Eplerenone My - 30cpr Riv 25mg

Dettagli:
Nome:Eplerenone My - 30cpr Riv 25mg
Codice Ministeriale:043626023
Principio attivo:Eplerenone
Codice ATC:C03DA04
Fascia:A
Prezzo:31.86
Rimborso:31.86
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

EPLERENONE MYLAN COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Eplerenone My - 30cpr Riv 25mg
Eplerenone My - 30cpr Riv 25mg
Eplerenone My - 30cpr Riv 50mg
Eplerenone My - 30cpr Riv 50mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti dell'aldosterone.

Principi attivi

Eplerenone.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, ipromellosa, sodio laurilsolfato, talco, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa 6cP, diossido di titanio (E171), macrogol, ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), polisorbato 80.

Indicazioni

L'eplerenone e' indicato: per la riduzione del rischio di mortalita' emorbilita' cardiovascolare in pazienti stabili con disfunzione ventri colare sinistra (LVEF <= 40%) ed evidenze cliniche di scompenso cardiaco a seguito di recente infarto del miocardio, in aggiunta alla terapia standard compresi i betabloccanti; in aggiunta alla terapia ottimalestandard, per la riduzione del rischio di mortalita' e morbilita' car diovascolare nei pazienti adulti con scompenso cardiaco (cronico) in Classe NYHA II e disfunzione sistolica ventricolare sinistra (LVEF <= 30%).

Controindicazioni / effetti secondari

- Ipersensibilita' alla sostanza attiva o ad uno qualsiasi degli eccipienti. - Pazienti con livelli di potassio sierico > 5,0 mmol/l all'inizio del trattamento. - Pazienti con insufficienza renale grave (eGFR<30mL al minuto per 1,73m^2). - Pazienti con insufficienza epatica grave(Punteggio Child-Pugh C). - Pazienti che assumono diuretici risparmia tori di potassio, integratori di potassio o inibitori potenti del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, nelfinavir, claritromicina, telitromacina e nefazodone). - Combinazione di eplerenone con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) e un bloccante del recettore dell'angiotensina (ARB).

