Epiestrol - 8cer Transd100mcg/24

Dettagli:
Nome:Epiestrol - 8cer Transd100mcg/24
Codice Ministeriale:029000039
Principio attivo:Estradiolo
Codice ATC:G03CA03
Fascia:C
Prezzo:17.2
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Rottapharm Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex con formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Cerotti
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +25, in confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

EPIESTROL CEROTTI TRANSDERMICI

Formulazioni

Epiestrol - 8cer Transd25mcg/24h
Epiestrol - 8cer Transd50mcg/24h
Epiestrol - 8cer Transd100mcg/24

Categoria farmacoterapeutica

Estrogeni naturali e semisintetici, non associati.

Principi attivi

Un cerotto da 25 mcg contiene 2,00 mg di estradiolo. Un cerotto da 50 mcg contiene 4,00 mg di estradiolo. Un cerotto da 100 mcg contiene 8,00 mg di estradiolo.

Eccipienti

Matrice adesiva contenente estradiolo: copolimeri acrilici. Pellicola di supporto: polietilene tereftalato laccato. I sistemi transdermici sono coperti da un foglio protettivo trasparente di poliestere che viene staccato prima dell'uso.

Indicazioni

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da deficienzaestrogenica in donne ad almeno 6 mesi dall'ultima mestruazione. I cer otti da 50 mcg e 100 mcg possono essere usati per la terapia di seconda scelta per la prevenzione dell'osteoporosi in donne in postmenopausa, ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni specifiche ad altri farmaci autorizzati per la prevenzione dell'osteoporosi. L'esperienza in donne al di sopra dei 65 anni dieta' e' limitata.

Controindicazioni / effetti secondari

Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato. Tumori maligni estrogeno-dipendenti sospetti o accertati (es. carcinoma endometriale). Sanguinamento genitale non diagnosticato. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolismo venoso in atto o pregresso (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Disturbi trombofilici noti (ad es. carenza di proteina C, proteina S, o da antitrombina). Malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (es. angina pectoris, infarto miocardico). Epatopatia acuta o storia di epatopatia finche' gli esami di funzionalita' epatica non siano tornati nella norma. Ipersensibilita' alprincipio attivo o ad uno degli eccipienti. Porfiria.

