Esomeprazolo Sand - 14cps 20mg

Dettagli:
Nome:Esomeprazolo Sand - 14cps 20mg
Codice Ministeriale:040199299
Principio attivo:Esomeprazolo Magnesio Diidrato
Codice ATC:A02BC05
Fascia:A
Prezzo:5.9
Rimborso:5.9
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide gastroresistenti
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ESOMEPRAZOLO SANDOZ CAPSULE RIGIDE GASTRORESISTENTI

Formulazioni

Esomeprazolo Sand - 14cps 20mg
Esomeprazolo Sand - 14cps 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della pompa protonica.

Principi attivi

Esomeprazolo (come esomeprazolo magnesio diidrato).

Eccipienti

Granuli pellettati nel nucleo della capsula: sfere di zucchero (saccarosio e amido di mais), povidone, sodio laurilsolfato, alcool polivinilico, titanio diossido (E171), macrogol, talco (E553b), magnesio carbonato pesante, polisorbato 80 (E433), copolimero acido metacrilico - etilacrilato (1:1) dispersione al 30%. Involucro della capsula: gelatina (E441), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172).

Indicazioni

Malattia da reflusso gastroesofageo (GERD): trattamento dell'esofagitecorrosiva da reflusso, gestione a lungo termine dei pazienti con esof agite risolta per la prevenzione delle recidive, trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). In associazione con regimi terapeutici antibatterici appropriati per l'eradicazione dell' Helicobacter pylori, remissione dell' Helicobacter pylori associatoa ulcera duodenale e prevenzione della recidiva di ulcere peptiche in pazienti con ulcere associate a Helicobacter pylori. Pazienti che ric hiedono terapia continuata con FANS: remissione delle ulcere gastricheassociate a terapia con FANS, prevenzione di ulcere gastriche e duode nali associate a terapia con FANS in pazienti a rischio. Trattamento prolungato dopo prevenzione indotta con endovenosa di nuove emorragie di ulcere peptiche. Trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota all'esomeprazolo, ai benzimidazoli sostituiti o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'esomeprazolo non deve essere usato in associazione con nelfinavir.

Posologia

Le capsule devono essere ingerite intere con un po' d'acqua. Le capsule non devono essere masticate o frantumate. Per i pazienti che hanno difficolta' di ingestione, le capsule possono essere aperte e i granulipellettati possono essere mescolati in un bicchiere d'acqua non gassa ta. Non deve essere utilizzato nessun altro liquido poiche' il rivestimento enterico puo' dissolversi. Bere l'acqua con i granuli pellettatiimmediatamente o entro 30 minuti. Sciacquare il bicchiere con mezzo b icchiere d'acqua e bere. I granuli pellettati non devono essere masticati o frantumati. Per i pazienti che non sono in grado di ingerire, lecapsule possono essere aperte e i granuli pellettati possono essere m escolati in acqua non gassata e somministrati tramite tubo gastrico. E' importante testare l'adeguatezza della siringa e del tubo scelti prima dell'uso. >>Popolazione pediatrica. Non usare in bambini di eta' inferiore a 12 anni poiche' non ci sono dati disponibili. >>Adulti e adolescenti di eta' >= 12 anni. Malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). Trattamento dell'esofagite corrosiva da reflusso: 40 mg una volta al giorno per 4 settimane. Si raccomandano ulteriori 4 settimane di trattamento per i pazienti in cui l'esofagite non si e' risolta o che presentano sintomi persistenti. Gestione a lungo termine dei pazienti conesofagite risolta per la prevenzione delle recidive: 20 mg una volta al giorno. Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo (GERD): 20 mg una volta al giorno in pazienti senza esofagite. Se dopo 4 settimane non e' stato ottenuto il controllo dei sintomi, ilpaziente deve essere sottoposto ad ulteriori esami. Una volta che i s intomi si sono risolti, il successivo controllo dei sintomi puo' essere ottenuto con 20 mg una volta al giorno. Negli adulti puo' essere usato un regime a richiesta prendendo 20 mg una volta al giorno, quando necessario. Nei pazienti trattati con FANS a rischio di sviluppo di ulcere gastriche e duodenali, il successivo controllo dei sintomi con un regime a richiesta non e' raccomandato. >>Adulti. In associazione a regimi terapeutici antibatterici appropriati per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori, remissione di ulcera duodenale associata a Helicobacter pylori e prevenzione della recidiva di ulcere peptiche in pazienticon ulcere associate a Helicobacter pylori: 20 mg con 1 g di amoxicil lina e 500 mg di claritromicina, tutti 2 volte al giorno per 7 giorni.Pazienti che richiedono terapia continuata con FANS. Remissione delle ulcere gastriche associate a terapia con FANS: la dose abituale e' di 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' di 4-8 settim ane. Prevenzione di ulcere gastriche e duodenali associate a terapia con FANS, in pazienti a rischio: 20 mg una volta al giorno. Trattamentoprolungato dopo prevenzione indotta con endovenosa di nuove emorragie di ulcere peptiche: 40 mg una volta al giorno per 4 settimane dopo pr evenzione indotta con endovenosa di nuove emorragie di ulcere peptiche. Trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison: la dose iniziale raccomandata e' 40 mg due volte al giorno. Il dosaggio deve poi essere aggiustato individualmente e il trattamento deve essere continuato per tutto il tempo clinicamente indicato. Sulla base dei dati clinici disponibili, la maggioranza dei pazienti puo' essere controllata con dosi tra 80 e 160 mg di esomoeprazolo al giorno. Con dosi al di sopra degli80 mg, la dose deve essere divisa e somministrata due volte al giorno . >>Compromissione della funazionalita' renale. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa non e' necessario un aggiustamento di dose. A causa dell'esperienza limitata in pazienti con insufficienza renale grave, questi pazienti devono essere trattati con cautela. >>Compromissione della funzionalita' epatica. Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non e' necessario un aggiustamento di dose.Per i pazienti con compromissione epatica grave, non si deve superare la dose massima di 20 mg. >>Anziani. Negli anziani non e' necessario un aggiustamento di dose. Non ingerire la capsula essiccante fornita nel contenitore.

