Exinef - 5cpr Riv 120mg
Dettagli:
Nome:Exinef - 5cpr Riv 120mgCodice Ministeriale:035822307
Principio attivo:Etoricoxib
Codice ATC:M01AH05
Fascia:A
Prezzo:6.51
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Abiogen Pharma Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Denominazione
EXINEF
Formulazioni
Exinef - 20cpr Riv 60mg
Exinef - 20cpr Riv 90mg
Exinef - 5cpr Riv 120mg
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Principi attivi
Etoricoxib.
Eccipienti
Interno delle compresse: calcio fosfato dibasico anidro; croscarmellosa sodica; magnesio stearato; cellulosa microcristallina. Rivestimento delle compresse: cera carnauba; lattosio monoidrato; ipromellosa; titanio diossido (E171); triacetina. Le compresse da 30, 60 e 120 mg contengono anche indigotina lacca (E132) e ferro ossido giallo (E172).
Indicazioni
Trattamento sintomatico dell'osteoartrosi (OA), dell'artrite reumatoide (AR), della spondilite anchilosante e del dolore e dei segni di infiammazione associati all'artrite gottosa acuta; trattamento a breve termine del dolore moderato associato alla chirurgia dentale. La decisione di prescrivere un inibitore selettivo della COX-2 deve essere basatasu una valutazione dei rischi globali del singolo paziente.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' alla sostanza attiva o a qualsiasi eccipiente di questo prodotto; ulcera peptica in fase attiva o sanguinamento gastrointestinale (GI) in fase attiva; pazienti che hanno sviluppato broncospasmo, rinite acuta, polipi nasali, edema angioneurotico, orticaria o reazioni di tipo allergico dopo l'assunzione di acido acetilsalicilico o FANS inclusi gli inibitori della COX-2 (cicloossigenasi-2); gravidanza eallattamento; disfunzione epatica grave (albumina sierica < 25 g/l o punteggio di Child-Pugh >=10); clearance stimata della creatinina renale <30 ml/min; bambini ed adolescenti al di sotto dei 16 anni; infiammazione cronica dell'intestino; insufficienza cardiaca congestizia (NYHA II-IV); pazienti ipertesi in cui la pressione arteriosa e' persistentemente al di sopra di 140/90 mmHg e non e' controllata adeguatamente;cardiopatia ischemica, arteropatia periferica e/o vasculopatia cerebr ale accertate.
Posologia
Poiche' i rischi cardiovascolari dell'etoricoxib possono aumentare conla dose e con la durata dell'esposizione, la durata del trattamento d eve essere la piu' breve possibile e deve essere utilizzata la dose giornaliera minima efficace. La necessita' di trattamento per il sollievo sintomatico e la risposta alla terapia devono essere rivalutati periodicamente, specialmente nei pazienti con osteoartrosi. Osteoartrosi: la dose raccomandata e' di 30 mg in monosomministrazione giornaliera. In alcuni pazienti con insufficiente sollievo dai sintomi, un aumento della dose a 60 mg in monosomministrazione giornaliera puo' aumentare l'efficacia. In assenza di un aumento del beneficio terapeutico, dovrebbero essere prese in considerazione altre alternative terapeutiche. Artrite reumatoide: la dose raccomandata e' di 90 mg in monosomministrazione giornaliera. Spondilite anchilosante: la dose raccomandata e' di90 mg in monosomministrazione giornaliera. Per le condizioni di dolor e acuto, etoricoxib deve essere usato solo durante la fase acuta dellasintomatologia. Artrite gottosa acuta: la dose raccomandata e' di 120 mg in monosomministrazione giornaliera. Negli studi clinici sull'artr ite gottosa acuta, etoricoxib e' stato somministrato per 8 giorni. Dolore postoperatorio da chirurgia dentale: la dose raccomandata e' di 90mg in monosomministrazione giornaliera, limitata ad un massimo di 3 g iorni. Alcuni pazienti possono avere bisogno di un'ulteriore analgesiapostoperatoria. Dosi superiori a quelle raccomandate per ciascuna ind icazione non hanno dimostrato maggiore efficacia o non sono state studiate. Di conseguenza: la dose per OA non deve superare i 60 mg/die. Ladose per AR e spondilite anchilosante non deve superare i 90 mg/die. La dose per l'artrite gottosa acuta non deve superare i 120 mg/die, limitati ad un massimo di 8 giorni di trattamento. La dose per il doloreacuto postoperatorio da chirurgia dentale non deve superare i 90 mg/d