Esmya - 28cpr 5mg
Dettagli:
Nome:Esmya - 28cpr 5mgCodice Ministeriale:042227013
Principio attivo:Ulipristal Acetato
Codice ATC:G03XB02
Fascia:A
Prezzo:222.09
Glutine:Senza glutine
Produttore:Gedeon Richter Italia Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale.
Principi attivi
Ulipristal acetato.
Eccipienti
Cellulosa microcristallina; mannitolo; croscarmellosa sodica; talco; magnesio stearato.
Indicazioni
Ulipristal acetato e' indicato nel trattamento pre-operatorio di sintomi, da moderati a gravi, di fibromi uterini in donne adulte in eta' riproduttiva; ulipristal acetato e' indicato nel trattamento intermittente dei sintomi da moderati a gravi di fibromi uterini in donne adulte in eta' riproduttiva.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; gravidanza e allattamento; sanguinamento vaginale di eziologia ignota o per motivi diversi dal fibroma uterino; carcinoma uterino, della cervice, ovarico o mammario.
Posologia
Il trattamento consiste in una compressa da 5 mg da assumere per boccauna volta al giorno per cicli di trattamento pari a un periodo massim o di 3 mesi ciascuno. I trattamenti devono iniziare solo quando si e' verificata la mestruazione: il primo ciclo di trattamento deve iniziare durante la prima settimana della mestruazione; i cicli successivi devono iniziare il prima possibile durante la prima settimana della seconda mestruazione successiva al completamento del precedente ciclo di trattamento. Bisogna spiegare alla paziente che e' necessario rispettare gli intervalli di sospensione del trattamento. Il trattamento ripetuto intermittente e' stato studiato fino ad un massimo di 4 cicli di trattamento intermittenti. Se una paziente dimentica di assumere una dose, deve assumere ulipristal acetato non appena possibile. Se sono passate piu' di 12 ore dal momento in cui la dose e' stata saltata, la paziente non deve piu' assumere la dose dimenticata, bensi' deve semplicemente riprendere lo schema posologico abituale. Insufficienza renale: in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non e' raccomandato alcun aggiustamento della dose. In assenza di studi specifici, ulipristal acetato non e' raccomandato in pazienti con insufficienza renale grave a meno di attuare un monitoraggio rigoroso della paziente. Insufficienza epatica: in pazienti con insufficienza epatica lieve non e' raccomandato alcun aggiustamento della dose. In assenza di studi specifici, ulipristal acetato non e' raccomandato in pazienti con insufficienza epatica moderata o grave a meno di attuare un rigoroso monitoraggio della paziente. Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di ulipristal acetato nella popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia di ulipristal acetato sono state determinate esclusivamente in donne di almeno 18 anni di eta'. Modo di somministrazione: le compresse possono essere assunte con o senza cibo.
Conservazione
Tenere i blister nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinaledalla luce.
Avvertenze
Ulipristal acetato deve essere prescritto solo dopo attenta diagnosi. Prima del trattamento e' necessario escludere la gravidanza. Eseguire un test di gravidanza qualora si sospetti una gravidanza prima dell'inizio di un nuovo ciclo di trattamento. Contraccezione: l'uso concomitante di pillola progestinica, di dispositivo intrauterino a rilascio diprogestinico o di pillola anticoncezionale orale combinata non e' rac comandato. Sebbene la maggioranza delle donne che assumono una dose terapeutica di ulipristal acetato presentino anovulazione, durante il trattamento si raccomanda l'uso di un metodo contraccettivo non ormonale. >>Alterazioni endometriali. Ulipristal acetato esercita un'azione farmacodinamica specifica sull'endometrio: in pazienti trattate con ulipristal acetato possono essere osservate alterazioni dell'istologia dell'endometrio. Queste