Posologia

>>Posologia. Il trattamento viene normalmente iniziato con un cerotto da 50 mcg da applicare due volte alla settimana in modo da assicurare una somministrazione continua di ormone. Rimuovere il cerotto ogni 3-4giorni e sostituire con un nuovo cerotto. Il dosaggio deve essere ada ttato individualmente durante il trattamento in rapporto all'efficaciao ai sintomi da sovradosaggio (ad esempio comparsa di tensione mammar ia e/o insorgenza di sanguinamenti vaginali). Per l'inizio e la continuazione del trattamento dei sintomi postmenopausali, deve essere usatala dose efficace piu' bassa per il periodo di trattamento piu' breve possibile. Nel caso di effetti indesiderati o sintomi di sovradosaggio(es. tensione mammaria e/o sanguinamento vaginale), la dose deve esse re ridotta. Non dovrebbe essere superata la dose massima di 100 mcg algiorno. Per la terapia di mantenimento si dovrebbe impiegare la dose minima efficace. Il prodotto viene usato generalmente per un trattamento ciclico di 3 settimane (6 applicazioni) seguito da una settimana senza terapia. Durante questa settimana possono manifestarsi sanguinamenti vaginali. Un trattamento continuo, non ciclico, e' consigliabile indonne isterectomizzate oppure nei casi in cui severi sintomi da caren za estrogenica ricompaiano durante gli intervalli senza terapia. Il prodotto dovrebbe essere associato ad un progestinico almeno nelle donnecon utero intatto, per esempio come indicato nel seguente schema. Nel le donne con utero intatto si deve somministrare anche un progestinicoapprovato per il trattamento aggiuntivo all'estrogeno per almeno 12-1 4 giorni di ogni mese/ciclo di 28 giorni allo scopo di contrastare lo sviluppo di un'iperplasia o di un carcinoma dell'endometrio dovuti a stimolazione estrogenica. A meno che non vi sia una precedente diagnosidi endometriosi, l'aggiunta di un progestinico non e' raccomandata in donne senza utero. Si possono impiegare tre differenti schemi terapeu tici: Ciclico: il prodotto e' somministrato ciclicamente, con un intervallo di sospensione del trattamento, di solito 21 giorni di trattamento e 7 giorni di sospensione. Il progestinico e' solitamente somministrato per 12-14 giorni del ciclo; si puo' verificare sanguinamento nel periodo di sospensione. Continuo sequenziale: il prodotto e' somministrato senza interruzioni. Il progestinico e' solitamente somministrato per 12-14 giorni durante ogni mese/ciclo di 28 giorni in maniera sequenziale. Si puo' verificare sanguinamento nel periodo di sospensione. Continuo combinato: il prodotto ed il progestinico sono somministrati ogni giorno senza interruzione. Il trattamento puo' iniziare in qualsiasi momento nelle donne che non siano gia' sottoposte ad una TOS. Le donne trattate con una terapia ciclica o sequenziale estrogeno/progestinica devono completare il trattamento in corso prima di iniziare il trattamento con il prodotto; il momento piu' appropriato per iniziare il trattamento e' il primo giorno di sanguinamento da sospensione. Le donne che stanno gia' facendo uso di una terapia continua combinata estrogeno/progestinica possono passare direttamente al trattamento con il farmaco. >>Modo di somministrazione. Ogni astuccio contiene 8 sistemi terapeutici transdermici (cerotti) confezionati individualmente in bustine. Aprire la bustina strappandola a partire dalla tacca segnata ed estrarre il cerotto (non usare forbici per evitare di danneggiare il cerotto). Ogni cerotto e' costituito da due parti: il sistema transdermico vero e proprio (contenente il principio attivo) ed un foglio protettivo trasparente avente un rilievo circolare a punti ed un logo bianco. Tenere il cerotto tra il pollice e l'indice, nella parte piu' piccola del foglio protettivo delimitata da una tacca, staccare la parte piu' grande del foglio protettivo con l'altra mano ed eliminarla. Evitaredi toccare la parte adesiva del cerotto. Applicare il cerotto sulla p elle dei fianchi oppure della regione lombare o addominale tenendo sempre il cerotto, nella parte ancora coperta dal foglio protettivo, tra il pollice e l'indice. Staccare la parte di foglio protettivo ancora rimasta e premere bene su tutta la superficie del cerotto per circa 10 secondi. Ripassare di nuovo con un dito lungo i margini per garantire una buona adesione. La pelle nel luogo dell'applicazione deve essere pulita, asciutta, non unta e non deve presentare arrossamenti o irritazioni. Per l'applicazione devono essere evitate le parti del corpo che formano grosse pieghe durante i movimenti e le zone corporee dalle quali il cerotto potrebbe staccarsi in seguito a movimenti o sfregamenti.Non applicare il cerotto sul seno. I cerotti non devono essere applic ati per due volte consecutive nella stessa sede. Sostituire due volte alla settimana in modo da assicurare una somministrazione continua di estradiolo. Ad esempio, se la terapia e' iniziata il lunedi' o il giovedi', il cerotto deve essere sostituito rispettivamente il giovedi' o il lunedi' successivo. Seguendo scrupolosamente le istruzioni il cerotto dovrebbe aderire alla pelle senza problemi per un periodo di 4 giorni. Se il cerotto dovesse staccarsi e' necessaria la sua sostituzione con un nuovo cerotto. La regolare sostituzione del cerotto dovrebbe avvenire comunque secondo lo schema iniziale. Se nel giorno previsto, per dimenticanza, il cerotto non e' stato sostituito si deve provvedere al piu' presto alla sua sostituzione. Si effettuera' in seguito la regolare applicazione di un nuovo cerotto rispettando le date precedentemente fissate. La mancata assunzione di una o piu' dosi puo' aumentare la probabilita' che si verifichino sanguinamento e rottura da spotting. Applicando correttamente il cerotto, il bagno o la doccia non dovrebbero comportare problemi; tuttavia potrebbe staccarsi dopo un bagno molto caldo oppure una sauna. Se cio' dovesse succedere dovra' essere sostituito con uno nuovo. Possibilmente la sauna dovrebbe essere programmata per il giorno stabilito per il cambio del cerotto. I cerotti usati devono essere piegati con la parte adesiva all'interno ed eliminati.

