25 gradi C o tra 2 gradi e 8 gradi C,a meno che la diluizione non sia stata effettuata in condizioni contr ollate e riconosciute asettiche. Per la soluzione Ringer si raccomandala conservazione a una temperatura inferiore ai 25 gradi C. Diluizion i con soluzione Ringer non devono essere conservate in frigorifero.

Avvertenze

In rari casi e' stata riportata una grave epatotossicita', anche fatale, principalmente in pazienti con gravi patologie sottostanti. Non e' stata osservata nessuna relazione evidente fra epatotossicita' e dose totale giornaliera di fluconazolo, durata della terapia, sesso o eta' dei pazienti. I pazienti che, nel corso del trattamento, fanno rilevare valori anomali nei test di funzionalita' epatica o significativi aumenti di livelli originariamente anormali devono essere tenuti attentamente sotto controllo. In pazienti nei quali si verifica un innalzamento dei valori degli enzimi epatici durante il trattamento, deve essere effettuata una valutazione dei benefici del trattamento e dei rischi di grave danno epatico qualora la terapia venga proseguita. Nella maggior parte dei casi, l'epatotossicita' si e' dimostrata reversibile con l'interruzione del trattamento. Alcuni azoli sono stati associati con un prolungamento dell'intervallo QT. Sono stati riportati rari casi ditorsioni di punta durante il trattamento. Benche' l'associazione fra somministrazione del farmaco e prolungamento dell'intervallo QT non sia stata stabilita formalmente, esso deve essere usato con cautela nei pazienti in condizioni potenzialmente proaritmiche, quali: prolungamento congenito o acquisito dell'intervallo QT; cardiomiopatia, in particolare quando e' presente insufficienza cardiaca; bradicardia sinusale;preesistenti aritmie sintomatiche; concomitante somministrazione di m edicinali non metabolizzati dal CYP3A4 ma di cui sia nota la capacita'di prolungare l'intervallo QT. Alterazioni elettrolitiche quali ipopo tassiemia, ipomagnesiemia ed ipocalcemia devono essere corrette prima di iniziare il trattamento. Il farmaco e' un potente inibitore dell'isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) ed un moderato inibitore del CYP3A4. I pazienti cui viene somministrato il farmaco in concomitanza con un altro medicinale che possieda un intervallo terapeutico ristretto (per esempio, warfarin e fenitoina) e che venga metabolizzato attraverso il CYP2C9 o il CYP3A4 devono essere attentamente sorvegliati. E' stato dimostrato che alla dose terapeutica raccomandata l'alofantrina prolunga l'intervallo QTc ed e' un substrato del CYP3A4. Se ne sconsigliapertanto l'uso concomitante. Durante il trattamento i pazienti rarame nte hanno sviluppato reazioni cutanee esfoliative, quali la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono maggiormente inclini a sviluppare gravi reazioni cutanee in seguito all'assunzione di molti medicinali. Qualora in un paziente trattato per un'infezione fungina superficiale si verifichi un'eruzione attribuibile al farmaco, la terapia con questo agente deve essere interrotta. Se i pazienti con infezioni fungine invasive/sistemiche sviluppano eruzioni cutanee, questi devono essere attentamente sorvegliati, ed il trattamento deve essere sospeso qualora compaiano lesioni bollose oeritema multiforme. In rari casi sono state riportate reazioni anafil attiche. La dose deve essere ridotta quando la clearance della creatinina e' al di sotto di 50 ml/min. Nelle donne in eta' fertile, nel casoin cui sia indicato un trattamento a lungo termine, devono essere pre se in considerazione appropriate misure contraccettive. I dati sull'efficacia e sulla sicurezza del fluconazolo nei bambini e negli adolescenti sotto i 16 anni d'eta' sono ancora limitati.

Interazioni

>>Cisapride. >>Terfenadina. >>Astemizolo: il trattamento concomitante e' controindicato a causa della possibilita' che si verifichino effetti cardiaci gravi, anche fatali. >>Medicinali che influiscono sul metabolismo del fluconazolo: idroclorotiazide e rifampicina. >>Effetto del fluconazolo sul metabolismo di altri medicinali: il farmaco e' un potente inibitore dell'isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) e un moderato inibitore del CYP3A4. Accanto alle interazioni osservate/documentatesotto elencate, esiste il rischio di un aumento delle concentrazioni plasmatiche di altri medicinali metabolizzati dal CYP2C9 o dal CYP3A4 (per esempio, alcaloidi della segale cornuta, chinidina), quando somministrati insieme ad esso. Alfentanil: quando si somministra contemporaneamente puo' essere necessario effettuare un aggiustamento della dose. Amitriptilina. Anticoagulanti: e' stato dimostrato che l'assunzione concomitante di fluconazolo durante il trattamento con warfarin prolunga il tempo di protrombina fino a due volte. Il tempo di protrombina deve essere controllato molto attentamente nei pazienti sottoposti a trattamento con derivati cumarinici. Benzodiazepine: qualora sia necessario trattare i pazienti con una benzodiazepina in concomitanza col fluconazolo, deve essere valutata una riduzione della dose della benzodiazepina e i pazienti devono essere tenuti attentamente sotto controllo.Antagonisti dei canali del calcio: taluni antagonisti diidropiridinic i dei canali del calcio, comprese la nifedipina, la isradipina, la nicardipina, l'amlodipina e la felodipina, vengono metabolizzati attraverso il CYP3A4. Presenza di evidente edema periferico e/o di elevate concentrazioni sieriche di calcioantagonisti durante l'impiego concomitante di itraconazolo e felodipina, isradipina o nifedipina. Carbamazepina: il trattamento concomitante con carbamazepina puo' portare ad un aumento dei livelli plasmatici di carbamazepina. La letteratura riporta casi che documentano un aumento degli effetti indesiderati descritti per carbamazepina per es. vertigini, passo malfermo e diplopia. Per questa ragione, se si verificano tali sintomi, la concentrazione plasmatica di carbamazepina deve essere controllata e la dose deve essere ridotta se necessario. Celecoxib: si raccomanda il dimezzamento della dosedi celecoxib. Ciclosporina. Didanosina: puo' essere vantaggioso sfals are nel tempo la dose di fluconazolo, somministrandolo prima della somministrazione di didanosina. Alofantrina. Inibitori della HMG-CoA riduttasi; e' fondamentale usare cautela se si ritiene necessario somministrare contemporaneamente fluconazolo e inibitori della HMG-CoA riduttasi. Tale combinazione puo' richiedere una riduzione della dose degli inibitori della HMG-CoA riduttasi. I pazienti devono essere monitorati per l'eventuale comparsa di segni e sintomi relativi a miopatia o rabdomiolisi e devono essere controllati i livelli di creatina chinasi. Laterapia con HMG-CoA deve essere interrotta se i livelli di CK mostran o un marcato incremento, o in caso di sospetta o accertata miopatia o rabdomiolisi. Losartan: il trattamento concomitante con fluconazolo puo' causare un aumento delle concentrazioni di losartan e una diminuzione delle concentrazioni del metabolita attivo. Si raccomanda di assicurare il controllo continuo dell'ipertensione nei pazienti che ricevonotale combinazione. Nevirapina. Contraccettivi orali: e' molto diffici le che somministrazioni ripetute di fluconazolo a queste dosi abbiano una influenza sull'effetto del contraccettivo orale somministrato in concomitanza. Fenitoina: se e' necessario somministrare entrambi i farmaci contemporaneamente, si devono controllare le concentrazioni di fenitoina, e si deve aggiustare la dose di fenitoina, in modo da evitare concentrazioni tossiche. Prednisone: i pazienti che ricevono una terapia a lungo termine con fluconazolo e prednisone devono essere attentamente sorvegliati per l'eventuale comparsa di segni di insufficienza corticosurrenalica una volta sospeso il fluconazolo. Inibitori delle proteasi (per esempio, ritonavir, nelfinavir, indinavir, saquinavir). Rifabutina: i pazienti trattati contemporaneamente con rifabutina e con fluconazolo devono essere seguiti con grande attenzione. Sulfaniluree: il fluconazolo e i derivati delle sulfaniluree per uso orale possono essere impiegati contemporaneamente nei pazienti diabetici, ma non va dimenticata la possibilita' che insorga ipoglicemia e vanno pertanto controllati attentamente i livelli di glucosio nel sangue. Tacrolimus e sirolimus: e' possibile attendersi una interazione analoga a quella riscontrata con il tacrolimus. Pazienti sottoposti a trattamento con tacrolimus o sirolimus contemporaneamente a fluconazolo devono essere sorvegliati attentamente per i livelli plasmatici di tacrolimus/sirolimuse per la tossicita'. Teofillina. Trimetrexato. Zidovudina: aritmie ca rdiache gravi. >>Interazioni farmacodinamiche. Medicinali in grado di prolungare l'intervallo QT se usati insieme al farmaco possono causarearitmie cardiache. Amfotericina B: studi sulle interazioni hanno rile vato che non si verifica alcuna modificazione clinicamente significativa nell'assorbimento del fluconazolo quando quest'ultimo viene somministrato per via orale insieme a cibo, cimetidina, antiacidi o in seguito a terapia radiante su tutto il corpo in conseguenza di un trapianto del midollo osseo.