alterazioni sono reversibili dopo la cessazione del trattamento. Tali alterazioni istologiche sono definite "Alterazioni endometriali associate a modulatori dei recettori del progesterone" (PAEC) e non vanno considerate erroneamente iperplasia endometriale. Nel corso del trattamento puo' inoltre verificarsi un aumento reversibile dello spessore dell'endometrio. In caso di trattamento ripetuto intermittente, si raccomanda il monitoraggio periodico dell'endometrio. Cio' prevede un'ecografia annuale, da eseguire dopo la ripresa delle mestruazioni durante il periodo di sospensione del trattamento. Se si osserva un ispessimento dell'endometrio che persiste dopo la ripresa delle mestruazioni durante i periodi di sospensione del trattamento o peroltre 3 mesi dopo il termine dei cicli di trattamento e/o si osserva un profilo di sanguinamento alterato, si devono eseguire indagini comprendenti la biopsia endometriale per escludere altre patologie sottostanti, compresa la neoplasia maligna endometriale. In caso di iperplasia (senza atipia), si raccomanda il monitoraggio secondo la pratica clinica abituale (ad esempio controllo di follow-up dopo 3 mesi). In casidi iperplasia atipica vanno eseguite le indagini e le procedure previ ste dalla pratica clinica abituale. I cicli di trattamento non devono superare i 3 mesi ciascuno, poiche' il rischio di effetti avversi sull'endometrio in caso di prosecuzione senza interruzione del trattamentoe' sconosciuto. Profilo del sanguinamento: le pazienti devono essere informate che il trattamento con ulipristal acetato provoca generalmente una riduzione significativa della perdita di sangue mestruale o amenorrea entro i primi 10 giorni di trattamento. Le mestruazioni si ripresenteranno generalmente entro 4 settimane dalla fine di ogni ciclo ditrattamento. Se, durante il trattamento ripetuto intermittente, dopo la riduzione iniziale del sanguinamento o l'amenorrea, si rileva un profilo di sanguinamento alterato persistente o inatteso, come il sanguinamento intermestruale, devono essere eseguite ulteriori indagini dell'endometrio, comprendenti la biopsia endometriale, per escludere altrepatologie sottostanti, compresa la neoplasia maligna endometriale. Il trattamento ripetuto intermittente e' stato studiato fino ad un massi mo di 4 cicli di trattamento intermittenti. Insufficienza renale Non si prevede che l'insufficienza renale alteri in maniera significativa l'eliminazione di ulipristal acetato. In assenza di studi specifici, ulipristal acetato non e' raccomandato in pazienti con insufficienza renale grave a meno di attuare un monitoraggio rigoroso della paziente. Insufficienza epatica: non vi e' alcuna esperienza terapeutica con ulipristal acetato in pazienti con insufficienza epatica. Si prevede che l'insufficienza epatica alteri l'eliminazione di ulipristal acetato, causando un aumento dell'esposizione. Tale effetto non e' ritenuto clinicamente rilevante per pazienti con compromissione lieve della funzionalita' epatica. Non e' raccomandato l'uso di ulipristal acetato in pazienti con insufficienza epatica moderata o grave a meno di attuare un monitoraggio rigoroso della paziente. Trattamenti concomitanti: la somministrazione concomitante di inibitori moderati (ad es. eritromicina, succo di pompelmo, verapamil) o potenti (ad es. chetoconazolo, ritonavir, nefazodone, itraconazolo, telitromicina, claritromicina) di CYP3A4e ulipristal acetato non e' raccomandata. L'uso concomitante di ulipr istal acetato e induttori potenti di CYP3A4 (ad es. rifampicina, rifabutina, carbamazepina, oxcarbazepina, fenitoina, fosfenitoina, fenobarbital, primidone, erba di San Giovanni, efavirenz, nevirapina, uso a lungo termine di ritonavir) non e' raccomandato. Pazienti asmatiche: l'uso in donne con asma grave non adeguatamente controllata da glucocorticoidi per via orale non e' raccomandato.
