Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Dettagli:
Nome:Dialisi Periton - 2sacche 5000mlCodice Ministeriale:030042408
Principio attivo:Soluzione Per Dialisi Peritoneale
Codice ATC:B05DA
Fascia:C
Prezzo:57.69
Produttore:Fresenius Medical Care It. Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione per dialisi peritoneale
Contenitore:Sacca
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi
Denominazione
SOLUZIONE PER DIALISI PERITONEALE FME
Formulazioni
Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Dialisi Periton - 6sacche 1500ml
Dialisi Periton - 6sacche 1500ml
Dialisi Periton - 6sacche 1500ml
Dialisi Periton - 4sacche 2000ml
Dialisi Periton - 4sacche 2000ml
Dialisi Periton - 4sacche 2000ml
Dialisi Periton - 4sacche 2500ml
Dialisi Periton - 4sacche 2500ml
Dialisi Periton - 4sacche 2500ml
Dialisi Periton - 4sacche 2000ml
Dialisi Periton - 4sacche 2000ml
Dialisi Periton - 4sacche 2000ml
Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Dialisi Periton - 2sacche 5000ml
Categoria farmacoterapeutica
Soluzioni per dialisi peritoneale.
Principi attivi
Sodio; potassio; calcio; magnesio; lattato; cloruri; glucosio.
Eccipienti
Acido cloridrico; idrossido di sodio; acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Trattamento di pazienti con insufficienza renale acuta e cronica; sovraccarico idrico, turbe del bilancio elettrolitico; trattamento delle intossicazioni da sostanze dializzabili.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con pre-esistente acidosi lattica grave.
Posologia
Il tipo di terapia, la frequenza del trattamento, il volume di scambio, il tempo di permanenza nella cavita' peritoneale e la lunghezza della dialisi devono essere stabiliti e supervisionati dal medico prescrittore. I pazienti sottoposti a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) generalmente effettuano 4 scambi al giorno (24 ore). I pazienti sottoposti a dialisi peritoneale automatizzata (APD) generalmente effettuano 4-5 scambi a notte e fino a 2 scambi durante il giorno. Il volume di riempimento dipende dalla corporatura, normalmente tra i 2 ei 2,5 litri. Per i pazienti pediatrici (dai neonati fino ad adolescen ti di 18 anni) il volume di riempimento raccomandato e' da 800 a 1400 ml/m^2 per scambio fino ad un massimo di 2000 ml come tollerato. Nei bambini con eta' inferiore ai 2 anni sono raccomandati volumi di riempimento da 500 a 1000 ml/m^2. Le soluzioni per dialisi peritoneale devono essere somministrate esclusivamente per via intraperitoneale. Non somministrare per via endovenosa. Le soluzioni per dialisi peritoneale possono essere riscaldate a 37 gradi C nell'involucro protettivo esterno per migliorare il comfort del paziente. Questa operazione deve essere effettuata utilizzando calore secco (ad esempio un cuscinetto o una piastra riscaldante). Per evitare la possibilita' di lesioni o disagioper il paziente, non riscaldare le soluzioni in acqua o in forni a mi croonde. Impiegare una tecnica asettica durante tutta la procedura di cambio sacca. Non somministrare se la soluzione appare opaca o di colore diverso, contiene particelle, mostra segni di perdite oppure se i sigilli non sono intatti. Controllare che nel fluido drenato non siano presenti fibrina o torbidita' che potrebbero essere segnali indicatividi peritonite. Ogni contenitore deve essere utilizzato per una singol a somministrazione: la soluzione eventualmente non utilizzata deve essere eliminata. Si raccomanda di scegliere una soluzione con una concentrazione di destrosio (glucosio) piu' bassa, quando il peso del paziente si avvicina al peso secco ideale. Al fine di evitare il rischio di grave disidratazione e ipovolemia e limitare la perdita di proteine, e' consigliabile scegliere la soluzione di dialisi peritoneale con l'osmolarita' piu' bassa in base alla quantita' di liquidi da rimuovere adogni scambio.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Non refrigerare.Non congelare. Conservare il contenitore ermeticamente chiuso nella c onfezione originale per riparare il medicinale dalla luce.
