Enalapril Id Ge - 14cpr20+12,5mg

Dettagli:
Nome:Enalapril Id Ge - 14cpr20+12,5mg
Codice Ministeriale:038326017
Principio attivo:Enalapril Maleato/Idroclorotiazide
Codice ATC:C09BA02
Fascia:A
Prezzo:4.4
Rimborso:4.4
Doping:Proibito in e fuori gara
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Germed Pharma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ENALAPRIL E IDROCLOROTIAZIDE GERMED

Formulazioni

Enalapril Id Ge - 14cpr20+12,5mg

Categoria farmacoterapeutica

ACE-inibitori e diuretici.

Principi attivi

Ogni compressa contiene: enalapril maleato 20 mg e idroclorotiazide 12,5 mg.

Eccipienti

Sodio bicarbonato; lattosio monoidrato; ferro ossido giallo; amido di mais pregelatinizzato; magnesio stearato.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione in pazienti per i quali e' indicata l'associazione terapeutica.

Controindicazioni / effetti secondari

Anuria. Grave insufficienza epatica. Iposodiemia refrattaria. Ipercalcemia. Iperuricemia sintomatica. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Storia di edema angioneurotico correlabile ad un precedente trattamento con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina oppure ereditario o idiomatico. Ipersensibilita' ad altri farmaci sulfamidico-derivati. Stenosi delle arterie renali. Gravidanza e allattamento.