ie, limitati ad un massimo di 3 giorni. Anziani: negli anziani non sono necessari aggiustamenti della dose. Agire con cautela nei pazienti anziani. Insufficienza epatica: indipendentemente dalla indicazione, nei pazienti con disfunzione epatica lieve (punteggio di Child-Pugh 5-6)non si deve superare la dose di 60 mg in monosomministrazione giornal iera. Nei pazienti con disfunzione epatica moderata (punteggio di Child-Pugh 7-9), indipendentemente dalla indicazione, non si deve superarela dose di 30 mg in monosomministrazione giornaliera. L'esperienza cl inica e' limitata in particolare nei pazienti con disfunzione epatica moderata e si deve agire con cautela. Non vi e' esperienza clinica in pazienti con disfunzione epatica grave (punteggio di Child-Pugh >=10);l'uso del farmaco e' pertanto controindicato in questi pazienti. Insu fficienza renale: non e' necessario aggiustare la dose per i pazienti con clearance della creatinina >= 30 ml/min. L'uso di etoricoxib in pazienti con clearance della creatinina <30 ml/min e' controindicato. Pazienti pediatrici: etoricoxib e' controindicato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni. Il medicinale viene somministrato per via orale e puo' essere assunto con o senza cibo. L'inizio dell'effetto del medicinale puo' essere anticipato quando il farmaco viene somministrato lontano dai pasti. Questo dato deve essere tenuto in considerazione in caso sia necessario ottenere un rapido sollievo dai sintomi.
Conservazione
Flaconi: tenere il contenitore ermeticamente chiuso per proteggere dall'umidita'. Blister: conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidita'.
Avvertenze
In pazienti trattati con etoricoxib si sono verificate complicazioni acarico del tratto gastrointestinale superiore [perforazioni, ulcere o sanguinamenti (SUP)], alcune delle quali ad esito infausto. Si consig lia di agire con cautela nel trattare i pazienti piu' a rischio di sviluppare complicazioni gastrointestinali con i FANS: anziani, pazienti in terapia con qualsiasi altro FANS od acido acetilsalicilico in concomitanza, o pazienti con una storia di patologie gastrointestinali, quali ulcere e sanguinamenti del tratto gastrointestinale. Quando etoricoxib viene assunto insieme all'acido acetilsalicilico (anche a bassa dose), si osserva un ulteriore aumento del rischio di effetti avversi gastrointestinali (ulcera gastrointestinale o altre complicazioni gastrointestinali). Negli studi clinici a lungo termine non e' stata dimostrata una differenza significativa nella sicurezza gastrointestinale trainibitori selettivi della COX-2 + acido acetilsalicilico e FANS + aci do acetilsalicilico. Studi clinici suggeriscono che la classe dei farmaci inibitori selettivi della COX-2 puo' essere associata ad un rischio di eventi trombotici (specialmente infarto del miocardio IM ed ictus), rispetto al placebo e ad alcuni FANS. Poiche' i rischi cardiovascolari di etoricoxib possono aumentare con la dose e con la durata dell'esposizione, la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile e deve essere utilizzata la dose giornaliera minima efficace. La necessita' di trattamento e la risposta alla terapia devono essere rivalutati periodicamente, specialmente nei pazienti con osteoartrosi. I pazienti con fattori di rischio significativi per eventi cardiovascolari (es.: ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo) devono essere trattati con etoricoxib solo dopo attenta valutazione. Gli inibitori selettivi della COX-2 non sostituiscono l'acido acetilsalicilico nella profilassi delle patologie cardiovascolari tromboemboliche poiche' non hanno effetto antipiastrinico. Pertanto la terapia antipiastrinica non deve essere interrotta. Le prostaglandine renali possono svolgere un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. Di conseguenza, in condizioni di perfusione renale compromessa, la somministrazione dell'etoricoxib puo' provocare una riduzione della produzione di prostaglandine e, secondariamente, del flusso ematico renale e dunque compromettere la funzione renale. I pazienti che presentano il rischio piu' elevato per questo effetto sono quelli con preesistente significativa