Difosfonal - 10cps 400mg

Dettagli:
Nome:Difosfonal - 10cps 400mg
Codice Ministeriale:026510053
Principio attivo:Acido Clodronico Sale Disodico
Codice ATC:M05BA02
Fascia:A
Prezzo:26.17
Rimborso:21.67
Produttore:Spa (Soc.Pro.Antibiotici) Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

DIFOSFONAL 400 MG CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Difosfonal - 10cps 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci che agiscono sulla struttura e mineralizzazione ossea.

Principi attivi

Disodio clodronato 400 mg (sale disodico dell'acido clodronico).

Eccipienti

Sodio carbossimetilamido; amido di mais; talco; magnesio stearato; gelatina; titanio diossido (E171); indigotina (E132).

Indicazioni

Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale; osteolisitumorali; mieloma multiplo; iperparatiroidismo primario.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo (acido clodronico) o ad altri farmaci del gruppo dei bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti; trattamenti concomitanti con altri bisfosfonati.

Posologia

Il clodronato e' eliminato prevalentemente per via renale. Pertanto, durante il trattamento e' necessario garantire un adeguato apporto di liquidi. Le capsule devono essere ingerite intere. La dose singola giornaliera, oppure la prima di due-tre dosi, deve essere assunta preferibilmente al mattino a stomaco vuoto con un bicchiere di acqua. Il paziente deve, quindi, astenersi dal mangiare, bere (se non acqua naturale)o prendere altri farmaci per via orale durante l'ora successiva all'a ssunzione. Le altre dosi devono essere assunte tra i pasti, almeno dueore dopo e un'ora prima di mangiare, bere (se non acqua naturale) o p rendere altri farmaci per via orale. In nessun caso il clodronato deveessere assunto con latte, cibo o farmaci contenenti calcio o altri ca tioni bivalenti, poiche' tali sostanze interferiscono con l'assorbimento del clodronato. Bambini: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nonsono state stabilite. Anziani: non ci sono particolari raccomandazion i di dosaggio del farmaco. Gli studi clinici effettuati hanno incluso pazienti con eta' superiore ai 65 anni e non sono stati riportati eventi avversi specifici per questo gruppo di eta'. Pazienti con insufficienza renale: il clodronato e' eliminato principalmente per via renale;pertanto, esso deve essere utilizzato con cautela in pazienti con ins ufficienza renale. Dosaggi giornalieri eccedenti 1600 mg non devono essere usati in maniera continuativa. Si raccomanda di ridurre il dosaggio di clodronato come segue. Insufficienza renale lieve (CLcr 50-80 ml/min): 1600mg/die (non e' raccomandata nessuna riduzione del dosaggio); insufficienza renale moderata (CLcr 30-50 ml/min): 1200 mg/die; insufficienza renale grave (CLcr <30 ml/min): 800 mg/die. Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti con clearence della creatinina < 10 ml/min. L'uso in questi casi deve essere evitato, eccetto per trattamenti a breve termine in presenza di insufficienza renale puramente funzionale, causata da elevati livelli di calcio sierico. Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale. La posologia in funzione del quadro clinico e dei valori mineralometrici, puo' variare come di seguito riportato: da 1 capsula/die per 30 giorni, seguita da 60 giorni di sospensione (per piu' cicli), fino ad una capsula/die ininterrottamente per 1 anno o piu' a seconda delle condizioni del paziente. In alternativa puo' essere utilizzata la soluzione iniettabile 100 mg/3,3 ml per uso intramuscolare con lidocaina 1%. Non e' stata stabilita la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l'osteoporosi. La necessita' di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali, in particolare dopo 5 o piu' anni d'uso. Osteolisi tumorali, mieloma multiplo, iperparatiroidismo primario: lo schema posologico seguente deve essere considerato orientativo e puo' quindi essere adattato alle necessita' del singolo paziente. In questa indicazione, il farmaco viene utilizzato alla dose di 1-6 capsule/die, suddivise in 2-3 somministrazioni lontane dai pasti per 3-4 settimane, dopo aver utilizzato per la fase di attacco il concentrato per soluzione per infusione 300 mg/10 ml. In alternativa, sempre per la fase di mantenimento, e' possibile utilizzare la soluzione iniettabile 100 mg/3,3 ml per uso intramuscolare con lidocaina 1%. Il ciclo di 3-4 settimane puo'essere ripetuto ad intervalli variabili a seconda dell'evoluzione del la malattia. La valutazione periodica dei parametri di riassorbimento osseo puo' utilmente indirizzare i cicli terapeutici.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Durante il trattamento con clodronato deve essere mantenuto un adeguato introito di liquidi. Questo e' particolarmente importante quando la somministrazione di clodronato avviene per via endovenosa e in pazienti con ipercalcemia o insufficienza renale. Prima e durante il trattamento deve essere monitorata la funzionalita' renale mediante i livelli di creatinina, calcio e fosfato sierici. Negli studi clinici si sono verificati aumenti asintomatici e reversibili delle transaminasi, senzamodifiche degli altri test di funzionalita' epatica. Si consiglia il monitoraggio delle transaminasi. Il clodronato deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale. In caso di somministrazione orale, e' consigliabile assumere il farmaco almeno 1 ora prima di colazione o dei pasti principali con abbondante acqua. L'ingestione dicibi particolarmente ricchi di calcio (latte, formaggio, ecc) deve es sere comunque effettuata ad una distanza di 2-3 ore dall'assunzione del farmaco. Per la stessa ragione, a seguito di somministrazione orale,si deve evitare, negli stessi intervalli di tempo, l'assunzione di fa rmaci contenenti ioni bivalenti (quali Ca++, Mg++). L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), e' stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bisfosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questipazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L' osteonecrosi della mandibola e/o mascella e' stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bisfosfonati orali. Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio. Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato con reperti di diagnostica per immagini a evidenze radiografiche di fratture da stress, settimane omesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le frat ture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalarequalsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi pazi ente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore. Questo medicinale contiene circa 68 mg di sodio per dose; da tenere in considerazione in persone che seguono una dieta povera di sodio.

Interazioni

E' controindicato l'uso concomitante con altri bisfosfonati. L'uso contemporaneo del clodronato con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), piu' spesso con diclofenac e' stato associato a disfunzione renale. A causa dell'aumentato rischio d'ipocalcemia, deve essere usata cautela in caso di somministrazione contemporanea di clodronato con aminoglicosidi. E' stato riportato che l'uso concomitante di estramustina fosfato con clodronato aumenta la concentrazione sierica di estramustina fosfato fino ad un massimo dell'80%. Il clodronato forma complessi con cationi bivalenti scarsamente solubili in acqua. Pertanto il clodronato capsule non deve essere assunto con cibi o farmaci contenenti cationi bivalenti (ad es.: antiacidi o preparati a base di ferro).

Effetti indesiderati

Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipocalcemia asintomatica; rara: ipocalcemia sintomatica, aumento del paratormone sierico associato con ridotto calcio sierico, aumento della fosfatasi alcalina sierica. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, vomito. Patologie epatobiliari. Comune: aumento delle transaminasi, usualmente entro il range di normalita', rara: aumento delle transaminasi due volte superiore al range di normalita', senza altre anomalie della funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Rara: reazioni di ipersensibilita' che si manifestano come reazioni c utanee. Esperienza post-marketing. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche: compromissione della funzione respiratoria nei pazient i con asma sensibile all'aspirina, reazioni di ipersensibilita' che simanifestano come disturbi respiratori. Patologie renali ed urinarie: insufficienza renale (aumento della creatinina sierica e proteinuria),grave danno renale specialmente dopo rapida infusione endovenosa di a lte dosi di clodronato. Singoli casi di insufficienza renale, raramente con esito fatale, sono stati riportati specialmente con l'uso concomitante di FANS, piu' spesso diclofenac. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: sono stati riportati isolati casidi osteonecrosi della mandibola, primariamente in pazienti che erano stati precedentemente trattati con amino-bisfosfonati come zoledronatoe pamidronato. In pazienti che assumono clodronato e' stato riportato grave dolore osseo, articolare e/o muscolare. Tuttavia, tali segnalaz ioni sono state infrequenti e, negli studi randomizzati controllati con placebo, non appaiono differenze fra i pazienti trattati con placeboo con clodronato. L'esordio dei sintomi varia da giorni a diversi mes i dopo l'inizio della terapia con clodronato. Patologie dell'occhio: in rare circostanze i bisfosfonati (incluso il clodronato) sono stati associati a disturbi visivi e oculari. Nel caso si verifichino tali disturbi e' necessario interrompere il trattamento e far riferimento ad un oftalmologo. In pazienti in trattamento con regimi comprendenti i bisfosfonati somministrati principalmente per via endovenosa e' stata riportata osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale. La maggior parte delle segnalazioni riguarda pazienti oncologici, ma si sono verificati anche casi in pazienti trattati per osteoporosi. Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati; frequenza rara).

Gravidanza e allattamento

In studi su animali, il clodronato non causa danni fetali, ma grosse dosi riducono la fertilita' maschile. Non sono disponibili dati clinicisull'effetto del clodronato sulla fertilita' degli esseri umani. Sebb ene negli animali il clodronato passa attraverso la barriera placentare, non e' noto, negli esseri umani, se esso passa nel feto. Inoltre, non si conosce se negli esseri umani il clodronato possa causare danno fetale o influenzare la funzione riproduttiva. C'e' solo una limitata quantita' di dati sull'uso del clodronato nella donna in gravidanza. Il farmaco non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta'fertile non protette da una efficace terapia contraccettiva. Negli es seri umani non e' noto se il clodronato sia escreto nel latte materno.Non puo' essere escluso un rischio per il lattante. Pertanto, durante il trattamento, l'allattamento al seno deve essere interrotto.