Exomax - Inf 1fl 200ml 2mg/Ml

Dettagli:
Nome:Exomax - Inf 1fl 200ml 2mg/Ml
Codice Ministeriale:038441034
Principio attivo:Fluconazolo
Codice ATC:J02AC01
Fascia:H
Prezzo:33.18
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Claris Lifesciences Uk Ltd
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

EXOMAX

Formulazioni

Exomax - Inf 1fl 50ml 2mg/Ml
Exomax - Inf 1fl 100ml 2mg/Ml
Exomax - Inf 1fl 200ml 2mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.

Principi attivi

Ogni ml di soluzione per infusione contiene 2 mg/ml di fluconazolo. Quindi, 50 ml di soluzione per infusione contengono 100 mg di fluconazolo, 100 ml di soluzione per infusione contengono 200 mg di fluconazolo,200 ml di soluzione per infusione contengono 400 mg di fluconazolo.

Eccipienti

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

>>Adulti. Trattamento delle infezioni micotiche causate da Candida, Cryptococci e altri lieviti sensibili, in particolare: candidosi sistemiche (incluse infezioni profonde disseminate e peritonite), candidosi grave della mucosa (incluse candidosi orofaringea, candidosi esofagea ecandidosi broncopolmonare non invasiva) ove il trattamento orale non sia possibile, meningite da criptococco negli adulti, profilassi contro le infezioni profonde da Candida (in particolar modo Candida albicans) nei pazienti con neutropenia dovuta al trapianto del midollo osseo.Prima di iniziare il trattamento devono essere presi dei campioni per le analisi microbiologiche e l'idoneita' della terapia deve essere su ccessivamente confermata. In alcuni pazienti con meningite criptococcica grave la risposta micologica durante il trattamento col fluconazolopuo' essere piu' lento rispetto ad altri trattamenti. >>Bambini ed ad olescenti. Trattamento delle infezioni micotiche causate da Candida adaltri lieviti sensibili, in particolare candidosi sistemiche (incluse infezioni profonde disseminate e peritonite), candidosi grave della m ucosa (incluse la candidosi orofaringea, candidosi esofagea e la candidosi broncopolmonare non invasiva), ove il trattamento orale non sia possibile. Prima di iniziare il trattamento devono essere presi dei campioni per le analisi microbiologiche e l'idoneita' della terapia deve essere successivamente confermata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al fluconazolo o ad altri derivati azolici o a uno qualsiasi degli eccipienti. Il fluconazolo non deve essere somministratoin concomitanza a farmaci che inducono il prolungamento dell'interval lo QT e che sono metabolizzati dal CYP3A4 quali cisapride, astemizolo,terfenadina, pimozide e chinidina.