compromissione della funzione renale, insufficienza cardiaca scompensata o cirrosi. In tali pazienti deve essere considerato un monitoraggio della funzione renale. Come nel caso di altri medicinali noti per inibire la sintesi delle prostaglandine, in pazienti che assumono etoricoxib sono stati osservati ritenzione idrica, edema e ipertensione. Tutti i Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei (FANS), incluso l'etoricoxib, possono essere associati ad una nuova insorgenza di insufficienza cardiaca congestizia o ad una sua recidiva. Prestare attenzione nei pazienti con anamnesi positiva per insufficienzacardiaca, disfunzione ventricolare sinistra o ipertensione e nei pazi enti che presentano un edema preesistente per qualsiasi altra ragione.In caso di evidenza clinica di deterioramento delle condizioni di que sti pazienti, si devono prendere misure adeguate, inclusa l'interruzione della terapia con etoricoxib. Etoricoxib puo' essere associato con una ipertensione piu' grave e piu' frequente rispetto ad altri FANS edinibitori selettivi delle COX-2, particolarmente ad alte dosi. Pertan to, l'ipertensione deve essere sotto controllo prima del trattamento con etoricoxib e durante il trattamento con etoricoxib deve essere prestata speciale attenzione al monitoraggio della pressione arteriosa. Lapressione sanguigna deve essere monitorata entro 2 settimane dall'ini zio del trattamento e quindi periodicamente. Se la pressione arteriosasale in misura significativa, deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. Negli studi clinici, in circa l'1% dei pazienti trattati fino ad un anno con 30, 60 e 90 mg al giorno di etoricoxib, sono stati riportati aumenti dei valori di Alanina aminotransferasi (ALT) e/o Aspartato aminotransferasi (AST) (circa 3 o piu' volte il limite superiore della norma). Il paziente con segni e/o sintomi di disfunzione epatica o in cui si verifichi alterazione dei test di funzionalita' epatica, deve essere valutato. Se si osservano segni di insufficienza epatica o vengono riscontrate alterazioni persistenti (tre voltesuperiori alla norma) dei test di funzionalita' epatica, il trattamen to con etoricoxib deve essere interrotto. Se nel corso del trattamentoi pazienti vanno incontro ad un deterioramento delle funzioni di uno qualsiasi dei sistemi d'organo descritti sopra, devono essere adottatemisure appropriate e deve essere presa in considerazione l'interruzio ne della terapia con etoricoxib. I pazienti anziani e quelli con disfunzione renale, epatica o cardiaca, trattati con etoricoxib, devono essere tenuti sotto adeguata osservazione medica. Usare cautela quando siinizia un trattamento con etoricoxib in pazienti disidratati. E' cons igliabile reidratare i pazienti prima di iniziare la terapia con etoricoxib. Nel corso dell'esperienza post-marketing sono state segnalate molto raramente reazioni cutanee serie, alcune delle quali fatali, che includono la dermatite esfoliativa, la sindrome di Stevens-Johnson, e la necrolisi epidermica tossica, in associazione all'uso dei FANS e dialcuni inibitori selettivi della COX-2. Sembra che i pazienti siano a rischio piu' elevato per tali reazioni durante la fase precoce della terapia, con l'insorgenza dei sintomi nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. In pazienti trattati con etoricoxib sono state segnalate reazioni serie di ipersensibilita' (quali anafilassi e angioedema). Alcuni inibitori selettivi della COX-2 sono stati associati ad un incremento del rischio di reazioni cutanee in pazienti con anamnesi positiva per allergia ai farmaci. Il trattamento con etoricoxib deve essere interrotto alla comparsa dei primi segni di rash cutaneo, lesioni a carico delle mucose o di qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Etoricoxib puo' mascherare la febbre ed altri segni di infiammazione. Si deve agire con cautela quando etoricoxib viene somministrato in concomitanza con warfarin od altri anticoagulanti orali. L'uso di etoricoxib, come per gli altri farmaci noti per inibire la sintesi di cicloossigenasi/prostaglandine, non e' raccomandato nelle donneche intendono avere una gravidanza. Il farmaco contiene lattosio.
Interazioni
Nei soggetti stabilizzati in terapia cronica con warfarin, la somministrazione dell'etoricoxib 120 mg/die e' stata associata con un incremento di circa il 13% dell'International Normalized Ratio (INR) del tempodi protrombina. Monitorare l'INR del tempo di protrombina dei pazient i in terapia con anticoagulanti orali, in particolare durante i primissimi giorni, quando si inizia la terapia con etoricoxib o quando si modifica la dose dell'etoricoxib. I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa la cosomministrazione di un ACE-inibitore o di un antagonista del recettore dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono la cicloossigenasi puo' determinare un ulteriore deterioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Considerare queste interazioni nei pazienti che assumono l'etoricoxib in concomitanza con gli ACE-inibitorio con antagonisti del recettore dell'angiotensina II. Somministrare l 'associazione con cautela (anziani). Idratare i pazienti adeguatamente, con attenzione al monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante e periodicamente nel periodo successivo. Etoricoxib 120 mg in monosomministrazione giornaliera non ha avuto effetto sull'attivita' antiaggregante dell'acido acetilsalicilico (81 mg in monosomministrazione giornaliera). Etoricoxib puo' essere usato insieme ad acido acetilsalicilico alle dosi usate per la profilassi cardiovascolare (acido acetilsalicilico a bassa dose). La cosomministrazione di acido acetilsalicilico a bassa dose con etoricoxib puo' tuttavia dare luogo ad un aumento dell'incidenza delle ulcerazioni del tratto gastrointestinale o ad altre complicazioni rispetto all'etoricoxib da solo. La cosomministrazione di etoricoxib con dosi di acido acetilsalicilico superiori a quelle descritte sopra per la profilassi cardiovascolare ocon altri FANS non e' raccomandata. La cosomministrazione di ciclospo rina o tacrolimus con qualsiasi tipo di FANS puo' aumentare l'effetto nefrotossico di ciclosporina o tacrolimus. Monitorare la funzione renale quando etoricoxib viene somministrato con uno di questi farmaci. I FANS riducono l'escrezione renale del litio e di conseguenza aumentanola concentrazione plasmatica del litio. Se necessario, monitorare att entamente il livello di litio ematico e calibrare la dose del litio nel corso dell'assunzione concomitante dei farmaci e quando il trattamento con i FANS viene interrotto. Etoricoxib alle dosi di 60 e 90 mg nonha avuto alcun effetto sulle concentrazioni plasmatiche di metotrexat o o sulla clearance renale. Si raccomanda un adeguato monitoraggio perla tossicita' da metotrexato in caso di cosomministrazione di metotre xato e di etoricoxib. Etoricoxib 60 mg in cosomministrazione con un contraccettivo orale contenente 35 mcg di etinilestradiolo (EE) e 0,5 - 1 mg di noretindrone per 21 giorni ha aumentato la AUC 0-24h allo stato stazionario di EE del 37%. Etoricoxib 120 mg in cosomministrazione con lo stesso contraccettivo orale o in somministrazioni separate da 12ore una dall'altra, ha aumentato la AUC 0-24h di EE allo stato stazio nario dal 50 al 60%. Considerare questo aumento delle concentrazioni di EE nella scelta di un contraccettivo orale da usare con etoricoxib. Un aumento di esposizione ad EE puo' aumentare l'incidenza di eventi avversi associati con i contraccettivi orali. La somministrazione di etoricoxib 120 mg TOS a base di