Exemestane Act - 30cpr Riv 25mg

Dettagli:
Nome:Exemestane Act - 30cpr Riv 25mg
Codice Ministeriale:040212021
Principio attivo:Exemestane
Codice ATC:L02BG06
Fascia:A
Prezzo:64.8
Rimborso:64.8
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Aurobindo Pharma Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

EXEMESTANE ACTAVIS

Formulazioni

Exemestane Act - 30cpr Riv 25mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti ormonali e sostanze correlate; inibitori enzimatici.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di exemestane.

Eccipienti

Nucleo della compressa: povidone K30, amido di mais (sbiancato), amidopregelatinizzato (parzialmente), sodio amido glicolato di tipo A, cel lulosa microcristallina di tipo 101, talco, silice colloidale anidra, magnesio stearato, polisorbato 80. Rivestimento con film: alcool polivinilico parzialmente idrolizzato, titanio diossido (E171), macrogol 3350, talco.

Indicazioni

Trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni. Trattamentodel carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di post-me nopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia e' progredita dopotrattamento con terapia anti-estrogenica. L'efficacia non e' stata di mostrata in pazienti con recettori estrogenici negativi.

Controindicazioni / effetti secondari

Nota ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Donne in pre-menopausa, in stato di gravidanza o che allattano al seno.

Posologia

Nei pazienti adulti e negli anziani la dose raccomandata e' una compressa da 25 mg da assumere una volta al giorno dopo i pasti. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, il trattamento deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinatasequenziale (tamoxifene seguito dal farmaco) di cinque anni o di dura ta inferiore in caso di recidiva del tumore. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamento deve proseguire fino a eventuale evidenza di progressione tumorale. Non sono richiesti aggiustamenti di dosaggio per pazienti con insufficienza epatica o renale. Non e' raccomandato nei bambini.

Conservazione

Questo medicinale non richiede specifiche precauzioni per la conservazione.

Avvertenze

L'exemestane non deve essere somministrato a donne in stato endocrino di pre-menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vista clinico, lo stato di post-menopausa dovra' essere verificato valutando i livelli di LH, di FSH e di estradiolo. L'exemestane deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica o renale. L'exemestane e' un potente agente che riduce il livello di estrogeni, e, in seguito alla somministrazione, e' stata osservata una riduzione della densita' minerale ossea ed un aumento della percentuale di fratture. Durante il trattamento adiuvante con exemestane le donne affette da osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono essere sottoposte a valutazione formale della densita' minerale ossea mediante densitometria ossea, all'inizio del trattamento. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densita' minerale ossea causata dall'exemestane, il trattamento dell'osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio. Le pazienti trattate con il prodotto devono essere attentamente monitorate.

Interazioni

Studi in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l'inibizione specifica del CYP 3A4 da parte del ketoconazolo, nonha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell'exemesta ne. In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttoredel CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dose singola di 25 mg di exemestane, l'AUC dell'exemestane e' stata ridotta del 54%e il C max del 41%. Poiche' la rilevanza clinica di tale interazione non e' stata valutata, la somministrazione concomitante di farmaci, quali rifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP3A4, puo' ridurre l'efficacia dell'exemestane. L'exemestane deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non e' disponibile alcuna esperienza clinica relativa all'uso concomitante di exemestane con altri farmaci antitumorali. L'exemestane non deve essere somministrato in concomitanza conmedicinali contenenti estrogeni poiche' questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

