Ecorex - 5lav Vag 150ml 0,1%

Dettagli:
Nome:Ecorex - 5lav Vag 150ml 0,1%
Codice Ministeriale:025950092
Principio attivo:Econazolo
Codice ATC:G01AF05
Fascia:C
Prezzo:12.2
Produttore:Zambon Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Soluzione vaginale
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:30 mesi

Denominazione

ECOREX

Formulazioni

Ecorex - 6 Ovuli Vaginali 150mg
Ecorex - 5lav Vag 150ml 0,1%

Categoria farmacoterapeutica

Antimicrobici ed antisettici, escluse le associazioni con corticosteroidi.

Principi attivi

Econazolo nitrato.

Eccipienti

Crema vaginale 1%: estere poliglicolico di acidi grassi saturi; glicole propilenico; metilidrossibenzoato (E218); propilidrossibenzoato (E216); acqua deionizzata. Ovuli: gliceridi semisintetici solidi; policarbofil. Lavanda vaginale: glicole propilenico; acido lattico; metilidrossibenzoato (E218); propilidrossibenzoato (E216); trimetilcetilammonio p-toluensolfonato; profumo di lavanda; acqua depurata.

Indicazioni

Crema vaginale e Ovuli: trattamento di sintomi localizzati, quali prurito, leucorrea, arrossamento e sensazione di gonfiore della mucosa vaginale, bruciore al passaggio dell'urina, qualora tali sintomi siano conseguenti ad infezioni vulvovaginali da candida, precedentemente diagnosticate dal medico. Lavanda: coadiuvante nel trattamento di sintomi localizzati, quali prurito, leucorrea, arrossamento e sensazione di gonfiore della mucosa vaginale, bruciore al passaggio dell'urina, qualoratali sintomi siano conseguenti ad infezioni vulvovaginali da candida.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Crema: introdurre in profondita' nella vagina un applicatore riempito di crema vaginale (5 cc.) per 15 giorni ogni sera prima di coricarsi, preferibilmente in posizione supina. Il trattamento deve essere protratto anche dopo la scomparsa dei disturbi soggettivi (prurito, leucorrea). Ovuli: introdurre profondamente in vagina, preferibilmente in posizione supina un ovulo da 150 mg ogni sera prima di coricarsi, per tre giorni consecutivi. In caso di recidiva e nel caso che dopo una settimana dal trattamento il controllo risulti positivo, andra' ripetuto un secondo ciclo di terapia. Lavanda vaginale: la posologia consigliata e' una lavanda al giorno per cinque giorni; effettuare la lavanda utilizzando l'intero flacone. La lavanda vaginale puo' essere utilizzata a temperatura ambiente oppure tiepida ponendo il flacone sotto un flussodi acqua calda. Eliminare, spingendo lateralmente, il sigillo di gara nzia e di chiusura; estrarre dall'involucro protettivo la cannula, innestandola sul flacone, sino ad assicurare il suo stabile posizionamento; predisporsi in modo tale che la soluzione possa svolgere la sua azione di detersione e di terapia (accosciandosi o stando seduti sui servizi igienici); la cannula termina con un erogatore apicale che presenta 3 fori per l'irrigazione e 3 scanalature per il deflusso del liquido; introdurre delicatamente in vagina solo l'erogatore apicale fino al limite di inserimento; comprimere il flacone fino a completo svuotamento. Trattenere il liquido in vagina per alcuni minuti per consentire alla soluzione di svolgere la sua azione terapeutica.

Conservazione

Crema vaginale: nessuna istruzione particolare. Ovuli: conservare a una temperatura inferiore a 25 gradi C. Lavanda vaginale: conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Il medicinale (crema vaginale e lavanda vaginale) contiene metilidrossibenzoato e propilidrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate); contiene, inoltre, glicole propilenico che puo'causare irritazione cutanea. L'irrigazione vaginale interna deve esse re compiuta con delicatezza, specialmente in presenza di una mucosa alterata dal processo infiammatorio.

Interazioni

Econazolo e' un noto inibitore dei citocromi CYP3A4 e CYP2C9. Tuttavia, a causa della limitata distribuzione sistemica dopo applicazione cutanea, e' improbabile che ci siano interazioni con altri medicinali, sebbene ne siano state riportate alcune con anticoagulanti orali. Nei pazienti in terapia con anticoagulanti orali, come warfarin o acenocumarolo, occorre usare cautela e monitorarne l'effetto anticoagulante.

Effetti indesiderati

Crema vaginale - Ovuli: con medicamenti di questo tipo sono stati riferiti, nei primi tempi del trattamento, bruciore ed irritazione vaginale, crampi pelvici, eruzioni cutanee e cefalee. Lavanda: la terapia conil farmaco lavanda vaginale e' generalmente ben tollerata. Raramente puo' comparire bruciore ed irritazione vaginale. In questa evenienza e' necessario sospendere la terapia ed istituire un trattamento idoneo.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in gravidanza e nei bambini, il prodotto va somministrato in caso di effettiva necessita'. Negli studi sugli animali econazolo nitrato non ha mostrato effetti teratogeni ma ha mostrato effetti fetotossici nei roditori a dosi materne subcutanee di 20 mg/kg/giorno ed a dosi materne orali di 10 mg/kg/giorno. Non e' nota la rilevanza di tale effetto negli esseri umani. Non vi sono studi adeguati e controllati, ne' dati epidemiologici, sugli effetti indesiderati derivanti dall'utilizzo del farmaco in gravidanza. In studi post-marketing non sono stati segnalati effetti indesiderati sulla gravidanza o sulla salute delfeto e del neonato dovuti al farmaco. A causa dell'assorbimento siste mico, il medicinale non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza. Il medicinale puo' essere usato durante il secondo ed ilterzo trimestre di gravidanza se il potenziale beneficio per la madre supera i possibili rischi per il feto. Dopo somministrazione orale di econazolo nitrato nelle ratte durante l'allattamento, econazolo e/o i suoi metabolici sono stati escreti nel latte materno e rilevati nei p iccoli. Non e' noto se la somministrazione vaginale del medicinale possa provocare un assorbimento sistemico di econazolo sufficiente a produrre concentrazioni rilevabili dello stesso nel latte materno umano. Deve essere usata cautela quando il prodotto viene somministrato alle donne durante l'allattamento.