Elontril - Fl 30cpr 300mg Rm
Dettagli:
Nome:Elontril - Fl 30cpr 300mg RmCodice Ministeriale:037697051
Principio attivo:Bupropione Cloridrato
Codice ATC:N06AX12
Fascia:A
Prezzo:41.04
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rilascio modificato
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo da luce e umiditÃ
Scadenza:18 mesi
Denominazione
ELONTRIL COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO
Formulazioni
Elontril - Fl 30cpr 150mg Rm
Elontril - Fl 30cpr 300mg Rm
Categoria farmacoterapeutica
Antidepressivi.
Principi attivi
Bupropione cloridrato.
Eccipienti
>>Nucleo della compressa: alcool polivinilico, gliceril dibeenato. >>Rivestimento della compressa. Primo rivestimento: etilcellulosa, povidone K-90, macrogol 1450. Secondo rivestimento: macrogol 1450, dispersione di copolimero di acido metacrilico etilacrilato (Eudragit L30 D-55), silicio diossido, trietilcitrato. >>Inchiostro: inchiostro da stampanero (Opacode S-1-17823). Opacode S-1-17823 contenente fissante gomma lacca 45% (20% esterificato), ferro ossido nero (E172) e ammonio idro ssido 28%.
Indicazioni
E' indicato per il trattamento degli episodi di depressione maggiore.
Controindicazioni / effetti secondari
Pazienti con ipersensibilita' al bupropione o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che assumono qualsiasi altro medicinale contenentebupropione, in quanto l'incidenza delle convulsioni e' dose dipendent e e per evitare il sovradosaggio. Pazienti affetti da patologie convulsive o con anamnesi positiva per convulsioni. Pazienti in cui sia presente un tumore del sistema nervoso centrale. Pazienti che, in qualsiasi momento durante il trattamento, interrompano bruscamente l'assunzione dell'alcool o di qualsiasi medicinale noto per essere associato al rischio di convulsioni in caso di sospensione (in particolare benzodiazepine e agenti benzodiazepino-simili). Pazienti con cirrosi epatica grave. Pazienti con diagnosi, attuale o precedente, di bulimia o anoressia nervosa. L'uso concomitante ad inibitori della monoaminoossidasi (MAO-inibitori) e' controindicato. Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l'interruzione dei MAO-inibitori irreversibili e l'inizio del trattamento. Per quanto riguarda i MAO-inibitori reversibili e' sufficienteun periodo di 24 ore.
Posologia
Le compresse devono essere deglutite intere. Le compresse non devono essere frantumate o masticate, in quanto cio' puo' portare ad un aumento del rischio di effetti avversi incluse le convulsioni. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo. Uso negli adulti: la dose iniziale raccomandata e' di 150 mg, assunti una volta al giorno. Negli studi clinici non e' stata stabilita la dose ottimale. Se non si osservaun miglioramento dopo 4 settimane di trattamento con 150 mg, la dose puo' essere aumentata a 300 mg, assunti una volta al giorno. E' necessario un intervallo di almeno 24 ore tra le dosi successive. Per il bupropione, l'insorgenza dell'azione terapeutica e' stata osservata 14 giorni dopo l'inizio del trattamento. Come per tutti gli altri antidepressivi, il pieno effetto antidepressivo del farmaco puo' non essere evidente fino a dopo diverse settimane di trattamento. I pazienti affettida depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di a lmeno 6 mesi per assicurare che siano liberi dai sintomi. L'insonnia e' un evento avverso molto comune ed e' spesso transitoria. L'insonnia puo' essere ridotta evitando di assumere la dose al momento di andare a dormire (a condizione che ci siano almeno 24 ore tra le dosi). Pazienti precedentemente trattati con Wellbutrin SR compresse: quando i pazienti passano dal trattamento con le compresse di bupropione a rilascio prolungato, due volte al giorno, al trattamento con le compresse di Elontril, somministrare, quando possibile, la stessa dose giornaliera totale. Uso in bambini ed adolescenti: l'uso non e' indicato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni. La