Conservazione

Confezione in blister OPA/Al/PE + film essiccante e alu foil: questo medicinale non richiede particolari precauzioni per la conservazione Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Confezione in blister OPA/Al/PVC/AL: non conservare al di sopra dei 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Contenitore in HDPE: questo medicinalenon richiede particolari precauzioni per la conservazione Tenere il f lacone chiuso ermeticamente per proteggere il medicinale dall'umidita'.

Avvertenze

In presenza di qualsiasi sintomo d'allarme (ad es. significativa perdita di peso involontaria, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta o e' presente ulcera gastrica, deve essere esclusa la malignita', poiche' il trattamento con il prodotto puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. I pazienti in trattamento a lungo termine (in particolare quelli trattati per piu' di un anno) devono essere tenuti sotto regolare monitoraggio. E' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come esomeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (>1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, sopratutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. I pazientiin trattamento a richiesta devono essere istruiti a contattare il pro prio medico se i sintomi cambiano di tipologia. Quando si prescrive l'esomeprazolo per una terapia a richiesta, si devono tenere in considerazione le implicazioni per le interazioni con altri medicinali, dovutea concentrazioni plasmatiche fluttuanti dell'esomeprazolo. Quando si prescrive l'esomeprazolo per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori devono essere tenute in considerazione possibili interazioni di principi attivi per tutti i componenti della tripla terapia. La claritromicina e' un potente inibitore del CYP3A4 e dunque devono essere prese in considerazione le controindicazioni e le interazioni della claritromicina quando si usa la terapia tripla in pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali metabolizzati tramite CYP3A4 quali cisapride. Il trattamento con gli inibitori della pompa protonica puo' portare a un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali quali Salmonella e Campylobacter. La somministrazione concomitante di esomeprazolo con atazanavir non e' raccomandata. Se si giudica inevitabile l'associazione di atazanavir con un inibitore della pompa protonica, si raccomanda uno stretto monitoraggio in associazione ad un aumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; l'esomeprazolo non deve superare i 20 mg. Esomeprazolo e' un inibitore del CYP2C19. All'inizio o alla fine del trattamento con esomeprazolo deve essere considerata la potenziale interazione con farmaci metabolizzati dal CYP2C19. E' stata osservata un'interazione tra clopidogrel e omeprazolo. La rilevanza cllnica di questa interazione e' incerta. A titolo precauzionale, deve essere scoraggiato l'uso concomitante di clopidogrel e omeprazolo. L'aumento del livello di CgA puo' interferire con le indagini peri tumori neuroendocrini. Per evitare questa interferenza, il trattame nto con esomeprazolo deve essere temporaneamente interrotto per almenocinque giorni prima delle misurazioni di CgA. Esomeprazolo, come tutt i i farmaci acido-bloccanti, puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo-o acloridria. Questo deve essere considerato nei pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio relativi al ridotto assorbimento della vitamina B12 sottoposti a terapia a lungo termine. Contiene saccarosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o carenza di saccarosio-isomaltasi non devono assumerequesto medicinale.

