Flucloxacillina Gen - 12cpr 1g

Dettagli:
Nome:Flucloxacillina Gen - 12cpr 1g
Codice Ministeriale:034875017
Principio attivo:Flucloxacillina Sodica
Codice ATC:J01CF05
Fascia:A
Prezzo:10.7
Rimborso:10.69
Produttore:Genetic Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dall'umidità
Scadenza:24 mesi

Denominazione

LIXIN 1 G COMPRESSE

Formulazioni

Flucloxacillina Gen - 12cpr 1g

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici betalattamici, penicilline resistenti alla beta lattamasi.

Principi attivi

Flucloxacillina sodica monoidrata 1,088 g (pari a flucloxacillina 1 g).

Eccipienti

Carmellosa sodica; povidone; magnesio stearato.

Indicazioni

Infezioni sostenute da batteri sensibili alla flucloxacillina; per la sua azione, bloccando le beta-lattamasi, potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro, quali: l'amoxicillina, l'ampicillina, etc. Le infezioni sono, pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine; ipersensibilita' verso altri componenti del prodotto; generalmente controindicato in gravidanza; pazienti con precedente storia di disfunzione epatica/ittero associato a flucloxacillina.

Posologia

Adulti: una compressa ogni 6-8 ore. Bambini (8-14 anni): mezza compressa ogni 8 ore. Per ottenere livelli ematici ottimali, si raccomanda diassumere il farmaco mezz'ora prima dei pasti, perche' la presenza di cibo nello stomaco riduce l'assorbimento del farmaco. In caso di gravidisturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non e' garantito un sufficiente assorbimento delle compresse.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.

Avvertenze

L'impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo neltrattamento della gonorrea puo' mascherare i sintomi di una infezione luetica in incubazione. In tal caso e' opportuno sottoporre il pazien te anche ad analisi per diagnosticare la lue. L'impiego prolungato di penicilline, cosi' come di altri antibiotici, puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili (incluso i funghi), che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate e' messo in relazione con l'impiego di diverse classidi antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilita' di colite pseudomembranosa. Nel caso che l'indagine colonscopica ne c onfermi la diagnosi, l'antibiotico in uso deve essere immediatamente sospeso e si deve instaurare un trattamento con vancomicina per via orale. I farmaci inibitori della peristalsi sono in questi casi controindicati. Il trattamento con penicilline puo' determinare false positivita' del test di Coombs e di quelli per la glicosuria (reattivo di Feheling, di Benedict e "Clintest"). Reazioni di ipersensibilita' e di anafilassi gravi sono state riportate per lo piu' a seguito di impiego parenterale di penicillina, molto piu' raramente a seguito di somministrazione orale. L'insorgere di tali reazioni e' comunque piu' frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilita' soggettiva verso allergenimultipli di asma, febbre da fieno ed orticaria. Puo', esistere allerg ia incrociata tra penicilline e pefalosporine e tra flucloxacillina e penicillina G. E' quindi necessario, prima di iniziare una terapia, accertare l'esistenza di eventuali precedenti di reazioni da ipersensibilita' alle penicilline, alle cefalosporine o ad altre sostanze in grado di causare allergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapiaidonea (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in pr esenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza. La somministrazione di flucloxacillina sodica puo' dar luogo, talora a disturbi elettrolitici (ipernatremia), specialmente in presenza di insufficienza cardiaca e/o renale. Insufficienza renale: l'eliminazione della flucloxacillina e' ritardata in presenza di insufficienza renale. Si raccomanda, pertanto, nei pazienti anurici o in quelli con insufficienza renale grave (CLcr <10 ml/minuto)una dose massima di 2 g nelle 24 ore in un'unica somministrazione. Du rante trattamenti prolungati, si raccomanda un regolare monitoraggio delle funzioni epatica e renale. La flucloxacillina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica.

Interazioni

Il probenecid riduce l'eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto, la contemporanea somministrazione con probenecid determina un aumento persistente del livello di flucloxacillina nel sangue; la somministrazione di flucloxacillina, come per le altre penicilline, puo' diminuire l'efficacia degli anticoncezionali orali; l'associazione di flucloxacillina con aminoglicosidi puo' dar luogo a effetti sinergici.

Effetti indesiderati

Le eventuali reazioni sfavorevoli con l'impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilita' soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria. L'insorgenza di tali effetti indesiderati e' piu' frequente in soggetti con una storia di ipersensibilita' verso allergeni multipli, di asma, "febbre da fieno", orticaria. Piu' raramente possono essere osservati altri effetti indesiderati. Apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia. L'eventuale comparsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad unapossibile insorgenza di colite pseudomembranosa. Fegato: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenza tardiva e decorso p rolungato (osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina). Apparato emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia ed anemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l'interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita', talora su base autoimmune (neutropenia, anemia emolitica). La neutropenia e' stata piu' frequentemente osservata in pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e per periodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da"rash" ed eosinofilia costituisce segnale d'allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitaria durante tratta menti di lunga durata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina serica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale. Sistema nervoso centrale: eccezionalmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati in pazienti con insufficienza renale, e' stata osservata encefalopatia metabolica. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Sebbene gli studi sulla riproduzione condotti sugli animali non abbiano dimostrato alcun effetto di tossicita' fetale, il rischio di effettidannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxac illina non puo' essere escluso; pertanto l'uso in gravidanza e' da riservarsi al giudizio del medico in casi di effettiva necessita'. Poiche' flucloxacillina passa nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.