Etiltox - 30cpr 200mg
Dettagli:
Nome:Etiltox - 30cpr 200mgCodice Ministeriale:010681029
Principio attivo:Disulfiram
Codice ATC:N07BB01
Fascia:A
Prezzo:4.86
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:A.F.O.M. Dipendenze Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci utilizzati nei disturbi da dipendenza.
Principi attivi
Disulfiram.
Eccipienti
Cellulosa microcristallina; magnesio stearato.
Indicazioni
Il prodotto e' indicato nella terapia di disassuefazione dall'etilismocronico.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' individuale accertata verso il principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bambini ed adolescenti di eta' inferiore a 18 anni; insufficienza cardiaca, coronaropatia; seri eventi cerebrovascolari; ipertensione non trattataserio disturbo della personalita', psicosi, rischio di suicidio, consumo di alcol [ed in soggetti sottoposti di recente a trattamento con preparati contenenti alcol (sciroppi contro la tosse, gocce, tonici o similari)]. I pazienti trattati con il farmaco non devono essere esposti ad Etilene Dibromuro ed ai suoivapori; allattamento.
Posologia
L'uso del farmaco e' riservato agli adulti. L'uso del medicinale deve essere accompagnato da un adeguato trattamento psico-terapeutico di supporto. Dose iniziale: i pazienti idonei non devono aver ingerito alcol per almeno 24 ore. Dopo un accurato esame clinico somministrare 4-6 compresse per via orale in una sola volta per tre-quattro giorni consecutivi e ridurre gradualmente a 1-2 compresse al giorno. Dose di mantenimento: allo scopo di evitare ricadute, il trattamento di mantenimento dovrebbe essere, protratto secondo il giudizio del medico per alcunimesi ma, non oltre i 5 mesi, e rivalutato periodicamente dal medico.
Conservazione
Non sono richieste particolari precauzioni per la conservazione.
Avvertenze
Il medicinale deve essere usato sotto diretto controllo di medici esperti nel trattamento della dipendenza cronica da alcol e in pazienti selezionati e collaboranti. Il disulfiram non deve essere mai somministrato all'insaputa del paziente. Il farmaco va usato con cautela e sottocontrollo medico nei pazienti con insufficienza renale, epatica, pato logie croniche respiratorie, diabete mellito, ipotiroidismo, ipertiroidismo, epilessia, danno cerebrale e dermatite da contatto causata dalla gomma. I pazienti che iniziano la terapia devono essere informati e consapevoli che non devono consumare alcol durante il trattamento e per 14 giorni dopo la sospensione del farmaco, dal momento che il disulfiram previene il metabolismo dell'etanolo e causa l'accumulo di acetaldeide nell'organismo. Questo accumulo puo' provocare la reazione alcol-disulfiram con gli effetti avversi gravi. I pazienti devono essere consapevoli che la reazione alcol-disulfiram e' spiacevole, talvolta imprevedibile ed intensa. Prima di iniziare il trattamento si consiglia di effettuare opportuni esami per stabilire l'idoneita' del paziente altrattamento. I pazienti devono essere avvertiti della natura impreved ibile e potenzialmente grave di una reazione disulfiram-alcol, in raricasi sono stati riportati decessi a seguito di elevato consumo di bev ande alcoliche da parte dei pazienti trattati con disulfiram. I pazienti vanno avvertiti della possibile presenza di alcol nella forma liquida di sciroppi, gocce, cibi, articoli da toeletta e collutori che possono contenere alcol in quantita' sufficiente da determinare la reazione. Bisogna prestare molta attenzione all'assunzione di bevande "non-alcolica" o "alcool-free", tipo birre e vini a bassa gradazione alcolicache, se consumate in quantita', possono provocare la reazione alcol-d isulfiram. Il medicinale non deve essere somministrato durante l'uso di alcool, entro le 24 ore dall'ultima ingestione di alcol e in pazienti non perfettamente coscienti. In rari casi, disulfiram puo' causare un serio danno epatico, soprattutto dopo 1-3 mesi di trattamento. Primadell'inizio del trattamento occorre misurare i fattori di coagulazion e, le amino transferasi e la fosfatasi alcalina. Le amino transferasi andranno controllate durante e dopo il trattamento, in caso di valori molto elevati (3 volte il livello di riferimento), sospendere la somministrazione del disulfiram. Il disulfiram e' controindicato nei bambini al di sotto dei 18 anni. Il paziente dovrebbe avere un adeguato supporto familiare e trattamento psicoterapeutico per evitare l'uso di alcol.