Posologia

Il medicinale contiene enalapril maleato 20 mg ed idroclorotiazide 12,5 mg. Ipertensione: ? consigliabile iniziare la terapia con mezza compressa al giorno. Nell'ipertensione il dosaggio usuale e' 1 compressa, somministrata una volta al giorno. Se necessario, il dosaggio puo' essere aumentato a 2 compresse, somministrate 1 volta al giorno. In pazienti gia' in trattamento con diuretici, l'impiego del farmaco puo' determinare spiccate risposte ipotensive. In questi pazienti, se si rende necessaria l'associazione, e' importante se possibile sospendere il diuretico qualche giorno prima di somministrare enalapril. Se cio' non fosse possibile e' indispensabile iniziare la terapia col farmaco a bassi dosaggi (in genere 2,5 mg). In queste circostanze un'associazione adosi fisse non risulta appropriata; essa puo' essere utilizzata in se guito quando la titolazione dei singoli componenti abbia dimostrato lanecessita' di dosaggi presenti nella compressa del farmaco. I tiazidi possono risultare diuretici inappropriati per l'uso in pazienti con c ompromissione renale e sono inefficaci con valori di clearance della creatinina di 30 ml/min o inferiori (cioe' in presenza di insufficienzarenale moderata o severa). In pazienti con clearance della creatinina >30 e <80 ml/min il farmaco deve essere utilizzato solo dopo titolazi one delle singole componenti. Quando impiegato da solo, la dose iniziale di enalapril maleato raccomandata nell'insufficienza renale lieve e' 5-10 mg. Nei bambini non sono state stabilite sicurezza ed efficacia. Non sono necessari aggiustamenti di dose negli anziani.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Rari casi di ipotensione sintomatica in pazienti con ipertensione non complicata specie se il paziente e' volume depleto. In pazienti con insufficienza cardiaca e' nota ipotensione sintomatica. Applicare similiconsiderazioni a pazienti con cardiopatia ischemica o con un'affezion e cerebrovascolare, in cui un'eccessiva caduta pressoria potrebbe determinare infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare. Ipotensione: porre il paziente in posizione supina e sottoporlo ad infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una transitoria risposta ipotensiva non e' controindicazione ad ulteriori dosi una volta normalizzata la situazione. Ipotensione sintomatica: ridurre il dosaggio e/o interrompere il diuretico e/o il farmaco. Usare gli ACE-inibitori con cautela inpazienti con ostruzione a livello valvolare e del tratto di deflusso del ventricolo sinistro e evitare in caso di shock cardiogeno ed ostruzione emodinamica significativa. Funzione renale compromessa: calibrare il dosaggio iniziale del farmaco alla clearance della creatinina delpaziente ed in seguito in funzione della risposta del paziente. Insuf ficienza renale: nota in associazione col farmaco e verificatasi specie in pazienti con insufficienza cardiaca grave e patologia renale di base inclusa la stenosi dell'arteria renale; di solito reversibile. Alcuni pazienti ipertesi senza alcuna apparente patologia renale preesistente hanno sviluppato aumenti dell'urea ematica e della creatinina quando il farmaco e' stato co-somministrato ad un diuretico. Considerare riduzioni del dosaggio del farmaco e/o interruzione del diuretico. Tutto ci? puo' portare ad una stenosi dell'arteria renale di base: rischio aumentato di ipotensione ed insufficienza renale. La perdita di funzione renale puo' avere luogo anche solo con lievi alterazioni della creatinina sierica: iniziare la terapia con basse dosi, attenta titolazione e monitoraggio della funzione renale. Trapianto di rene recente: trattamento non raccomandato. Gli ACE-inibitori raramente associati conuna sindrome che inizia con ittero colestatico o epatite e pu? progre disce fino a necrosi epatica fulminante e decesso: interrompere l'ACE-inibitore e sottoporre ad adeguato follow-up. Sono note inoltre neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia. In conzioni normali la neutropenia si verifica raramente. Cautela con patologie del collageno a livello vascolare, terapia immunosoppressiva, trattamenti con allopurinolo o procainamide o una associazione di tali complicazioni specie con preesistente compromissione della funzione renale. Sono note infezioni serie che a volte non rispondono alla terapia antibiotica intensiva: utilizzando enalapril monitorare i leucociti. E' noto edema angioneurotico del viso, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe in pazienti trattati con enalapril: sospendere enalapril e monitorare per assicurarsi della completa regressione dei sintomi. Casi molto rari di decesso dovuti ad angioedema associato ad edema laringeo o edema della glottide per ostruzione delle vieaeree specie in caso di anamnesi positiva per chirurgia delle vie aer ee: somministrare una appropriata terapia come adrenalina 1:1000 sottocute e/o assicurare il mantenimento della pervieta' delle vie aeree. Pazienti di razza nera che ricevono ACE-inibitori: incidenza piu' elevata di angioedema. Pazienti con anamnesi di angioedema non correlato alla terapia con ACE-inibitori: aumentato rischio di angioedema durante il trattamento con un ACE-inibitore. Possibili rare reazioni anafilattoidi pericolose per la vita durante desensibilizzazione con veleno di imenotteri; evitate interrompendo temporaneamente la terapia con ACE-inibitori prima di ogni desensibilizzazione. Alcuni pazienti in terapiacon ACE-inibitori sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa de nsita' con destran-solfato: raro sviluppo di reazioni anafilattoidi potenzialmente fatali evitabili interrompendo momentaneamente la terapiacon ACE-inibitori prima di ogni seduta di aferesi. Sono note reazioni anafilattoidi in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso e tr attati allo stesso tempo con un ACE inibitore: considerare l'uso di undiverso tipo di membrana dialitica o una classe differente di agenti antiipertensivi. Pazienti diabetici trattati con antidiabetici orali oinsulina: monitorare il controllo della glicemia durante il primo mes e di trattamento con un ACE-inibitore. Con gli ACE-inibitori e' nota tosse non produttiva, persistente e si risolve con la sospensione dellaterapia; considerarla nella diagnosi differenziale della tosse. Nei p azienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o durante anestesiacon agenti che provocano ipotensione l'enalapril blocca la formazione di angiotensina II secondaria al rilascio compensatorio di renina: l' ipotensione puo' essere corretta mediante espansione della volemia. Talvolta con ACE-inibitori sono noti aumenti del potassio sierico. I pazienti a rischio di sviluppare iperkalemia sono quelli con insufficienza renale, diabete mellito o quelli che utilizzano in concomitanza diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio; o i pazienti che assumono altri farmaci associati con aumenti di potassio sierico: monitorare il potassio sierico. L'associazione di litio ed enalapril non e' raccomandata. L'enalapril ? meno efficace nel diminuire la pressione arteriosa nei neri ipertesi forse per una maggiore prevalenza di una condizione di bassa renina. La terapia tiazidica puo' alterare la tolleranza al glucosio; possibile aggiustamento del dosaggio degli agenti antidiabetici. I tiazidipossono diminuire l'escrezione urinaria di calcio e causare aumenti l ievi e intermittenti della calcemia. Un'ipercalcemia marcata puo' svelare un iperparatiroidismo asintomatico. Sospendere la terapia tiazidica prima che vengano effettuate le prove di funzionalita' paratiroidea.Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere asso ciati alla terapia diuretica con tiazidi; al dosaggio di 12,5 mg contenuto nel farmaco gli effetti sono stati minimi. In alcuni pazienti il trattamento con tiazidi puo' precipitare un'iperuricemia e/o gotta. L'enalapril puo' indurre un aumento dell'acido urico nelle urine e di conseguenza attenuare l'effetto iperuricemico dell'idroclorotiazide. Altri segni di squilibrio idroelettrolitico sono l'ipokalemia, l'iponatriemia e l'ipocloremia. Durante trattamento con tiazidi possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita' con o senza storia di allergia o asma bronchiale. Con l'uso dei tiazidi e' stata osservata l'esacerbazioneo l'attivazione del lupus eritematoso sistemico. Il farmaco non e' ra ccomandato in eta' pediatrica. L'efficacia e la tollerabilita' dell'enalapril maleato e dell'idroclorotiazide co-somministrati sono simili nei pazienti anziani e quelli giovani.