Posologia

Sono disponibili dosaggi da 25 mg e 50 mg per l'aggiustamento individuale della dose. La dose massima giornaliera e' 50 mg. Pazienti con scompenso cardiaco a seguito di infarto miocardico: la dose di mantenimento raccomandata di eplerenone e' di 50 mg una volta al giorno. Il trattamento deve essere iniziato alla dose di 25 mg una volta al giorno e gradualmente aumentato alla dose raccomandata di 50 mg una volta al giorno preferibilmente entro 4 settimane, tenendo in considerazione i livelli di potassio sierico. La terapia con eplerenone deve iniziare normalmente entro 3-14 giorni da un episodio di infarto acuto del miocardio. Pazienti con scompenso cardiaco (cronico) in Classe NYHA II: per ipazienti con scompenso cardiaco cronico in Classe NYHA II, il trattam ento deve essere iniziato alla dose di 25 mg una volta al giorno e gradualmente aumentato alla dose raccomandata di 50 mg una volta al giorno preferibilmente entro 4 settimane; tenendo conto dei livelli di potassio sierico. I pazienti con livelli di potassio sierico >5,0 mmol/l non devono iniziare la terapia con eplerenone. Il potassio sierico deveessere misurato prima di iniziare la terapia con eplerenone, entro la prima settimana di trattamento ed un mese dopo l'inizio del trattamen to o dell'aggiustamento posologico. Successivamente, il potassio sierico deve essere valutato al bisogno su base periodica. Dopo l'inizio della terapia, la dose deve essere aggiustata in base al livello del potassio sierico come indicato. Aggiustamento posologico dopo l'inizio del trattamento. Potassio sierico: <5,0 mmol/l; aumento: da 25 mg a giorni alterni a 25 mg una volta al giorno da 25 mg una volta al giorno a 50 mg una volta al giorno. Potassio sierico: 5,0 - 5,4 mmol/l; mantenimento: nessun aggiustamento posologico. Potassio sierico: 5,5 - 5,9 mmol/l; riduzione: da 50 mg una volta al giorno a 25 mg una volta al giorno da 25 mg una volta al giorno a 25 mg a giorni alterni da 25 mg a giorni alterni a sospensione del trattamento. Potassio sierico: >= 6,0 mmol/l; sospensione: non applicabile. Dopo la sospensione di eplerenone a causa di livelli di potassio sierico 6,0 mmol/l, il trattamento con eplerenone puo' essere ripreso alla dose di 25 mg a giorni alterni quando i livelli di potassio siano scesi al di sotto di 5,0 mmol/l. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di eplerenone nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. Anziani: non e' necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti anziani. A causa di un deficit della funzionalita' renale correlato all'eta', il rischio di iperpotassiemia aumenta nei pazienti anziani. Tale rischio puo' aumentare ulteriormente quando e' presente anche una co-morbidita' associata ad una aumentata esposizione sistemica, in particolare in presenza di compromissione epatica da lieve-moderata. Si raccomanda in questi pazienti il monitoraggio periodico del potassio sierico. Danno renale: non e' necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con danno renale lieve. Si raccomanda in questi pazienti il monitoraggio periodico del potassio sierico e l'aggiustamento della dose. Ipazienti con danno renale moderato (CrCl 30-60 ml/min) devono iniziar e il trattamento con 25 mg a giorni alterni e l'aggiustamento della dose deve avvenire in base ai livelli di potassio. Si raccomanda il monitoraggio periodico del potassio sierico. Non c'e' esperienza nei pazienti con scompenso cardiaco ha seguito di infarto miocardico con CrCl<50 ml/min. L'uso di eplerenone in questi pazienti deve essere effettuato con cautela. Dosi al di sopra di 25 mg al giorno non sono state studiate nei pazienti con CrCl<50 ml/min. Eplerenone e' controindicato neipazienti con danno renale grave (CrCl<30 ml/min. L'eplerenone non e' dializzabile. Compromissione epatica: non e' necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione epatica lieve-moderata. A causa di un aumento dell'esposizione sistemica all'eplerenone, in pazienti con compromissione epatica lieve-moderata, specialmente se anziani, si raccomanda un monitoraggio frequente e regolare del potassio sierico. Trattamento concomitante: in caso di trattamento concomitante con inibitori deboli o moderati del CYP3A4, ad es. amiodarone, diltiazem e verapamil, si puo' iniziare il trattamento con 25 mg al giorno. La dose non deve superare 25 mg al giorno. Modo di somministrazione: per uso orale. L'eplerenone puo' essere somministrato con o senza cibo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Iperpotassiemia: in accordo con il suo meccanismo d'azione, con la somministrazione di eplerenone puo' verificarsi iperpotassiemia. I livelli di potassio sierico devono essere monitorati in tutti i pazienti all'inizio del trattamento ed in seguito a modifica del dosaggio. Successivamente, si raccomanda di effettuare un monitoraggio periodico specialmente nei pazienti a rischio di iperpotassiemia, come i pazienti anziani con insufficienza renale ed i pazienti diabetici. L'uso di integratori di potassio dopo che e' stato avviato il trattamento con eplerenone non e' raccomandato a causa di un maggiore rischio di iperpotassiemia. E' stato osservato che la riduzione del dosaggio di eplerenone riduce i livelli di potassio sierico. Nel corso di uno studio e' stato osservato che l'aggiunta di idroclorotiazide al trattamento con eplerenone ha compensato gli incrementi del potassio sierico. Il rischio di iperpotassiemia puo' aumentare quando eplerenone viene usato in combinazione con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) e/o un bloccante del recettore dell'angiotensina (ARB). La combinazione di un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) e di un bloccante del recettore dell'angiotensina (ARB) con eplerenone, non deve essere utilizzata. Funzionalita' renale ridotta: i livelli di potassio devono essere monitorati regolarmente nei pazienti con funzionalita' renale ridotta, inclusi i pazienti con microalbuminuria diabetica. Il rischio di iperpotassiemia aumenta con la riduzione dellafunzionalita' renale. Sebbene i dati dello studio EPHESUS in pazienti con diabete di tipo 2 e microalbuminuria siano limitati, in questo pi ccolo numero di pazienti e' stato osservato un aumento di iperpotassiemia. Pertanto, questi pazienti devono essere trattati con cautela. L'eplerenone non viene eliminato mediante emodialisi. Funzionalita' epatica ridotta: nei pazienti con compromissione epatica lieve-moderata (Classe Child Pugh A e B) non sono stati osservati incrementi del potassio sierico al di sopra di 5,5 mmol/l. I livelli elettrolitici devono essere monitorati nei pazienti con compromissione epatica lieve-moderata. L'uso di eplerenone in pazienti con grave compromissione epatica none' stato valutato e il suo uso e' pertanto controindicato. Induttori del CYP3A4: la somministrazione concomitante di eplerenone con gli induttori potenti del CYP3A4 non e' raccomandata. Litio, ciclosporina, tacrolimus devono essere evitati durante il trattamento con eplerenone. Lattosio: le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rariproblemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

