Emend - 1cps 125mg+2cps 80mg

Dettagli:
Nome:Emend - 1cps 125mg+2cps 80mg
Codice Ministeriale:036167068
Principio attivo:Aprepitant
Codice ATC:A04AD12
Fascia:H
Prezzo:88.77
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dall'umidità
Scadenza:48 mesi

Formulazioni

Emend - 1cps 125mg+2cps 80mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiemetico ed antinausea.

Indicazioni

Prevenzione della nausea e del vomito precoci e tardivi associati allachemioterapia altamente emetogena in ambito oncologico a base di cisp latino. Prevenzione della nausea e del vomito associati alla chemioterapia moderatamente emetogena in ambito oncologico. Viene somministratonel contesto di una terapia di associazione. Il farmaco e' disponibil e anche come capsule rigide da 40 mg per la prevenzione della nausea edel vomito postoperatori.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non deve essere somministrato in concomitanza con pimozide, terfenadina, astemizolo o cisapride. L'inibizione dell'isoenzima 3A4 del citocromo P450 (CYP3A4) da parte dell'aprepitant potrebbe dare luogo ad un incremento delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci, con reazioni serie o potenzialmente fatali. Non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Il potenziale perla tossicita' riproduttiva di aprepitant non e' stato pienamente cara tterizzato, in quanto non sono stati raggiunti in studi sugli animali livelli di esposizione superiori a quelli per l'uomo. Questi studi nonhanno indicato effetti dannosi diretti o indiretti in relazione a gra vidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo post-natale. Gli effetti potenziali sulla riproduzione delle alterazioni della regolazionedelle neurochine non sono noti. Aprepitant viene escreto nel latte de i ratti durante la lattazione. Non e' noto se l'aprepitant viene escreto nel latte umano; l'allattamento non e' pertanto raccomandato durante la terapia.

Posologia

Viene somministrato per 3 giorni nel contesto di un regime terapeuticoche comprende un corticosteroide ed un 5 HT3 antagonista. Il dosaggio raccomandato e' di 125 mg per os al giorno 1 e di 80 mg in monosommin istrazione giornaliera nei giorni 2 e 3. Negli studi clinici, sono stati utilizzati i seguenti regimi terapeutici per la prevenzione di nausea e vomito associati con la chemioterapia emetogena in ambito oncologico: regime chemioterapico altamente emetogeno. Primo giorno: Emend 125 mg; Desametasone 12 mg per os; Ondansetron 32 mg ev. Secondo giorno: Emend 80 mg; Desametasone 8 mg per os; Ondansetron: nessuno. Terzo giorno: Emend 80 mg; Desametasone 8 mg per os; Ondansetron: nessuno. Quarto giorno: Emend: nessuno; Desametasone 8 mg per os; Ondansetron: nessuno. E' stato somministrato per os 1 ora prima del trattamento chemioterapico al giorno 1 ed al mattino nei giorni 2 e 3. Il desametasone e' stato somministrato 30 minuti prima del trattamento chemioterapico al giorno 1 ed al mattino nei giorni dal 2 al 4. Il dosaggio del desametasone e' stato scelto tenendo conto delle interazioni farmacologiche. L'ondansetron e' stato somministrato per via endovenosa 30 minuti prima del trattamento chemioterapico al giorno 1. Regime chemioterapico moderatamente emetogeno. Primo giorno: Emend 125 mg; Desametasone 12 mg per os; Ondanserton: 8 mg x 2 per os. Secondo giorno: Emend 80 mg; Desametasone: nessuno; Ondansetron: nessuno. Terzo giorno: Emend 80 mg;Desametasone: nessuno; Ondansetron: nessuno. E' stato somministrato p er os 1 ora prima del trattamento chemioterapico al giorno 1 ed al mattino nei giorni 2 e 3. Il desametasone e' stato somministrato 30 minuti prima del trattamento chemioterapico al giorno 1. Il dosaggio del desametasone e' stato scelto tenendo conto delle interazioni farmacologiche.Una capsula da 8 mg di ondansetron e' stata somministrata dai 30 ai 60 minuti prima del trattamento chemioterapico e una capsula da 8 mge' stata somministrata 8 ore dopo la prima dose al giorno 1.I dati di efficacia sull'associazione con altri corticosteroidi ed antagonisti della 5-HT3 sono limitati.Fare riferimento alle schede tecniche complete dei farmaci antiemetici somministrati insieme ad Emend. Puo' esseresomministrato con o senza cibo. Anziani: Non e' richiesto aggiustamen to del dosaggio per gli anziani. Alterazione della funzione renale: Non e' necessario l'aggiustamento del dosaggio per i pazienti con insufficienza renale o per i pazienti con patologia renale allo stadio terminale sottoposti ad emodialisi. Alterazione della funzione epatica: none' necessario aggiustamento del dosaggio per i pazienti con insuffici enza epatica lieve. Vi sono dati limitati nei pazienti con insufficienza epatica moderata e non vi e' nessun dato nei pazienti con insufficienza epatica grave. Bambini e adolescenti: nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite sicurezza ed efficacia. L'uso in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni non e' pertanto raccomandato.