Interazioni

L'effetto di deplezione potassica dei diuretici tiazidici viene usualmente attenuato dall'effetto dell'enalapril maleato. Il potassio sierico rimane usualmente entro i limiti della norma. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del salecontenenti potassio possono portare ad aumenti significativi del pota ssio sierico. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di dimostrata ipokalemia, essi devono essere utilizzati con cautela e con un monitoraggio frequente del potassio sierico. Il precedente trattamento con alti dosaggi di diuretici puo' dare luogo a deplezione della volemia ed a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dall'interruzione dei diuretici, dall'aumento della volemia o dall'assunzione di sali o instaurando una terapia con enalapril a bassa dose. Altri agenti antiipertensivi: l'uso concomitante di questi farmaci puo' aumentare l'effetto ipotensivo di enalapril. L'uso concomitante con nitroglicerina ed altri nitrati od altri vasodilatatori puo' ridurre ulteriormente la pressione arteriosa. Litio: nel corso di co-somministrazione di litio ed ACE-inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche del litio ed episodi di tossicita' da litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare ulteriormente i livelli del litio ed aumentare il rischio di tossicita' da litio con gli ACE-inibitori. L'uso di enalapril con il litio non e' raccomandato, ma se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un attento monitoraggio dei livelli del litio sierico. L'uso concomitante di alcuni farmaci anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' risultare in un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. I farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS), inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2 (COX-2 inibitori) possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. L'effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori puo' pertanto essere attenuato dai FANS, inclusi gli inibitori della COX-2. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa in trattamento con farmaci antinfiammatori non-steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, la somministrazione concomitante di un ACE-inibitore puo' determinare un ulteriore deterioramento della funzione renale, generalmente reversibile. I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline,farmaci ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo effetto sembra verificarsi con maggiore probabilita' durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con compromissione della funzione renale. L'alcool aumenta l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori. L'enalapril puo' essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico (a dosaggi cardiologici), trombolitici e betabloccanti. Idroclorotiazide. I seguenti farmaci, se somministrati in concomitanza, possono interagire con i diuretici tiazidici. Alcool, barbituricio narcotici: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortos tatica. Farmaci antidiabetici (agenti orali e insulina): puo' rendersinecessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. A ltri farmaci antipertensivi: possono verificarsi effetti additivi o potenziamento. Colestiramina e resine di colestipolo: l'assorbimento dell'idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio anionico. Dosi singole di colestiramina o di colestipolo si legano con l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del tratto gastrointestinale fino all'85% e al 43%, rispettivamente. Il farmacodeve, pertanto, essere somministrato un'ora prima dell'assunzione del la resina. Corticosteroidi, ACTH: possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipopotassiemia. Amine pressorie (es. adrenalina): e' possibile una riduzione della risposta alle amine pressorie, ma non tale da precluderne la somministrazione. Miorilassanti, non depolarizzanti (es. tubocurarina): e' possibile un potenziamento della responsivita' al miorilassante. Litio: l'uso concomitante con i diuretici non e' raccomandato. I diuretici riducono la clearance renale del litio, comportando un alto rischio di tossicita' da litio; leggereattentamente la scheda tecnica del preparato a base di litio, prima d i utilizzare tali preparazioni. Farmaci antinfiammatori non steroidei inclusi gli inibitori della COX-2: in alcuni pazienti, la somministrazione di un antinfiammatorio non steroideo inclusi gli inibitori della COX-2 puo' diminuire l'effetto diuretico, natriuretico e antipertensivo dei diuretici. Interazioni farmaco/esami di laboratorio: a causa deiloro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferir e con gli esami per la funzione paratiroidea. Co-somministrazione con FANS: quando gli ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS nonselettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-iper tensivo. L'uso concomitante di ACE inibitori e FANS puo' portare ad unaumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprend e possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante.