>>Interazioni farmacodinamiche. Diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio: a causa del rischio aumentato di iperpotassiemia, l'eplerenone non deve essere somministrato nei pazienti in trattamento con altri diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio. I diuretici risparmiatori di potassio possono anche potenziare l'effetto di agenti antiipertensivi e di altri diuretici. ACE inibitori, bloccanti del recettore dell'angiotensina (ARB): il rischio di iperpotassiemia puo' aumentare quando eplerenone viene usato in combinazione con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) e/o un bloccante del recettore dell'angiotensina (ARB). Si raccomanda un attento monitoraggio del potassio sierico e della funzionalita' renale, specialmente nei pazienti a rischio di insufficienza renale, come ad esempio gli anziani. La triplice associazione di inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) e bloccanti dei recettori dell'angiotensina (ARB) con eplerenone non deve essere utilizzata. Litio: non sono stati condotti studi di interazione con il litio. Tuttavia, la tossicita' da litio e' stata riportata in pazienti che assumevano litio contemporaneamente a diuretici e ACE-inibitori. La somministrazione concomitante di eplerenone e litio deve essere evitata. Se questa combinazione e' necessaria, occorre monitorare le concentrazioni plasmatiche di litio. Ciclosporina, tacrolimus: ciclosporina e tacrolimus possono portare ad una compromissione della funzionalita' renale eaumentare il rischio di iperpotassiemia. L'uso concomitante di eplere none e ciclosporina o tacrolimus deve essere evitato. Se necessario, si raccomanda un attento monitoraggio del potassio sierico e della funzionalita' renale quando la ciclosporina e il tacrolimus vengono somministrati durante il trattamento con eplerenone. Farmaci antinfiammatorinon steroidei (FANS): il trattamento con FANS puo' causare insufficie nza renale acuta attraverso un'azione diretta sulla filtrazione glomerulare, specialmente nei pazienti a rischio (anziani e/o pazienti disidratati). I pazienti in trattamento con eplerenone e FANS devono essereadeguatamente idratati e il funzionamento renale deve essere controll ato prima di iniziare il trattamento. Trimetoprim: la somministrazioneconcomitante di trimetoprim e eplerenone aumenta il rischio di iperpo tassiemia. Deve essere effettuato il monitoraggio del potassio siericoe della funzionalita' renale, specialmente in pazienti con compromiss ione renale e negli anziani. Alfa 1-bloccanti (ad es. prazosin, alfuzosin): quando gli alfa-1 bloccanti vengono somministrati in associazione ad eplerenone, potrebbe verificarsi un aumento dell'effetto ipotensivo e/o ipotensione posturale. Si raccomanda pertanto, un monitoraggio clinico dell'ipotensione posturale in caso di somministrazione concomitante con gli alfa-1 bloccanti. Antidepressivi triciclici, neurolettici, amifostina, baclofene: la somministrazione concomitante di questi medicinali con eplerenone puo' aumentare potenzialmente gli effetti antiipertensivi e il rischio di ipotensione posturale. Glucocorticoidi, tetracosactide: la somministrazione concomitante di questi medicinali con eplerenone puo' diminuire potenzialmente gli effetti antiipertensivi (ritenzione di sodio e di liquidi). >>Interazioni farmacocinetiche. Gli studi in vitro indicano che l'eplerenone non e' un inibitore degliisoenzimi del CYP1A2, CYP2C19, CYP2C9, CYP2D6 o CYP3A4. L'eplerenone non e' un substrato o un inibitore della glicoproteina-P. Digossina: l'esposizione sistemica (AUC) alla digossina aumenta del 16% (90% IC: 4% - 30%) se somministrata assieme all'eplerenone. Si raccomanda cautela quando la digossina viene somministrata a dosi vicine al limite terapeutico superiore. Warfarin: non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative con warfarin. Si raccomanda cautela quando il warfarin viene somministrato a dosi vicine al limite terapeutico superiore. Substrati del CYP3A4: i risultati degli studi difarmacocinetica sui substrati specifici del CYP3A4, ad es. midazolam e cisapride, non hanno mostrato interazioni farmacocinetiche significative quando questi medicinali sono stati somministrati insieme all'eplerenone. Inibitori del CYP3A4. - Inibitori potenti del CYP3A4: quando l'eplerenone viene somministrato insieme a medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono verificarsi interazioni farmacocinetiche significative. Un potente inibitore del CYP3A4 (ketoconazolo 200 mg BID) ha determinato un aumento del 441% nell'AUC dell'eplerenone. L'uso concomitante di eplerenone con forti inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, nelfinavir, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicato. - Inibitori deboli-moderati del CYP3A4: la somministrazione concomitante di eritromicina, saquinavir, amiodarone, diltiazem, verapamil e fluconazolo ha determinato interazioni farmacocinetiche significative con aumenti dell'AUC dal 98% al 187%. Pertanto, il dosaggio di eplerenone non deve superare 25 mg quando gli inibitori deboli-moderati del CYP3A4 vengono somministrati insieme all'eplerenone. Induttori del CYP3A4: la somministrazione contemporanea dell'erba di S. Giovanni (un potente induttore del CYP3A4) con l'eplerenone ha causato una diminuzione del 30% nell'AUC dell'eplerenone. Una diminuzione piu' pronunciata dell'AUC dell'eplerenone puo' verificarsi con induttori piu' potenti del CYP3A4, quali la rifampicina. A causa del rischio di una ridotta efficacia dell'eplerenone, l'uso concomitantedi induttori potenti del CYP3A4 (rifampicina, carbamazepina, fenitoin a, fenobarbitale, erba di S. Giovanni) con eplerenone non e' raccomandato. Antiacidi: sulla base dei risultati di uno studio clinico di farmacocinetica, non si prevedono interazioni significative quando gli antiacidi vengono somministrati con eplerenone.