Interazioni

>>Effetti dell'esomeprazolo sulla farmacocinetica di altri principi attivi. La ridotta acidita' intragastrica durante il trattamento con esomeprazolo puo' aumentare o ridurre l'assorbimento di principi attivi se il meccanismo di assorbimento e' influenzato dall'acidita' gastrica.Insieme all'uso di altri inibitori della secrezione acida o antiacidi , l'assorbimento di ketoconazalo e itraconazolo puo' diminuire e l'assorbimento di digossina puo' aumentare durante il trattamento con esomeprazolo. L'associazione di omeprazolo (20 mg al giorno) e digossina insoggetti sani ha aumentato la biodisponibilita' della digossina del 1 0% (fino al 30% in due soggetti su dieci). Raramente e' stata riportata tossicita' da digossina. Prestare cautela quando esomeprazolo e' usato a dosi elevate in pazienti anziani. Quindi aumentare il monitoraggio terapeutico della digossina. Omeprazolo interagisce con alcuni inibitori della proteasi; l'importanza clinica e i meccanismi dietro questeinterazioni non sono sempre noti. L'aumento del pH gastrico durante i l trattamento con omeprazolo puo' modificare l'assorbimento degli inibitori della proteasi. Altri possibili meccanismi di interazione avvengono tramite inibizione di CYP 2C19. Per atazanavir e nelfinavir, sono stati riferiti livelli sierici ridotti se associati con omeprazolo; l'associazione non e' raccomandata. Omeprazolo (40 mg una volta al giorno) con atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg a volontari sani ha dato luogo a una sostanziale riduzione nell'esposizione ad atazanavir (riduzione di circa il 75% di AUC, Cmax e Cmin). L'aumento della dose di atazanavir a 400 mg non ha compensato l'impatto di omeprazolo sull'esposizione ad atazanavir. L'associazione di omeprazolo (20 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha ridotto di circa il 30% nell'esposizione ad atazanavir rispetto all'esposizione osservata atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg una volta al giornosenza omeprazolo 20 mg una volta al giorno. L'associazione di omepraz olo (40 mg una volta al giorno) ha ridotto l'AUC, Cmax e Cmin medi di nelfinavir de 36-39% e l'AUC, Cmax e Cmin medi del metabolita farmacologicamente attivo M8 erano ridotti del 75-92%. Per saquinavir (in concomitanza con ritonavir), sono stati riferiti aumenti dei livelli sierici (80-100%) durante l'associazione con omeprazolo (40 mg una volta algiorno). Omeprazolo 20 mg una volta al giorno non ha avuto effetti su ll'esposizione di darunavir (in concomitanza con ritonavir) e amprenavir (in concomitanza con ritonavir). Esomeprazolo 20 mg una volta al giorno non ha avuto effetti sull'esposizione di amprenavir (con o senza ritonavir in concomitanza). A causa degli effetti farmacodinamici e delle proprieta' farmacocnetiche simili di omeprazolo e esomeprazolo, l'associazione di esomeprazolo e atazanavir non e' raccomandata e l'associazione di esomeprazolo e nelfinavir e' controindicata. L'esomeprazolo inibisce CYP2C19, il principale enzima che metabolizza l'esomeprazolo. Pertanto, quando l'esomeprazolo vene associato a principi attivi metabolizzati da CYP2C19, quali diazepam, citalopram, imipramina, clomipramina, fenitoina, ecc., le concentrazioni plasmatiche di questi principi attivi possono aumentare e potrebbe essere necessario ridurre la dose. Considerare cio', in particolare quando si prescrive esomeprazoloper la terapia a richiesta. L'associazione con 30 mg di esomeprazolo ha ridotto del 45% nella clearance del diazepam substrato di CYP2C19. L'associazione di 40 mg di esomeprazolo ha aumentato del 13% dei valori minimi plasmatici della fenitoina in pazienti epilettici. Si raccomanda di monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina quando viene introdotto o sospeso esomeprazolo. Omeprazolo (40 mg una volta al giorno) ha aumentato Cmax e AUCtau di voriconazolo (un substarto del CYP2C19) rispettivamente del 15% e del 41%. L'associazione di 40 mg di esomeprazolo in pazienti trattati con warfarin in studi clinici ha mostrato che i tempi di coagulazione rientravano nell'intervallo accettato. Tuttavia, nella fase post-marketing, durante l'associazione sono stati riferiti pochi casi isolati di INR elevato di rilevanza clinica. Si raccomanda il monitoraggio quando si inizia o si termina l'associazione con esomeprazolo durante il trattamento con warfarin o con altri derivati delle cumarine. Nei volontari sani, l'associazione di 40 mg diesomeprazolo ha aumentato del 32% l'area sotto la curva concentrazion e plasmatica/tempo (AUC) e prolungato del 31% l'emivita di eliminazione (t1/2) senza aumenti significativi dei livelli plasmatici massimi dicisapride. Il lieve prolungamento dell'intervallo QTc osservato dopo la somministrazione di cisapride in monoterapia non e' stato ulteriormente prolungato quando la cisapride e' stata associata a esomeprazolo.Esomeprazolo non ha mostrato effetti clinicamente rilevanti sulla far macocinetica di amoxicillina o chinidina. Gli studi sull'associazione di esomeprazolo con naprossene o rofecoxib non hanno identificato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente rilevante durante gli studi a breve termine. In uno studio clinico in crossover, e' stato somministrato per 5 giorni clopidogrel (dose di carico 300 mg seguita da 75 mg/die) da solo e con omeprazolo (80 mg allo stesso tempo di clopidogrel). L'esposizione al metabolita attivo di clopidogrel e' diminuita del 46% (giorno 1) e il 42% (giorno 5) quando associato a omeprazolo. Sie' verificata una riduzione dell'inibizione media dell'aggregazione p iastrinica (IPA) del 47% (24 ore) e del 30% (giorno 5) dopo associazione con clopidogrel. La somministrazione di clopidogrel ed omeprazolo in tempi diversi non ha impedito la loro interazione che e' probabilmente dovuta all'effetto inibitorio di omeprazolo sul CYP2C19. Sono statiriportati dati contradditori sulle implicazioni cliniche di questa in terazione PK/PD in termini di eventi cardiovascolari maggiori. >>Effetti di altri principi attivi sulla farmacocinetica di esomeprazolo. Esomeprazolo viene metabolizzato da CYP2C19 e CYP3A4. L'associazione di esomeprazolo e un inibitore di CYP3A4, la claritromicina (500 mg due volte al giorno) ha raddoppiato nell'esposizione (AUC) a esomeprazolo. L'associazione di esomeprazolo e un inibitore associato di CYP2C19 e CYP 3A4 puo' dar luogo ad un'esposizione a esomeprazolo piu' che raddoppiata. L'inibitore di CYP2C19 e CYP3A4 voriconazolo ha aumentato l'AUCtau di omeprazolo del 280%. Un aggiustamento di dose di esomeprazolo non e' regolarmente richiesto in nessuna di queste situazioni. Tuttavia,considerare un aggiustamento di dose in pazienti con compromissione e patica grave e qualora sia indicato il trattamento a lungo termine. Farmaci noti per indurre CYP2C19 o del CYP3A4 o entrambi (come rifampicina ed erba di San Giovanni) possono diminuire i livelli sierici di esomeprazolo, aumentandone il metabolismo.

