Diltiazem Sand - 36cps 200mg Rp
Dettagli:
Nome:Diltiazem Sand - 36cps 200mg RpCodice Ministeriale:042274062
Principio attivo:Diltiazem Cloridrato
Codice ATC:C08DB01
Fascia:A
Prezzo:13.33
Rimborso:13.33
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Calcio-antagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto.
Principi attivi
Diltiazem cloridrato.
Eccipienti
Contenuto della capsula: povidone; talco; etilcellulosa; acido stearico. Involucro della capsula: gelatina; biossido di titanio (E171).
Indicazioni
Ipertensione arteriosa di grado da lieve a moderato e angina pectoris.
Controindicazioni / effetti secondari
Sindrome del nodo del seno, blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pace-maker funzionante; infarto miocardico con complicazioni; bradicardia grave (meno di 40 bpm); ipotensione grave (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg); insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare; uso concomitante con dantrolene in infusione, nifedipina, derivativi della segale cornuta, cisapride, sertindolo e pimozide; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Il medicinale sono capsule a rilascio prolungato per monosomministrazione giornaliera. Adulti: una capsula da 200 mg una volta al giorno. Questa dose puo' essere aumentata ad una capsula di diltiazem 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato una volta al giorno, oppure 2 capsule da 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato al giorno (400 mg) e,se clinicamente indicato, puo' essere presa in considerazione una dos e piu' alta di una capsula di diltiazem 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato piu' una capsula da 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato (totale 500 mg). Anziani e pazienti con compromissione epaticao renale: e' necessario monitorare la frequenza cardiaca e la dose no n deve essere aumentata se la frequenza scende al di sotto di 50 battiti al minuto. I livelli plasmatici di diltiazem possono risultare aumentati in questo gruppo di pazienti. Diltiazem deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale o epatica. Deve essere presa in considerazione una titolazione attenta della dose, quando indicato, poiche' la risposta individuale del paziente puo' variare. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di diltiazem nei bambini non sono state stabilite. Pertanto l'uso di Diltiazem non e' raccomandato nei bambini. Modo di somministrazione: le capsule non devono esseremasticate, ma deglutite intere con acqua, preferibilmente prima o dur ante un pasto. La capsula puo' essere presa in qualsiasi momento dellagiornata, ma deve essere assunta ogni giorno alla stessa ora.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
E' necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalita' del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni)o con blocco atrio-ventricolare di primo grado o prolungamento dell'i ntervallo PR evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo). Negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica si puo' osservare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem. Le controindicazioni e le precauzioni devono essere rispettate scrupolosamente e all'inizio del trattamento deve essereeffettuato un attento monitoraggio, in particolare della frequenza ca rdiaca. In caso di anestesia generale, l'anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilita', della conduttivita' e dell'automatismo cardiaci, cosi' come la vasodilatazione associate agli anestetici, possono essere potenziate dai bloccanti dei canali del calcio. Il trattamento con diltiazempuo' essere associato a cambiamenti dell'umore, inclusa depressione. Il riconoscimento precoce dei sintomi rilevanti e' importante, specialmente in pazienti predisposti. In tali casi, si deve prendere in considerazione l'interruzione del farmaco. Diltiazem ha un effetto inibitore sulla motilita' intestinale. Pertanto deve essere utilizzato con cautela in pazienti a rischio di sviluppare un blocco intestinale. Residui di compressa delle formulazioni a rilascio prolungato possono esserepresenti nelle feci dei pazienti; tuttavia questo fatto non ha rileva nza clinica.
Interazioni
>>Associazioni controindicate per motivi di sicurezza. Dantrolene (infusione): quando verapamil e dantrolene vengono somministrati per via intravenosa contemporaneamente negli animali, si osserva regolarmente fibrillazione ventricolare ad esito letale. L'associazione di un calcio- antagonista e di dantrolene e' dunque potenzialmente pericolosa. Nifedipina: la combinazione di diltiazem e nifedipina puo' portare ad un notevole aumento delle concentrazioni plasmatiche di nifedipina, a causa dell'inibizione del metabolismo di nifedipina dal parte del diltiazem. Derivati della segale cornuta (ergotamina, diidroergotamina): diltiazem puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche degli alcaloidi della segale cornuta (ergotamina e diidroergotamina) e puo' causare ergotismo. Cisapride: aumento del rischio di aritmie ventricolari, in particolare torsioni di punta. Sertindolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari, in particolare torsioni di punta. Pimozide: aumento del rischio di aritmie ventricolari, in particolare torsioni di punta. >>Associazioni non raccomandate. Ivabradina: diltiazem puo' aumentare in modo significativo la concentrazione di ivabradina (da 2 a 3 volte la sua AUC) e il rischio di bradicardia. Pertanto, non e' raccomandato l'uso concomitante di diltiazem con ivabradina. >>Associazioni che richiedono cautela. Alfa-antagonisti: aumento dell'effetto anti-ipertensivo.Il trattamento concomitante con alfa-antagonisti puo' produrre o aggr avare l'ipotensione. La combinazione di diltiazem con un alfa-antagonista deve essere presa in considerazione soltanto in concomitanza con un attento monitoraggio della pressione sanguigna. Beta-bloccanti: possibilita' di disturbi del ritmo (bradicardia pronunciata, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare e scompenso cardiovascolare (effetto sinergico). Tali associazioni devono essere impiegate solo sotto stretta sorveglianza clinica e monitoraggio dell'ECG, in particolare all'inizio del trattamento. >>Amiodarone, digossina. Aumento del rischio di bradicardia: e' necessaria cautela quando questi sono assunti in combinazione con diltiazem, soprattutto nelle persone anziane e quando assunti a dosi elevate. Agenti antiaritmici (come dronedarone): poiche' il diltiazem ha proprieta' antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici (per esempio dronedarone)non e' raccomandata a causa del rischio di aumento di effetti indesid erati cardiaci per effetto additivo. Tale associazione non deve essereimpiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica e monitoraggio de ll'ECG. Nitroderivati: aumento dell'effetto ipotensivo e svenimento (effetti vasodilatatori additivi). In tutti i pazienti trattati con calcio-antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti. Immunosoppressori (ciclosporina, tacrolimus, sirolimus, everolimus): aumento dei livelli di immunosoppressori circolanti. Si consiglia di ridurre la dose di immunosoppressori, controllare la funzionalita' renale, misurare i livelli ematici di immunosoppressori e adattare la dose sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione. Carbamazepina: aumento dei livelli ematici di carbamazepina circolante. Si raccomanda di misurare i livelli plasmatici di carbamazepina e adattare la dose, se necessario. Teofillina: aumento dei livelli ematici di teofillina circolante. Agenti anti-H 2 (cimetidina e ranitidina): aumento dei livelli plasmatici di diltiazem. I pazienti in corso di terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con agenti anti- H2. Puo' essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem. Rifampicina: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l'inizio del trattamento con rifampicina. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina. Litio: rischio di aumento della neurotossicita' indotta da litio. >>Associazioni da considerare con attenzione. Diltiazem e' metabolizzato dal CYP3A4. E' stato documentato un aumento moderato (meno di 2 volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un piu' potente inibitore del CYP3A4. Diltiazem e' anche un inibitore dell'isoforma CYP3A4. Statine: diltiazem e' un inibitore del CYP3A4 ed e' stato osservatoche aumenta significativamente l'AUC di alcune statine. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dall'uso concomitante di diltiaz em con statine metabolizzate dal CYP3A4 (per esempio atorvastatina, fluvastatina e simvastatina). Un aggiustamento della dose di statina puo' essere necessario. Se possibile, si raccomanda di usare con diltiazem una statina non metabolizzata dal CYP3A4 (per esempio pravastatina),altrimenti e' richiesto uno stretto monitoraggio dei segni e dei sint omi di una potenziale tossicita' della statina. Benzodiazepine (midazolam, triazolam): diltiazem aumenta significativamente le concentrazioni plasmatiche di midazolam e triazolam e ne aumenta l'emivita. E' necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d'azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem. Corticosteroidi (metilprednisolone): diltiazem puo' aumentarei livelli del metilprednisolone (attraverso l'inibizione del CYP3A4 e potenzialmente l'inibizione della glicoproteina P). I pazienti devono essere monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolo ne. Puo' essere necessario modificare la dose di metilprednisolone. Antidepressivi triciclici: diltiazem aumenta la concentrazione plasmatica di imipramina e, eventualmente, di altri antidepressivi triciclici. Fenobarbital, fenitoina: i farmaci che aumentano l'attivita' epatica microsomiale (per esempio fenobarbital, fenitoina), determinano una diminuzione dei livelli plasmatici di diltiazem. Diuretici: diltiazem e' stato utilizzato con sicurezza in associazione con diuretici. Si raccomanda un regolare monitoraggio dei pazienti trattati con queste associazioni. Colchicina: alcuni studi interazioni forniscono prove sulle interazioni farmacologiche e i necessari aggiustamenti di dosaggio per la colchicina, se la sua assunzione continua durante la terapia con diversi inibitori del CYP3A4/P-gp come diltiazem. A causa dei potenziali effetti additivi, sono necessari cautela e un'attenta titolazione nei pazienti che ricevono diltiazem insieme ad altri farmaci che modificano la contrattilita' e/o la conduzione cardiaca.
Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse sono elencate per classe sistemico-organica e frequenza, sulla base di dati provenienti da studi clinici con diltiazem, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a < 1/10); non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100); raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: trombocitopenia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; non nota: cambiamenti dell'umore (inclusa depressione). Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; non nota: sindrome extrapiramidale. Patologie cardiache. Comune: blocco atrio-ventricolare (puo' essere di primo,secondo o terzo grado; puo' manifestarsi blocco di branca), palpitazi oni; non comune: bradicardia; non nota: blocco seno- atriale, insufficienza cardiaca congestizia. Patologie vascolari. Comune: vampate di calore; non comune: ipotensione ortostatica; non nota: vasculiti (inclusa vasculite leucocitoclastica). Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea; non comune: vomito, diarrea; raro: secchezza della bocca; non nota: iperplasia gengivale. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici (AST, ALT, LDH, ALP); non nota: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema; raro: orticaria; non nota: fotosensibilita' (inclusa cheratosi lichenoide nelle aree cutanee esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (inclusa sindrome di Steven-Johnson's e necrolisi epidermica tossica), sudorazione, dermatite esfoliativa, dermatite esantematica pustolare generalizzata acuta, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico; comune: malessere. La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Sono disponibili dati molto limitati sull'uso del diltiazem in donne in gravidanza. Tuttavia, diltiazem ha dimostrato di avere una tossicita' riproduttiva nelle specie animali. Diltiazem non e' pertanto raccomandato durante la gravidanza, cosi' come nelle donne in eta' fertile che non usano sistemi contraccettivi efficaci. Diltiazem viene escreto nel latte materno in basse concentrazioni. L'allattamento al seno mentre si assume questo farmaco deve essere evitato. Se l'uso di diltiazem e' considerato clinicamente necessario, deve essere utilizzato un metodo alternativo per alimentare il bambino. Negli studi su animali non sono state osservate evidenze di ridotta fertilita'. In alcuni pazientitrattati con bloccanti dei canali sono state riportate modifiche bioc himiche reversibili della testa degli spermatozoi che possono alterarela fecondazione.