Docetaxel Rat - Inf Fl 140mg 7ml

Dettagli:
Nome:Docetaxel Rat - Inf Fl 140mg 7ml
Codice Ministeriale:040577037
Principio attivo:Docetaxel
Codice ATC:L01CD02
Fascia:H
Prezzo:512.38
Produttore:Ratiopharm Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flaconcino monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +25 gradi, al riparo da luce e umidità
Scadenza:24 mesi

Denominazione

DOCETAXEL RATIOPHARM 20 MG/ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Docetaxel Rat - Inf Fl 20mg 1ml
Docetaxel Rat - Inf Fl 80mg 4ml
Docetaxel Rat - Inf Fl 140mg 7ml

Categoria farmacoterapeutica

Agenti antineoplastici.

Principi attivi

Ogni flaconcino monodose contiene 20 mg/ml di docetaxel.

Eccipienti

Acido citrico anidro, povidone, polisorbato 80, etanolo assoluto.

Indicazioni

Carcinoma della mammella: il medicinale in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide e' indicato per il trattamento adiuvante di pazienti con tumore della mammella operabile linfonodo positivo. Il prodottoin associazione con doxorubicina e' indicato per il trattamento di pa zienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico chenon hanno ricevuto una precedente terapia citotossica per questa pato logia. Il medicinale in monoterapia e' indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico, dopo fallimento di una terapia citotossica. La precedente chemioterapia deve aver compreso una antraciclina o un agente alchilante. Il prodotto in associazione con trastuzumab e' indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella metastatico, con iperespressione diHER2 e che non hanno ricevuto in precedenza un trattamento chemiotera pico per malattia metastatica. Il medicinale in associazione con capecitabina e' indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico dopo fallimento di una chemioterapia citotossica. La precedente chemioterapia deve aver compreso una antraciclina. Carcinoma polmonare non a piccole cellule: il farmaco e' indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare nona piccole cellule localmente avanzato o metastatico, dopo fallimento di un precedente trattamento chemioterapico. Il prodotto in associazione con cisplatino e' indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule non operabile, localmente avanzato o metastatico che non hanno ricevuto precedenti chemioterapie per questa patologia. Carcinoma prostatico: il farmaco in associazione con prednisone o prednisolone e' indicato nella terapia dei pazienti con carcinoma della prostata metastatico ormono-refrattario. Adenocarcinoma gastrico: il farmaco in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile e' indicato per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma gastrico metastatico, compreso l'adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea, che non hanno in precedenza ricevuto chemioterapia per la malattia metastatica. Tumore della testa e del collo: il medicinale in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile e' indicato per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma a cellule squamose localmente avanzato della testa e del collo.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con una conta iniziale di neutrofili < 1.500 cellule/mm^3. Pazienti con compromissione epatica grave. Le controindicazioni per gli altri medicinali valgono anche quando utilizzati in associazione con docetaxel.