Conservazione

Conservare, nelle bustine chiuse, a temperatura inferiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa, iniziare la TOS solo in presenza di sintomi che influiscono negativamente sulla qualita'della vita. L'evidenza riguardante i rischi associati alla TOS nel tr attamento della menopausa prematura e' limitata. A causa del basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, tuttavia, il bilancio rischi e benefici per queste donne puo' essere piu' favorevole che per le donne di eta' piu' avanzata. Nel caso una delle seguenti condizioni sia o sia stata presente, e/o sia stata aggravata dalla gravidanza o da un precedente trattamento ormonale, controllare la paziente (queste condizioni possono ripresentarsi od aggravarsi durante il trattamento): leiomioma o endometriosi, fattori di rischio per malattie tromboemboliche e per tumori estrogeno- dipendenti, ipertensione, epatopatie, diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare, colelitiasi, emicrania o cefalea (grave), lupus eritematoso sistemico, anamnesi d'iperplasia endometriale, epilessia, asma, otosclerosi. Sospendere immediatamente in caso di controindicazione, ittero o deterioramento della funzione epatica, aumento significativo della pressione arteriosa, insorgenza di cefalea di tipo emicranico, gravidanza. Nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia endometriale e di carcinoma aumenta se gli estrogeni vengono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aumento di rischio di cancro endometriale tra le utilizzatrici di soli estrogeni e' da 2 a 12 volte superiore rispetto alle non utilizzatrici, a seconda della durata di trattamento e della dose di estrogeni. Dopo aver sospeso il trattamento il rischio rimane elevato per almeno 10 anni. L'aggiunta di un progestinico per almeno 12 giorni al mese/ciclo di 28 giorni o la terapia estro-progestinica combinata continua nelle donne non isterectomizzate riduce fortemente questo rischio. Per i cerotti che rilasciano piu' di 50 mcg al giorno, la sicurezza endometriale dei progestinici aggiunti non e' stata studiata. Sanguinamenti da rottura e spotting possono verificarsi nei primi mesi. Se tali episodi compaiono dopo qualche tempo dall'inizio della terapia, o continuano dopo la sospensione, investigare le cause per escludere un tumore maligno dell'endometrio. Una stimolazione estrogenica non bilanciatapuo' portare alla trasformazione premaligna o maligna di focolari res idui di endometriosi, percio' considerare l'aggiunta di progestinici alla TOS con estrogeni nelle donne sottoposte ad isterectomia dovuta adendometriosi specialmente in caso di endometriosi residua. Si riporta un rischio maggiore di cancro al seno nelle donne che assumono la TOS estro- progestinica combinata e possibilmente anche la TOS a base di soli estrogeni, a seconda della durata di assunzione della TOS. Gli studi riportano un rischio maggiore di cancro al seno nelle donne che assumono per la TOS estro-progestinici combinati, evidente dopo circa 3 anni. Studi osservazionali hanno per lo piu' riportato un lieve aumento del rischio di avere diagnosticato un cancro al seno, che e' sostanzialmente inferiore a quello riscontrato nelle utilizzatrici di combinazioni estro-progestiniche. L'aumento del rischio diviene evidente in alcuni anni di utilizzo ma torna alle condizioni pretrattamento in pochi anni (al massimo cinque) dalla sospensione. La TOS aumenta la densita' delle immagini mammografiche, influendo