Interazioni
L'intensita' della reazione alcol-disulfiram puo' essere aumentata da amitriptilina e clorpromazina. Disulfiram inibisce il metabolismo di alcune benzodiazepine quali clordiazepossido e diazepam aumentando il loro effetto sedativo. Le benzodiazepine possono ridurre la reazione alcol-disulfiram. Disulfiram inibisce il metabolismo di vari farmaci chesono metabolizzati nel fegato come anticoagulanti orali di tipo cumar inico (warfarin), ipoglicemizzanti orali, ipnotici e sedativi (es. teofillina,) determinando un aumento della loro concentrazione e conseguente tossicita'. Puo' essere necessario quindi l'aggiustamento della dose. Studi su animali hanno indicato un'inibizione simile sul metabolismo della petidina, morfina e amfetamine. L'assunzione contemporanea del medicinale con, metronidazolo, isoniazide e paraldeide, puo' provocare un aumento dello stato confusionale, cambiamenti comportamentali, psicosi ed allucinazioni. Un potenziamento della sindrome organica cerebrale e' stata osservata molto raramente dopo somministrazione di pimozide. Il disulfiram riduce la biotrasformazione della fenitoina incrementandone le concentrazioni e la tossicita', cosi' come inibisce la metabolizzazione dell'antipirina, della rifampicina, del diazepam. Interazioni farmacodinamiche con conseguenze cliniche gravi sono da prevedere in pazienti che assumono farmaci bloccanti, vasodilatatori oppure farmaci le cui azioni sul SNC siano mediate da noradrenalina, dopamina o farmaci inibitori delle MAO (fenelzina, tranilcipromina). Il disulfiram non deve essere somministrato con farmaci ad attivita' simile sull'aldeide deidrogenasi quali le sulfaniluree, fenilbutazone, aminofenazone ed alcune cefalosporine (moxolactam, cefamandolo e cefoperazone).
Effetti indesiderati
Il medicinale puo' indurre effetti indesiderati che tendono a regredire nel corso del trattamento o dopo adeguato aggiustamento della posologia. Le classi di frequenza sono definite come segue: molto comune (>=1/10); comune(>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10,000), non noto. Disturbi psichiatrici. Raro: reazioni psicotiche, depressione, paranoia, schizofrenia, mania. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza (all'inizio del trattamento), cefalea; raro: neuropatia periferica -neurite ottica;frequenza non nota: encefalopatia. Patologie gastrointestinali. Comun e: nausea, vomito. alitosi, dolore gastrico, diarrea. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Patologie epato-biliari. Raro: ittero, valori elevati di ASAT, ALAT e bilirubina; molto raro: danno epatico, epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: dermatite allergica con esantema, prurito, eruzione simile all'acne. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia (all'inizio del trattamento). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: riduzione della libido, disfunzione sessuale. Disulfiram determina un blocco irreversibile dell'aldeide deidrogenasi, enzima che metabolizza l'alcol. In caso di assunzione di alcol, l'accumulo di acetaldeide e' considerato il fattore principale della reazionealcol-disulfiram. La reazione spesso si sviluppa entro 15 minuti dall 'esposizione all'alcol; i sintomi hanno generalmente un picco da 30 minuti ad 1 ora e gradualmente si riducono nel giro di poche ore. I sintomi possono essere gravi e pericolosi per la vita. La reazione comprende le seguenti manifestazioni: intensa vasodilatazione del viso e del collo con sensazione di calore ("flushing"), arrossamento, aumento della temperatura corporea, sudorazioni, nausea, vomito, prurito, orticaria, ansia, vertigini, cefalea, visione confusa, palpitazioni ed iperventilazione. In casi gravi si possono verificare tachicardia, ipotensione, depressione respiratoria, dolore toracico, prolungamento del QT, depressione ST, aritmie, coma e convulsioni. Complicazioni rare comprendono ipertensione, broncospasmo e metaemoglobinemia. In caso di reazioni particolarmente violente a seguito dell'assunzione di alcool, occorrera' adottare una terapia di supporto intensiva affiancata dalla somministrazione di ossigeno e della ricostituzione dei fluidi corporei.
Gravidanza e allattamento
Il farmaco non dovrebbe essere usato durante la gravidanza. L'uso di disulfiram nel primo trimestre di gravidanza e' sconsigliato. L'uso di disulfiram in gravidanza va considerato dopo aver esaminato il suo rischio/beneficio in relazione agli effetti avversi dell'alcolismo nelle donne gravide. Vi sono state rare segnalazioni di anomalie congenite in neonati le cui madri avevano assunto disulfiram in associazione ad altri farmaci durante la gravidanza. Il farmaco non deve essere usato durante l'allattamento. Non e' noto se disulfiram sia escreto nel lattematerno. Il suo uso durante l'allattamento non e' consigliato special mente quando vi e' la possibilita' di un'interazione con le medicine che il neonato sta ricevendo.