sicurezza e l'efficacia in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state determinate. Uso nei pazienti anziani: l'efficacia negli anziani non e' stata dimostrata in modo certo. In uno studio clinico i pazienti anzianihanno seguito lo stesso regime posologico utilizzato negli adulti. No n si puo' escludere una maggiore sensibilita' in alcuni soggetti anziani. Uso in pazienti con insufficienza epatica: utilizzare con cautela nei pazienti con insufficienza epatica. A causa di un aumento della variabilita' della farmacocinetica nei pazienti con insufficienza da lieve a moderata, la dose raccomandata in tali pazienti e' di 150 mg una volta al giorno. Uso in pazienti con insufficienza renale: la dose raccomandata in questi pazienti e' di 150 mg una volta al giorno, in quanto in tali pazienti il bupropione ed i suoi metaboliti attivi possono accumularsi in modo piu' elevato del solito. Sospensione della terapia: sebbene non siano state osservate reazioni da sospensione (misurate come segnalazioni spontanee piuttosto che con scale di valutazione) negli studi clinici, dovrebbe essere preso in considerazione un periodo di riduzione graduale della dose. Il bupropione e' un inibitore selettivo della ricaptazione neuronale delle catecolamine e non puo' essere escluso un effetto rebound o reazioni da sospensione.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita' e dalla luce.
Avvertenze
Convulsioni: la dose raccomandata non deve essere superata, in quanto il bupropione e' associato ad un rischio di convulsioni dose-correlato. Esiste un aumento del rischio di convulsioni che si presentano con l'uso del farmaco in presenza di fattori di rischio predisponenti che abbassano la soglia delle convulsioni. Pertanto, deve essere somministrato con cautela in pazienti con una o piu' condizioni che predispongono ad un abbassamento della soglia delle convulsioni. Interazioni: a causa delle interazioni farmacocinetiche, i livelli plasmatici di bupropione o dei suoi metaboliti possono essere alterati, aumentando cosi' il rischio di comparsa di effetti indesiderati. Pertanto si deve prestare attenzione quando il bupropione e' somministrato in concomitanza a medicinali che ne possano indurre o inibire il metabolismo. Il bupropione inibisce il metabolismo operato dal citocromo P450 2D6. Si consiglia cautela nel caso siano somministrati contemporaneamente medicinali metabolizzati da tale enzima. Neuropsichiatria. Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento clinico: la depressione e' associata ad un aumento del rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che si verifica una remissione significativa. Poiche' un miglioramento puo' non manifestarsi durante le prime settimane di trattamento, o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino a quando non compaia tale miglioramento. E' comune esperienza clinica che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Pazienti con anamnesi positiva per eventi correlati al suicidio o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, e' noto che siano a rischio maggiore di ideazione suicidaria o ditentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati duran te il trattamento. Sintomi neuropsichiatrici compresi mania e disturbobipolare: sono stati riportati sintomi neuropsichiatrici. In particol are, e' stata osservata sintomatologia psicotica e maniacale, principalmente in pazienti con anamnesi positiva per malattie psichiatriche. Inoltre episodi di depressione maggiore possono costituire la premessa di un disturbo bipolare. In generale si ritiene che trattare tale episodio solo con un antidepressivo possa aumentare la probabilita' di manifestare un episodio misto/maniacale nei pazienti a rischio per disturbo bipolare. Dati clinici limitati sull'uso di bupropione in associazione con stabilizzanti dell'umore in pazienti con anamnesi di disturbi bipolari, indicano una bassa percentuale di passaggio a mania. Prima