Fluconazolo Ratio - 7cps 200mg
Dettagli:
Nome:Fluconazolo Ratio - 7cps 200mgCodice Ministeriale:037394172
Principio attivo:Fluconazolo
Codice ATC:J02AC01
Fascia:A
Prezzo:33.52
Rimborso:33.52
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teva Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antimicotici per uso sistemico.
Principi attivi
Fluconazolo.
Eccipienti
Contenuto della capsula: lattosio monoidrato, amido di mais, silice colloidale anidra, sodio laurilsolfato, magnesio stearato. Involucro della capsula: titanio diossido (E171), blu brillante FCF (E133), azorubina (E122), gelatina.
Indicazioni
La terapia puo' essere iniziata prima che i risultati delle colture o di altri esami di laboratorio siano noti; pero', una volta che tali risultati si rendono disponibili, bisogna modificare la terapia di conseguenza. Il farmaco e' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni causate da funghi che notoriamente o verosimilmente sono sensibili afluconazolo: candidosi genitale, candidosi vaginale, acuta o ricorren te, se la terapia locale e' considerata inadeguata, candidosi delle mucose. A tale gruppo appartengono le infezioni orofaringee, esofagee e broncopolmonari non invasive, la candiduria, la candidosi mucocutanea e la candidosi orale atrofica cronica (lesione causata da protesi dentarie non trattate in modo adeguato con misure igieniche o locali). Dermatomicosi. Tinea unguium, tinea pedis (come tentativo terapeutico), tinea corporis, tinea cruris, tinea (pitiriasi) versicolor e infezioni dermatologiche da Candida. Candidosi sistemica, comprese candidemia, candidosi disseminata e altre forme di infezione invasiva da Candida. Tra queste si includono le infezioni peritoneali, endocardiche, polmonari e del tratto urinario. Possono essere trattate le infezioni da Candida in pazienti oncologici, ricoverati in unita' di terapia intensiva o sottoposti a terapia citotossica o immunosoppressiva. Meningite criptococcica. Gli ospiti normali e i pazienti con AIDS, pazienti sottoposti a trapianto d'organi o immunocompromessi per altre cause, possono essere trattati con tale medicinale. Il farmaco puo' essere usato come terapia di mantenimento per prevenire eventuali recidive della malattia criptococcica nei pazienti con AIDS. Per la prevenzione di infezionifungine in pazienti immunodepressi considerati a rischio in conseguen za di neutropenia dovuta a chemioterapia citotossica o radioterapia, compresi i pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo. Bisogna tenere in considerazione le direttive per l'uso appropriato di agenti antimicotici.
Controindicazioni / effetti secondari
Il farmaco non deve essere impiegato nei pazienti con ipersensibilita'nota al principio attivo, ad altri composti azolici o ad uno qualsias i degli eccipienti. Il farmaco non deve essere somministrato contemporaneamente a farmaci noti sia per prolungare l'intervallo QT che per essere metabolizzati da CYP3A4 come cisapride, astemizolo, terfenadina, pimozide e chinidina.
