Filena - 33cpr Bian.+30cpr Celes
Dettagli:
Nome:Filena - 33cpr Bian.+30cpr CelesCodice Ministeriale:028758023
Principio attivo:Estradiolo Valerato/Medrossiprogesterone Acetato
Codice ATC:G03FA12
Fascia:C
Prezzo:45.5
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Orion Corporation
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi
Denominazione
FILENA "CICLICA" COMPRESSE
Formulazioni
Filena - 11cpr Bian.+10cpr Celes
Filena - 33cpr Bian.+30cpr Celes
Categoria farmacoterapeutica
Progestinici ed estrogeni.
Principi attivi
Compressa bianca: estradiolo valerato 2 mg. Compressa celeste: estradiolo valerato 2 mg, medrossiprogesterone acetato 10 mg.
Eccipienti
Compressa bianca: lattosio, amido di mais, gelatina, acqua depurata, talco, magnesio stearato. Compressa celeste: lattosio, amido di mais, gelatina, acqua depurata, talco, magnesio stearato, indigotina (E 132) e polivinilpirrolidone (K 25).
Indicazioni
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da deficienzaestrogenica in donne in postmenopausa. L'esperienza nelle donne al di sopra dei 65 anni e' limitata.
Controindicazioni / effetti secondari
Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato. Tumori maligni estrogeno-dipendenti (es. carcinoma dell'endometrio) sospetti o accertati. Sanguinamento genitale non diagnosticato. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolismo venoso in atto o pregresso (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Malattie trombofiliche accertate (es. carenza di proteina C, proteina S o antitrombina). Malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (es. angina pectoris, infarto delmiocardio). Epatopatia acuta o storia di epatopatia, finche' gli esam i di funzionalita' epatica non siano tornati nella norma. Ipersensibilita' nota ai principi attivi o ad uno degli eccipienti. Porfiria.
Posologia
La posologia e' di 1 compressa al giorno, per 21 giorni consecutivi, seguendo il blister-calendario, ai quali segue una pausa di 7 giorni senza assunzione di compresse. Una compressa bianca contenente 2 mg di estradiolo valerato viene assunta giornalmente per i primi 11 giorni del ciclo; nei successivi 10 giorni viene presa giornalmente una compressa celeste contenente 2 mg di estradiolo valerato e 10 mg di medrossiprogesterone acetato. Seguono 7 giorni di intervallo senza assunzione delle compresse, durante il quale, di norma, si verifica una emorragia da sospensione. Le donne in post-menopausa possono iniziare il trattamento in qualunque momento. Le donne non sottoposte a terapia ormonale sostitutiva (TOS) o quelle provenienti da un preparato per la TOS combinato continuo possono iniziare il trattamento in qualsiasi giorno. Ledonne provenienti da un preparato per la TOS ciclico o sequenziale, d evono iniziare il trattamento il giorno successivo a quello di completamento del precedente ciclo di 28 giorni. Per l'inizio e il proseguimento del trattamento dei sintomi della postmenopausa, deve essere usatala dose minima efficace per il piu' breve tempo possibile. Dimentican za di una o piu' dosi: in caso ci si dimentichi di assumere una compressa, questa deve essere assunta entro 12 ore dal normale orario di assunzione; altrimenti la compressa deve essere gettata e il giorno seguente deve essere assunta la compressa usuale. Se ci si dimentica del tutto di prendere una compressa, non assumere due compresse contemporaneamente, ma prendere solo quella prevista per quel giorno. La mancata assunzione di una o piu' dosi puo' aumentare la probabilita' che si verifichino sanguinamento da rottura e spotting.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.
