Enantone - Im Sc Sir11,25mg/Mlrp
Dettagli:
Nome:Enantone - Im Sc Sir11,25mg/MlrpCodice Ministeriale:027066137
Principio attivo:Leuprorelina Acetato
Codice ATC:L02AE02
Fascia:A
Prezzo:460.14
Doping:Proibito in e fuori gara
Produttore:Takeda Italia Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per sospensione iniettabile rilascio prolungato
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non congelare ne' mettere in frigorifero
Scadenza:36 mesi
Denominazione
ENANTONE 11,25 MG/ML POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE A RILASCIO PROLUNGATO PER USO INTRAMUSCOLARE O SOTTOCUTANEO
Formulazioni
Enantone - Im Sc Sir11,25mg/Mlrp
Categoria farmacoterapeutica
Analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine.
Principi attivi
Una siringa pre-riempita contiene Leuprorelina acetato 11,25 mg.
Eccipienti
Polvere: acido polilattico, mannitolo. Solvente: mannitolo, carmellosasodica, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Nell'uomo: carcinoma della prostata e suoi secondarismi. Nella donna: endometriosi a localizzazione genitale ed extragenitale (stadi I-IV). Carcinoma della mammella in donne in pre e perimenopausa ove sia indicato il trattamento ormonale. Fibromi uterini. Nei bambini: trattamentodella puberta' precoce centrale (prima dei 9 anni nella bambina e pri ma dei 10 anni nel bambino).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o LH-RH sintetico o derivati del LH-RH. Gravidanza. Allattamento. Controindicato in presenza di sanguinamenti vaginali non diagnosticati.
Posologia
Sia nell'uomo che nella donna il dosaggio necessario e' pari a 11,25 mg (intero contenuto della siringa pre-riempita) di principio attivo dasomministrare una volta ogni 3 mesi. La durata del trattamento dell'e ndometriosi e' di 6 mesi. La durata del trattamento dei fibromi uterini e' di 6 mesi. Popolazione pediatrica: il trattamento dei bambini conleuprorelina acetato dovrebbe avvenire sotto la supervisione generale dell'endocrinologo pediatrico. Lo schema posologico deve essere adatt ato individualmente. La dose iniziale raccomandata dipende dal peso corporeo. Bambini con peso corporeo >= 20 kg: 1 ml (11,25 mg ovvero l'intero contenuto della siringa pre-riempita) una volta ogni 3 mesi come singola iniezione sottocutanea. Bambini con un peso corporeo <20 kg: in questi rari casi, il seguente dosaggio deve essere somministrato secondo l'attivita' clinica della puberta' precoce centrale: 0,5 ml (5,63mg ovvero meta' del contenuto della siringa pre-riempita) una volta o gni 3 mesi come singola iniezione. Il resto della sospensione deve essere eliminata. L'aumento ponderale del bambino deve essere monitorato.A seconda dell'attivita' della puberta' precoce centrale, puo' essere necessario aumentare il dosaggio in presenza di soppressione inadegua ta (evidenza clinica ad esempio spotting o inadeguata soppressione della gonadotropina nel test LHRH). La dose minima efficace da somministrare ogni 3 mesi deve quindi essere determinata mediante il test LHRH. Si sono spesso verificati ascessi sterili al sito di iniezione, quandoleuprorelina acetato e' stata somministrata per via intramuscolare a dosaggi maggiori rispetto a quelli raccomandati. Pertanto, in tali casi, il farmaco deve essere somministrato per via sottocutanea. Si raccomanda di utilizzare i volumi piu' bassi possibili per le iniezioni neibambini al fine di diminuire l'inconveniente che e' associato con l'i niezione intramuscolare/sottocutanea. La durata del trattamento dipende dai parametri clinici all'inizio o durante il corso del trattamento (prognosi dell'altezza finale, velocita' di crescita, eta' ossea e/o accelerazione dell'eta' ossea) e viene decisa dal pediatra insieme al tutore e, se del caso, al bambino trattato. L'eta' ossea deve essere monitorata durante il trattamento a intervalli di 6-12 mesi. Nelle ragazze con maturazione ossea di eta' superiore a 12 anni e ragazzi con maturazione ossea superiore a 13 anni deve essere considerata la sospensione del trattamento tenendo conto dei parametri clinici. Nelle ragazze, deve essere esclusa una gravidanza prima dell'inizio del trattamento. Il verificarsi di una gravidanza durante il trattamento non puo' essere generalmente escluso. In questi casi, deve essere contattato il medico. Note: l'intervallo di somministrazione deve essere di 90 +/- 2 giorni al fine di evitare il ripetersi dei sintomi da puberta' precoce.Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: avvitare lo stantuffo sul tappo term inale, finche' il tappo terminale inizia a girare. Controllare che l'ago sia ben fissato, avvitando il cappuccio dell'ago in senso orario. Non stringere eccessivamente. Mantenendo la siringa dritta verso l'alto, abbassare lentamente il pistone spingendo lo stantuffo finche' il tappo intermedio arrivi alla linea blu al centro della siringa. NOTA: spingere lo stantuffo velocemente oppure oltre la linea blu puo' causareuna perdita della sospensione dall'ago. Picchiettare gentilmente la s iringa sul palmo della mano mantenendo la siringa dritta per miscelarecompletamente le particelle a formare una sospensione uniforme. La so spensione apparira' lattescente. Nota: Evitare di battere fortemente per prevenire la formazione di bolle. Se le particelle aderiscono al tappo, picchiettare la siringa con il dito. Rimuovere il cappuccio dell'ago e spingere lo stantuffo per espellere l'aria dalla siringa. Al momento dell'iniezione, controllare la direzione del dispositivo di sicurezza (il segno rotondo deve essere diretto verso l'alto). Iniettare ilcontenuto della siringa per via sottocutanea o intramuscolare come pe r una normale iniezione. Dopo l'iniezione, allontanare l'ago dal paziente e attivare immediatamente il dispositivo di sicurezza per coprire l'ago, spingendo in avanti l'aletta con un dito fino a sentire lo scatto che indica che il dispositivo e' completamente esteso e l'ago coperto.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Non refrigerare o congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Durante la terapia di deprivazione androgenica possono verificarsi cambiamenti delle condizioni metaboliche nonche' un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Monitorare i pazienti ad alto rischio di malattie metaboliche o cardiovascolari. La terapia di deprivazione androgenica puo' prolungare l'intervallo QT. Nell'uomo, nella fase iniziale di trattamento con gli analoghi LH-RH, sono stati segnalati isolati casi di peggioramento della sintomatologia clinica di tipo transitorio dovuto ad un aumento temporaneo del livello di testosterone sierico. Cio' giustifica un controllo medico particolarmente attento durante le prime settimane di trattamento per i pazienti portatori di ostruzione delle vie urinarie e per i malati che presentano metastasi vertebrali. All'inizio del trattamento i soggetti che presentano segni premonitoridi compressione midollare devono essere attentamente controllati. Nel periodo iniziale di trattamento, si puo' notare un aumento transitori o della fosfatasi acida. L'inizio del trattamento e' a volte accompagnato da accentuazione dei segni e dei sintomi clinici. E' stato segnalato, con gli analoghi dell'LH-RH, qualche caso di accentuazione di ematuria preesistente o di ostruzione urinaria, sensazione di debolezza o di parestesia agli arti inferiori; sono abitualmente transitorie, e scompaiono in una o due settimane dall'inizio del trattamento. Inoltre la possibilita' di una temporanea esacerbazione dei sintomi durante le prime settimane di trattamento deve essere presa in considerazione neipazienti con segni neurologici da compressione midollare o in quelli che presentano ostruzione urinaria. Puo' essere utile verificare periodicamente la testosteronemia che non deve essere superiore a 1 ng/ml, il PSA e la fosfatasi acida, che nelle prime settimane di trattamento possono transitoriamente aumentare. La risposta terapeutica puo' essere valutata a livello osseo attraverso esame scintigrafico e/o tomografico; a livello prostatico la risposta verra' valutata attraverso ecografia e/o tomografia (oltre l'esame clinico e l'esplorazione rettale). In caso di trattamento prolungato, puo' essere utile verificare periodicamente i valori di densitometria ossea in quanto gli analoghi LH-RH producono uno stato di ipoandrogenismo, che puo' verificarsi anche in pazienti sottoposti a orchiectomia bilaterale, che induce una riduzione del contenuto minerale osseo. In pazienti che presentano fattori di rischio addizionali, puo' portare a osteoporosi e ad un aumentato rischio di fratture ossee. Nella donna affetta da endometriosi e fibromi uterini l'eventuale insorgenza di metrorragie gravi in corso di trattamento e' da considerarsi anormale e comporta la verifica del tasso di estradiolo plasmatico che, se inferiore a 50 pg/ml, richiede indagini per l'identificazione di eventuali lesioni organiche associate. In casodi insorgenza di sanguinamento vaginale grave durante il trattamento, la paziente dovra' essere monitorata attentamente e, qualora necessar io, si dovra' intervenire opportunamente. Prima del trattamento le donne potenzialmente fertili devono essere sottoposte ad attenti controlli per escludere una gravidanza in atto. Durante il trattamento devono essere adottati metodi contraccettivi non ormonali fino alla ripresa del ciclo mestruale. In caso di trattamento prolungato, puo' essere utile verificare periodicamente i valori di densitometria ossea in quantogli analoghi LH-RH producono uno stato di ipoestrogenismo, che puo' v erificarsi anche in pazienti sottoposte a ovariectomia bilaterale, cheinduce una riduzione del contenuto minerale osseo. In pazienti che pr esentano fattori di rischio addizionali, puo' portare a osteoporosi e ad un aumentato rischio di fratture ossee. Pertanto, la durata del trattamento dovrebbe comunque essere limitata a 6 mesi. Quando e' necessario ripetere il trattamento, devono essere effettuati quanto piu' possibile controlli della massa ossea. In un primo periodo, dopo la prima somministrazione del farmaco, potrebbe verificarsi un peggioramento temporaneo del quadro clinico. Comunque, tale sintomatologia scompare proseguendo il trattamento. C'e' un aumento del rischio di depressione incidente (che puo' essere grave) in pazienti in trattamento con agonisti GnRH, come leuprorelina. I pazienti devono essere informati di conseguenza e trattati in modo appropriato se i sintomi si manifestano. Popolazione pediatrica: nella bambina affetta da puberta' precoce la stimolazione gonadica puo' essere responsabile di piccole emorragie genitali dopo la prima iniezione che necessitano l'aggiunta di un trattamento adeguato solo nel caso in cui queste si manifestino oltre il primo mese di trattamento. Nell'infanzia: l'inibizione dell'attivita' gonadotropa ipofisaria si manifesta nei due sessi con la soppressione della secrezione dell'estradiolo o del testosterone, con l'abbassamento del picco di LH e con un miglioramento del rapporto eta' staturale/eta' ossea. Controllare regolarmente che i tassi di estradiolo/testosterone rimangano bassi soprattutto nel caso il peso si avvicini ai 20 Kg. Prima di iniziare la terapia, e' necessaria una diagnosi precisa di puberta' precoce centrale idiopatica e/o neurogena. La terapia consta di un trattamento a lungo termine, regolato individualmente. Somministrare con la massima precisione possibile, ad intervalli trimestrali regolari. Un ritardo eccezionale della data di iniezione di alcuni giorni (90 +/- 2 giorni) non influenza i risultati della terapia. In caso di ascesso sterile nel sito di iniezione l'assorbimento di leuprorelina acetato dal deposito puo' essere diminuito. In questo caso i parametri ormonali devono essere controllati ad intervalli di 2 settimane. Nei pazienti con tumori cerebrali progressivi, porre attenzione se il rischio da un punto di vista clinico e' sostanzialmente superiore ai benefici. Il verificarsi di sanguinamento vaginale, spotting e perdite dopo la prima iniezione puo' essere indicativo di sospensione ormonale nelle ragazze. Un sanguinamento vaginale che perdura oltre il primo/secondo mese di trattamento deve essere indagato. La densita' minerale ossea (BMD) puo' diminuire durante la terapia della puberta' precoce centrale con agonisti del GnRH. Tuttavia, dopo interruzione del trattamento, la successiva maturazione della massa ossea e' conservata e il picco di accrescimento della massa ossea nella tarda adolescenza non sembra essere influenzato dal trattamento. Puo' verificarsi uno scivolamento dell'epifisi femorale dopo la sospensione del trattamento con GnRH. La teoria suggerita e' che le basse concentrazioni di estrogeni durante il trattamento con agonisti del GnRH indeboliscano la piastra epifisaria. L'aumento della velocita' di crescita dopo la sospensione del trattamento comporta, successivamente, una riduzione della forza di taglio necessaria alla dislocazione dell'epifisi.
Interazioni
Poiche' il trattamento di deprivazione androgenica puo' prolungare l'intervallo QT, deve essere attentamente valutato l'uso concomitante conmedicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in gr ado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono principalmente dovuti all'azione farmacologica specifica del medicinale, ovvero alle modificazioni endocrine causate dal prodotto (soppressione della secrezione testosteronica nell'uomo e all'ipoestrogenismo similmenopausale nella donna). I seguenti effetti indesiderati sono basati sull'esperienza maturata da studi clinici e dall'esperienza post-marketing. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: febbre, reazioni diipersensibilita' che includono eruzione cutanea, prurito e, raramente , sibilo; molto raro: reazioni anafilattiche. Patologie endocrine. Noncomune: vampate di calore; raro: impotenza. Disturbi psichiatrici. Mo lto comune: disturbi del sonno (sonnolenza o insonnia) Comune: disordini dell'umore (uso a lungo termine), depressione (uso a lungo termine); non comune: disordini dell'umore (uso a breve termine), depressione (uso a breve termine); raro: libido diminuita. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea (occasionalmente severa); raro: capogiro, parestesia, sudorazione; molto raro: apoplessia dell'ipofisi e' stata riportata in seguito alla somministrazione iniziale in pazienti con adenoma dell'ipofisi. Patologie dell'occhio. Molto raro: disturbi visivi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie cardiache. Raro: palpitazioni; non nota: prolungamento dell'intervallo QT. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi; raro: nausea, vomito, diarrea, anoressia. Patologie epatobiliari. Raro: disfunzione epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: perdita di capelli. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia, mialgia, massa ossea ridotta che puo' verificarsi con l'uso di agonisti del GnRH. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: vaginiti; comune: secchezzavaginale; raro: secchezza vaginale, modifica delle dimensioni mammari e nella donna; molto raro: orchiartrofia, ginecomastia negli uomini. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: edema periferico, variazioni di peso, reazioni al sito di iniezione. Esami diagnostici. Raro: valori aumentati dei test di funzionalita' epatica (solitamente transitori). Uomini: in caso di recrudescenza tumorale a seguito della terapia, puo' verificarsi un'esacerbazionedi ogni segno e sintomo collegati alla malattia, ad es. dolore osseo, ostruzione delle vie urinarie, debolezza delle estremita' e parestesi a. Tali sintomi rimettono al proseguimento della terapia. Donne: gli effetti indesiderati maggiormente ricorrenti sono associati all'ipoestrogenismo. I livelli di estrogeni tornano nella norma all'interruzione del trattamento. Lo stato di ipoestrogenismo porta ad una diminuzione lieve della densita' ossea durante il trattamento, che a volte non e' reversibile. Puo' verificarsi emorragia vaginale durante la terapia a causa della degenerazione acuta dei fibromi sottomucosi. Popolazione pediatrica: nella fase iniziale della terapia, si assiste ad un incremento acuto, di breve durata, dei valori degli ormoni sessuali, seguito da un calo ai valori del range pre-puberale. A causa di questo effettofarmacologico, possono verificarsi eventi avversi, in particolare all 'inizio del trattamento. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro:reazioni allergiche generalizzate (febbre, eruzioni cutanee, ad esemp io prurito, reazioni anafilattiche). Disturbi psichiatrici. Comune: labilita' emotiva. Disturbi del sistema nervoso. Comuni: mal di testa. Sono stati riportati casi molto rari di apoplessia pituitaria dopo somministrazione iniziale nei pazienti con adenoma pituitario. Disturbi gastrointestinali. Comuni: dolori addominali/crampi addominali, nausea/vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni: sanguinamento vaginale, spotting, perdite. Note: in generale, la presenza di perdite vaginali con il trattamento continuato (successivamente alla possibile emorragia da sospensione nel primo mese di trattamento) deve essere valutata come un segno di potenziale sottodosaggio. La soppressione ipofisaria dovrebbe quindi essere determinata attraverso un test LHRH. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: reazioni nel sito di iniezione Segnalazione delle reazioni avverse sospette Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive non ormonali durante il trattamento e fino alla ripresa del ciclo mestruale. Prima del trattamento le donne potenzialmente fertili devono essere sottoposte ad attenti controlli per escludere una gravidanza in atto. Non usare durante l'allattamento.