Effetti indesiderati

Nel programma di studi clinici per esomeprazolo e nell'esperienza post-marketing sono state identificate o sospettate le seguenti reazioni avverse. Nessuna di queste e' stata dimostrata come dose-correlata. Le reazioni sono classificate in base alla frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000) , molto raro (<1/10.000), frequenza non nota (non puo' essere valutata sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, trombocitopenia; molto raro: agranulocitosi, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita', per esempio febbre, angioedema e reazione/shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: edema periferico; raro: iponatriemia; non nota: ipomagnesiemia, grave ipomagnesiemia puo' essere correlata a ipocalcemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia; raro: agitazione, confusione, depressione; molto raro: aggressivita', allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: vertigini, parestesia, sonnolenza; raro: disturbi del gusto. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Comune: dolori addominali, costipazione, diarrea, flatulenza, nausea/vomito; non comune: bocca secca; raro:stomatiti, candidosi gastrointestinali. Patologie epatobiliari. Non c omune: aumento degli enzimi epatici; raro: epatite con o senza ittero;molto raro: insufficienza epatica, encefalopatia nei pazienti con mal attia epatica pre-esistente. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: dermatite, prurito, eruzione cutanea, orticaria; raro: alopecia, fotosensibilita'; molto raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: fratture dell'anca, polso ocolonna vertebrale; raro: artralgia, mialgia; molto raro: debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: malessere, aumento della sudorazione.

Gravidanza e allattamento

Per l'esomeprazolo, i dati clinici sulle gravidanze esposte sono insufficienti. Con la miscela racemica, omeprazolo, i dati provenienti da studi epidemiologici su un numero maggiore di gravidanze esposte non indicano effetti di malformazione o fetotossici. Studi sugli animali conesomeprazolo non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguard o lo sviluppo ebrionale/fetale. Gli studi su animali con la miscela racemica non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguardo la gravidanza, il parto o lo sviluppo post-natale. Si deve esercitare cautela quando si prescrive questo medicinale alle donne in gravidanza. None' noto se l'esomeprazolo venga escreto nel latte materno umano. Non sono stati condotti studi su donne in allattamento. Pertanto non usaredurante l'allattamento.