estrogeni coniugati (0,625 mg di PREMARIN) per 28 giorni ha aumentato la AUC 0-24h media allo stato stazionario di estrone non coniugato, equilin, e 17-beta-estradiolo. L'effetto delle dosi croniche raccomandate di etoricoxib non e' stato studiato. Gli effetti di etoricoxib 120 mg sull'esposizione (AUC 0-24h ) ai suddetti componenti estrogenici di PREMARIN sono stati inferiori alla meta'degli effetti osservati con la somministrazione di PREMARIN da solo e la dose e' stata aumentata da 0,625 a 1,25 mg. Non e' noto il signifi cato clinico di questi aumenti, e dosi maggiori di PREMARIN non sono state studiate in combinazione con etoricoxib. Considerare tali aumentinella concentrazione estrogenica quando si seleziona la terapia ormon ale sostitutiva post-menopausa da utilizzare con etoricoxib poiche' l'aumento dell'esposizione agli estrogeni puo' aumentare il rischio di eventi avversi associati con la terapia ormonale sostitutiva. Negli studi di interazione farmacologica, l'etoricoxib non ha avuto effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di prednisone/prednisolone. Etoricoxib 120 mg in monosomministrazione giornaliera per 10 giorni a volontari sani non ha alterato la AUC 0-24h plasmatica allo stato stazionario o l'eliminazione renale della digossina. C'e' stato un aumentodella Cmax della digossina. Questo aumento in generale non e' stato r ilevante per la maggior parte dei pazienti. I pazienti ad alto rischioper la tossicita' da digossina devono tuttavia essere monitorati in c aso di cosomministrazione di etoricoxib e digossina. L'etoricoxib e' un inibitore dell'attivita' della sulfotransferasi umana, in particolare della SULT1E1, ed ha dimostrato la capacita' di aumentare le concentrazioni sieriche di etinilestradiolo. Anche se le conoscenze sugli effetti di diverse sulfotransferasi sono attualmente limitate e le conseguenze cliniche per molti farmaci sono ancora in corso di esame, puo' essere prudente prestare attenzione nel caso di cosomministrazione di etoricoxib con altri farmaci metabolizzati principalmente da sulfotransferasi umane. Sulla base di studi in vitro, non si prevede che etoricoxib inibisca i citocromi P450 (CYP) 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 o 3A4. Lasomministrazione giornaliera di etoricoxib 120 mg non ha alterato l'a ttivita' epatica del CYP3A4 misurata tramite il breath test con eritromicina. La via metabolica principale di etoricoxib dipende da enzimi del CYP. Il CYP3A4 sembra contribuire al metabolismo di etoricoxib in vivo. Il ketoconazolo, in monosommistrazione giornaliera di 400 mg per 11 giorni in volontari sani, non ha avuto effetti clinici rilevanti sulla farmacocinetica di una dose singola di etoricoxib da 60 mg (aumento dell'AUC del 43%). La cosomministrazione di voriconazolo per via orale o miconazolo gel orale per uso topico, con etoricoxib ha causato unlieve aumento dell'esposizione ad etoricoxib, ma non e' considerato e ssere clinicamente significativo in base ai dati pubblicati. La cosomministrazione di etoricoxib con rifampicina, un potente induttore deglienzimi del CYP, ha dato luogo ad una diminuzione del 65% delle concen trazioni plasmatiche di etoricoxib. Questa interazione puo' dare luogoad una ricaduta dei sintomi in caso di cosomministrazione di etoricox ib con rifampicina. Gli antiacidi non modificano la farmacocinetica dietoricoxib in misura clinicamente significativa.