Posologia
Il farmaco puo' essere somministrato per via orale o per infusione endovenosa. Qualora si passi dalla via endovenosa a quella orale, o viceversa, non e' necessario modificare la dose giornaliera. La dose giornaliera di fluconazolo deve essere calcolata in base alla natura e alla gravita' dell'infezione micotica. La maggior parte dei casi di candidosi vaginale risponde alla terapia con singola somministrazione. Il trattamento delle infezioni che richiedono la somministrazione di dosi multiple deve essere continuato finche' i parametri clinici o i test di laboratorio non indichino la scomparsa dell'infezione fungina attiva. Un periodo inadeguato di trattamento puo' causare la ricorrenza dell'infezione attiva. Di solito, i pazienti con AIDS e meningite criptococcica richiedono una terapia di mantenimento per prevenire ricadute. Somministrazione negli adulti, vaginite da Candida: 150 mg in dose singola orale. Candidosi orofaringea: la dose usuale e' di 50 mg una volta al giorno per 7-14 giorni. Normalmente, il trattamento non deve superare la durata di 14 giorni, tranne nei pazienti immunodepressi. Candidosi orale atrofica associata con protesi dentarie: la dose usuale e' 50 mg una volta al giorno per 14 giorni, somministrata insieme a misure antisettiche locali alla protesi. Per le altre infezioni da Candida delle mucose (ad eccezione della candidosi genitale, vedere sopra), per es. esofagite, infezioni broncopolmonari non invasive, candiduria, candidosi mucocutanea, ecc. la dose efficace usuale e' di 50 mg al giorno da somministrarsi per 14-30 giorni. In casi gravi e ricorrenti particolari la dose puo' essere aumentata fino a 100 mg di fluconazolo al giorno. Per tinea pedis, tinea corporis, tinea cruris, tinea (pitiriasi) versicolor e infezioni dermatologiche da Candida la dose raccomandata e' di 50 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' normalmente di 2-4 settimane, ma la tinea pedis puo' richiedere un trattamentofino a 6 settimane. La durata del trattamento non deve superare le 6 settimane. Per la tinea unguium, devono essere somministrati 150 mg una volta alla settimana. Il trattamento deve continuare fino a che l'unghia infetta non e' stata sostituita. Cio' puo' richiedere 3-6 mesi per le unghie della mano e 6-12 mesi per le unghie dei piedi. Per la candidemia, la candidosi disseminata e altre infezioni invasive da Candida la dose usuale e' di 400 mg per il primo giorno e in seguito di 200 mg/die. A seconda della risposta clinica la dose puo' essere aumentatafino a 400 mg al giorno. La durata del trattamento dipende dalla risp osta clinica. Per la meningite criptococcica la dose usuale e' 400 mg per il primo giorno seguita da 200-400 mg una volta al giorno. Per le infezioni criptococciche la durata del trattamento dipende dalla risposta clinica e micologica ma, di solito, per la meningite criptococcicae' di almeno 6-8 settimane. La durata del trattamento di mantenimento nei pazienti affetti da AIDS deve essere attentamente giustificata a causa dell'aumentato rischio di resistenza al fluconazolo. Per prevenire le infezioni fungine nei pazienti immunodepressi considerati a rischio in conseguenza di neutropenia dovuta a chemioterapia citotossica oradioterapia, la dose deve essere 50-400 mg una volta al giorno, in b ase al rischio del paziente di sviluppare infezioni fungine. Nei pazienti ad alto rischio di infezione sistemica, la dose raccomandata e' 400 mg una volta al giorno. Nei pazienti con AIDS e nei pazienti con neutropenia da chemioterapia citotossica o radioterapia, la dose e' 50 mgal giorno, ma puo' essere utilizzata una dose piu' alta di 100 mg al giorno nei pazienti considerati a rischio di gravi infezioni ricorrenti. La somministrazione di fluconazolo deve iniziare numerosi giorni prima dell'insorgenza prevista della neutropenia e continuare per 7 giorni dopo che la conta dei neutrofili ha superato 1000 cellule per mm^3.Il farmaco non deve essere somministrato nei bambini e negli adolesce nti di eta' inferiore ai 16 anni in quanto non sono state sufficientemente dimostrate efficacia e sicurezza. In mancanza di alternativa terapeutica, utilizzare il dosaggio raccomandato sotto riportato. Uso pediatrico: la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. Il medicinale viene somministrato in dose singola giornaliera. Bambini di eta' superiore alle 4 settimane di vita: per la candidosidella mucosa la dose raccomandata di fluconazolo e' di 3 mg/kg al gio