Effetti indesiderati

L'exemestane e' risultato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti con exemestane alla dose standard di 25mg/die e glieffetti indesiderati generalmente sono stati di gravita' da lieve a m oderata. L'incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventiavversi e' stata del 7,4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fa se iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con exemestane dopo terapia adiuvante iniziale con tamoxifene. Le reazioni avverse segnalate con maggior frequenza sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e affaticamento (16%). L'incidenza di interruzione del trattamentoa causa di eventi avversi e' stata del 2,8% in tutta la popolazione d i pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%). La maggior parte delle reazioni avverse puo' essere attribuita alle normali conseguenze farmacologiche della deprivazione estrogenica (per es. le vampate di calore). Di seguito sono riportate le reazioni avverse segnalate, suddivise per classificazione organo- sistemicae per frequenza. Le frequenze sono definite come molto comune (>= 1/1 0), comune (da >= 1/100 a < 1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100),raro (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia; comune: depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri, sindrome del tunnel carpale; non comune: sonnolenza. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: dolore addominale, vomito, stipsi, dispepsia, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: aumento della sudorazione; comune: rash, alopecia. Patologie ossee e delsistema muscoloscheletrico. Molto comune: dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni (inclusi artralgia, e con minore frequenza dolore agli arti, osteoartrite, dolore dorsale, artrite, mialgia e rigidita' delle articolazioni); comune: osteoporosi, fratture. Patologie sistem iche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; comune: dolorabilita', edema periferico; non comune: astenia. Patologie del sistema emolinfopoietico. In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata raramente sono stati segnalati casi di trombocitopenia e leucopenia. Una diminuzione occasionale del numero dei linfociti e' stata osservata in circa il 20% delle pazienti che ricevevano exemestane, in particolare in quelle con linfopenia preesistente; tuttavia, in tali pazienti i valori medi dei linfociti non si sonomodificati in un modo significativo nel tempo e non e' stato osservat o alcun corrispondente aumento delle infezioni virali. Questi effetti non sono stati osservati in pazienti trattate negli studi relativi al carcinoma mammario in fase iniziale. Patologie epatobiliari. E' stato osservato un aumento dei valori di funzionalita' epatica inclusi gli enzimi, la bilirubina e la fosfatasi alcalina. >>Risultati di studi clinici. Sono invece ora riportate le diverse frequenze degli eventi avversi nello studio di carcinoma mammario in fase iniziale (IES), indipendentemente dalla causalita', segnalati nelle pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dalla fine della terapia. Vieneriportato dopo ogni evento la percentuale di incidenza nel caso di ex emestane (N= 2249) e tamoxifene (N=2279). Eventi avversi riportati: vampate di calore (21,8% vs 20,1%), affaticamento (16,3% vs 15,1%), cefalea (13,6% vs 11,2%), insonnia (12,9% vs 9,0%), aumento della sudorazione (12,0% vs 10,6%), ginecologici (10,5% vs 14,9%), capogiri (10,0% vs 8,8%), nausea (8,9% vs 9,1%), osteoporosi (5,2% vs 2,9%), emorragie vaginali (4,0% vs 5,3%), altro tumore primario (3,6%, 5,3%), vomito (2,2% vs 2,4%), disturbi visivi (2,0% vs 2,3%), tromboembolismo (0,7% vs1,8%), fratture osteoporotiche (0,6% vs 0,5%), infarto del miocardio (0,6% vs 0,2%). Nello studio IES, la frequenza di eventi ischemici cardiaci e' stata del 4,5% vs 4,2% nelle pazienti trattate rispettivamente con exemestane e con tamoxifene. Non e' stata osservata alcuna differenza significativa per singoli eventi cardiovascolari tra cui ipertensione (9,9% vs 8,4%), infarto del miocardio (0,6% vs 0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% vs 0,7%). Nello studio IES, l'exemestane e' stato associato ad una maggiore incidenza di ipercolesterolemia rispetto al tamoxifene (3,7% vs 2,1%). Nel corso di un altro studio randomizzato, in doppio cieco condotto su donne in post-menopausa affette da carcinoma mammario in fase iniziale a basso rischio e trattate con exemestane(N=73) o placebo (N=73) per 24 mesi, l'exemestane e' stato associato ad una riduzione media dei livelli plasmatici di colesterolo HDL del 7-9%, vs un aumento dell'1% nel gruppo placebo. Nel gruppo trattato conexemestane e' stata inoltre osservata una riduzione dell'apolipoprote ina A1 pari al 5-6% vs 0-2% nel gruppo placebo. L'effetto sugli altri parametri lipidici esaminati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina B e lipoproteina a) e' stato molto simile in entrambi i gruppi di trattamento. Non e' chiaro il significato clinico di questi risultati. Nello studio IES, e' stata riscontrata una maggiore frequenza di ulcera gastrica nel braccio exemestane rispetto al braccio tamoxifene (0,7% vs <0,1%). La maggior parte delle pazienti nel braccio exemestane con ulcera gastrica era in terapia concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o aveva una precedente storia clinica. >>Effetti indesiderati post- commercializzazione. Patologieepatobiliari: epatite, epatite colestatica. Poiche' le reazioni avver se vengono segnalate spontaneamente da parte di una popolazione non ben definita, non e' sempre possibile fare una stima affidabile della frequenza con la quale si manifestano o stabilire un nesso di causalita'con l'esposizione del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte all'exemestane. Studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. E' pertanto controindicato nelle donne in stato di gravidanza. Non e' noto se l'exemestane sia escreto nel latte umano. Pertanto, il prodotto non deve essere somministrato durante l'allattamento. Il medico deve discutere la necessita' di utilizzare un metodo dicontraccezione adeguato con le donne potenzialmente fertili, comprese le donne in perimenopausa o entrate da poco in menopausa, fino a quan do il loro stato postmenopausale non sia stato pienamente stabilito.