Effetti indesiderati

Molto comune >=1/10, Comune >=1/100,<1/10, Non comune >=1/1.000,<1/100, Raro >=1/10.000,<1/1.000, Molto raro <1/10.000. Patologie sistemiche. Non comune: affaticamento, malessere, astenia, febbre. Patologie delsistema nervoso centrale e periferico. Comune: cefalea; Non comune: c onvulsioni, capogiri, parestesia, tremore, vertigini. Patologie della cute. Comune: eruzione cutanea; Non comune: prurito. Raro: reazioni cutanee esfoliative (Sindrome di Stevens-Johnson). Patologie gastrointestinali. Comune: nausea e vomito, dolore addominale, diarrea. Non comune: anoressia, stipsi, dispepsia, flatulenza. Patologie del sistema muscolo-scheletrico. Non comune: mialgia. Patologie del sistema nervoso autonomo. Non comune: secchezza delle fauci, aumento della sudorazione.Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, sonnolenza. Patologie ep ato-biliari. Comune: aumento clinicamente significativo di AST, ALT e della fosfatasi alcalina. Non comune: colestasi, danno epatocellulare,ittero, aumento clinicamente significativo della bilirubina totale. R aro: necrosi epatica. Organi di senso. Non comune: alterazioni del gusto. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: anafilassi. Gli eventi clinici avversi sono stati riportati piu' frequentemente nei pazienti con infezioneda HIV (21%) che non in quelli non affetti da HIV (13%). Tuttavia, il tipo di reazioni sfavorevoli nei pazienti con e senza infezione da HI V erano simili. Inoltre sono state osservate le seguenti reazioni avverse in circostanze in cui non e' stata confermata alcuna chiara relazione con il trattamento (per esempio, nell'ambito di studi aperti dopo l'ottenimento dell'autorizzazione all'immissione in commercio): aritmia ventricolare (prolungamento del QT, torsioni di punta) angioedema, edema facciale, alopecia, necrolisi epidermica tossica, rash cutaneo dafarmaco, orticaria, pustolosi esantematica acuta e generalizzata, leu copenia, incluse neutropenia e agranulocitosi, trombocitopenia, insufficienza epatica, epatite, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipopotassiemia.

Gravidanza e allattamento

Non sono indicati effetti indesiderati sul feto. Sono stati riportati casi di anomalie congenite multiple (comprese brachicefalia, displasiadell'orecchio, fontanella anteriore gigante, incurvatura femorale e s inostosi radio-omerale) in bambini le cui madri erano state in trattamento per 3 mesi o piu' con dosi elevate di farmaco (400-800 mg/die) per una coccidioidomicosi; la relazione tra tali effetti ed il farmaco non e' chiara. Studi condotti sugli animali hanno dimostrato effetti teratogeni. Il farmaco in dosi standard e il trattamento a breve terminenon devono essere impiegati in gravidanza se non strettamente necessa ri. Il farmaco in dosi elevate e/o a regimi protratti nel tempo non deve essere somministrato in gravidanza, salvo in caso di infezioni pericolose per la vita; esso passa nel latte materno, dove raggiunge concentrazioni inferiori a quelle raggiunte nel plasma. E' possibile continuare l'allattamento al seno dopo un'unica somministrazione di una dosestandard da 200 mg di fluconazolo o di una dose piu' bassa. Si sconsi glia l'allattamento al seno in seguito all'uso ripetuto o alla somministrazione di una dose elevata del farmaco.