Avvertenze
Per il trattamento dei sintomi della post-menopausa, la terapia ormonale sostitutiva deve essere iniziata solo se i sintomi sono tali da influire negativamente sulla qualita' della vita. In tutti i casi, un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici deve essere intrapresa almeno su base annuale e la terapia ormonale sostitutiva deve essere continuata solo fino a quando i benefici superano i rischi. Prima di iniziare o riprendere la terapia ormonale sostitutiva (TOS) deve essere effettuata un'anamnesi personale e familiare completa, assieme ad una visita generale e ginecologica approfondita, sulla base dall'anamnesi, controindicazioni e delle avvertenze per l'uso. Durante il trattamento, sono raccomandati controlli periodici la cui natura e frequenza devono essere adattata individualmente. Si tenga in considerazione che questecondizioni possono ripresentarsi od aggravarsi, durante il trattament o: leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi; fattori di rischio per malattie tromboemboliche; fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (es. eredita' di primo grado per carcinoma mammario); ipertensione; epatopatie; diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare;colelitiasi; emicrania o cefalea; lupus eritematoso sistemico; storia d'iperplasia endometriale; epilessia; asma bronchiale; otosclerosi. S ituazioni che richiedono un'immediata sospensione del trattamento: ittero o deterioramento della funzione epatica; aumento significativo della pressione arteriosa; insorgenza di cefalea di tipo emicranico; gravidanza. Nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia e carcinoma endometriale aumenta in seguito alla somministrazione di soli estrogeni per periodi prolungati. L'aggiunta di un progestinico eseguitaciclicamente per almeno 12 giorni al mese/ciclo di 28 giorni o una te rapia associata estroprogestinica continuativa in donne non isterectomizzate previene l'aumento del rischio associato alla TOS con soli estrogeni. Sanguinamenti da rottura e spotting possono verificarsi durantei primi mesi di trattamento. Se tali episodi compaiono dopo qualche t empo dall'inizio della terapia o continuano dopo la sospensione del trattamento, deve essere accertata la causa di tali fenomeni, anche mediante biopsia endometriale, per escludere un tumore maligno dell'endometrio. I dati globali disponibili evidenziano un aumentato rischio di tumore mammario in donne che hanno assunto una TOS sia a base di combinazioni estroprogestiniche che possibilmente di soli estrogeni, dipendente dalla durata dell'assunzione di TOS. Esiste un aumento del rischiodi tumore mammario nelle donne che hanno assunto una TOS a base di co mbinazioni estroprogestiniche, che si manifesta dopo circa 3 anni. Nonsono stati evidenziti aumenti del rischio di tumore mammarico in don ne che avevano subito isterectomia trattate con TOS a base di soli estrogeni. L'aumento del rischio si manifesta entro pochi anni dall'inizio della terapia, ma ritorna alla situazione di partenza dopo un numerolimitato di anni (al massimo cinque) dalla sospensione del trattament o. La TOS, specialmente il trattamento a base di combinazioni estroprogestiniche, aumenta la densita' delle immagini mammografiche, fatto questo che puo' influenzare negativamente l'individuazione radiologica del tumore del seno. L'insorgenza di tumore ovarico e' molto piu' rara del tumore mammario. L'utilizzo a lungo termine di TOS con soli estrogeni e' stata associata ad un leggero aumento del rischio di tumore ovarico. La TOS e' associata ad un rischio superiore di 1,3-3 volte di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), cioe' trombosi venosa profonda od embolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi e' piu' probabile nel primo anno di TOS che successivamente. Se si sviluppa una tromboembolia venosa dopo l'inizio della terapia, il farmaco deve essere sospeso. Gli studi clinici randomizzati e controllati non evidenziano una protezione contro l'infarto miocardico in donne con o senza coronaropatia (CAD) trattate con TOS a base di estroprogestinici combinati o di soli estrogeni. Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica e, pertanto, pazienti con disfunzione renale o cardiaca devono essere tenute sotto stretto controllo. Donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere seguite attentamente durante la terapia sostitutiva estrogenica o ormonale, poiche' rari casi di pancreatite conseguente ad un notevole aumento dei trigliceridi plasmatici sono stati riportati in donne con preesistente ipertrigliceridemia sottoposte a terapia estrogenica. Gli estrogeni aumentano i livelli di TBG, la globulina legante l'ormone tiroideo con conseguente aumento dei livelli dell'ormone tiroideo totale circolante. Altre proteine leganti come la corticoglobulina (CBG) e la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) possono essereaumentate, e determinare un aumento rispettivamente dei livelli circo lanti di corticosteroidi e steroidi sessuali. Le frazioni ormonali libere o biologicamente attive sono immodificate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa-I-antitripsina, ceruloplasmina). L'uso della TOS non migliora la funzione cognitiva. Il medicinale contiene lattosio.