rno. Una dose di carico di 6 mg/kg puo' essere somministrata il primo giorno per ottenere piu' rapidamente lo stato stazionario. Per il trattamento della candidosi sistemica e dell'infezione criptococcica la dose raccomandata e' di 6-12 mg/kg al giorno, a seconda della gravita' della malattia. Nei bambini non superare la dose massima giornaliera di400 mg. Bambini entro le prime quattro settimane di vita: i neonati e liminano il fluconazolo piu' lentamente. Nelle prime due settimane di vita bisogna usare lo stesso dosaggio in mg/kg dei bambini delle altrefasce di eta', ma la somministrazione deve avvenire ogni 72 ore. Dura nte la 3a e la 4a settimana di vita si deve somministrare lo stesso dosaggio ogni 48 ore. Nei neonati a termine ci sono pochi dati di farmacocinetica a supporto di questa posologia. Nei neonati entro le prime due settimane di vita non bisogna superare il dosaggio di 12 mg/kg ogni72 ore, mentre in quelli tra la 3a e la 4a settimana di vita non si d eve superare la dose di 12 mg/kg ogni 48 ore. Le capsule non sono indicate per i bambini che non possono assumere farmaci per via orale. Inoltre la dose necessaria in mg/kg spesso non puo' essere raggiunta con le capsule. Somministrazione negli anziani: se non c'e' evidenza di compromissione renale, si somministra la dose normale. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa (clearance della creatinina inferiorea 50 ml/min) la posologia deve essere adattata come segue. Somministr azione nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: il farmaco viene escreto prevalentemente nelle urine sottoforma di sostanza attivaimmodificata. Non si richiedono adattamenti della terapia a dose sing ola. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa che assumono dosi multiple di fluconazolo, la dose normale raccomandata (in base alleindicazioni) deve essere somministrata il primo giorno e seguita da u na dose giornaliera in base a quanto segue. Clearance della creatinina>50, dose raccomandata 100%; clearance della creatinina <50, dose rac comandata 50%; dialisi regolare, dose raccomandata 100% dopo ogni dialisi.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
Avvertenze
La somministrazione di cisapride, terfenadina e astemizolo puo' causare gravi effetti cardiovascolari come torsioni di punta. Alcuni azoli, incluso il fluconazolo, sono stati associati al prolungamento dell'intervallo QT. Sono stati segnalati rari casi di torsioni di punta durante il trattamento con fluconazolo. Nonostante l'associazione fra il fluconazolo e il prolungamento dell'intervallo QT non sia stata pienamente stabilita, il fluconazolo deve essere usato con cautela in pazienti che presentano condizioni potenzialmente proaritmiche quali: prolungamento del QT congenito o documentatamente acquisito, aritmia cardiaca, cardiomiopatia, in particolare quando e' presente un'insufficienza cardiaca, bradicardia clinicamente significativa, aritmie sintomatiche. Idisturbi elettrolitici quali ipokalemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia devono essere corretti prima di iniziare il trattamento con fluconazo lo e gli elettroliti monitorati durante il trattamento. Se fosse necessaria la somministrazione contemporanea di medicinali noti per causareprolungamento dell'intervallo QT come antiaritmici di classe IA e III , il paziente deve essere monitorato attentamente includendo anche un elettrocardiogramma. Molto raramente, pazienti deceduti per gravi malattie sottostanti e che avevano ricevuto dosi ripetute di fluconazolo, hanno mostrato risultanze post mortem comprendenti necrosi epatica. Tali pazienti avevano ricevuto contemporaneamente piu' medicinali, alcuni noti come potenzialmente epatotossici, e/o avevano malattie sottostanti che potrebbero avere causato la necrosi epatica. In casi di epatotossicita' non e' stata osservata alcuna relazione evidente con la dosegiornaliera totale di fluconazolo, con la durata della terapia, il se sso o l'eta' del paziente; di solito, le anormalita' si sono dimostrate reversibili interrompendo la terapia con fluconazolo. Poiche' non puo' essere esclusa una relazione causale con fluconazolo, i pazienti che sviluppano valori anormali nei test epatici devono essere tenuti sotto controllo per il possibile sviluppo di un danno epatico piu' grave.Il trattamento con fluconazolo deve essere interrotto se si sviluppan o, durante il trattamento stesso, segni o sintomi clinici compatibili con epatopatia. Il fluconazolo