Interazioni
>>Potenziale capacita' da parte di altri farmaci di interferire con ulipristal acetato. Contraccettivi ormonali: ulipristal acetato ha una struttura steroidea e agisce come modulatore selettivo del recettore del progesterone, con effetti prevalentemente inibitori sul recettore del progesterone. E' dunque probabile che contraccettivi ormonali e progestinici riducano l'efficacia di ulipristal acetato a causa di un'azione competitiva sul recettore del progesterone. La somministrazione concomitante di prodotti medicinali contenenti progestinici non e' quindiraccomandata. Inibitori di CYP3A4: in seguito alla somministrazione d ell'inibitore moderato di CYP3A4 eritromicina propionato (500 mg due volte al di' per 9 giorni) a volontarie sane, C max e AUC di ulipristalacetato sono aumentate di 1,2 e 2,9 volte, rispettivamente; l'AUC del metabolita attivo di ulipristal acetato e' aumentata di 1,5 volte, me ntre la C max del metabolita attivo e' diminuita (variazione di 0,52 volte). In seguito alla somministrazione dell'inibitore potente di CYP3A4 chetoconazolo (400 mg una volta al di' per 7 giorni) a volontarie sane, C max e AUC di ulipristal acetato sono aumentate di 2 e 5,9 volte, rispettivamente; l'AUC del metabolita attivo di ulipristal acetato e' aumentata di 2,4 volte mentre la C max del metabolita attivo e' diminuita (variazione di 0,53 volte). Nessun aggiustamento della dose e' necessario quando ulipristal acetato e' somministrato a pazienti che ricevono in concomitanza inibitori lievi di CYP3A4. La somministrazione concomitante di inibitori moderati o potenti di CYP3A4 e ulipristal acetato non e' raccomandata. Induttori di CYP3A4: la somministrazione dell'induttore potente di CYP3A4 rifampicina (300 mg due volte al giornoper 9 giorni) a volontarie sane ha ridotto notevolmente C max e AUC d i ulipristal acetato e del suo metabolita attivo del 90% od oltre e haridotto l'emivita di ulipristal acetato di 2,2 volte, corrispondente ad un calo dell'esposizione a ulipristal acetato di circa 10 volte. L'uso concomitante di ulipristal acetato e induttori potenti di CYP3A4 (ad es. rifampicina, rifabutina, carbamazepina, oxcarbazepina, fenitoina, fosfenitoina, fenobarbital, primidone, erba di San Giovanni, efavirenz, nevirapina, uso a lungo termine di ritonavir) non e' raccomandato. Prodotti medicinali che influiscono sul pH gastrico: la somministrazione di ulipristal acetato (compresse da 10 mg) in associazione all'inibitore della pompa protonica esomeprazolo (20 mg al giorno per 6 giorni) ha prodotto una riduzione di circa il 65% del valore medio di C max , un ritardo di T max (da un valore mediano di 0,75 ore a 1,0 ore) eun aumento del 13% del valore medio di AUC. Non si prevede che questo effetto dei prodotti medicinali che aumentano il pH gastrico sia rile vante a livello clinico nella somministrazione giornaliera di ulipristal acetato in compresse. >>Potenziale capacita' da parte di ulipristalacetato di interferire con altri medicinali. Contraccettivi ormonali: ulipristal acetato puo' interferire con l'azione di prodotti contracc ettivi ormonali (solo progestinici, dispositivi a rilascio di progestinici o pillole anticoncezionali orali combinate) e progestinici somministrati per altre ragioni. La somministrazione concomitante di prodotti medicinali contenenti progestinici non e' quindi raccomandata. I prodotti medicinali contenenti progestinici non devono essere assunti per12 giorni dopo la cessazione del trattamento con ulipristal acetato. Substrati di P-gp: dati in vitro indicano che ulipristal acetato puo' essere un inibitore di P-gp a concentrazioni clinicamente rilevanti sulla parete gastrointestinale durante l'assorbimento. La somministrazione simultanea di ulipristal acetato e un substrato di P-gp non e' stata studiata e non e' possibile escludere un'interazione. I risultati invivo mostrano che ulipristal acetato (somministrato sotto forma di si ngola compressa da 10 mg) 1,5 ore prima della somministrazione del substrato di P-gp fexofenadina (60 mg) non ha effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica della fexofenadina. Si raccomanda quindi chela co- somministrazione di ulipristal acetato e substrati di P-gp (ad es. dabigatran etesilato, digossina, fexofenadina) sia distanziata ne l tempo di almeno 1,5 ore.
