Eudigox - 40cps 0,100mg
Dettagli:
Nome:Eudigox - 40cps 0,100mgCodice Ministeriale:014166033
Principio attivo:Digossina
Codice ATC:C01AA05
Fascia:A
Prezzo:2.79
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule molli
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Glicosidi cardiaci.
Principi attivi
Digossina.
Eccipienti
Una capsula contiene: N,N dimetilacetamide; glicerolo; acqua depurata;polietilenglicole 600. Capsula contenitrice: gelatina; glicerolo; sod io p-idrossibenzoato di etile; sodio p-idrossibenzoato di propile; giallo arancio (E110).
Indicazioni
Insufficienza cardiaca; fibrillazione e flutter atriale; tachicardia parossistica atriale.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' individuale verso i componenti del prodotto; stati diintossicazione digitalica, ipopotassiemia marcata; nella tachicardia e fibrillazione ventricolare; blocco A-V intermittente o incompleto; bradicardia sinusale.
Posologia
La posologia della digitale deve essere adattata individualmente. A titolo orientativo si riporta il seguente schema terapeutico: dosi iniziali di 2-4 capsule al giorno da 0,200 mg oppure 4-8 capsule da 0,100 mg, secondo prescrizione medica. Terapia di mantenimento: 1-2 capsule al giorno da 0,200 mg oppure 2-4 capsule da 0,100 mg.
Conservazione
Nessuna.
Avvertenze
L'uso della digitale e dei suoi derivati per il trattamento dell'obesita' e' pericoloso poiche' non offre garanzie di efficacia e puo' provocare aritmie talora di notevole gravita' o altre reazioni secondarie. Gli effetti collaterali dei glicosidi cardioattivi sono in genere dovuti a dosi iniziali troppo alte o somministrate troppo rapidamente ovvero alla concomitanza di numerosi fattori che determinano fenomeni di accumulo della dose di mantenimento o che predispongono alle loro manifestazioni tossiche. Nei pazienti anziani e' consigliabile attuare una digitalizzazione graduale partendo dalle dosi piu' basse, eccetto i casi di urgenze. Nel neonato e nel prematuro le dosi debbono essere stabilite tenendo conto di un'eventuale minore tolleranza verso la digitale, in relazione ad una possibile immaturita' funzionale del fegato e del rene. Qualora il paziente per un periodo di una o due settimane precedenti l'inizio della terapia abbia assunto altri prodotti contenentidigitale, le dosi dovranno essere ridotte in proporzione ovvero atten tamente controllate. Nei pazienti con ridotta funzionalita' renale si richiedono spesso dosi inferiori a quelle normali. Una condizione di ipopotassiemia dovuta ad esempio all'uso di diuretici, di cortisonici, ad uno stato di malnutrizione, all'eta' senile in genere, ad uno scompenso cardiaco di vecchia data, sensibilizza il cuore all'azione della digitale. Anche l'ipercalcemia e l'ipomagnesiemia possono facilitare la comparsa di turbe del ritmo durante la terapia digitalica. In questicasi e' pertanto indispensabile prima e durante il trattamento, mante nere nei pazienti l'equilibrio elettrolitico entro i limiti della normalita'; si puo' rendere inoltre necessaria la somministrazione di dosiridotte di digitale sia nel periodo della digitalizzazione che nella terapia di mantenimento. Le tachiaritmie atriali in corso d'ipertiroidismo sono particolarmente resistenti alla terapia digitalica. Nell'ipotiroidismo puo' verificarsi un rallentamento dell'escrezione dei digitalici e quindi un loro accumulo nel sangue. L'uso dei glicosidi cardioattivi nelle tachicardie ventricolari, puo' essere effettuato solo se accompagnano uno stato di insufficienza cardiaca e non siano espressione di uno stato di insufficienza digitalica. La digitale non e' indicata nella terapia della fibrillazione atriale in pazienti con sindrome di Wolff Parkinson-White in quanto un'accentuazione della conduzione attraverso le vie accessorie determina un aumento della frequenza ventricolare fino alla comparsa di fibrillazione. Inoltre la digitale non e' indicata nel trattamento delle tachicardie sinusali a meno che non si accompagnino a scompenso cardiaco. Pazienti con gravi carditi, come quella reumatica, con infarto miocardico recente, o con gravi malattiepolmonari, sono particolarmente sensibili nei confronti delle turbe d el ritmo indotte dalla digitale. I pazienti trattati con digossina nondovrebbero assumere preparazioni a base di hypericum perforatum, in q uanto l'assunzione contemporanea di preparazioni a base di hypericum perforatum puo' causare diminuzione dell'efficacia terapeutica di digossina.
Interazioni
Numerosi farmaci interferiscono con la digitale. Tra questi i depletori di potassio, il calcio, del quale bisogna evitare la somministrazione per via venosa, la chinidina che aumenta i livelli ematici della digitale spostandola dai siti di legame nei tessuti. I simpaticomimetici e la succinilcolina, che provoca estrusione di potassio dalla fibrocellula miocardica, possono facilitare la comparsa di aritmie cardiache. Il propranololo, usato insieme con i digitalici nel controllo della fibrillazione atriale puo' deprimere spiccatamente la conduzione atrio-ventricolare. Gli antiacidi, la neomicina, la sulfasalazina, la colestiramina possono interferire con l'assorbimento intestinale dei digitalici determinandone bassi livelli ematici. Gli estratti di paratiroide ela vitamina D aumentando i livelli ematici del calcio possono sensibi lizzare il cuore agli effetti della digitale. Le azioni vagomimetiche che la digitale esplica sul cuore possono essere accentuate da altre sostanze che aumentano direttamente o indirettamente, attraverso un blocco ortosimpatico, il tono del sistema parasimpatico (es. la guanetidina). In questi pazienti si puo' osservare bradicardia accentuata e prolungamento del tratto P-R. Le concentrazioni sieriche di digossina possono essere diminuite dalla somministrazione contemporanea di preparazioni a base di Hypericum perforatum. Cio' a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci e/o della proteina P da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum che pertantonon dovrebbero essere somministrate in concomitanza con digossina. Se un paziente sta assumendo contemporaneamente prodotti a base di Hyper icum perforatum i livelli plasmatici di digossina devono essere controllati e la terapia con Hypericum perforatum deve essere interrotta. I livelli plasmatici di digossina potrebbero risultare aumentati con l'interruzione dell'assunzione di Hypericum perforatum. Il dosaggio di digossina potrebbe necessitare di un aggiustamento.
Effetti indesiderati
Le manifestazioni piu' frequenti sono rappresentate da disturbi gastrointestinali (scialorrea, nausea, vomito, diarrea), da disturbi del sistema nervoso centrale (cefalea, astenia, torpore) e periferici (scotomi, visione indistinta, visione gialla) e da disturbi cardiaci (extrasistoli ventricolari, bigeminismo, tachicardia ventricolare, dissociazione atrio-ventricolare, tachicardia giunzionale A-V, tachicardia atriale parossitica con blocco, turbe della conduzione fino a blocco completo). La nausea e il vomito possono precedere, ma non obbligatoriamente,la comparsa delle aritmie. La somministrazione di potassio (ad esempi o infusione endovenosa di 40 mEq di KCl in 500 ml di glucosio al 5%) puo' essere utile per il trattamento delle aritmie da digitale. Il potassio non e' indicato se esiste un blocco atrioventricolare.
Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento il farmacova usato solo nei casi di effettiva necessita'.