negativamente sulla rilevazione radiologica del cancro al seno. Il cancro ovarico e' molto piu' raro del cancro al seno. L'uso a lungo termine (almeno 5-10 anni) di prodotti per la TOS a base di soli estrogeni e' stato associato a un rischio leggermente maggiore di cancro ovarico. L'uso a lungo termine della TOS combinata puo' conferire un rischio analogo, o leggermente minore. La TOS e' associata a un rischio di sviluppare il tromboembolismo venoso (TEV). Le pazienti con stati trombofilici noti sono a maggior rischio di TEV e la TOS puo' aggiungersi a questo rischio. La TOS e' quindi controindicata in queste pazienti. Considerare misure profilattiche al fine di prevenire il TEV successivamente a interventi chirurgici. Se e' necessario che a un intervento di chirurgia elettiva segua l'immobilizzazione prolungata, sospendere temporaneamente la TOS per un periodo da 4 a 6 settimane prima dell'intervento. Non ricominciare il trattamento finche' la donna non ha recuperato la completa mobilita'. Nelle donne senza alcuna storia personale di TEV, ma con una parentela di primo grado avente una storia di trombosi in giovane eta', lo screening puo' essere proposto dopo attenta consulenza riguardante le sue limitazioni. Se viene identificato un difetto trombofilico che si isolacon la trombosi tra i membri della famiglia o se l'alterazione e' gra ve la TOS e' controindicata. Valutare attentamente il rapporto rischi/benefici della TOS in donne gia' trattate con terapia anticoagulante cronica. Se dopo aver iniziato la terapia si sviluppa TEV sospendere ilfarmaco. Il rischio relativo di CAD durante l'uso di TOS estro-proges tinica combinata aumenta leggermente. Poiche' il rischio assoluto in condizioni basali di CAD dipende fortemente dall'eta', il numero di casi extra dovuti all'uso di estrogeni+progestinici e' molto basso nelle donne sane vicine alla menopausa, ma aumentera' con l'avanzare dell'eta'. La terapia combinata estro-progestinica e quella di soli estrogenisono associate ad un aumento del rischio di ictus ischemico. Gli estr ogeni possono causare ritenzione idrica; osservare le pazienti con disfunzione renale o cardiaca. Osservare le pazienti con insufficienza renale terminale poiche' si prevede un aumento dei livelli circolanti del principio attivo. Seguire attentamente le donne con preesistente ipertrigliceridemia durante terapia estrogenica o TOS poiche' in questa condizione sono stati riportati rari casi di importanti aumenti dei trigliceridi plasmatici e conseguente pancreatite a seguito di terapia estrogenica. Gli estrogeni aumentano i livelli di TBG, la globulina legante l'ormone tiroideo, con conseguente aumento dei livelli di ormone tiroideo circolante misurato dalla proteina legante lo iodio, dai livelli di T4 o T3. La captazione su resina di T3 e' ridotta, a riflettere l'aumento di TBG. Le frazioni libere di T3 e T4 non sono modificate. Altre proteine leganti, come la globulina legante i corticosteroidi e la globulina legante gli ormoni sessuali, possono aumentare e determinare un aumento rispettivamente dei livelli circolanti di corticosteroidi e steroidi sessuali. Le frazioni ormonali libere e biologicamente attive risultano immodificate. Altre proteine plasmatiche possono essereaumentate. L'uso della TOS non migliora la funzione cognitiva. C'e' u na certa evidenza di aumento del rischio di probabile demenza nelle donne che iniziano ad utilizzare la TOS continua combinata o a base di soli estrogeni dopo i 65 anni.