Posologia

Per il tumore della mammella/del polmone non a piccole cellule, l'adenocarcinoma gastrico e tumore della testa e del collo, utilizzare una premedicazione con un corticosteroide orale, quale desametasone 16 mg/die per 3 giorni iniziando 1 giorno prima della somministrazione di docetaxel. Utilizzare la profilassi con G-CSF per ridurre il rischio di tossicita' ematologica. Per il carcinoma della prostata, il regime di premedicazione e' desametasone 8 mg per via orale 12 ore, 3 ore e 1 oraprima di docetaxel. Somministrare docetaxel in infusione per un'ora o gni tre settimane. Per la terapia adiuvante del tumore della mammella operabile linfonodo positivo: 75 mg/m^2, 1 ora dopo doxorubicina 50 mg/m^2 e ciclofosfamide 500 mg/m^2 ogni 3 settimane per 6 cicli. Pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico in ionoterapia: 100 mg/m^2. Nel trattamento di prima linea, docetaxel 75 mg/m^2 e' co-somministrato con doxorubicina (50 mg/m^2). In associazione con trastuzumab la dose e' 100 mg/m^2 ogni 3 settimane. L'infusione iniziale e' stata iniziata il giorno dopo la prima somministrazione di trastuzumab. Somministrare le successive dosi immediatamente dopo l'infusione di trastuzumab se e' stato ben tollerato. In associazione con capecitabina: 75 mg/m^2 ogni tre settimane, con capecitabina alla dose di1250 mg/m^2 due volte al giorno (entro 30 minuti dopo il pasto) per 2 settimane seguite da un intervallo di 1 settimana. In pazienti che no n hanno mai ricevuto chemioterapia per il carcinoma del polmone non a piccole cellule: 75 mg/m^2 seguita da cisplatino 75 mg/m^2 in 30-60 minuti. Per il trattamento dopo fallimento di precedente chemioterapia contenente platino: 75 mg/m^2 in monoterapia. Carcinoma prostatico: 75 mg/m^2. Somministrare prednisone o prednisolone 5 mg per via orale duevolte al giorno in maniera continua. Adenocarcinoma gastrico: 75 mg/m ^2 in infusione per 1 ora, seguita da cisplatino 75 mg/m^2, in infusione per 1-3 ore (entrambe solo al giorno 1), seguita da 5- fluorouracile 750 mg/m^2 al giorno in infusione continua per 5 giorni, dalla fine dell'infusione di cisplatino: ripetere ogni 3 settimane. Premedicare con antiemetici e idratare i pazienti per la somministrazione del cisplatino. Tutti i pazienti hanno ricevuto una profilassi antibiotica. Peril trattamento di induzione dei pazienti con SCCHN localmente avanzat o e non operabile: 75 mg/m^2 in infusione per 1 ora seguita dal cisplatino 75 mg/m^2 per oltre 1 ora, il giorno 1, seguita da 5-fluorouracile 750 mg/m^2 al giorno in infusione continua per 5 giorni ogni 3 settimane per 4 cicli. A seguito della chemioterapia, i pazienti devono ricevere la radioterapia. Per il trattamento di induzione dei pazienti con SCCHN localmente avanzato la dose e' di 75 mg/m^2 per e.v. per 1 ora, il giorno 1, seguita dal cisplatino 100 mg/m2 in infusione da 30 minuti fino a tre ore, seguito da 5-fluorouracile 1000 mg/m^2 al giorno, in infusione continua dal giorno 1 al giorno 4 ogni tre settimane per tre cicli. Dopo la chemioterapia, i pazienti devono ricevere la chemioradioterapia. Somministrare docetaxel con conta dei neutrofili >=1500 cellule/mm^3. In pazienti che abbiano manifestato, durante la terapia neutropenia febbrile, conta dei neutrofili < 500 cellule/mm^3 per piu'di una settimana, si possono verificare reazioni cutanee gravi o cumu lative, o neuropatia periferica grave: ridurre docetaxel da 100 a 75 mg/m^2 e/o da 75 a 60 mg/m^2. Se, a 60 mg/m^2, continuano queste reazioni, interrompere il trattamento. Una profilassi primaria con G-CSF deve essere considerata per i pazienti che ricevono una terapia adiuvantecon docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) per il tumore dell a mammella. Nei pazienti che presentano neutropenia febbrile e/o infezione neutropenica ridurre la dose di docetaxel a 60 mg/m^2 in tutti i cicli successivi. Nei pazienti che manifestano una stomatite di Grado 3 o 4 ridurre la dose a 60 mg/m^2.Per i pazienti trattati inizialmentecon docetaxel 75 mg/m^2 in associazione con cisplatino ed il cui nadi r della conta piastrinica nel precedente ciclo di terapia e' stato < 25.000 cellule/mm^3, o in pazienti che manifestano neutropenia febbrile, o in pazienti con grave tossicita' non ematologica, ridurre docetaxel a 65 mg/m^2. Nei pazienti che sviluppano la prima comparsa di tossicita' di Grado 2 che permane al momento della somministrazione successiva di docetaxel/capecitabina, rimandare il trattamento fino a risoluzione al Grado 0-1, e successivamente riprenderlo con il 100% della dose. Nei pazienti che sviluppano la seconda comparsa di tossicita' di Grado 