Effetti indesiderati
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati negli studi clinici, con un'incidenza maggiore rispetto al placebo nei pazienti con OA,AR, lombalgia cronica o spondilite anchilosante trattati con etoricox ib 30 mg, 60 mg o 90 mg fino alla dose raccomandata per un periodo fino a 12 settimane; negli studi del programma MEDAL fino a 3A1/2 anni, negli studi a breve termine sul dolore acuto fino a 7 giorni; o nell'esperienza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Comune: osteite alveolare; non comune: gastroenterite, infezione del tratto respiratoriosuperiore, infezione del tratto urinario. Patologie del sistema emoli nfopoietico. Non comune: anemia (principalmente associata con emorragia gastrointestinale), leucopenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' (ipersensibilita' include i termini "allergia", "allergia da farmaco", "ipersensibilita' da farmaco ", "ipersensibilita'", "ipersensibilita' NOS", "reazione di ipersensibilita'" "allergia non specifica"); raro: angioedema, reazioni anafilattiche/anafilattoidi incluso shock. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: edema/ritenzione di liquidi; non comune: aumentoo diminuzione dell'appetito, aumento ponderale. Disturbi psichiatrici . Non comune: ansia, depressione, diminuzione dell'acutezza mentale, allucinazioni; raro: stato confusionale, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, cefalea; non comune: disgeusia, insonnia, parestesie/ipoestesie, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata, congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito, vertigine. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, aritmia; non comune: fibrillazione atriale, tachicardia, insufficienza cardiaca congestizia, alterazioni aspecifiche dell'ECG, angina pectoris, infarto del miocardio (sulla base dell'analisi di studi clinici a lungo termine, controllati con placebo e farmaco attivo, gli inibitori selettivi della COX-2 sono stati associati ad un rischio aumentato di eventi arterotrombotici gravi, che includono infarto del miocardio e ictus. Sulla base dei dati esistenti, e' improbabile che l'aumento del rischio assoluto per tali eventi superi 1% per anno (non comune)). Patologie vascolari. Comune: ipertensione; non comune: vampate, accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio, crisi ipertensive, vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: broncospasmo; non comune: tosse, dispnea, epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale; comune: stipsi, flatulenza, gastrite, pirosi gastrica/reflusso acido, diarrea, dispepsia/ disturbi epigastrici, nausea, vomito, esofagite, ulcera orale; non comune: distensione addominale, alterazione dell'alvo, secchezza della bocca, ulcera gastroduodenale, ulcera peptica incluse perforazione e sanguinamento gastrointestinale, sindrome del colon irritabile, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: aumento di ALT, aumentodi AST; raro: epatite; raro: insufficienza epatica, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: ecchimosi; non comune: edema del volto, prurito, eruzione cutanea, eritema, orticaria; raro: sindrome di Stevens-Johnson , necrolisi epidermica tossica, eruzione fissa da farmaco. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi/spasmi muscolari, dolore/rigidita' muscoloscheletrica. Patologie renali e urinarie. Non comune: proteinuria, aumento della creatinina sierica, compromissione renale/insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia/faticabilita', sindrome simil-influenzale; non comune: dolore toracico. Esami diagnostici. Non comune: aumento dell'azoto ureico, aumento della creatinfosfochinasi, iperpotassiemia, aumento dell'acido urico; raro: diminuzione della natriemia. I seguenti effetti indesiderati seri sono stati segnalati in associazione all'uso dei FANS e non possono essere esclusi con etoricoxib: nefrotossicita' incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrosica.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati clinici sull'esposizione ad etoricoxib in donne in gravidanza. Studi in animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale nella donna in gravidanza e' sconosciuto. Etoricoxib, come altri medicinali che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, puo' causare inerzia uterina e chiusura prematura del dotto arterioso nel corso dell'ultimo trimestre. Etoricoxib e' controindicato in gravidanza. In caso di inizio di gravidanza nel corso del trattamento, la terapia con etoricoxib deve essere interrotta. Non e' noto se l'etoricoxib venga escreto nel latte umano. L'etoricoxib viene escreto nel latte di ratto. Le donne che assumono etoricoxib non devono allattare. L'uso dell'etoricoxib, come quello di altre sostanze farmacologiche note per inibire la COX-2, non e' raccomandato nelle donne che intendonoavere una gravidanza.