e' un potente inibitore del citocromo P450 (CYP) isoenzima 2C9 e un inibitore moderato del CYP3A4. I pazientisottoposti a un trattamento concomitante con fluconazolo e medicinali con un intervallo terapeutico ristretto (ad es., warfarin e fenitoina ) e che sono metabolizzati dal CYP2C9 e/o dal CYP3A4 devono essere attentamente monitorati. E' stato dimostrato che, alle dosi terapeutiche raccomandate, l'alofantrina prolunga l'intervallo QT ed e' un substrato di CYP3A4. La somministrazione contemporanea di fluconazolo e alofantrina non e' raccomandata. Durante la terapia con fluconazolo i pazienti hanno di rado sviluppato reazioni cutanee di tipo esfoliativo, quali la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono piu' soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a numerosi farmaci. Se un paziente trattato per un'infezione micotica superficiale sviluppa una eruzione cutanea attribuibile al fluconazolo, la terapia a base di tale medicinale deve essere interrotta. In raricasi e' stata riportata anafilassi. Il fluconazolo puo' prolungare il tempo di protrombina a seguito della somministrazione di warfarin. E' raccomandato un attento monitoraggio del tempo di protrombina. La dos e di fluconazolo deve essere ridotta quando la clearance della creatinina e' inferiore a 50 ml/min. I pazienti a cui viene somministrato fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/giorno e terfenadina devono essere attentamente monitorati. Nelle donne in eta' fertile si devono prendere in considerazione delle misure contraccettive appropriate qualora sia indicato un trattamento a lungo termine. I dati sull'efficacia e la sicurezza del fluconazolo nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 16 anni sono ancora limitati. Pertanto, i benefici del trattamento con fluconazolo devono essere valutati con attenzione rispetto airischi. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galat tosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Deve essere preso in considerazione il trattamento dei partner di pazienti con candidosi vaginale che presentano candidosi genitale sintomatica.
Interazioni
Associazioni controindicate. Cisapride: sono stati riportati casi di disturbi cardiaci, comprese torsioni di punta nei pazienti a cui sono stati somministrati contemporaneamente fluconazolo e cisapride. Terfenadina: insorgenza di disritmie gravi secondarie al prolungamento dell'intervallo QTc nei pazienti che assumevano agenti antimicotici azolici in concomitanza con terfenadina. Astemizolo: alti dosaggi di astemizolo hanno acusato prolungamento dell'intervallo QTc e aritmia ventricolare grave, torsioni di punta e arresto cardiaco. La somministrazione contemporanea di astemizolo e fluconazolo e' controindicata. Farmaci checausano il prolungamento del QT: i pazienti trattati in concomitanza con fluconazolo e altri farmaci che prolungano l'intervallo QT devono essere attentamente monitorati. Farmaci che influenzano il metabolismodi fluconazolo. Idroclorotiazide: la somministrazione concomitante di idroclorotiazide in dosi multiple e di fluconazolo ha aumentato le co ncentrazioni plasmatiche di quest'ultimo. Rafampicina: la somministrazione concomitante di fluconazolo e rifampicina ha determinato una diminuzione del 25% dell'AUC e ridotto l'emivita del fluconazolo. Effetti del fluconazolo sul metabolismo di altri farmaci: rischio aumentato delle concentrazioni plasmatiche di altri farmaci metabolizzati da CYP2C9 o CYP3A4 se somministrati contemporaneamente al fluconazolo. Alofantrina: i farmaci che inibiscono il CYP3A4 comportano l'inibizione del metabolismo dell'alofantrina. Metadone: sono stati riportati aumenti dell'effetto del metadone in seguito alla concomitante somministrazione di fluconazolo e metadone. Carbamazepina: sono stati riportati casi diaumenti dei livelli sierici di carbamazepina dopo la somministrazione concomitante di fluconazolo e carbamazepina. Fluvastatina: puo' verif icarsi un aumento fino al 200% nell'area sotto la curva (AUC) della fluvastatina in caso di somministrazione contemporanea di fluvastatina efluconazolo. Rifabutina: e' stata segnalata un'interazione nei casi i n cui il fluconazolo venga somministrato in concomitanza con rifabutina, con conseguente aumento dei livelli sierici di rifabutina. Nei pazienti sottoposti a somministrazione concomitante di fluconazolo e rifabutina sono stati segnalati episodi di uveite. Anticoagulanti: nell'esperienza postmarketing, sono stati