Posologia

Il trattamento col fluconazolo deve essere iniziato da un medico con esperienza nella gestione delle infezioni micotiche invasive. La dose dipende dal tipo e dalla gravita' dell'infezione. Il trattamento delle infezioni che richiedono somministrazioni ripetute, deve essere continuato fino a quando i parametri clinici o i risultati di laboratorio, non indichino che l'infezione attiva e' risolta. Un insufficiente periodo del trattamento puo' portare al ritorno dell' infezione attiva. Il fluconazolo e' anche disponibile per una terapia orale. Il paziente deve passare da una somministrazione endovenosa a una somministrazione orale non appena possibile. Non e' necessario cambiare la dose giornaliera di fluconazolo quando si cambia la via di somministrazione da endovenosa a orale. >>Adulti e anziani senza alcuna evidenza di compromissione renale. Il trattamento col fluconazolo deve essere iniziato da unmedico con esperienza nella gestione delle infezioni micotiche invasi ve. Le dosi indicate sono le seguenti e dipendono dal tipo di infezione. Per candidosi sistemiche, candidemia, candidosi disseminate e altreforme di infezioni invasice da candida la dose giornaliera iniziale e ' di 400-800 mg, la dose giornaliera successiva e' di 200-400 mg mentre la dose durante il trattamento dipende dalla risposta clinica. La dose scelta deve tener conto dell'andamento della resistenza locale al fluconazolo. Dove la sensibilita' del patogeno non sia stata ancora stabilita, bisogna considerare inizialmente la dose piu' alta. Nella maggior parte dei casi puo' essere preferibile una dose di carico di 800 mg il primo giorno seguita da 400 mg/die in seguito. Nel trattamento delle candidosi gravi delle mucose, per la candidosi orofaringea la dosegiornaliera iniziale e successiva e' di 100 mg ed e' raccomandata una dose di trattamento per 7-14 giorni, mentre per le altre infezioni mu cosali da Candida la dose giornaliera iniziale e successiva e' di 100 mg, ma e' raccomandata una dose di trattamento di 14-30 giorni. In questi casi usare solo se la somministrazione orale non e' possibile. In alcuni casi puo' essere richiesta una dose giornaliera superiore a 100mg e il trattamento puo' essere prolungato. La durata del trattamento di mantenimento nei pazienti affeti da AIDS deve essere valutata a co nfronto del'aumento rischio di resistenza al fluconazolo. Contro le infezioni profonde da candida in pazienti con neutropenia dovuta al trapianto del midollo osseo la dose giornaliera iniziale e successiva di 400 mg. In questi casi la somministrazione del fluconazolo deve iniziare diversi giorni prima della prevista insorgenza della neutropenia, e deve continuare per sette giorni dopo che la conta dei neutrofili e' aumentata oltre le 1000 cellule per mm^3. >>Uso pediatrico. Non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti con eta' inferiore ai 16 anni a meno che non ci sia alcuna alternativa terapeutica, perche' l'efficacia e la sicurezza non sono state sufficientemente dimostrate. Comenelle infezioni simili negli adulti, la durata del trattamento e' bas ata sulla risposta clinica e micologica. Ricordiamo che a causa di unapiu' lenta eliminazione nei neonati, gli intervalli tra le somministr azioni sono aumentati. Ci sono pochi dati farmacocinetici in supporto a questa posologia nei neonati, mentre per gli altri casi la dose del trattamento per via endovenosa dipende dalle settimane di vita. Per pazienti di 2 settimane o meno, la dose e' di 6-12 mg/kg ogni 72 ore; non superare la dose massima di 12 mg/kg ogni 72 ore. Per un intervallo di eta' di 3-4 settimane, invece, la dose raccomandata e' di 6-12 mg/kg ogni 48 ore, non superare i 12 mg/kg ogni 48 ore. Per i bambini dalle 4 settimane in su la massima dose giornaliera non deve superare i 400 mg/die e dipende dall'infezione: per candidosi sistemica la dose e' di 6-12 mg/kg/die, mentre per candidosi delle mucose la dose e' di 3 mg/kg/die (il primo giorno puo' essere somministrata una dose di caricodi 6 mg/kg per raggiungere piu' rapidamente lo stato stazionario). >> Pazienti con funzionalita' renale compromessa. Il fluconazolo e' eliminato principalmente attraverso l'escrezione renale in forma immodificata. Non e' necessario nessun aggiustamento nella terapia con somministrazione unica. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa (inclusi i bambini) che ricevono una terapia con dosi ripetute, puo' esseresomministrata la dose di carico iniziale raccomandata. Dopo la dose d i carico, la dose giornaliera (in accordo con le indicazioni) nel modoseguente: per clearance della creatina <50 ml/min somministrare il 10 0% della dose raccomandata, per clearance della creatina tra 11 e 50 ml/min (senza dialisi) somministrare il 50% della dose raccomandata, per i pazienti dializzati somministrare il 100% della dose raccomandata dopo ogni dialisi. La farmacocinetica del fluconazolo non e' stata studiata nei bambini con insufficienza renale. >>Pazienti con insufficienza epatica. Il fluconazolo deve essere somministrato con particolare attenzione e sotto attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza epatica. >>Interazioni che richiedono un aggiustamento della dose. Possono essere richieste modifiche degli schemi posologici forniti nelle tabelle dalla 1 alla 3 quando sia proposto un uso concomitante di rifampicina o idroclorotiazide. >>Somministrazione. Per uso endovenoso sottoforma di infusione. Il prodotto puo' essere infuso ad una velocita' massima di 10 ml/min. Nei bambini la velocita' di infusione endovenosa, non deve superare i 5 ml/min. Per neonati prematuri il tempo di infusione non deve essere inferiore a 15 minuti. Nei pazienti che richiedono una restrizione di sodio o di liquidi, deve essere valutata la velocita' di somministrazione poiche' il farmaco e' una soluzione salina. In tal caso l'infusione deve durare piu' a lungo. Il prodotto e' formulato in una soluzione di sodio cloruro allo 0,9%; ogni 200 mg (flaconeda 100 ml) contengono 15 mmol di Na+ e 15 mmol di Cl-. Nei pazienti c he richiedono una restrizione di sodio o di liquidi deve essere valutata la velocita' di somministrazione del fluido. Il fluconazolo puo' essere somministrato sia oralmente che attraverso l'infusione endovenosa. La scelta della via di somministrazione dipende dalla condizione clinica del paziente.

