Fanhdi - Inf Fl 250ui+sir Solv+s
Dettagli:
Nome:Fanhdi - Inf Fl 250ui+sir Solv+sCodice Ministeriale:033866043
Principio attivo:Fattore Viii Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato
Codice ATC:B02BD02
Fascia:A
Prezzo:193.72
Produttore:Grifols Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
FANHDI POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Formulazioni
Fanhdi - Inf Fl 250ui+sir Solv+s
Fanhdi - Inf Fl 500ui+sir Solv+s
Fanhdi - Inf Fl1000ui+sir Solv+s
Fanhdi - Inf Fl1500ui+sir Solv+s
Categoria farmacoterapeutica
Vitamina K ed altri emostatici.
Principi attivi
Polvere liofilizzata per soluzione per infusione, che contiene nominalmente 250 U.I., 500 U.I., 1000 U.I. o 1500 U.I. per flacone di fattoreVIII umano della coagulazione del sangue.
Eccipienti
Istidina; arginina; albumina umana; acqua p.p.i. (solvente).
Indicazioni
Trattamento e prevenzione di episodi emorragici in soggetti con emofilia A (deficit congenito di fattore VIII). Il medicinale puo' essere usato nel trattamento del deficit acquisito di fattore VIII; trattamentodegli emofilici A con anticorpi contro il fattore VIII (inibitori); t rattamento di soggetti con malattia di Von Willebrand.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Il trattamento deve essere intrapreso sotto la responsabilita' di un medico specializzato nel trattamento dell'emofilia. Le dosi e la duratadella terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' del deficit di fat tore VIII, dalla localizzazione e dall'estensione dell'emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente. Il numero di unita' di fattore VIII somministrate viene espresso in Unita' Internazionali (UI), che sono correlate agli attuali standard OMS per prodotti a base di fattore VIII. L'attivita' del fattore VIII nel plasma viene espressa o in percentuale (relativamente al plasma umano normale) o in Unita' Internazionali (relativamente a uno Standard Internazionale per il fattore VIII plasmatico). Una Unita' Internazionale (UI) di fattore VIII equivale alla quantita' di fattore VIII in 1 ml di plasma umano normale. Il calcolo del dosaggio richiesto di fattore VIII si basa sulla evidenza empirica che 1 Unita' Internazionale (UI) di fattore VIII per kg di peso corporeo aumenta l'attivita' plasmatica del fattore VIII del 2,1 +/- 0,4% (ad esempio, 0,5 U.I./kg sono necessarie per aumentare di circa 1% ilivelli plasmatici di fattore VIII). La dose necessaria si determina applicando la formula seguente: unita' necessarie uguale peso corporeo(Kg) per aumento desiderato di fattore VIII (%) (U.I./dl) per 0,5. La quantita' da somministrare e la frequenza delle somministrazioni devo no sempre tendere al raggiungimento dell'efficacia clinica nel singolocaso. Nel caso dei seguenti eventi emorragici, l'attivita' del fattor e VIII non deve scendere al di sotto dei livelli di attivita' plasmatica (in % del normale o UI/dl) nel tempo indicato. >>Dosaggio negli episodi emorragici e in chirurgia. >>Emorragia. Emartrosi recente, emorragia intramuscolare o nel cavo orale: livelli di fattore VIII necessari20 - 40 (%) (UI/dl), ripetere ogni 12 - 24 ore. Almeno 1 giorno, fino a quando l'episodio emorragico evidenziato dal dolore si e' risolto, oppure si ha cicatrizzazione. Emartrosi piu' estesa, emorragia intramuscolare o ematoma: 30-60 (%) (UI/dl), ripetere l'infusione ogni 12 - 24 ore per 3-4 giorni o piu', finche' non si risolvano il dolore e lo stato acuto di disabilita'. Emorragie comportanti pericolo di vita: 60-100 (%) (UI/dl), ripetere l'infusione ogni 8 - 24 ore, finche' il pericolo non e' stato sventato. >> Chirurgia. Minore (incluse le estrazioni dentarie): 30-60 (%) (UI/dl), ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino alla cicatrizzazione. Chirurgia maggiore: 80 - 100 (pre- e postoperatorio), ripetere l'infusione ogni 8 - 24 ore fino all'adeguata cicatrizzazione della ferita, poi terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un'attivita' di fattore VIII da 30 a 60% (UI/dl). Durante il corso deltrattamento, si consiglia di determinare accuratamente i livelli di f attore VIII, per aggiustare la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni ripetute. Nel caso di interventi chirurgici maggiori, inparticolare, e' indispensabile un preciso monitoraggio della terapia di sostituzione per mezzo di test della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore VIII). I singoli pazienti possono dare risposte diverse per il fattore VIII, raggiungendo differenti livelli di recupero invivo e mostrando emivite diverse. Per la profilassi a lungo termine d elle emorragie in pazienti con emofilia A grave, le dosi d'uso vanno da 20 a 40 U.I. di fattore VIII per kg di peso corporeo, ad intervalli di 2 - 3 giorni. In alcuni casi, specialmente nei soggetti piu' giovani, puo' essere necessario ridurre gli intervalli tra una dose e l'altra o somministrare dosi piu' elevate. I dati provenienti dagli studi clinici sono insufficienti per raccomandare l'uso del medicinale nei bambini di eta' inferiore a 6 anni. I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitori del fattore VIII. Se i livelli di attivita' plasmatica