Effetti indesiderati

In studi clinici, gli effetti collaterali sono stati in genere di natura lieve e transitoria; inoltre nella maggior parte dei casi non e' stato necessario interrompere la terapia. Enalapril maleato-Idroclorotiazide: gli effetti collaterali di piu' frequente rilevanza clinica sonostati capogiro e faticabilita', che in genere rispondevano alla riduz ione del dosaggio e raramente hanno reso necessaria l'interruzione della terapia. Altri effetti collaterali (1-2%) sono stati: cefalea, crampi muscolari, astenia, tosse, nausea, impotenza, effetti ortostatici inclusa l'ipotensione. Effetti collaterali meno comuni che si sono verificati in studi clinici o durante la commercializzazione. Disturbi psichiatrici e del sistema nervoso: insonnia, sonnolenza, parestesia, vertigini, nervosismo. Disturbi cardiaci e del sistema vascolare. sincope, ipotensione non ortostatica, palpitazioni, tachicardia, dolore toracico. Disturbi respiratori, del torace e del mediastino: dispnea. Apparato gastrointestinale: diarrea, vomito, dispepsia, dolore addominale, flatulenza, stipsi. Cute e annessi: sindrome di Stevens-Johnson, rash,prurito, diaforesi. Altri: alterazione della funzione renale, insuffi cienza renale, diminuzione della libido, secchezza delle fauci, gotta,tinnito, artralgia. E' stato riportato un complesso sintomatologico c he puo' includere febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo, VES elevata, eosinofilia e leucocitosi. Possono verificarsi rash, fotosensibilita' oaltre manifestazioni dermatologiche. Ipersensibilita'/edema angioneur otico: raramente e' stato riferito angioedema del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o laringe. Raramentesi sono verificate alterazioni dei parametri di laboratorio clinicame nte importanti associate alla somministrazione del farmaco. Occasionalmente sono state osservate iperglicemia, iperuricemia e ipokalemia. Sono stati osservati incrementi dell'azotemia e della creatininemia ed elevazione degli enzimi epatici e/o della bilirubina serica. Questi sono di solito reversibili dopo la sospensione del farmaco. Si e' avuta iperpotassiemia. Sono state riferite diminuzioni dell'emoglobina e dell'ematocrito. Altri effetti collaterali riferiti con idroclorotiazide oenalapril maleato somministrati da soli e che possono essere potenzia li effetti collaterali col farmaco sono i seguenti. Enalapril maleato.Molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10); non comuni (>1/1.000, < 1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari (<1/10.000), inclusi casi isolati. Sangue e sistema linfatico. Non comuni: anemia (comprese anemia aplastica ed emolitica); rari: neutropenia, diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito, trombocitopenia, agranulocitosi,depressione midollare, pancitopenia, linfoadenopatia, malattie autoim muni. Metabolismo e nutrizione. Non comuni: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici e del sistema nervoso. Comuni: cefalea, depressione; non comuni: confusione mentale, sonnolenza, insonnia, nervosismo, parestesie, vertigini; rari: alterazioni dell'attivita' onirica, disturbi del sonno. Disturbi oculari. Molto comuni: visione offuscata. Disturbi cardiaci e del sistema vascolare. Molto comuni: capogiro; comuni: ipotensione, sincope, infarto del miocardio o accidente cerebrovascolare, possibilmente secondario ad ipotensione eccessiva in pazienti ad alto rischio, dolore toracico, disritmie, angina pectoris, tachicardia; non comuni: ipotensione ortostatica, palpitazioni; rari: fenomeno di Raynaud. Disturbi respiratori, del torace e del mediastino. Molto comuni: tosse; comuni: dispnea; non comuni: rinorrea, laringodinia e raucedine, broncospasmo/asma; rari: infiltrati polmonari, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Apparato gastrointestinale. Molto comuni: nausea; comuni: diarrea, dolore addominale, disgeusia; non comuni: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, anoressia, irritazioni gastriche,secchezza delle fauci, ulcera peptica; rari: stomatite/ulcere aftose, glossite; molto rari: angioedema intestinale. Sistema epatobiliare. R ari: insufficienza epatica, epatite - epatocellulare o colestatica, epatite inclusa necrosi, colestasi (compreso l'ittero). Cute e annessi. Comuni: rash, ipersensibilita'/edema angioneurotico; sono stati segnalati edema angioneurotico del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o del laringe; non comuni: diaforesi, prurito, orticaria, alopecia; rari: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, pemfigo, eritroderma. E' stato riportato un complesso sintomatologico che puo' includere alcune o tutte le seguenti condizioni: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo, VES elevata, eosinofilia e leucocitosi. Possono verificarsi rash, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Sistema urinario. Non comuni: disfunzione renale, insufficienza renale, proteinuria; rari: oliguria. Disturbi del sistema riproduttivo e della mammella. Non comuni: impotenza; rari: ginecomastia. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Molto comuni: astenia; comuni: faticabilita'; non comuni: crampi muscolari, vampate, tinnito, malessere, febbre. Parametri di laboratorio. Comuni: iperkalemia, aumenti della creatinina sierica; non comuni: aumenti della uremia, iponatremia; rari: aumenti degli enzimi epatici, aumenti della bilirubinemia. Idroclorotiazide. Sangue e sistema linfatico: e' possibile chesi verifichi trombocitopenia. In casi isolati: leucopenia, agranuloci tosi, anemia, porpora, inibizione dell'attivita' del midollo osseo. Disturbi metabolici: iperuricemia, iperglicemia, glicosuria o diminuzione della tolleranza ai glicidi; aumento del livello dei lipidi nel sangue in risposta a dosaggi elevati. Disturbi psichiatrici e del sistema nervoso: cefalea. Disturbi oculari: xantopsia (visione gialla). Disturbi cardiaci e del sistema vascolare: aritmie cardiache, ipotensione ortostatica, che puo' essere potenziata da alcool, barbiturici, ipnoticio sedativi. Apparato gastrointestinale: sono state osservate perdita dell'appetito, moderata nausea, vomito, gastrospasmo, diarrea o possibile stitichezza, pancreatite. Sistema epatobiliare: raramente, colestasi intraepatica o ittero. Cute e annessi: possono aversi alterazioni dermatologiche da ipersensibilita', quali porpora, fotosensibilizzazione, esantema, orticaria e, in casi rarissimi, angioite necrotizzante e sindrome di Stevens-Johnsons. Disturbi dell'equilibrio idrosalino: ipopotassiemia, iposodiemia, ipomagnesemia. In casi isolati: alcalosi ipocloremica, ipercalcemia. Varie: insufficienza renale, reazioni da idiosincrasia (edema polmonare); crampi muscolari, impotenza, astenia e raramente asma e reazioni anafilattoidi.