Conservazione

Non conservare sopra i 30 gradi C. Non refrigerare o congelare. Conservare le bottiglie nel cartone esterno per proteggerle dalla luce.

Avvertenze

In alcuni pazienti, in particolare in quelli affetti da gravi patologie sottostanti quali AIDS e cancro, sono state osservate, durante il trattamento con il prodotto, anormalita' nei risultati dei test sulla funzionalita' ematologia, epatica, renale e su altre funzioni biochimiche, ma la significativita' clinica e la relazione con il trattamento non sono certi. In rari casi e' stata riportata tossicita' epatica grave, inclusa la morte, piu' spesso nei pazienti con gravi patologie sottostanti. Tuttavia non e' stata trovata nessuna relazione evidente tra la dose giornaliera, la durata del trattamento, il sesso o l'eta' del paziente. I pazienti che sviluppano esami epatici anormali o aumenti significativi di livelli originariamente anormali durante il trattamentodevono essere attentamente monitorati. Il trattamento deve essere int errotto se si sviluppano i segni clinici della malattia epatica, con possibile connessione al fluconazolo. La tossicita' epatica si e' dimostrata molto spesso reversibile dopo sospensione del trattamento. Se laterapia e' prolungata, i benefici del trattamento devono essere valut ati rispetto al rischio di sviluppare gravi danni epatici in pazienti i cui valori degli enzimi epatici aumentano durante il trattamento confluconazolo. La dose di fluconazolo deve essere ridotta quando la cle arance della creatina e' inferiore ai 50 ml/min. Certi azoli, incluso il fluconazolo, sono stati associati al prolungamento dell'intervallo QT. Durante il trattamento con fluconazolo sono stati riscontrati raricasi di torsioni di punta. Sebbene la relazione tra il fluconazolo e il prolungamento dell'intervallo QT non sia stato ancora formalmente stabilito, il fluconazolo deve essere somministrato con attenzione in pazienti che presentano condizioni potenzialmente proaritmiche come ad esempio prolungamento del QT congenito o documentatamente acquisito, cardiomiopatia (in particolare in caso di insufficienza cardiaca), bradicardia sinusale, aritmie sintomatiche, disturbi elettrolitici, contemporanea somministrazione di medicinali che prolungano l'intervallo QT.I disturbi elettrolitici come ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcem ia devono essere corretti prima dell'inizio del trattamento col fluconazolo. Durante la terapia col fluconazolo, in rari casi i pazienti hanno sviluppato reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti farmaci. Qualora i pazienti affetti da infezioni micotiche minori trattate col fluconazolo sviluppino eruzioni cutanee attribuibili al trattamento col fluconazolo, il trattamento deve essere interrotto. Se i pazienti trattati per infezioni micotiche invasive/sistemiche sviluppano un'eruzione cutanea, devono essere attentamente monitorati e il trattamento deve essere sospeso qualora si manifestino lesioni cutanee bollose o un eritema multiforme. Il fluconazolo e' un potente inibitore dell'isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) e un moderato inibitore del CYP3A4. I pazienti che ricevono un trattamento contemporaneo con fluconazolo e altri farmaci che hanno un breve intervallo terapeutico (per esempio warfarin e fenitoina) e sono metabolizzati attraverso il CYP2C9 e/o il CYP3A4, devono essere attentamente monitorati. Il fluconazolo puo' allungare il tempo di protrombina dopo l'assunzione di warfarin. E' raccomandato uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina. Sonostati riportati rari casi di reazioni anafilattiche. Deve essere pres tata attenzione in caso di pazienti con insufficienza renale. In donnein eta' fertile devono essere prese in considerazione appropriate mis ure contraccettive nel caso in cui sia indicato un trattamento a lungotermine. I dati riguardanti l'efficacia e la sicurezza del fluconazol o nei bambini e negli adolescenti con meno di 16 anni d'eta' sono ancora limitati. Pertanto, i benefici del trattamento con fluconazolo devono essere attentamente valutati rispetto ai rischi. Ci sono indicazioni che la risposta micologica di una parte di pazienti trattati con fluconazolo per meningite criptococcica sia stata piu' lenta rispetto al trattamento con amfotericina B in combinazione con flucitosina. Questodeve essere ricordato quando si sta scegliendo il trattamento per i p azienti con grave meningite criptococcica. I pazienti che ricevono simultaneamente dosi di fluconazolo al di sotto dei 400 mg/die e la terfenadina richiedono uno stretto controllo. Questo farmaco contiene 15,4 mmol (354 mg) di sodio in 100 ml di soluzione. Se ne deve tener conto in pazienti sottoposti a una dieta povera di sodio nei casi in cui sianecessaria una restrizione dei liquidi.