Effetti indesiderati
L'effetto piu' comune nelle sperimentazioni cliniche e' stato l'amenorrea (79, 2%), considerata un esito desiderabile per le pazienti. La reazione avversa piu' frequente e' stata la vampata di calore. La stragrande maggioranza delle reazioni avverse sono state lievi e moderate (95,0%), non hanno causato la sospensione del prodotto medicinale (98,0%) e si sono risolte spontaneamente. In base ai dati combinati di quattro studi di Fase III su pazienti con fibromi uterini trattate per 3 mesi, sono state riferite le seguenti reazioni avverse. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate per frequenza e per sistemi e organi. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a <1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100), raro (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disturbo dello stato emotivo. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: epistassi. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, nausea; non comune: bocca secca, costipazione; raro: dispepsia, flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne; non comune: alopecia, cute secca, iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore muscoloscheletrico; non comune: dolore alla schiena. Patologie renali e urinarie. Non comune: incontinenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: amenorrea, ispessimento dell'endometrio; comune: vampata di calore, dolore pelvico, cisti ovarica, dolorabilita'/dolore mammario; non comune: emorragia uterina, metrorragia, secrezione genitale, fastidio mammario;raro: rottura di cisti ovarica, gonfiore mammario. Patologie sistemic he e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: edema, astenia. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso; non comune: aumento del colesterolo ematico, trigliceridi ematici aumentati. Confrontando i cicli di trattamento ripetuti, la frequenza delle reazioni avverse e' risultata complessivamente inferiore nei cicli di trattamento successivi rispetto al primo ciclo e ogni reazione avversa e' stata meno frequente o e' rimasta nella stessa categoria di frequenza (ad eccezione della dispepsia che era stata classificata come non comune nel ciclo di trattamento 3 poiche' verificatasi inuna paziente). Ispessimento dell'endometrio: nel 10-15% delle pazient i, con ulipristal acetato e' stato osservato ispessimento dell'endometrio (> 16 mm mediante ecografia o RM alla fine del trattamento) alla fine del primo ciclo di trattamento di 3 mesi. Nei cicli di trattamentosuccessivi l'ispessimento dell'endometrio e' risultato meno frequente . L'ispessimento dell'endometrio scompare quando il trattamento viene interrotto e i cicli mestruali riprendono. Inoltre, le alterazioni reversibili dell'endometrio sono definite PAEC e si differenziano dall'iperplasia endometriale. In caso di invio di campioni da isterectomia o biopsia endometriale per l'esame istologico, il patologo deve essere informato che la paziente ha assunto ulipristal acetato. Vampata di calore: le vampate di calore sono state riferite dall'8,1% delle pazienti, ma la frequenza e' stata diversa a seconda della sperimentazione. Nello studio controllato verso un agente di confronto attivo, i tassi sono stati del 24% con ulipristal acetato e del 60,4% per le pazienti trattate con leuprorelina. Nello studio controllato verso placebo, il tasso di vampate di calore e' stato dell'1,0% per ulipristal acetato e dello 0% per il placebo. Nel primo ciclo di trattamento di 3 mesi delledue sperimentazioni a lungo termine di Fase III, la frequenza e' stat a rispettivamente del 5,3% e del 5,8% con ulipristal acetato. La cefalea di gravita' lieve o moderata e' stata riferita dal 5,8% delle pazienti. Sono state osservate cisti ovariche funzionali durante e dopo il trattamento nell'1,0% delle pazienti; nella maggior parte dei casi le cisti sono scomparse spontaneamente nel giro di qualche settimana. Le pazienti con sanguinamento mestruale abbondante a causa di fibromi uterini sono a rischio di sanguinamento eccessivo, che puo' richiedere l'intervento chirurgico. Ne sono stati segnalati alcuni casi durante il trattamento con ulipristal acetato ed entro 2 -3 mesi dall'interruzione del trattamento con ulipristal acetato. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Contraccezione femminile: e' probabile che ulipristal acetato interagisca negativamente con pillole a base di soli progestinici, dispositivia rilascio di progestinico o pillole anticoncezionali orali combinate ; l'uso concomitantenon e' quindi raccomandato. Sebbene la maggioranzadelle donne che assumono una dose terapeutica di ulipristal acetato p resentino anovulazione, durante il trattamento si raccomanda l'uso di un metodo contraccettivo non ormonale. Ulipristal acetato e' controindicato durante la gravidanza. I dati sull'uso di ulipristal acetato in donne in gravidanza sono assenti o limitati. Anche se non si e' riscontrato alcun potenziale teratogeno, i dati su specie animali sono insufficienti per una valutazione della tossicita' riproduttiva. I dati tossicologici disponibili sugli animali hanno mostrato che ulipristal acetato e' escreto nel latte. Ulipristal acetato e' escreto nel latte umano. Gli effetti sui neonati non sono stati studiati. Non puo' essere esclusa la presenza di rischi per il neonato. Ulipristal acetato e' controindicato durante l'allattamento. La maggioranza delle donne che assumono una dose terapeutica di ulipristal acetato presentano anovulazione, tuttavia, il livello di fertilita' durante l'assunzione di dosi multiple di ulipristal acetato non e' stato studiato.