segnalati eventi emorragici in associazione con aumenti del tempo di protrombina in pazienti che hanno ricevuto fluconazolo contemporaneamente a warfarin. Fenitoina: la somministrazione concomitante di fluconazolo e fenitoina puo' provocare aumento dei livelli di fenitoina ad un grado clinicamente rilevante. Alfentanil: la somministrazione concomitante di fluconazolo 400 mg e alfentanil 20 mg/kg per via endovenosa in volontari sani ha raddoppiato circail valore di AUC10 di alfentanil e ha diminuito la clearance del 55% probabilmente attraverso l'inibizione del CYP3A4. Benzodiazepine: doposomministrazione orale di midazolam, il fluconazolo ha provocato note voli aumenti delle concentrazioni di midazolam ed effetti psicomotori.Inibitori della HMG-CoA riduttasi: il rischio di miopatia o rabdomiol isi aumenta quando gli antimicotici azolici vengono somministrati contemporaneamente a inibitori della HMG-CoA riduttasi come l'atorvastatina. Trimetrexato: farmaci come il fluconazolo che inibiscono il sistemaenzimatico P450 possono provocare interazioni che fanno aumentare le concentrazioni plasmatiche di trimextrato. Zidovudina: i pazienti sottoposti a terapia combinata devono essere controllati per l'eventuale sviluppo di reazioni avverse correlate alla zidovudina. Ciclosporina: si raccomanda di tenere sotto controllo la concentrazione plasmatica diciclosporina nei pazienti che assumono fluconazolo. Prednisone: pazie nti sottoposti a trattamento a lungo termine con fluconazolo e prednisone devono essere attentamente controllati per i segni di insufficienza corticosurrenalica dopo l'interruzione del fluconazolo. Tacrolimus esirolimus: nei pazienti sottoposti a somministrazione concomitante di fluconazolo e tacrolimus sono stati rilevati casi di nefrotossicita'. Pazienti trattati contemporaneamente con tacrolimus o sirolimus e flu conazolo devono essere attentamente controllati per un aumento della tossicita' di tacrolimus/sirolimus. Sulfaniluree: il fluconazolo ha dimostrato di prolungare il tempo di emivita sierico delle sulfaniluree somministrate per via orale in concomitanza in volontari sani. Contraccettivi orali: la somministrazione ripetuta di fluconazolo non pare influenzare l'efficacia dei contraccettivi orali associati. Amitriptilina: diversi case report hanno descritto lo sviluppo di aumentate concentrazioni di amitriprilina e segni di tossicita' fra triciclici quando viene somministrata amitriptilina in associazione a fluconazolo. La somministrazione concomitante di fluconazolo con nortriptilina, il metabolita attivo dell'amitriptilina, ha causato aumento dei livelli di nortriptilina. Celecobix: raddoppio delle concentrazioni plasmatiche di celecobix se esso viene somministrato contemporaneamente a fluconazolo 200 mg. La terapia con celecobix deve essere iniziata con la dose raccomandata piu' bassa nei pazienti trattati anche con fluconazolo. Losartan: diminuita conversione di losartan al suo metabolita attivo che e' responsabile per la maggior parte dell'antagonismo del recettore dell'angiotensina II che si verifica durante la terapia con losartan. Teofillina: sottoporre a osservazione per i segni di tossicita' da teofillina i pazienti che assumono dosi elevate di teofillina, o che siano altrimenti a maggior rischio di tossicita' da tale medicina, durante la terapia con fluconazolo, nonche' modificare opportunamente la dose di teofillina qualora insorgano segni di tossicita'. Calcioantagonisti: inletteratura sono documentati edema periferico resistente e/o elevate concentrazioni sieriche di calcio-antagonisti durante la somministrazione concomitante di itraconazolo e felodipina, isradipina o nifedipina. Puo' verificarsi interazione anche con fluconazolo. Didanosina: la somministrazione concomitante di didanosina e fluconazolo sembra esseresicura e ha poco effetto sulla farmacocinetica o l'efficacia di didan osina. Amfotericina: l'amfotericina B agisce legandosi agli steroli nella membrana cellulare e cambiando la permeabilita' della membrana. Gli effetti clinici di questo antagonismo sono tuttora sconosciuti ed unsimile effetto puo' verificarsi con il complesso amfotericina B coles teril solfato. Quando il fluconazolo viene somministrato per via oralein concomitanza con cibo, cimetidina, antiacidi o in seguito a irradi azione corporea totale in conseguenza di un trapianto di midollo osseo, non si verifica alcuna compromissione clinicamente significativa nell'assorbimento del fluconazolo.