Gravidanza e allattamento

Non usare il farmaco durante il primo trimestre di gravidanza. Se si intende avere una gravidanza o in caso di gravidanza accertata il passaggio ad un farmaco alternativo deve essere intrapreso il piu' presto possibile. Non sono stati condotti studi clinici controllati con ACE inibitori nell'uomo, ma un numero limitato di casi esposti nel corso delprimo trimestre non sono sembrati manifestare malformazioni come la f etotossicita' nell'uomo descritta di seguito. Il farmaco e' controindicato nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'esposizione prolungata all'enalapril durante il secondo e terzo trimestre e' nota per indurre fetotossicita' nell'uomo (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkalemia). In caso diesposizione al farmaco dal secondo trimestre di gravidanza, si raccom anda un controllo ecografico della funzione renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto il farmaco, devono essere strettamentemonitorati per ipotensione, oliguria e iperkalemia. L'enalapril, che attraversa la placenta, e' stato rimosso con qualche beneficio clinicodalla circolazione neonatale attraverso dialisi peritoneale, e puo' e ssere in teoria rimosso tramite trasfusione a scambio ionico. Enalapril e l'enalaprilato sono escreti nel latte umano, ma il loro effetto sul bambino allattato non e' stato determinato. Di conseguenza, l'uso del farmaco non e' raccomandato durante l'allattamento.