Elettrol Reid - Iii 10fl 500ml
Dettagli:
Nome:Elettrol Reid - Iii 10fl 500mlCodice Ministeriale:034271039
Principio attivo:Sodio Cloruro/Potassio Cloruro/Calcio Cloruro/Magnesio Cloruro/Sodio Acetato/Sodio Citrato
Codice ATC:B05BB01
Fascia:C
Prezzo:33.37
Produttore:B.Braun Milano Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi, non congelare
Scadenza:18 mesi
Denominazione
ELETTROLITICA REIDRATANTE B. BRAUN SOLUZIONE PER INFUSIONE ENDOVENOSA
Formulazioni
Elettrol Reid - Iii 10fl 500ml
Elettrol Reid - Iii 10fl 1000ml
Categoria farmacoterapeutica
Soluzioni che influenzano l'equilibrio elettrolitico.
Principi attivi
1000 ml contengono: sodio cloruro 5,0 g, potassio cloruro 0,75 g, calcio cloruro diidrato 0,35 g, magnesio cloruro esaidrato 0,31 g, sodio acetato triidrato 6,40 g, sodio citrato 0,75 g.
Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Reintegrazione dei fluidi e di elettroliti. Trattamento degli stati diacidosi lievi e moderati ma non gravi.
Controindicazioni / effetti secondari
Condizioni in cui e' presente ipercaliemia o in cui esista ritenzione di potassio; alcalosi metabolica e respiratoria; grave insufficienza epatica (incapacita' a metabolizzare lo ione acetato); ipernatriemia; stati di iperidratazione; ipercalcemia; grave insufficienza renale (oliguria o anuria); insufficienza cardiaca scompensata; stati clinici associati ad edemi e ritenzione idrosalina. Trattamento in concomitanza con ceftriaxone nei neonati (<=28 giorni di eta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate.
Posologia
Agitare bene durante la preparazione e prima dell'uso. Uso endovenoso.La dose e' dipendente dall'eta', peso e condizioni cliniche del pazie nte; tenere in considerazione che il fabbisogno giornaliero di potassio e' nell'adulto di circa 40-80 mEq e nel bambino 2-3 mEq/Kg. La dose totale non deve eccedere i 200 mEq al giorno.
Conservazione
Conservare in contenitori ermeticamente chiusi. Non congelare. Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.
Avvertenze
Usare subito dopo l'apertura del contenitore. La soluzione deve esserelimpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non puo' essereutilizzato. Usare con cautela: in pazienti in trattamento con farmaci corticosteroidei e corticotropinici; in cardiopatici digitalizzati; n elle insufficienze renali; nelle insufficienze surrenali che; in soggetti con miotonia congenita e paralisi periodica familiare; nelle primefasi post-operatorie; nell'ipertensione; nell'eclampsia. Per la prese nza di potassio, la somministrazione deve essere guidata attraverso elettrocardiogrammi seriati; la potassiemia non e' indicativa delle concentrazioni di potassio cellulari. Le basse concentrazioni di calcio cloruro e di magnesio cloruro presenti non inducono a considerare specifiche precauzioni. Monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti el'equilibrio acido-base. Uso pediatrico: non sono stati condotti stud i controllati specifici su pazienti in eta' pediatrica. Di conseguenzae' necessario prestare la massima cautela nella somministrazione ai s oggetti di questa eta'. Somministrare solo a funzionalita' renale integra e ad una velocita' di perfusione non superiore a 10 mEq potassio/ora.
Interazioni
Somministrare con cautela nei pazienti trattati con corticosteroidi o corticotropina. Le seguenti interazioni devono inoltre essere considerate in caso si verifichi un aumento della concentrazione plasmatiche di qualche elettrolita. Riferite al sodio: corticoidi/steroidi e carbenoxolone possono essere associati alla ritenzione di sodio e acqua (conedema e ipertensione). Riferite al potassio: suxametonio, diuretici r isparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene, da soli o in associazione), tacrolimus, ciclosporina, ACE-inibitori. possono determinare l'aumento delle concentrazioni plasmatiche di potassio e portare all'iperpotassiemia potenzialmente letale specialmente in caso di insufficienza renale che a sua volta potenzia l'effetto iperpotassiemico. La somministrazione di potassio puo' indebolire gli effetti dei glicosidi cardioattivi. L'improvvisa interruzione della somministrazione di potassio puo' causare ipokaliemia, che puo' portare ad un aumento della tossicita' dei glicosidi cardioattivi. Pertanto, la funzione cardiaca di pazienti in terapia con glicosidi cardioattivi deve essere monitorata attentamente durante e al termine dell'infusione. Riferite al calcio: l'effetto dei glucosidi digitalici (cardiotonici digitalici) puo' essere intensificato in condizioni di ipercalcemia e cio' puo' portare ad un'aritmia cardiaca grave o letale. Diuretici tiazidicio vitamina D possono determinare ipercalcemia. Il trattamento in conc omitanza con ceftriaxone e' controindicato nei neonati (<=28 giorni dieta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate (risc hio fatale di precipitazione del sale ceftriaxone-calcio nel flusso sanguigno del neonato). In pazienti di eta' superiore ai 28 giorni (inclusi gli adulti) il ceftriaxone non deve essere somministrato in concomitanza con soluzioni endovenose contenenti calcio incluso il farmaco attraverso la stessa linea di infusione (es. attraverso un connettore aY). In caso di utilizzo della stessa linea per somministrazioni seque nziali, la linea deve essere lavata con un liquido compatibile tra le infusioni.
Effetti indesiderati
Patologie cardiache: aritmie, disturbi della conduzione. Patologie vascolari: ipotensione. Patologie del sistema nervoso centrale: parestesie. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito. Patologie del sistema muscolo-scheletrico: disturbi neuromuscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose e flebiti. Precipitazione del sale calcio-ceftriaxone: raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e innati a termine (di eta' >28 giorni) che erano stati trattati con ceft riaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione delsale calcio-ceftriaxone e' stata rilevata post mortem nei polmoni e n ei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati e' una conseguenza del loro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti. Sono stati riferiti casi di precipitazionerenale, principalmente nei bambini sopra i 3 anni di eta' trattati co n dosi giornaliere elevate (es. <=80 mg/kg/die) o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio (es. restrizione dei fluidi, pazienti costretti a letto). Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati o disidratati.Questo evento puo' essere sintomatico o asintomatico, puo' causare in sufficienza renale e anuria ed e' reversibile con l'interruzione dellasomministrazione. E' stata osservata precipitazione del sale di calci o-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati condosi superiori alla dose standard raccomandata. Nei bambini, studi pr ospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l'incidenza e' risultata superiore al 30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto e' generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea e vomito. In questi casi e' raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione e' generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione. In caso di reazione avversa, interrompere la somministrazione econservare la parte non somministrata per eventuali esami. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
In gravidanza somministrare solo in caso di effettiva necessita'. Usare con la massima cautela nella eclampsia. Il passaggio nel latte materno non e' ancora stato sufficientemente studiato. Al momento non e' noto se il farmaco attraversi la barriera placentare e se sia escreto nel latte materno. Non sono disponibili nemmeno dati da esperimenti su animali. Durante l'allattamento somministrare solo in caso di effettivanecessita'.