di iniziare un trattamento con un antidepressivo, i pazienti devono essere adeguatamente selezionati per determinare se siano a rischio di disturbo bipolare; tale selezione deve includere una dettagliata anamnesi psichiatrica, compresa l'anamnesi familiare per suicidio, disturbo bipolare e depressione. Dati nell'animale indicano un potenziale di abuso. Tuttavia, studi sulla possibilita' di abuso nell'uomo e l'ampia esperienza clinica mostrano che il bupropione ha un basso potenziale di abuso. L'esperienza clinica con il bupropione nei pazienti che ricevono terapia elettroconvulsivante (ECT) e' limitata. Si deve esercitare cautela nei pazienti che ricevono terapia elettroconvulsivante (ECT) inconcomitanza con il trattamento con bupropione. Ipersensibilita': dev e essere immediatamente sospeso se i pazienti presentano reazioni di ipersensibilita' durante il trattamento. I sintomi tipicamente includono rash cutaneo, prurito, orticaria o dolore toracico, ma reazioni piu'gravi possono includere angioedema, dispnea/broncospasmo, shock anafi lattico, eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson. Sono stati anche riportati artralgia, mialgia e febbre in associazione con rash oaltri sintomi indicativi di ipersensibilita' ritardata. Nella maggior parte dei pazienti i sintomi sono migliorati dopo la sospensione di b upropione e l'inizio del trattamento con antistaminici e corticosteroidi, e si sono risolti nel corso del tempo. Malattie cardiovascolari: l'esperienza clinica nell'uso di bupropione per trattare la depressionein pazienti con malattie cardiovascolari e' limitata. Si deve prestar e attenzione se il bupropione viene impiegato in tali pazienti. Tuttavia, il bupropione e' stato generalmente ben tollerato negli studi sulla cessazione dell'abitudine al fumo nei pazienti con malattia cardiovascolare ischemica. Pressione arteriosa: il bupropione ha mostrato di non indurre aumenti significativi della pressione arteriosa nei pazienti non depressi con ipertensione allo Stadio I. Cio' e' stato osservatoin pazienti con e senza ipertensione pre- esistente. La pressione art eriosa basale deve essere misurata all'inizio del trattamento, con controlli successivi in particolare nei pazienti con ipertensione pre-esistente. Si deve fare attenzione quando si sospende il trattamento se si osserva un aumento della pressione clinicamente significativo. L'usoconcomitante di bupropione e sistemi transdermici per il rilascio di nicotina puo' dar luogo ad aumenti della pressione arteriosa. Gruppi specifici di pazienti. Bambini ed adolescenti: il trattamento con antidepressivi e' associato con un aumento del rischio di pensieri e comportamenti suicidari in bambini ed adolescenti con disturbo depressivo maggiore ed altri disturbi psichiatrici. Pazienti con insufficienza epatica: il bupropione e' ampiamente metabolizzato a livello del fegato nei suoi metaboliti attivi; tali metaboliti vengono ulteriormente metabolizzati. Non sono state osservate differenze statisticamente significative nella farmacocinetica di bupropione nei pazienti con cirrosi epatica da lieve a moderata in confronto a volontari sani, ma i livelli plasmatici di bupropione hanno mostrato una variabilita' piu' ampia tra i singoli pazienti. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Tutti i pazienti con insufficienza epatica devono essere monitorati attentamente per la comparsa di possibili effetti indesiderati che potrebbero indicare livelli elevati del farmaco o dei metaboliti. Pazienti con alterata funzionalita' renale: il bupropione e' escreto principalmente nelle urine, sottoforma dei suoi metaboliti. Pertanto, nei pazienti con alterata funzionalita' renale, bupropione ed i suoi metaboliti attivi possono accumularsi in modo piu' esteso dell'usuale. I pazienti devono essere monitorati attentamente per la comparsa di possibili effetti indesiderati che potrebbero indicare livelli elevati del farmaco o dei metaboliti.