Interazioni

Il metabolismo di estrogeni (e progestinici) puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450, come anticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e gli antinfettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Il ritonavir e il nelfinavir, sebbene siano noti come forti inibitori, presentano al contrario proprieta' di induzione quando usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati a base di erbe come l'Hypericum perforatum possono indurre il metabolismo di estrogeni (e progestinici). Un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici puo' determinare effetti clinici ridotti e variazioni nel profilo dei sanguinamenti uterini. I preparati transdermici, evitando l'effetto di primo passaggio epatico, sono meno influenzati dagli induttori enzimatici rispetto ai preparati orali. Dal punto di vista clinico un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici puo' ridurne l'efficacia e comportare modificazioni nel profilo di sanguinamento uterino.

Effetti indesiderati

Circa 10-15% delle pazienti trattate con il medicinale negli studi clinici hanno avuto reazioni avverse sistemiche. Tutte queste reazioni erano lievi e transitorie. Tensione mammaria e' stata riportata nel 20-35% delle pazienti. Reazioni locali al sito di applicazione, principalmente eritema lieve con o senza prurito, si sono osservati nel 10-25% delle pazienti. Sono di seguito elencate le reazioni avverse osservate con il medicinale e con altri prodotti TOS contenenti 17beta-estradiolo. La frequenza degli effetti indesiderati e' definita utilizzando la seguente convenzione: comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1,000, <1/100), rare (>1/10,000, <1/1,000). Disturbi psichiatrici. Comuni: depressione. Alterazioni del sistema nervoso centrale. Comuni: irritabilita', mal di testa; non comuni: emicrania, vertigini; rare: variazioni della libido, peggioramento delle crisi epilettiche. Alterazioni del sistema vascolare. Non comuni: aumento della pressione sanguigna; raro: tromboembolia venosa. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: nausea, crampi addominali, meteorismo; non comuni: vomito. Alterazioni del sistema epatobiliare. Non comuni: valori di funzionalita' epatica anormali o alterati. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Rare: dermatite allergica da contatto, pigmentazione post-infiammatoria reversibile, prurito generalizzato ed esantema. Le reazioni cutanee sono meno frequenti se si applica il medicinale sul quadrante esterno superiore della natica, cambiando sito di applicazione ad ognisomministrazione. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella . Comuni: tensione mammaria, metrorragia, variazioni delle secrezioni vaginali, iperplasia endometriale; non comuni: cancro al seno; rare: tumori uterini. Altre relazioni. Comuni: ritenzione idrica con edema, pesantezza degli arti inferiori, aumento o diminuzione del peso corporeo; non comuni: alterazione della tolleranza al glucosio e della coagulazione sanguigna; rare: irritazione oculare durante l'uso di lenti a contatto, reazioni anafilattiche (a volte in pazienti che presentano un'anamnesi di reazioni allergiche). Altri effetti indesiderati sono stati riportati con l'uso di un trattamento estrogeno-progestinico: colecistopatia, cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare, probabile demenza sopra i 65 anni di eta'. >>Rischio di cancro alseno. Un aumento del rischio fino a 2 volte di diagnosi di cancro al seno viene riportato nelle donne che assumono la terapia estro-progestinica combinata per oltre 5 anni. Un aumento del rischio nelle utilizzatrici della terapia a base di soli estrogeni e' sostanzialmente inferiore rispetto a quello osservato nelle utilizzatrici di combinazioni estro-progestiniche. Il livello di rischio dipende dalla durata dell'uso. Negli studi clinici, quando l'analisi si e' limitata a donne che non hanno assunto la TOS prima dello studio non si e' evidenziato alcun aumento di rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio era superiore rispetto alle donne che non l'avevano assunta. Gli studi sulle donne senza utero, che non hanno mostrato un aumentodel rischio di cancro al seno. >>Cancro dell'endometrio. Donne in pos tmenopausa con utero: il rischio di cancro endometriale e' circa 5 su ogni 1000 donne con utero che non assumono la TOS. Nelle donne con utero, l'uso della TOS a base di soli estrogeni non e' raccomandato perche' aumenta il rischio di cancro endometriale. A seconda della durata dell'uso di soli estrogeni e della dose di estrogeni, l'aumento del rischio di cancro endometriale negli studi epidemiologici variava tra 5 e55 casi extra diagnosticati in ogni 1000 donne di eta' tra 50 e 65 an ni. L'aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo puo' prevenire tale aumento del rischio. Negli studi clinici 'uso per cinque anni della TOS combinata (sequenziale o continua) non ha aumentato il rischio di cancro endometriale. >>Cancro ovarico. L'uso a lungo termine della TOS a base di soli estrogeni e della TOS combinata estro progestinica e' stato associato a un leggero aumento del rischio di cancro ovarico. Nello studio a 5 annidi TOS sono risultati in 1 caso extra su 2500 utilizzatrici. Rischio di tromboembolismo venoso La TOS e' associata a un aumento del rischiorelativo pari a 1.3-3 volte di sviluppare il tromboembolismo venoso ( TEV), ovvero trombosi venosa profonda o embolia polmonare L'occorrenzadi un tale evento e' piu' probabile nel primo anno di utilizzo della TOS. >>Rischio di malattia coronarica. Il rischio di malattia coronarica aumenta leggermente nelle utilizzatrici della TOS combinata estro-progestinica in eta' superiore a 60 anni. >>Rischio di ictus ischemico.L'uso della terapia a base di soli estrogeni ed estro-progestinica e' associata ad un aumento del rischio relativo di ictus ischemico fino a 1.5 volte. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l'uso della TOS. Questo rischio relativo non dipende ne' dall'eta' ne' dalladurata d'impiego, ma poiche' il rischio nelle condizioni basali e' fo rtemente dipendente dall'eta', il rischio complessivo di ictus nelle donne che assumono la TOS aumentera' con l'eta'.

Gravidanza e allattamento

Non e' indicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante il trattamento, interrompere immediatamente. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici disponibili indicano che l'esposizione accidentale del feto agli estrogeni non determina effetti teratogeni o fetotossici. Non e' indicato durante l'allattamento.