2, oppure la prima comparsa di una tossicita' di Grado 3, rimandareil trattamento fino a risoluzione al Grado 0-1 e successivamente ripr enderlo 55 mg/m^2. Per una qualsiasi comparsa successiva di tossicita'o per una qualsiasi tossicita' di Grado 4, interrompere la terapia. S e si verifica neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezioneneutropenica malgrado l'uso di G-CSF, ridurre docetaxel da 75 a 60 mg /m^2. Se si verificano ulteriori episodi di neutropenia complicata ridurre da 60 a 45 mg/m^2. Nel caso di trombocitopenia di Grado 4 ridurredocetaxel da 75 a 60 mg/m^2. Non ritrattare i pazienti fino a che i n eutrofili non ritornino > 1.500 cellule/mm^3 e le piastrine non ritornino > 100.000 cellule/mm^3. Interrompere il trattamento se queste tossicita' persistono. Diarrea di grado 3. Primo episodio: ridurre la dosedel 5-FU del 20%; secondo episodio: ridurre docetaxel del 20%. Diarre a di grado 4. Primo episodio: ridurre docetaxel e il 5-FU del 20%; secondo episodio: interrompere il trattamento. Stomatiti/mucositi di grado 3: primo episodio: ridurre la dose del 5-FU del 20%; secondo episodio: interrompere il 5-Fu, in tutti i cicli successivi; terzo episodio: ridurre docetaxel del 20%. Stomatiti/mucositi di grado 4: primo episodio: interrompere il solo 5-FU, in tutti i cicli successivi; secondo episodio: ridurre docetaxel del 20%. In pazienti che hanno manifestato neutropenia complicata usare G-CSF per fornire una copertura profilattica nei cicli successivi. Pazienti con compromissione epatica: 75 mg/m^2. Pazienti con bilirubina sierica oltre il limite superiore normale (ULN) e/o ALT e AST > 3,5 volte ULN associati con fosfatasi alcalina maggiore di 6 volte ULN: non somministrare docetaxel. In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma gastrico ha escluso i pazienti con un valore di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite superiore normale associato a un valore di fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite superiore normale e a un valore di bilirubina > 1 volta il limite superiore normale: non usare il docetaxel. L'uso non e' raccomandato nei bambini. In associazione con capecitabina per i pazienti di eta' >= 60 anni: ridurre la dose iniziale di capecitabina al 75%.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Salvo controindicazioni, per i tumori della mammella e del polmone nona piccole cellule la premedicazione con corticosteroidi orali puo' ri durre l'incidenza e la gravita' della ritenzione di liquidi cosi' comela gravita' delle reazioni di ipersensibilita'. Per il carcinoma dell a prostata, la premedicazione e' costituita da desametasone orale 8 mg, 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell'infusione di docetaxel. La neutropenia e' la piu' frequente delle reazioni avverse osservate con docetaxel. Eseguire frequentemente un controllo dell'emocromo completo nei pazienti in trattamento con docetaxel. I pazienti non devono essere trattati di nuovo con docetaxel finche' il valore dei neutrofili non ritorni a >= 1.500 cellule/mm^3. Nel caso di neutropenia grave durante un ciclo di trattamento con docetaxel si raccomanda una riduzione della dose nei cicli successivi di terapia o l'uso di appropriate misure sintomatiche. In pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5- fluorouracile (TCF), la neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono verificate con un'incidenza piu' bassa quando i pazienti hanno ricevuto G-CSF in profilassi. I pazienti trattati con TCF devono ricevere il G-CSF come profilassi per attenuare il rischio di neutropenia complicata. I pazienti che ricevono TCF devono essere attentamente monitorati. In pazienti trattati con docetaxel in associazionecon doxorubicina e ciclofosfamide (TAC), la neutropenia febbrile e l' infezione neutropenica si sono verificate con un'incidenza piu' bassa quando i pazienti hanno ricevuto G-CSF in profilassi. Nei pazienti trattati con TAC per il cancro della mammella deve essere presa in considerazione l'assunzione di G-CSF come profilassi per attenuare il rischio di neutropenia complicata. I pazienti che ricevono TAC devono esseremonitorati molto attentamente. I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per la possibile comparsa di reazioni di ipersensibilita'. Entro pochi minuti dall'inizio dell'infusione di docetaxel possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' percio' devono essere tenuti a disposizione mezzi per il trattamento della ipotensione e delbroncospasmo. Se si verificano reazioni di ipersensibilita', sintomi minori, non e' necessario interrompere la terapia. Tuttavia