Effetti indesiderati

In due studi EPHESUS [Eplerenone Post Acute Myocardial Infarction Heart Failure Efficacy and Survival Study] e EMPHASIS-HF [Eplerenone in Mild Patients Hospitalization and Survival Study in Heart Failure], l'incidenza complessiva degli eventi avversi segnalati con eplerenone e' stata simile al placebo. L'evento avverso piu' frequente segnalato nello studio EMPHASIS-HF e' stato iperpotassiemia con un tasso di incidenza di 8,7% e 4% rispettivamente con eplerenone e placebo. Gli eventi avversi sotto riportati sono quelli di cui si sospetta una correlazione con il trattamento e che si presentano con una frequenza maggiore rispetto al placebo, o che sono gravi e si presentano con una frequenza significativamente maggiore rispetto al placebo, o ancora che sono statiosservati durante la sorveglianza post-marketing. Gli eventi avversi sono elencati per sistema e in base alla frequenza assoluta. Le frequenze vengono definite come: Comune (>=1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione; non comune: pielonefrite, faringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: eosinofilia. Patologie endocrine. Non comune: ipotiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperkaliemia; non comune: iponatremia, disidratazione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, sincope; non comune: cefalea, ipoestesia. Patologie cardiache. Comune: infarto del miocardio;non comune: insufficienza ventricolare sinistra, fibrillazione atrial e, tachicardia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione; non comune: trombosi arteriosa di un arto, ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, stipsi; non comune: vomito, flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito; non comune: iperidrosi; non nota: angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune:spasmi muscolari, dolore muscoloscheletrico; non comune: dolore dorsa le. Patologie renali e urinarie. Comune: danno renale. Patologie epatobiliari. Non comune: colecistite. Patologie dell'apparato riproduttivodella mammella; non comune: ginecomastia. Patologie sistemiche e cond izioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia, malessere. Esami diagnostici. Comune: urea ematica aumentata; non comune: creatinina ematica aumentata, recettore del fattore di crescita epidermico diminuito, glucosio ematico aumentato. Nello studio EPHESUS, sie' verificato un maggior numero di casi di ictus nel gruppo di pazien ti molto anziani (>=75 anni). Non e' stata comunque osservata una differenza significativa tra l'incidenza di ictus nel gruppo trattato con eplerenone (30) rispetto a placebo (22). Nello studio EMPHASIS-HF, il numero dei casi di ictus in pazienti molto anziani (>=75 anni) e' stato 9 nel gruppo eplerenone e 8 nel gruppo placebo.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: non vi sono dati adeguati sull'uso di eplerenone in donne in gravidanza. Gli studi effettuati su animali non hanno indicato eventi avversi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embriofetale, parto o sviluppo post-natale. Si richiede cautela nel prescrivere eplerenone alle donne in gravidanza. Allattamento: non e' noto se l'eplerenone venga escreto nel latte materno dopo somministrazione orale. Tuttavia, i dati preclinici evidenziano che l'eplerenone e/o i suoi metaboliti sono presenti nel latte dei ratti e che i piccoli dei ratti esposti a questa via di somministrazione si sviluppano normalmente. Poiche' non sono noti i possibili eventi avversi sul bambino durante l'allattamento al seno, si dovra' decidere se interrompere l'allattamento o il trattamento, tenendo conto dell'importanza del medicinale per la madre. Fertilita': non sono disponibili dati sulla fertilita' umana.