Effetti indesiderati
I piu' comuni effetti indesiderati associati al fluconazolo riportati negli studi clinici sono cefalea, eruzione cutanea, dolore addominale,diarrea e nausea. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comun e: anemia. Rari: leucopenia, inclusa neutropenia e agranulocitosi, trombocitopenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni anafilattiche. Molto rari: angioedema, edema facciale. >>Disturbi psichiatrici. Non comuni: insonnia, sonnolenza. >>Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea. Non comuni: convulsioni, crisi epilettiche, capogiri, parestesia, tremori, vertigini, secchezza delle fauci, alterazioni del gusto. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Rari: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokaliemia. >>Patologie cardiache.Rari: aritmia ventricolare (prolungamento dell'intervallo QT. torsion i di punta). >>Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, vomito, dolore addominale, diarrea. Non comuni: anoressia, costipazione, dispepsia, flatulenza. >>Patologie epatobiliari. Comuni: aumento clinicamentesignificativo dell'AST, ALT e fosfatasi alcalina. Non comuni: colesta si, danno epatocellulare, ittero, aumento clinicamente significativo della bilirubina totale, necrosi epatica. Rari: insufficienza epatica, epatite. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea. Non comuni: prurito, aumento della sudorazione. Rari: disturbi esfoliativi cutanei (sindrome di Stevens-Johnson), alopecia. Molto rari: disturbi esfoliativi cutanei (necrolisi epidermica tossica). Frequenza non nota: orticaria, pustolosi esantematosa generalizzataacuta (fissa eruzione da farmaco). >>Patologie del sistema muscolosch eletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: spossatezza, malessere, astenia, febbre.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: i dati raccolti da varie centinaia di donne in gravidanza trattate con dosi standard (sotto i 200 mg/giorno) di fluconazolo, somministrato come dosi singole o ripetute durante il primo trimestre, non indicano effetti indesiderati sul feto. Sono state registrate segnalazioni di anomalie congenite multiple (fra cui brachicefalia, displasia dell'orecchio, fontanella anteriore gigante, osteocampsia femorale esinostosi radio-omerale) in bambini le cui madri erano state trattate per 3 mesi o piu' con dosi elevate (400-800 mg/giorno) di fluconazolo per curare la coccidiomicosi. La relazione tra l'uso di fluconazolo e tali effetti non e' ancora chiara. Studi condotti su animali hanno di mostrato tossicita' riproduttiva, ma il potenziale rischio sull'uomo non e' noto. Il trattamento con fluconazolo in dosi standard e a breve termine non deve essere intrapreso in gravidanza salvo in casi in cui sia chiaramente necessario. Il fluconazolo in dosi elevate o regimi prolungati non deve essere usato durante la gravidanza salvo in caso di infezione ad alto rischio di mortalita'. Allattamento: il fluconazolo viene secreto nel latte materno a concentrazioni piu' basse di quelle plasmatiche. L'allattamento puo' essere proseguito dopo una dose singola standard di 200 mg di fluconazolo o una dose inferiore. L'allattamento non e' raccomandato a seguito di un uso ripetuto o di un'elevata dose di fluconazolo.