reazioni gravi richiedono l'immediata sospensione del trattamento con docetaxel ed un trattamento appropriato. I pazienti in cui comparissero gravi reazioni di ipersensibilita' non devono piu' assumere docetaxel. Sono stati osservati eritema cutaneo localizzato alle estremita' con edema seguito da desquamazione. Sono stati riportati sintomi gravi quali eruzioni cutanee seguite da desquamazione che hanno condotto alla interruzione o alla sospensione del trattamento con docetaxel. monitorare attentamente i pazienti con grave ritenzione di liquidi. In pazienti trattati con docetaxel a 100 mg/m^2 in monoterapia e aventi livelli di transaminasi sieriche maggiori di 1,5 volte il limite superiore normale in concomitanza con livelli di fosfatasi alcalina sierica maggiori di 2,5volte il limite superiore normale, c'e' un rischio piu' elevato di sv iluppare reazioni avverse gravi come morte tossica comprendente sepsi ed emorragia gastrointestinale che possono essere fatali, neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia, stomatite ed astenia. Percio', in pazienti con test di funzionalita' epatica elevati, la dose raccomandata di docetaxel e' 75 mg/m^2 e i test di funzionalita' epatica devono essere eseguiti prima di iniziare il trattamento e prima di ogni ciclo di terapia. Nei pazienti che abbiano valori sierici di bilirubina maggiori del limite superiore normale e/o valori di ALT e AST superioridi 3,5 volte il limite superiore normale con livelli sierici di fosfa tasi alcalina superiori di 6 volte il limite superiore normale non si puo' raccomandare una riduzione di dosaggio e il docetaxel non deve essere usato se non strettamente indicato. In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile per il trattamento dei pazienti con adenocarcinomagastrico, lo studio clinico registrativo ha escluso i pazienti con un valore di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite superiore normale associa to a un valore di fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite superiore normale e a un valore di bilirubina >1 volta il limite superiore normale; per questi pazienti, nessuna riduzione della dose puo' essere raccomandata ed il docetaxel non deve essere usato a meno che non sia strettamente indicato. Non sono disponibili dati su pazienti con compromissione epatica trattati con docetaxel in associazione nelle altre indicazioni. Non vi sono dati disponibili nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale sottoposti a terapia con docetaxel. La comparsa di neurotossicita' periferica grave richiede una riduzione della dose. E' stata osservata insufficienza cardiaca, da moderata a grave ed e' stata associata a decessi, in pazienti trattati con docetaxelin associazione con trastuzumab. Quando le pazienti sono candidate al trattamento di docetaxel in associazione con trastuzumab devono esser e sottoposte al basale ad una valutazione cardiaca. La funzionalita' cardiaca deve essere ulteriormente monitorata durante il trattamento per identificare le pazienti che potrebbero sviluppare disfunzioni cardiache. Devono essere adottate misure contraccettive durante il trattamento sia per gli uomini sia per le donne e per gli uomini per almeno 6 mesi dopo la sospensione della terapia. Ulteriori precauzioni per l'uso nel trattamento adiuvante del tumore della mammella. Per le pazientiche presentano una neutropenia complicata considerare la terapia con G-CSF e riduzione della dose. Sintomi come dolore addominale precoce emalessere, febbre, diarrea con o senza neutropenia, possono essere ma nifestazioni precoci di tossicita' gastrointestinale grave e devono essere valutati e trattati immediatamente. Le pazienti, durante la terapia ed il periodo di follow-up, devono essere seguite per sintomi che possono ricondurre a insufficienza cardiaca congestizia. In pazienti trattate con docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) il rischio di mielodisplasia ritardata o leucemia mieloide richiede un follow-up ematologico. Dato che il beneficio osservato nelle pazienti con 4 o piu' linfonodi positivi non e' stato statisticamente significativo per quanto riguarda la sopravvivenza libera da malattia (DFS) e sopravvivenza globale (OS), il positivo rapporto beneficio/rischio della terapia con TAC in pazienti con 4 o piu' linfonodi positivi non e' stato pienamente dimostrato nell'analisi finale. Sono disponibili dati limitati supazienti di eta' superiore a 70 anni trattati con docetaxel in associ azione a doxorubicina e ciclofosfamide. I pazienti anziani trattati con TCF devono essere monitorati attentamente. Contiene 51 vol % di etanolo.

Interazioni

Studi in vitro hanno dimostrato che il metabolismo del docetaxel puo' essere modificato dalla somministrazione contemporanea di composti inducenti o inibenti il citocromo P450-3A o che vengano da questo metabolizzati (e possano percio' inibire competitivamente l'enzima), quali ciclosporina, terfenadina, ketoconazolo, eritromicina e troleandomicina.Di conseguenza, usare cautela nel trattamento di pazienti in terapia concomitante con tali medicinali per il rischio potenziale di un'interazione significativa. Il docetaxel e' altamente legato alle proteine (>del 95%). Anche se non e' stata studiata specificatamente la possibile interazione in vivo tra docetaxel e terapie concomitanti, le interazioni in vitro tra farmaci strettamente legati alle proteine quali eritromicina, difenidramina, propranololo, propafenone, fenitoina, salicilati, sulfametoxazolo e sodio valproato non hanno evidenziato influenzesul legame di docetaxel alle proteine. Inoltre il desametasone non mo difica il legame proteico di docetaxel. Il docetaxel non influenza il legame della digitossina. Le farmacocinetiche di docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide non sono risultate condizionate dalla loro co-somministrazione. Dati limitati da un singolo studio non controllato sembrano indicare un'interazione tra docetaxel e carboplatino. Quando utilizzato in associazione con docetaxel, la clearance di carboplatino e' stata superiore di circa il 50% rispetto ai valori precedentemente riportati per l'utilizzo del carboplatino in monoterapia. La farmacocinetica di docetaxel in presenza di prednisone e' stata studiata nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico. Docetaxel e' metabolizzato da CYP3A4 ed il prednisone causa induzione del CYP3A4. Non e' stato osservato alcun effetto statisticamente significativo del prednisone sulla farmacocinetica di docetaxel. Sono stati riportati casi clinici correlati con un aumento della tossicita' da docetaxel quando somministrato in combinazione con ritonavir. Il meccanismo alla base di tale interazione e' l'inibizione da parte di ritonavir del CYP3A4, il principale isoenzima coinvolto nel metabolismo del docetaxel. Sulla base di un'estrapolazione da uno studio farmacocinetico con ketoconazolo in 7 pazienti, e' da considerare una riduzione del 50% della dose di docetaxel se i pazienti necessitano la co-somministrazione di un potente inibitore del CYP3A4, quali antimicotici azolici, ritonavir ed alcuni macrolidi (claritromicina, telitromicina). Il medicinale contiene 400 mg di etanolo per ml di concentrato. A dosi piu' elevate [7,5 ml di concentrato (150 mg) contengono 3 g di etanolo], la quantita' di alcool puo'alterare gli effetti di altri farmaci.