Interazioni
Poiche' gli inibitori delle monoamino-ossidasi A e B aumentano anche la via catecolaminergica, con un meccanismo differente dal bupropione, l'uso concomitante del farmaco ed inibitori delle monoaminoossidasi (MAO-inibitori) e' controindicato in quanto esiste un aumento della possibilita' di reazioni avverse a seguito della loro co-somministrazione.Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l'interruzione dei MAO-inibit ori irreversibili e l'inizio del trattamento. Per quanto riguarda i MAO-inibitori reversibili e' sufficiente un periodo di 24 ore. Effetti del bupropione su altri medicinali: sebbene non metabolizzati dall'isoenzima CYP2D6, il bupropione ed il suo metabolita principale idrossibupropione, inibiscono la via del CYP2D6. La co-somministrazione di bupropione e desipramina a volontari sani noti per essere forti metabolizzatori dell'isoenzima CYP2D6 ha fatto registrare un grande aumento (2-5 volte) della C max e della AUC della desipramina. L'inibizione del CYP2D6 si e' mantenuta per almeno 7 giorni dall'ultima dose di bupropione. La terapia concomitante con medicinali con ridotto indice terapeutico, che sono metabolizzati in modo predominante dal CYP2D6, deve essereiniziata alle dosi piu' basse dell'intervallo posologico del medicina le concomitante. Tali medicinali includono alcuni antidepressivi (per esempio desipramina, imipramina), antipsicotici (per esempio risperidone, tioridazina), beta-bloccanti (per esempio metoprololo), inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) ed antiaritmici Tipo 1C (per esempio propafenone, flecainide). Se il farmaco viene aggiunto al regime terapeutico di pazienti che assumono gia' tali medicinali, deve essere presa in considerazione la necessita' di diminuire la dose del medicinale originale. In tali casi l'atteso beneficio del trattamento deve essere attentamente confrontato con i potenziali rischi.Sebbene citalopram (un SSRI) non sia primariamente metabolizzato dal CYP2D6, in uno studio, il bupropione ha aumentato la Cmax e l'AUC di citalopram del 30% e del 40%, rispettivamente. Effetti di altri medicinali sul bupropione: il bupropione e' metabolizzato primariamente nel suo principale metabolita attivo, idrossibupropione, dal citocromo P450CYP2B6. La somministrazione concomitante di medicinali che possono in fluenzare il metabolismo del bupropione indotto dall'isoenzima CYP2B6 (per esempio substrati del CYP2B6 ciclofosfamide, ifosfamide e inibitori del CYP2B6: orfenadrina, ticlodipina, clopidogrel) puo' determinareun aumento dei livelli plasmatici di bupropione ed una riduzione dei livelli del metabolita attivo idrossibupropione. Le conseguenze cliniche dell'inibizione del metabolismo del bupropione indotto dall'enzima CYP2B6 e le conseguenti modifiche del rapporto bupropione idrossibupropione non sono attualmente note. Poiche' il bupropione e' metabolizzato in maniera preponderante, si consiglia cautela quando il bupropione e' co­somministrato con medicinali noti per indurre il metabolismo(per esempio carbamazepina, fenitoina, ritonavir, efavirenz) o inibir e il metabolismo (per esempio valproato), in quanto questi possono influenzarne efficacia clinica e tollerabilita'. In una serie di studi involontari sani, ritonavir (100 mg due volte al giorno o 600 mg due vo lte al giorno) o ritonavir piu' lopinavir 400 mg (Kaletra) due volte al giorno hanno ridotto l'esposizione di bupropione e dei suoi principali metaboliti in modo dose dipendente dal 20% all'80% circa. In modo analogo, efavirenz 600 mg una volta al giorno per due settimane ha ridotto l'esposizione al bupropione di circa il 55% in volontari sani. Le conseguenze cliniche di una esposizione ridotta non sono chiare, ma possono includere una diminuita efficacia nel trattamento della depressione maggiore. I pazienti che ricevono uno di questi farmaci associato a bupropione possono necessitare di dosi incrementate di bupropione, ma la dose massima raccomandata per bupropione non deve essere superata. Altre informazioni sulle interazioni: la somministrazione a pazientiche ricevono in concomitanza o levodopa o amantadina deve avvenire co n cautela. Dati clinici limitati indicano una piu' elevata incidenza di effetti indesiderati (per esempio nausea, vomito ed eventi neuropsichiatrici) nei pazienti trattati con bupropione in concomitanza con levodopa o amantadina. Sebbene i dati clinici non evidenzino un'interazione farmacocinetica tra bupropione ed alcool, vi sono state rare segnalazioni di eventi avversi neuropsichiatrici o di ridotta tolleranza all'alcool in pazienti che hanno assunto alcool durante il trattamento con bupropione. Il consumo di alcool durante il trattamento deve essere ridotto al minimo o evitato. Non esistono studi di farmacocinetica conbupropione e benzodiazepine in co-somministrazione. Considerando le v ie metaboliche in vitro, non vi sono basi per giustificare tale interazione. In seguito a co-somministrazione di bupropione con diazepam in volontari sani, vi e' stata meno sedazione rispetto alla sola somministrazione di diazepam. Non vi e' stata una valutazione sistematica dell'associazione di bupropione con antidepressivi (a parte desipramina e citalopram), benzodiazepine (a parte diazepam), o neurolettici. Anche l'esperienza clinica con l'Erba di San Giovanni e' limitata. L'uso concomitante a sistemi transdermici per il rilascio di nicotina puo' darecome risultato aumenti della pressione arteriosa.