attesi per il fattore VIII non sono raggiunti, o se l'emorragia non e' controllata con una dose appropriata, deve essere effettuato un test per determinare se e' presente un inibitore del fattore VIII. In pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con fattoreVIII potrebbe non essere efficace e bisognera' considerare altre opzi oni terapeutiche. La gestione di tali pazienti va effettuata da medicicon esperienza nella cura degli emofilici. Lo scopo della terapia sos titutiva con il farmaco nella malattia di Von Willebrand e' di aumentare i livelli circolanti dell'attivita' del Cofattore della Ristocetinae del fattore VIII a piu' del 50% del normale, al fine di migliorare la funzione emostatica. Durante il trattamento vanno determinate e monitorate le attivita' plasmatiche di VWF:RCo, FVIII:Ag, la conta piastrinica ed il tempo di sanguinamento. Il prodotto va somministrato per via endovenosa. Studi di stabilita' hanno dimostrato che il prodotto puo' essere somministrato per infusione continua. Il medicinale deve essere somministrato ad una velocita' non superiore a 10 ml/minuto.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C. Non congelare. Tenere al riparo dalla luce. Non usare dopo la data di scadenza.
Avvertenze
Come per tutti i prodotti endovenosi a base di proteine, sono possibili reazioni di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse da fattore VIII. I pazienti devono essere informati dei primi segni delle reazioni di ipersensibilizzazione, orticaria diffusa, costrizione al torace, sibilo, ipotensione e anafilassi. Se si presentano questi sintomi, i pazienti devono sapere che devono sospendere immediatamente l'uso del prodotto e contattare il loro medico. In caso di shock, si devono seguire le attuali linee guida per il trattamento dello shock. Le misure standard atte a prevenire infezioni conseguentiall'uso di specialita' medicinali derivati da sangue o plasma umano c omprendono la selezione dei donatori, il controllo delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marcatori d'infezione e l'adozione di processi produttivi efficaci per l'inattivazione/rimozionedi virus. Nonostante cio', quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, non si puo' escludere totalmente la possibilita' di trasmettere agenti infettivi. Tale principio si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni. Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus capsulati quali HIV, HBV e HCVe per il virus non capsulato HAV. Le misure adottate possono essere d i valore limitato verso virus non capsulati quali il parvovirus B19. Le infezioni da parvovirus B19 possono essere gravi per le donne in gravidanza (infezione fetale) e per gli individui con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (per esempio: anemia emolitica). La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) del fattore VIII e' una complicanza nota nel trattamento dei soggetti con emofilia A. Tali inibitorisono tipicamente immunoglobuline G dirette contro l'attivita' procoag ulante del fattore VIII e sono quantificati in Unita' Bethesda (UB) per ml di plasma, usando il saggio modificato di Nijmegen. Il rischio disviluppare inibitori e' correlato all'esposizione al fattore VIII ant iemofilico, con un rischio massimo entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente, gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione. Pazienti trattati con fattore VIII di coagulazioneumano devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibit ori tramite adeguate analisi cliniche e test di laboratorio. Si raccomanda la vaccinazione (epatite A e B) per i pazienti che devono ricevere concentrati di fattore VIII derivati dal plasma. Si raccomanda, ognivolta che viene somministrato il medicinale ad un paziente, di regist rare il nome e il numero di lotto del prodotto, per mantenere una tracciabilita' tra il paziente e il lotto del medicinale.
Interazioni
Non si conoscono interazioni dei prodotti a base di fattore VIII di coagulazione umano con altri medicinali.
Effetti indesiderati
Infrequentemente sono state osservate reazioni di ipersensibilita' o allergiche (che possono includere angioedema, infiammazione e dolore acuto nel sito d'iniezione, brividi, arrossamento, orticaria diffusa, mal di testa, ipotensione, letargia, nausea, agitazione, tachicardia, costrizione al torace, formicolio, vomito, sibilo), che possono in alcuni casi progredire in anafilassi grave (incluso lo shock). In rare occasioni, e' comparsa febbre. Pazienti con emofilia A possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) del fattore VIII. Se si presentano tali inibitori, questa condizione si manifestera' come una risposta clinicamente insufficiente. In tali casi, si raccomanda di contattare un centro emofilia specializzato.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi con fattore VIII sulla riproduzione animale. Dato che l'emofilia A si verifica raramente nelle donne, non c'e'esperienza riguardo l'uso di fattore VIII durante la gravidanza e l'a llattamento. Pertanto, il fattore VIII deve essere usato durante la gravidanza e l'allattamento solo se chiaramente indicato.