Effetti indesiderati

>>Docetaxel in monoterapia. Lo sviluppo di neurotossicita' periferica grave richiede la riduzione della dose. I segni neurosensoriali da lievi a moderati sono caratterizzati da parestesia, disestesia o dolore, compreso bruciore. Gli eventi neuromotori sono prevalentemente caratterizzati da debolezza. Sono state osservate reazioni cutanee reversibili considerate in genere di grado da lieve a moderato. Sono state riportate gravi alterazioni a carico dell'unghia caratterizzate da ipopigmentazione o iperpigmentazione, talvolta dolore e onicolisi. Le reazioninel sito di infusione sono state in genere lievi e sono state caratte rizzate da iperpigmentazione, infiammazione, arrossamento o secchezza della pelle, flebite o stravaso, rigonfiamento della vena. La ritenzione idrica e' cumulativa per incidenza e gravita'. Reazioni di ipersensibilita' si sono manifestate di solito entro pochi minuti dall'inizio dell'infusione di docetaxel e sono state generalmente di grado da lieve a moderato. Raramente sono stati riportati episodi di sanguinamento associati a trombocitopenia di grado 3/4. >>Docetaxel (100 mg/m^2) e trastuzumab nel trattamentodel tumore della mammella. Insufficienza cardiaca sintomatica e' stata riportata nel 2,2% dei pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con trastuzumab, rispetto allo 0% dei pazienti che hanno ricevuto docetaxel in monoterapia. Nel braccio docetaxel e trastuzumab il 64% dei pazienti aveva ricevuto precedentemente antracicline come terapia adiuvante rispetto al 55% dei pazienti trattati con docetaxel in monoterapia. La tossicita' ematologica era aumentata nei pazienti trattati con trastuzumab e docetaxel rispetto a quelli trattati con il solo docetaxel (neutropenia di grado 3/4 32% verso 22%, secondo i criteri NCI-CTC). Si noti che questo e' probabilmenteuna sottostima poiche' e' risaputo che docetaxel, da solo, ad una dos e di 100 mg/m^2 porta a neutropenia nel 97% dei pazienti, di grado 4 nel 76%, basato sulla conta ematica al nadir. L'incidenza della neutropenia febbrile/sepsi neutropenica era anche aumentata nei pazienti trattati con Herceptin e docetaxel (23% verso 17% dei pazienti trattati con solo docetaxel). >>Docetaxel (75 mg/m^2) in associazione a doxorubicina e ciclofosfamide nei pazienti con tumore della mammella linfonodo positivo (studio TAX316) e linfonodo negativo (studio GEICAM 9805). E'stata osservata neuropatia sensoriale periferica alla fine della chem ioterapia nello studio sul tumore della mammella linfonodo positivo (TAX316). Nello stesso studio in alcuni pazienti erano stati, inoltre, osservati: insufficienza cardiaca congestizia, alopecia, amenorrea, edema periferico. >>Docetaxel (75 mg/m^2) in associazione a cisplatino e 5-fluorouracile nel trattamento dell'adenocarcinoma gastrico. La neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono manifestate rispettivamente nel 17,2% e nel 13,5% dei pazienti indipendentemente dall'usodel G-CSF. Questo e' stato usato per la profilassi secondaria nel 19, 3% dei pazienti (10,7% dei cicli). La neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono manifestate rispettivamente nel 12,1% e nel 3,4% dei pazienti sottoposti a profilassi con G-CSF e nel 15,6% e nel 12,9% dei pazienti non sottoposti a profilassi con G-CSF. >>Esperienza post-marketing. Patologie cardiache: sono stati riportati casi rari di infarto del miocardio. Patologie del sistema emolinfopoietico: sono state riportate soppressione midollare e altre reazioni avverse di tipo ematologico. E' stata segnalata coagulazione intravascolare disseminata (DIC), spesso in associazione con sepsi o insufficienza multiorgano.Patologie del sistema nervoso: dopo somministrazione di docetaxel son o stati osservati rari casi di convulsioni o perdita temporanea di coscienza. Tali reazioni talvolta compaiono durante l'infusione del medicinale. Patologie dell'occhio: si sono manifestati tipicamente durante l'infusione del medicinale