Effetti indesiderati
L'elenco di seguito riportato fornisce informazioni sugli effetti indesiderati identificati dall'esperienza clinica, suddivisi per incidenzae classificazione per sistemi e organi. Gli effetti indesiderati sono ordinati in base alla frequenza usando la seguente convenzione; molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/1 00), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000); non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). >>Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni di ipersensibilita' come orticaria; Molto raro: reazioni di ipersensibilita' piu' gravicomprese angioedema, dispnea/broncospasmo e shock anafilattico. Sono state riportate anche artralgia, mialgia e febbre in associazione con rash ed altri sintomi indicativi di ipersensibilita' ritardata. Tali sintomi possono assomigliare alla malattia da siero. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; Non comune: perdita dipeso; Molto raro: alterazioni del glucosio ematico. >>Disturbi psichi atrici. Molto comune: insonnia; Comune: agitazione, ansia; Non comune:depressione, confusione; Molto raro: aggressivita', ostilita', irrita bilita', agitazione, allucinazioni, sogni anomali compresi incubi, depersonalizzazione, delirio, ideazione paranoica; Non noto: ideazione suicidaria e comportamento suicidario, psicosi. >>Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; Comune: tremori, vertigini, alterazioni del gusto; Non comune: disturbi della concentrazione; Raro: convulsioni; Molto raro: distonia, atassia, parkinsonismo, mancanza di coordinazione, riduzione della memoria, parestesie, sincope . >>Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: acufeni. >>Patologie cardiache. Non comune: tachicardia; Molto raro: palpitazioni. >>Patologie vascolari. Comune: aumento (avolte grave) della pressione arteriosa, arrossamenti; Molto raro: vas odilatazione, ipotensione posturale. >>Patologie gastrointestinali. Molto comune : xerostomia, disturbi gastrointestinali compresi nausea e vomito; Comune: dolore addominale, stipsi. >>Patologie epatobiliari. Molto raro: incremento degli enzimi epatici, ittero, epatite. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito, sudorazione; Molto raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, esacerbazione della psoriasi. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: contrazioni muscolari. >>Patologie renali e urinarie. Molto raro: pollachiuria e/o ritenzione urinaria. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, dolore toracico, astenia. L'ipersensibilita'si puo' manifestare come reazioni cutanee.
Gravidanza e allattamento
La sicurezza d'impiego durante la gravidanza non e' stata stabilita. In uno studio retrospettivo non e' stata riscontrata una maggiore percentuale di malformazioni congenite o malformazioni cardiovascolari tra piu' di mille casi di esposizione a bupropione nel primo trimestre di gravidanza rispetto all'uso di altri antidepressivi. La valutazione degli studi sperimentali nell'animale non indica effetti dannosi direttio indiretti relativamente allo sviluppo dell'embrione o del feto, al corso della gestazione ed allo sviluppo peri-natale o post-natale. L'esposizione nell'animale e' stata simile all'esposizione sistemica raggiunta nell'uomo alla massima dose raccomandata. Non si conosce il potenziale rischio per l'uomo. La somministrazione di bupropione deve essere considerata durante la gravidanza solo se i benefici attesi sono superiori ai rischi potenziali. Bupropione ed i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno umano. Una decisione se astenersi dall'allattamento al seno o astenersi dalla terapia deve essere presa tenendo contodel beneficio dell'allattamento per il neonato e del beneficio della terapia per la madre.