Interazioni

C'e' un rischio di elevata concentrazione nel siero di altri medicinali metabolizzati attraverso CYP2C9 e CYP3A4 con l'associazione con fluconazolo. Il sovradosaggio di astemizolo ha prolungato l'intervallo QT e causato una severa aritmia ventricolare, torsioni di punta e arrestocardiaco. Non associare con astemizolo per i gravi, potenzialmente fa tali, effetti cardiaci. In associazione con cisapride sono stati riportati effetti cardiovascolari, comprese torsioni di punta, significativo incremento dei livelli plasmatici di cisapride e prolungamento dell'intervallo QTc. Non somministrare con cisapride. In pazienti trattati con 400 mg o piu' di fluconazolo e farmaci antimicotici si sono verificati gravi aritmie cardiache successive al prolungato intervallo QTc. L'associazione con 200 mg/die di fluconazolo non ha prolungato l'intervallo QTc, mentre con dosi di 400 o 800 mg/die di fluconazolo, la concentrazione della terfenadina nel plasma e' aumentata significativamente; non associare con dosi >=400 mg/die e monitorare con dosi <400 mg/die. Con idroclorotiazide la concentrazione di fluconazolo nel plasma e' aumentata del 40%, effetto che non richiede un aggiustamento della dose di fluconazolo nei pazienti in concomitante terapia con farmaci diuretici. L'associazione con rifampicina ha ridotto l'AUC del fluconazolo del 23%; considerare un incremento della dose di fluconazolo. L'associazione con alfentanil per via endovenosa, ha aumentato l'AUC10 dell'alfentanil di circa due volte e diminuito la clearance del 55%. Queste associazioni possono richiedere un aggiustamento della dose. Vi e' un antagonismo tra l'amfotericina B e i derivati azolici. Un simile effetto puo' avvenire con il complesso amfotericina B colesteril solfato.L'associazione con amitriplina ne aumenta le concentrazioni e causa s egni di tossicita' da triciclici. La concomitante infusione con nortriptilina ne aumenta il livello; monitorare i livelli di amitriptilina eaggiustare la dose per il rischio di tossicita'. Nell'associazione co n warfarin, il tempo di protrombina aumenta fino a due volte; monitorare il tempo di protrombina. Puo' inibire il metabolismo delle benzodiazepine metabolizzate attraverso il CYP3A4. L'associazione di un'unica dose orale di fluconazolo e di midazolam ha aumentato l'AUC di 3,7 volte e l'emivita del midazolam di 2,2 volte. Evitare l'associazione, ma se necessario, considerare una riduzione della dose del midazolam e monitorare il paziente. Con triazolam ha aumentato l'AUC e l'emivita deltriazolam di 2,5 e 1,8 volte. Sono stati osservati effetti prolungati e potenziati del triazolam. L'associazione puo' richiedere una riduzi one della dose di triazolam. Sono stati riportati edemi periferici estesi e/o elevata concentrazione nel siero del calcioantagonista durantel'associazione di itraconazolo e felodipina, isradipina, o nifedipina , e potrebbe interagire anche il fluconazolo. Puo' determinare la tossicita' della carbamazepina. In associazione ha aumentato del 68% e del134% la Cmax e l'AUC del celecoxib; e' consigliabile dimezzare la dos e del celecoxib. L'associazione di 200 mg/die di fluconazolo e ciclosporina ha aumentato l'AUC della ciclosporina dell'1,8% e ridotto la clearance del 55%, mentre 100 mg/die di fluconazolo in somministrazioni ripetute non hanno influenzato i livelli di ciclosporina in pazienti che hanno subito trapianto del midollo osseo; monitorare le concentrazioni plasmatiche della ciclosporina. L'associazione con didanosina si e'dimostrata sicura ed ha un piccolo effetto sulla farmacocinetica e l' efficacia della didanosina, controllare la risposta al fluconazolo. Puo' essere utile riprogrammare la somministrazione del fluconazolo in modo che esso preceda la somministrazione della didanosina. I medicinali che inibiscono il CYP3A4 causano un'inibizione del metabolismo dell'alofantrina. L'associazione con inibitori della HMG-CoA riduttasi, metabolizzati attraverso il CYP3A4 o attraverso il CYP2C9, aumenta il rischio di miopatia. Con la fluvastatina puo' avere luogo un incremento individuale fino al 200% dell'AUC. Un singolo paziente, che usa la fluvastatina 80mg/die, se trattato con alte dosi di fluconazolo, puo' essere esposto a concentrazioni considerevoli di fluvastatina. Se fosse necessaria l'associazione con altri inibitori della HMG-CoA riduttasi garantire massima cautela. Puo' richiedere una riduzione della dose degli inibitori della HMG- CoA reduttasi. Monitorare i segni della miopatia o della rabdomiolisi e i livelli di CK. Interrompere la terapia con gli HMG-CoA se i livelli di CK mostrano un marcato aumento, se sono state diagnosticate o si sospettano miopatia o rabdomiolisi. Il