Interazioni

L'AUC dei substrati del CYP3A4 somministrati per via orale in concomitanza puo' aumentare fino a circa 3 volte durante il trattamento di 3 giorni; l'effetto atteso dell'aprepitant sulle concentrazioni plasmatiche dei substrati del CYP3A4 somministrati per via endovenosa e' minore. Non deve essere utilizzato in concomitanza a pimozide, terfenadina, astemizolo o cisapride. L'inibizione del CYP3A4 da parte dell'aprepitant puo' risultare in concentrazioni plasmatiche elevate, causa potenziale di reazioni serie e pericolose per la vita. Il dosaggio orale abituale di desametasone deve essere ridotto di circa il 50% in caso di somministrazione concomitante di regime terapeutico. La dose abituale dimetilprednisolone per via endovenosa deve essere ridotta di circa il 25% e la dose orale abituale di metilprednisolone deve essere ridotta di circa il 50% in caso di somministrazione concomitante di regime terapeutico. La dose abituale di metilprednisolone per via endovenosa deve essere ridotta di circa il 25% e la dose orale abituale di metilprednisolone deve essere ridotta di circa il 50% in caso di somministrazione concomitante di regime terapeutico. Nel corso nel trattamento continuato con metilprednisolone, l'AUC di metilprednisolone puo' subire una diminuzione tardiva entro le 2 settimane dopo l'inizio della terapia, a causa dell'effetto induttore di aprepitant sul CYP3A4. E' prevedibile che tale effetto risulti piu' pronunciato con la somministrazione di metilprednisolone per via orale. Il farmaco, somministrato in regime di dosaggio di 125 mg/die al giorno 1 e di 80 mg/die ai giorni 2 e 3, non ha modificato la farmacocinetica di docetaxel somministrato endovenosa al giorno 1 o di vinorelbina somministrata endovena al giorno 1o al giorno 8 ma non puo' essere escluso un effetto del farmaco sulla farmacocinetica dei substrati del CYP3A4. Nei pazienti in terapia cro nica con warfarin, il tempo di protrombina (INR) deve essere strettamente monitorato durante il trattamento e per 2 settimane dopo ogni ciclo di trattamento di 3 giorni con EMEND per nausea e vomito indotti da chemioterapia. Quando una dose singola da 125 mg e' stata somministrata al giorno 1 ed una dose di 80 mg/die e' stata somministrata ai giorni 2 e 3 in persone sane stabilizzate con terapia cronica con warfarin,non vi e' stato alcun effetto di sulle AUC plasmatiche del R(+) o del l'(S-) warfarin determinate al giorno 3; c'e' stato tuttavia un decremento del 34% della concentrazione di valle dell'S(-) warfarin, accompagnata da una diminuzione del 14% dell'INR 5 giorni dopo il termine deltrattamento. In caso di somministrazione ad un dosaggio di 125 mg al giorno 1 e di 80 mg/die ai giorni 2 e 3, il farmaco ha diminuito l'AUCdella tolbutamide del 23% al giorno 4, del 28% al giorno 8, e del 15% al giorno 15, quando una dose singola di tolbutamide 500 mg e' stata somministrata per via orale prima della somministrazione del ciclo terapeutico di 3 giorni ed ai giorni 4, 8 e 15. L'efficacia dei contraccettivi orali puo' essere ridotta nel corso e per 28 giorni dopo la somministrazione. Nel corso del trattamento e per 2 mesi dopo la somministrazione dell'ultima dose devono essere utilizzati metodi di contraccezione alternativi o sostitutivi. Aprepitant in monosomministrazione giornaliera in capsule da 100 mg per 14 giorni con un contraccettivo orale contenente 35 mcg di etinilestradiolo ed 1 mg di noretindrone, ha diminuito l'AUC di etinilestradiolo del 43% e ha diminuito l'AUC del noretindrone dell'8%. In un altro studio, dosi singole di un contraccettivo orale contenente etinilestradiolo e noretindrone sono state somministrate al giorno 1 fino al giorno 21, in un regime di 125 mg al giorno8 e 80 mg/die nei giorni 9 e 10 con ondansetron 32 mg EV al giorno 8 e desametasone orale somministrato in dosi di 12 mg al giorno 8 e 8 mg/die nei giorni 9, 10 e 11. Durante i giorni 9 fino a 21 in questo studio vi e' stata una diminuzione fino al 64% delle concentrazioni di valle di etinilestradiolo e diminuzione fino al 60% delle concentrazionidi valle del noretindrone. Antagonisti della 5-HT3: l'aprepitant non ha avuto effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di ondansetron, granisetron o idrodolasetron. La somministrazione concomitantecon farmaci inibitori dell'attivita' del CYP3A4 deve essere considera ta con cautela, poiche' l'associazione da' luogo ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di aprepitant. Evitare la somministrazione concomitante con farmaci forti induttori dell'attivita' del CYP3A4 deveessere evitata poiche' l'associazione da' luogo a riduzioni delle con centrazioni plasmatiche dell'aprepitant che possono risultare in una minore efficacia. La somministrazione concomitante con l'erba di S. Giovanni non e' raccomandata. Con la somministrazione di una dose singolada 125 mg al giorno 5 di un ciclo di terapia di 10 giorni con ketocon azolo, un forte inibitore del CYP3A4, al dosaggio di 400 mg/die, l'AUCdi aprepitant e' aumentata di circa 5 volte e l'emivita media termina le di aprepitant e' aumentata di circa 3 volte. Con la somministrazione di una dose singola da 375 mg ai giorni 9 e 14 di un ciclo di terapia con 600 mg/die di rifampicina, un forte induttore del CYP3A4, l'AUC dell'aprepitant e' diminuita del 91% e l'emivita terminale media e' diminuita del 68%.