Interazioni
Il metabolismo degli estrogeni e progestinici puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromoP450, come gli anticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbam azepina) e gli antiinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina,efavirenz). Il ritonavir e il nelfinavir, sebbene siano noti come for ti inibitori, presentano, al contrario, proprieta' inducenti quando usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati a base di erbe come l'Hypericum Perforatum possono indurre il metabolismo di estrogeni eprogestinici. Un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici pu o' determinare effetti clinici ridotti e variazioni nel profilo dei sanguinamento uterini.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono piu' comuni durante i primi mesi di trattamento. La percentuale complessiva di pazienti trattate per le quali ci si puo' aspettare un effetto indesiderato e' del 15-20%. Questi effetti indesiderati sono, di solito, lievi e scompaiono con la prosecuzione del trattamento. Mal di testa e tensione mammaria compaiono in piu' del 10% delle pazienti negli studi clinici. Frequenze: comuni (>=1/100, <1/10), non comuni (>=1/1000, <1/100) e rari (>=1/10000, <1/1000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: alterazioni dei fattori della coagulazione. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento del peso corporeo. Disturbi psichiatrici. Non comune: cambiamenti dell'umore, variazioni della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: emicrania. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della vista. Patologie vascolari. Raro: tromboembolia venosa. Patologie gastro-intestinali. Comune: nausea. Patologie epatobiliari. Non comune: variazioni dei livelli sierici degli enzimi epatici. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: tensione mammaria, sanguinamento vaginale da rottura; non comune: carcinoma mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione. Comune: edema, affaticamento. Sono state ri portate altre reazioni avverse in associazione al trattamento estroprogestinico: neoplasie estrogeno-dipendenti benigne e maligne (es. carcinoma endometriale); tromboembolismo venoso, cioe' trombosi venosa profonda degli arti inferiori e pelvica ed embolia polmonare, che si manifestano con maggiore frequenza nelle donne che utilizzano una TOS rispetto alle non utilizzatrici; infarto miocardico ed ictus; colecistopatie; disturbi di cute e sottocute: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare; probabile demenza dopo i 65 anni di eta'. E' stato osservato un aumento fino a 2 volte del rischio di carcinoma mammario in donne trattate con terapia estroprogestinica combinata per piu' di 5 anni. L'aumento del rischio nelle utilizzatrici della sola terapia estrogenica e' comunque sostanzialmente inferiore a quello osservato nelle donne che assumono combinazioni estroprogestiniche. Il livello di rischio dipende dalla durata d'uso della TOS. Il rischio di carcinoma endometriale e' di circa 5 casi ogni 1000 donne con utero conservato non utilizzatrici di TOS. Nelle donne con utero conservato, l'uso di TOS a base di soli estrogeni non e' raccomandato a causa dell'aumento del rischio di carcinoma endometriale. Il rischio di carcinoma endometriale negli studi epidemiologici varia tra 5 e 55 casi addizionali ogni 1000 donne tra i 50 e i 65 anni, in funzione della durata e della dose della terapia con soli estrogeni. L'aggiunta di un progestinico alla terapia con soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo puo'prevenire questo aumento del rischio. Nello Studio Million Women, l'u so per cinque anni della TOS combinata (sequenziale o continuata) non ha prodotto un aumento del rischio di carcinoma endometriale. L'uso a lungo termine di TOS sia a base di soli estrogeni che di associazioni estroprogestiniche e' stato associato ad un leggero aumento del rischio di carcinoma ovarico. Nello Studio Million Women l'uso per 5 anni della TOS ha prodotto 1 caso addizionale ogni 2500 utilizzatrici. La TOSe' associata ad un aumento di 1,3-3 volte del rischio relativo di svi luppare tromboembolismo venoso (TEV), cioe' trombosi venosa profonda oembolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi e' piu' probabile ne l primo anno d'uso della terapia ormonale. Il rischio di coronaropatiaaumenta leggermente nelle utilizzatrici di TOS a base di associazioni estroprogestiniche dopo i 60 anni di eta'. L'uso della terapia a base di soli estrogeni e di estrogeni + progestinici e' associato ad un au mento fino a 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l'uso di TOS. Questo rischio relativo non dipende dall'eta' o dalla durata d'uso ma, poiche' ilrischio basale e' fortemente dipendente dall'eta', il rischio globale di ictus nelle donne che utilizzano TOS aumentera' con l'eta'.
Gravidanza e allattamento
E' controindicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante il trattamento, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Riguardo al medicinale non esistono dati clinici su gravidanze esposte. Studinell'animale hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Il rischio po tenziale per la specie umana e' sconosciuto. I risultati della maggiorparte degli studi epidemiologici disponibili indicano che l'esposizio ne accidentale del feto ad estrogeni e progestinici non determina effetti fetotossici o teratogenici. Non e' indicato durante l'allattamento.