fluconazolo inibisce la conversione del losartan nel suo metabolica attivo (E-3174), in larga parte causa dell'antagonismo dei recettori dell'angiotensina II che si verifica durante la terapia con losartan. L'associazione puo' aumentare la concentrazione del losartan e diminuzire la concentrazione del metabolica attivo, quindi controllare continuamente l'ipertensione. L'associazione con metadone ne aumenta l'effetto. L'associazione con contraccettivi orali combinati e 50 mg/die di fluconazolo non ha influenzato la concentrazione degli ormoni. E' improbabile che la somministrazione di dosi ripetute di fluconazolo a 200-300 mg/die influenzi l'efficacia del dei contraccettivi orali combinati. L'associazione con fenitoina endovena aumenta l'AUC24 della fenitoina del 75% ela Cmin del 128%; controllare la concentrazione di fenitoina nel plas ma e aggiustare la dose. Un paziente sottoposto a trapianto di fegato che assumeva il prednisone ha avuto una crisi addisoniana all'interruzione del ciclo terapeutico di 3 mesi col fluconazolo. L'associazione con rifabutina ne ha aumentato i livelli sierici. E' stata riportata uveite. Fluconazolo orale con tacrolimus ha aumentato la concentrazione plasmatica del tacrolimus di 1,4 volte e di 3,1 volte le dosi di fluconazolo pari a 100 mg e 200 mg, rispettivamente. E' stata riportata nefrotossicita'. Puo' essere atteso un simile comportamento con sirolimus. Nell'associazione con tracolimus o sirolimus monitorare e considerare un aggiustamento della dose. Il fluconazolo prolunga l'emivita sierica delle sulfaniluree. Il fluconazolo e i derivati delle sulfaniluree possono essere somministrati insieme nei diabetici, ma tener conto della possibilita' di ipoglicemia; monitorare i livelli del glucosio nel sangue. Il fluconazolo ha diminuito del 18% la clearance media plasmatica della teofillina. Puo' inibire il metabolismo del trimetrexato, aumentandone la concentrazione plasmatica. Se l'associazione non puo' essere evitata, monitorare i livelli sierici e la tossicita' del trimetrexato. Effettuare test di follow-up in caso di associazione con basi xantiniche, altri antiepilettici e isoniazide. E' risultato un incremento dei livelli di zidovudina.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati, associati al trattamento col fluconazolo, osservati in prove cliniche e in studi di post-marketing sono riportati di seguito. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10), comune (>=1/100,<1/10), non comune (>=1/1000,<1/100), raro (>=1/10000,<1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni raggruppamento della frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravita' decrescente. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Raro:agrunolocitosi, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche, prurito. Molto raro: angioedema, edema del viso. Non nota:orticaria. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, sonnolenza. Patologie del sistema nervoso. Comune: emicrania. Non comune: convulsioni, attacchi epilettici, capogiri, alterazione del gusto, parestesia, tremore, vertigine. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro:ipercolestemia, ipertrigliceridemia ipokaliemia. Patologie cardiache. Raro: aritmia ventricolare (prolungamento del QT, torsioni di punta). Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea. Non comune: dispepsia, flatulenza, anoressia, stipsi, secchezza delle fauci. Patologie renali ed urinarie. Non comune: cambiamenti nei test di funzionalita' renale. Patologie epatobiliari. Comune: elevata fosfatasi alcalina, ASAT e ALAT. Non comune: colestasi, danni epatocellulari, itterizia, aumento clinicamente significativo della bilirubinatotale. Raro:tossicita' epatica, necrosi epatica, insufficienza epati ca, epatite, necrosi epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema maculopapulare, eruzione cutanea. Non comune: orticaria, prurito, sudorazione. Raro: alopecia, disturbo esfoliativo cutaneo (sindrome di Stevens- Johnson). Molto raro:disturbo esfoliativo cutaneo (necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell). Non nota: orticaria, postulosi esantematica acuta generalizzata. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento, malessere, astenia, febbre. Eventi clinici avversi sono stati riscontrati piu' frequentemente inpazienti affetti da HIV (21%) che in pazienti non affetti da HIV (13% ). Tuttavia l'andamento degli eventi avversi in pazienti affetti e nonaffetti da HIV e' simile. Eventi avversi sono stati riportati con una frequenza maggiore nei bambini rispetto a tutti i pazienti. Inoltre, per i bambini sono state riportate specificamente l'irritabilita' e l'anemia.