Effetti indesiderati

Il profilo di sicurezza di aprepitant e' stato valutato in circa 4.900persone. Reazioni avverse considerate correlate all'uso del farmaco d ai ricercatori sono state segnalate in circa il 17% dei pazienti trattati con aprepitant rispetto a circa il 13% dei pazienti trattati con terapia standard in pazienti che ricevevano un trattamento chemioterapico altamente emetogeno. La terapia con aprepitant e' stata interrotta a causa di reazioni avverse nello 0,6% dei pazienti trattati con aprepitant rispetto allo 0,4% dei pazienti trattati con la terapia standard. In uno studio clinico su pazienti che ricevevano un trattamento chemioterapico moderatamente emetogeno, le reazioni avverse cliniche sono state riportate in circa il 21% dei pazienti trattati con aprepitant rispetto al 20% circa di pazienti trattati con terapia standard. La terapia con aprepitant e' stata interrotta a causa di reazioni avverse nello 1,1% dei pazienti trattati con aprepitant rispetto allo 0,5% dei pazienti trattati con la terapia standard. Le reazioni avverse piu' comuni riportate sono state: singhiozzo, astenia/faticabilita', aumento della ALT, stipsi, cefalea, e anoressia. La reazione avversa piu' comune riportata e' stata la faticabilita'. Le frequenze delle reazioni avverse sono definite come: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100, <1/10); non comuni (>= 1/1.000, <1/100); rare (>= 1/10.000, <1/1.000) e molto rare (< 1/10.000), inclusi casi isolati. Infezioni e infestazioni. Non comuni: candidasi, infezioni da stafilococco. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: anemia, neutropenia febbrile. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: anoressia; non comuni: aumento ponderale, polidipsia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: disorientamento, euforia, ansia. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, capogiro; non comuni: anormalita' dell'attivita' onirica, disturbi cognitivi. Patologie dell'occhio. Non comuni: congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: tinnito. Patologie cardiache. Non comuni: bradicardia. Patologie vascolari. Non comuni: vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: singhiozzo; non comuni: faringite, starnuto, tosse, secrezione mucosa postnasale, irritazione alla gola. Patologie gastrointestinali. Comuni: stipsi, diarrea, dispepsia, eruttazione; non comuni: nausea, vomito, reflusso acido, disgeusia, malessere a livello epigastrico, costipazione, reflusso gastroesofageo, ulcera duodenale perforata, dolore addominale, secchezza delle fauci, enterocolite, flatulenza, stomatite.Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash, ac ne, fotosensibilita', iperidrosi, cute grassa, prurito, lesione cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: crampi muscolari, mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comuni: poliuria, disuria, pollachiuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: astenia/faticabilita'; non comuni: dolore addominale, edema, vampate, disturbo toracico, letargia, sete. Esami diagnostici. Comuni: aumenti della ALT, aumenti della AST; non comuni: aumento