Etacortilen - 0,15% Coll 20d 0,3

Dettagli:
Nome:Etacortilen - 0,15% Coll 20d 0,3
Codice Ministeriale:018805022
Principio attivo:Desametasone Fosfato Sodico
Codice ATC:S01BA01
Fascia:C
Prezzo:13.5
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sifi Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Collirio soluzione
Contenitore:Contenitore monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ETACORTILEN

Formulazioni

Etacortilen - 0,15% Coll 20d 0,3

Categoria farmacoterapeutica

Antiinfiammatori, corticosteroidi non associati.

Principi attivi

Desametasone sodio fosfato 1,5 mg.

Eccipienti

Collirio, soluzione in flacone multidose: borace, sodio cloruro, polisorbato 80, alcool, sodio citrato, sodio metabisolfito, disodio edetato, acido cloridrico 1N, alcool feniletilico, benzalconio cloruro, creatinina, acqua depurata. Collirio, soluzione in contenitori monodose: sodio citrato, sodio fosfato monobasico monoidrato, disodio fosfato dodecaidrato, acqua depurata. Gel oftalmico in contenitori monodose: sodiocitrato, sodio fosfato monobasico monoidrato, disodio fosfato dodecai drato, gomma xantano, acqua depurata.

Indicazioni

Congiuntiviti primaverili, allergiche. Blefariti e blefarocongiuntiviti allergiche. Cheratocongiuntiviti allergiche; scleriti, episcleriti; uveiti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata verso il principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipertensione endoculare. Herpes simplex. Infezioni da virus della cornea in fase ulcerativa acuta. Congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale (test positivo alla fluoresceina). Tubercolosi e micosi dell'occhio. Oftalmie purulenteacute. Congiuntiviti purulente. Blefariti purulente ed erpetiche. Orz aiolo. Lesioni o abrasioni corneali. Bambini di eta' inferiore a tre anni. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Posologia

Collirio, soluzione: una goccia di collirio, soluzione da instillare nel fornice congiuntivale tre - quattro volte al di' o secondo prescrizione medica. Gel oftalmico: una goccia di gel oftalmico da instillare nel fornice congiuntivale tre - quattro volte al di' o secondo prescrizione medica. Istruzioni per l'uso. Collirio, soluzione in contenitorimultidose: rimuovere la capsula in alluminio tirando il dischetto cen trale prima verso l'alto poi verso l'esterno e in basso, seguendo le intaccature; togliere il tappo dal flacone ed inserire il contagocce; dopo aver tolto il tappino di protezione del contagocce, capovolgere ilflacone ed instillare premendo; in caso di uso di lenti a contatto, q ueste devono essere rimosse prima dell'instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti. Collirio, soluzione in contenitori monodose: assicurarsi che la monodose sia intatta; staccare la monodose dalla strip; aprire ruotando la parte superiore senza tirare. Gel oftalmico in contenitori monodose: assicurarsi che la monodose siaintatta; staccare la monodose dalla strip; afferrare il contenitore m onodose dalla base; scuotere verso il basso; aprire ruotando la parte superiore e tirare.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

L'uso, soprattutto se prolungato, di corticosteroidi puo' determinare un aumento della pressione intraoculare. Si consiglia pertanto di controllare la pressione intraoculare qualora si utilizzino corticosteroidi per piu' di due settimane. Poiche' i corticosteroidi favoriscono anche l'insorgenza di cataratta, e' consigliabile non farne uso per lunghi periodi di tempo. Particolare attenzione occorre prestare alle patologie accompagnate da assottigliamento corneale. In presenza di infezioni virali, i corticosteroidi possono favorire l'aggravamento della malattia con opacizzazione irreversibile della cornea. Nelle cheratiti erpetiche se ne sconsiglia l'uso che puo' essere eventualmente consentito sotto stretta sorveglianza dell'oculista. La somministrazione localedi corticosteroidi a pazienti affetti da congiuntivite batterica, vir ale o fungina, puo' mascherare i segni della progressione dell'infezione. L'uso di corticosteroidi in presenza di lesioni ritarda la guarigione dei tessuti lesi, favorendo l'insorgenza e la diffusione di eventuali infezioni. Nei bambini da 3 a 12 anni il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Il collirio, soluzione in flacone multidose contiene sodio metabisolfito che puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Il collirio, soluzione in flacone multidose contiene benzalconio cloruro che di solito viene utilizzato come conservante nei prodotti oftalmici. E' stato riportato che il benzalconio cloruro e' causa di cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, puo' causare irritazione oculare ed una alterazione del colore delle lenti a contatto morbide. Si richiede un attento monitoraggio nei pazienti affetti da secchezza oculare che utilizzano il farmaco frequentemente o per periodi prolungati, o nei casi in cui la cornea sia compromessa. Poiche' le lenti a contatto possono assorbire il benzalconio cloruro, queste devono essere rimosse prima dell'applicazione del medicinale, e possono essere riapplicate dopo 15 minuti.

Interazioni

Non note.

Effetti indesiderati

Possibili effetti indesiderati dovuti al corticosteroide sono: aumentodella pressione intraoculare dopo 15-20 giorni di applicazione topica in pazienti predisposti o glaucomatosi; formazione di cataratta sub-c apsulare posteriore in seguito a trattamenti prolungati; sviluppo o aggravamento di infezioni da Herpes simplex o fungine; ritardo della cicatrizzazione. In tutti questi casi e' opportuno sospendere il trattamento e ricorrere ad una terapia adeguata. Occasionalmente il prodotto puo' determinare lieve prurito o bruciore.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico.