Diapatol - 30cps 12,5mg+5mg
Dettagli:
Nome:Diapatol - 30cps 12,5mg+5mgCodice Ministeriale:021972017
Principio attivo:Amitriptilina Cloridrato/Clordiazepossido Cloridrato
Codice ATC:N06CA01
Fascia:C
Prezzo:10.42
Stupefacente:Tabella medicinali sez. E - DL 36 20/3/2014
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile valida 30 giorni dalla data del rilascio L 49/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Formulazioni
Diapatol - 30cps 12,5mg+5mg
Categoria farmacoterapeutica
Antidepressivi in associazione con psicolettici.
Indicazioni
Stati depressivo-ansiosi e loro manifestazioni somatiche. Disturbi delsonno di origine depressiva. Andrebbe utilizzato soltanto quando il d isturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
Controindicazioni / effetti secondari
Miastenia grave. Ipersensibilita' accertata verso le benzodiazepine o gli antidepressivi tricilici (sono stati riferiti casi di allergenicita' crociata con altri farmaci a struttura chimica analoga). Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apneanotturna. Glaucoma. Ipertrofia prostatica. Periodo di recupero post-i nfartuale. Onde evitare manifestazioni anche gravi, fino alle convulsioni, al coma ed all'exitus, il farmaco non deve essere somministrato in associazione ad inibitori della monoaminossidasi, ne' prima che siano trascorsi almeno 10 - 12 giorni dall'interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci. In caso che necessiti un intervento chirurgico, occorre interrompere la somministrazione almeno 3 - 5 giorni prima. AVVERTENZE SPECIALI E PRECAUZIONI PER L'USO: Uso nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni. Gli antidepressivi triciclici non devono essere utilizzati per il trattamento di bambini e adolescenti sotto i 18 anni. Gli studi condotti nella depressione in bambini di questo gruppo di eta' non hanno dimostrato l'efficacia per questa classe di farmaci. Studi con altri antidepressivi hanno messo in evidenza rischio di suicidio, autolesionismo e ostilita' correlato con tali farmaci. Tale rischio puo' verificarsi anche con gli antidepressivi triciclici. Inoltre, gli antidepressivi triciclici sono associati ad un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di eta'. Deve essere tenuto presente che non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti riguardanti la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale.
Posologia
La dose deve essere decisa dal medico curante in quanto essa e' molto variabile a seconda delle caratteristiche del soggetto trattato; il trattamento dovrebbe essere iniziato con la dose consigliata piu' bassa e la dose massima non dovrebbe essere superata. Prima di iniziare il trattamento, il paziente dovrebbe essere controllato regolarmente per diminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell'assunzione e per prevenire l'iperdosaggio dovuto all'accumulo. Stati ansioso-depressivi: Nei trattamenti domiciliari e ambulatoriali, la posologia puo' variare da 1 a 6 capsule al giorno, ripartite nella giornata con somministrazione della dose maggiore la sera. Nel trattamento di pazienti ospedalizzati, la posologia puo' aumentare fino a raddoppiare le dosi. La gravita' del caso e la variabilita' della risposta individuale possono consigliare, a giudizio del medico curante, di proseguire la terapia con una posologia diversa. L'uso e' sconsigliato nei bambini. Negli anziani, soprattutto se debilitati, e' opportuno iniziare il trattamento con la dose piu' bassa. La dose iniziale ridotta e' consigliabile anchenei pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. A giudizio de l medico curante ed in base alla risposta individuale, potra' essere successivamente utilizzata una posologia diversa. Il trattamento dovrebbe essere il piu' breve possibile. Il paziente dovrebbe essere rivalutato regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato dovrebbeessere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. La durata complessiva del trattamento, generalmente, non dov rebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio' non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente. Disturbi delsonno di origine depressiva: Le indicazioni posologiche sono sovrappo nibili a quelle relative ai disturbi ansioso-depressivi.
Interazioni
Il farmaco non deve essere somministrato in associazione ad inibitori delle monoamminossidasi, ne' prima che siano trascorsi almeno 10 - 12 giorni dall'interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci. L'associazione con altri psicofarmaci, anticolinergici, antistaminici o simpaticomimetici, antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. L'azione antiipertensiva della guanetidina e dei farmaci simili, della metildopa e della reserpina puo' essere bloccata. L'effetto sedativo puo' essereaumentato quando il medicinale e' assunto congiuntamente ad alcool. C io' influenza negativamente la capacita' di guidare o di usare macchinari. Tutti i composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente il citocromo P450) possono modificare l'attivita' del Diapatol. La cimetidina puo' inibire il metabolismo epatico del Diapatol determinando un prolungamento della durata di azione con possibili effetti negativi sul paziente.
Effetti indesiderati
E' da tenere presente che l'esperienza effettuata con i vari timolettici ed antidepressivi triciclici, soli ed in associazione con altri farmaci, considerata nel suo complesso e con particolare riguardo ai farmaci di questo gruppo di uso piu' antico e sui quali si dispone quindi di una maggiore quantita' di informazioni, ha evidenziato una serie dieffetti collaterali, alcuni segnalati piu' comunemente, altri solo oc casionalmente con l'uso di questo o quel farmaco spesso somministrato in dosi molto elevate e talora senza che si sia potuta accertare la sicurezza del nesso. Gli effetti collaterali di piu' comune osservazionesono quelli collegati con le proprieta' anticolinergiche di detti far maci e quelli a carico del S.N.C.: secchezza delle fauci, disturbi dell'accomodazione, midriasi, stipsi, astenia, tachicardia, palpitazioni,vertigini, ronzii, cefalea, impotenza, confusione, congestione nasale . A seguito dell'uso di dosi elevate sono stati riferiti tremori lievio gravi e persistenti, atassia, incoordinazione motoria, parestesie, neuropatie periferiche, manifestazioni allergiche con eruzioni cutanee, fotosensibilizzazione, edema del volto o della lingua e, eccezionalmente, ginecomastia nell'uomo, galatorrea nella donna. Slittamenti di stati depressivi verso stati di eccitazione sono stati segnalati in soggetti paranoici o subdeliranti, specie se anziani, con stati confusionali, allucinazioni, ansia, insonnia, ma con i soli antidepressivi triciclici, senza l'associazione di ansiolitici. Nei soggetti depressi e' bene tenere sempre presente la possibilita' di suicidio. Le reazioni elencate di seguito non sono state osservate durante l'uso, ma vengono egualmente segnalate in quanto casi del genere si sono verificati durante il trattamento con uno dei principi attivi: disturbi a carico dell'apparato digerente quali nausea, vomito, stomatite, adeniti sublinguali o parotidee, diarrea, dolori addominali, ittero (l'osservazione di variazioni importanti dei tassi della transaminasi deve indurre all'interruzione del trattamento); agranulocitosi, porpora trombocitopenica;ritenzione urinaria, ileo paralitico; alopecia, alterazione della lib ido, variazione del peso corporeo o dei livelli glicemici; a carico dell'apparato cardiovascolare, specie nei soggetti anziani, alterazioni dell'ECG, blocco cardiaco, infarto miocardico, ictus. Amnesia: Il clordiazepossido puo' determinare amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici ma il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Dipendenza: L'uso (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allo sviluppodi dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fen omeni di rimbalzo o da astinenza. Puo' verificarsi dipendenza psichica. E' possibile l'abuso di benzodiazepine.