della fosfatasi alcalina, iperglicemia, microematuria, iponatriemia, calo ponderale. Il profilo delle reazioni avverse nell'estensione a ciclo multiplo fino a 5 cicli addizionali di chemioterapia e' stato generalmente simile a quello osservato nel ciclo 1. Riportato un caso di sindrome di Stevens-Johnson come evento avverso serio in un paziente trattato con aprepitant e chemioterapia per neoplasia maligna. Ulteriori reazioni avverse osservate nei pazienti trattati con aprepitant (40 mg) per la nausea ed il vomito postoperatori ad un'incidenza superiore a quella riportata con ondansetron: dolore addominale alto, anormalita' del reperto auscultatorio dell'addome, disartria, dispnea, ipoestesia, insonnia, miosi, nausea, disturbidel sensorio, fastidio gastrico, riduzione dell'acutezza visiva, sibi lo respiratorio. Riportate due esperienze avverse serie nel corso degli studi su nausea e vomito postoperatori (PONV) in pazienti che assumevano i dosaggi piu' elevati: un caso di stipsi, e un caso di subocclusione. Segnalato un caso di angioedema e orticaria come evento avverso serio in un paziente cui veniva somministrato aprepitant in uno studionon-CINV/non-PONV. Vi sono dati limitati nei pazienti con insufficien za epatica moderata e nessun dato nei pazienti con insufficienza epatica grave. In questi pazienti l'aprepitant deve essere utilizzato con cautela. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti in terapia orale concomitante con farmaci metabolizzati principalmente dalCYP3A4. Inoltre la somministrazione concomitante con irinotecan deve essere affrontata con grande cautela in quanto l'associazione puo' dare luogo ad un incremento della tossicita'. La somministrazione concomitante con alcaloidi ergot-derivati, substrati del CYP3A4 puo' dare luogo ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali. Si consiglia pertanto cautela in considerazione del rischio potenziale di tossicita' legata alla ergot. La somministrazione concomitante con warfarin da' luogo ad una diminuzione del tempo di protrombina, riportato come International Normalized Ratio (INR). Nei pazienti in terapia cronica con warfarin, l'INR deve essere strettamente monitorato durante il trattamento e per 2 settimane dopo ogni ciclo di trattamento di 3 giorni per nausea e vomito indotti da chemioterapia. L'efficacia dei contraccettivi ormonali puo' risultare ridotta durante e 28 giornidopo la somministrazione del farmaco. Nel corso del trattamento e per 2 mesi dopo la somministrazione dell'ultima dose utilizzare metodi di contraccezione alternativi o sostitutivi. La somministrazione concomi tante con i farmaci che inducono fortemente l'attivita' del CYP3A4 deve essere evitata in quanto l'associazione da' luogo ad una diminuzionedelle concentrazioni plasmatiche di aprepitant. La somministrazione c oncomitante con l'erba di S. Giovanni non e' raccomandata. La somministrazione concomitante con i farmaci che inibiscono l'attivita' del CYP3A4 devono essere affrontate con cautela in quanto l'associazione da' luogo ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di aprepitant. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.