casi molto rari di alterazioni visive transitorie (bagliori, lampi di luce, scotomi) e in associazione con reazioni di ipersensibilita'. Queste sono risultate reversibili dopo interruzione dell'infusione. Raramente sono stati riportati casi di lacrimazione con o senza congiuntivite, come casi di ostruzione del dotto lacrimale come conseguenza di una eccessiva lacrimazione. Patologie dell'orecchio e del labirinto: sono stati segnalati casi rari di ototossicita', alterazione dell'udito e/o perdita dell'udito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: raramente sono stati riportati sindromeda distress respiratorio acuto e casi di polmonite interstiziale e fi brosi polmonare talvolta fatale. Sono stati riportati rari casi di polmoniti causate da radiazioni in pazienti sottoposti a radioterapia concomitante. Patologie gastrointestinali: sono stati riportati rari episodi di disidratazione in conseguenza di disturbi gastrointestinali, perforazione gastrointestinale, colite ischemica, colite e enterocolite neutropenica. Sono stati riportati casi rari di occlusione ileale ed intestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sono stati riportati con docetaxel casi molto rari di lupus eritematosus cutaneo e di eruzioni bollose come eritema multiforme, SJS, necrolisi epidermica tossica. In alcuni casi altri fattori concomitanti potrebbero aver contribuito allo sviluppo di tali effetti. Durante il trattamento con docetaxel, sono state segnalate manifestazioni simili alla sclerodermia di solito precedute da linfo-edema periferico. Sono stati riportati casi di alopecia persistente. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi): sono stati riportati casi di leucemia mieloide acuta e sindrome mielodisplastica quando il docetaxel e' utilizzato in associazione con altri agenti chemioterapici e/o radioterapici. Patologie vascolari: sono stati segnalati raramente eventi tromboembolici venosi. Patologie renali ed urinarie: sono stati riportati insufficienza renale e scompenso renale. In circa il 20% di questi casi non erano presenti fattori di rischio di insufficienza renale acuta in concomitanza di farmaci nefrotossici e disturbi gastrointestinali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: raramente sono stati riportati fenomeni di recall da radiazione. La ritenzione di liquidi non era associata a episodi acuti di oliguria o ipotensione. Raramente sono stati riportati disidratazione ed edema polmonare. Disturbi del sistema immunitario: sono stati segnalati alcuni casi di shock anafilattico, alcuni fatali. Patologie epatobiliari: sonostati riportati casi molto rari di epatite, talvolta fatali prevalent emente nei pazienti con patologie epatiche pre-esistenti.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono informazioni sull'uso di docetaxel nella donna in gravidanza. In studi effettuati sul ratto e sul coniglio, docetaxel risulta embriotossico e fetotossico e riduce la fertilita' nel ratto. Il docetaxel puo' provocare danno fetale se somministrato a donne in gravidanza.Per questo motivo docetaxel non deve essere somministrato a donne gra vide, a meno che non sia chiaramente indicato. Avvertire le donne in eta' fertile in trattamento con docetaxel di evitare il rischio di una gravidanza e di avvisare immediatamente il medico nel caso in cui cio'avvenga. Il docetaxel e' una sostanza lipofila ma non e' noto se sia escreto nel latte materno. Di conseguenza, data la potenziale insorgenza di reazioni avverse nel lattante, l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con docetaxel. Durante il trattamento deveessere utilizzato un efficace metodo contraccettivo. In studi non cli nici, docetaxel ha effetti genotossici e puo' alterare la fertilita' maschile. Pertanto, agli uomini in trattamento con docetaxel si raccomanda di non procreare durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento e di informarsi sulla conservazione dello sperma prima del trattamento.