Gravidanza e allattamento

I dati ottenuti da diverse centinaia di donne in stato di gravidanza trattate con dosi standard (al di sotto dei 200 mg/die) di fluconazolo,somministrati come singola dose o a dosi ripetute durante il primo tr imestre di gravidanza, non indicano effetti indesiderati sul feto. Ci sono prove di anomalie congenite multiple (che includono brachicefalia, displasia auricolare, fontanella anteriore gigante, ricurvamento femorale e sinostosi radio-omerale) in bambini le cui madri hanno subito un trattamento per tre mesi o piu' con dosi elevate (400-800 mg/die) di fluconazolo per coccidioidomicosi. La relazione tra questi effetti eil fluconazolo non e' ancora chiara. Studi sugli animali hanno mostra to effetti teratogeni, ma il rischio potenziale sugli uomini e' sconosciuto. Il trattamento con fluconazolo in dosi standard e a breve termine non deve essere intrapreso in gravidanza, eccetto in casi di pericolo di vita. Il fluconazolo passa attraverso il latte materno a concentrazioni piu' basse di quelle plasmatiche. L'allattamento puo' essere proseguito dopo una singola somministrazione di una dose standard di 200 mg o meno di fluconazolo. L'allattamento non e' consigliato dopo usoripetuto o dopo elevate dosi di fluconazolo.