Avvertenze
La dialisi peritoneale deve essere somministrata con cautela a pazienti con: condizioni addominali, tra cui rottura della membrana peritoneale e del diaframma a seguito di intervento chirurgico, anomalie congenite o trauma fino a completa guarigione, tumori addominali, infezione della parete addominale, ernie, fistola fecale o colostomia, reni policistici con grandi cisti o altre condizioni che compromettano l'integrita' della parete addominale, della superficie addominale o della cavita' intra-addominale; altre condizioni tra cui impianto di graft aortico e grave malattia polmonare. La sclerosi peritoneale incapsulante (EPS) e' considerata una complicazione nota, anche se rara, della terapia di dialisi peritoneale. L'EPS e' stata segnalata in pazienti che impiegano soluzioni per dialisi peritoneale. Nel caso in cui si sviluppi peritonite, la scelta e il dosaggio degli antibiotici devono essere basati, se possibile, sui risultati degli studi di identificazione e di sensibilita' degli organismi isolati. Prima dell'identificazione degliorganismi coinvolti, puo' essere indicato l'impiego di antibiotici ad ampio spettro. Pazienti con condizioni note per aumentare il rischio di acidosi lattica (ad es. insufficienza renale acuta, alterazioni delmetabolismo congenite, terapia con medicinali come metformina e inibi tori nucleosidici/nucleotidici della trascrittasi inversa - NRTI) dovrebbero essere controllati per la presenza di acidosi lattica prima dell'inizio della terapia e durante la terapia con soluzioni per dialisi peritoneale contenenti lattato. Nel prescrivere la soluzione che dovra' essere utilizzata dal singolo paziente, si devono considerare le possibili interazioni tra il trattamento di dialisi e la terapia relativaad altre malattie gia' in essere. I livelli sierici di potassio devon o essere attentamente monitorati in pazienti in trattamento con glicosidi cardiaci. I diabetici azotemici richiedono un attento monitoraggiodel fabbisogno di insulina durante e successivamente alla dialisi con soluzioni contenenti destrosio. Deve essere tenuto sotto stretto cont rollo il bilancio idrico e deve essere attentamente monitorato il pesocorporeo del paziente per evitare iper- o ipo-idratazione che possono determinare gravi conseguenze compresi scompenso cardiaco congestizio , deplezione dei fluidi e shock. Durante la dialisi peritoneale possono verificarsi significative perdite di proteine, aminoacidi e vitamineidrosolubili. Qualora necessario deve essere istituita una terapia di reintegrazione. I pazienti trattati con soluzioni a basso contenuto d i calcio richiedono un monitoraggio dei livelli di calcio al fine di valutare lo sviluppo di ipocalcemia o il peggioramento dell'ipercalcemia. In tali circostanze si dovra' considerare un aggiustamento del dosaggio dei leganti del fosfato e/o della vitamina D e/o degli analoghi della vitamina D. A causa di possibile sovrainfusione, non e' raccomandato l'utilizzo di soluzioni di 5 o 6 litri in un unico scambio sia in CAPD che in APD. La sovrainfusione nella cavita' peritoneale puo' essere caratterizzata da distensione addominale/dolore addominale e/o dispnea. In caso di sovrainfusione si deve drenare la soluzione dalla cavita' peritoneale. L'uso eccessivo del farmaco con una elevata concentrazione di glucosio durante il trattamento di dialisi peritoneale possono risultare in un'eccessiva rimozione di fluidi dal paziente. Devono essere periodicamente controllati la concentrazione sierica degli elettroliti (in particolare bicarbonato, potassio, magnesio, calcio e fosfato), i parametri ematologici e biochimici (compreso l'ormone paratiroideo). Nei pazienti non diabetici i livelli glicemici variano ampiamente, probabilmente per l'intolleranza al glucosio determinata dall'uremia. Il rischio di sviluppare un'iperglicemia e' proporzionalmente aumentato nei soggetti diabetici ed uricemici. In pazienti con diabete, i livelli della glicemia devono essere regolarmente monitorati e deve essere aggiustato il dosaggio dell'insulina o di altri farmaci per il trattamento dell'iperglicemia. La somministrazione intraperitoneale richiede l'uso di uno speciale catetere e di un set di raccordo tra la sacca e il catetere del paziente (linea di trasferimento). Il connettore "Lineo", che puo' essere parte della linea di trasferimento ad "Y" connessa alla sacca doppia, contiene unguento allo iodio povidone. Vengonofornite ai pazienti dettagliate istruzioni per la procedura dello sca mbio in dialisi peritoneale mediante addestramento in centri specializzati e nel foglio illustrativo. Il medicinale, una volta rimosso l'involucro esterno, deve essere utilizzato immediatamente. Scartare la porzione di soluzione non utilizzata.
Interazioni
Non sono stati condotti studi di interazione. La concentrazione ematica di farmaci dializzabili puo' essere ridotta durante la dialisi. Se necessario potranno essere opportunamente variati i dosaggi farmacologici. I livelli plasmatici di potassio in pazienti in terapia digitalicadovranno essere frequentemente valutati onde scongiurare il rischio d i arresto cardiaco. L'aggiunta di farmaci alla soluzione potra' essereeffettuata soltanto su indicazione del sanitario ed andra' accuratame nte valutata. Il pH relativamente basso della soluzione potra' richiedere l'aggiunta di sodio bicarbonato per la correzione. Per evitare la deposizione di fibrina nel catetere si potra' aggiungere eparina alla soluzione dialitica. Durante la dialisi peritoneale dei pazienti diabetici potra' essere necessario somministrare insulina per correggere l'iperglicemia; in tal caso il farmaco potra' essere somministrato per via intraperitoneale.
Effetti indesiderati
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipokaliemia, ritenzione di liquidi, ipervolemia, ipovolemia, iponatremia, disidratazione, ipocloremia, iperglicemia, dislipidemia. Patologie vascolari: ipertensione,ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispn ea. Patologie gastrointestinali: peritonite sclerosante incapsulante, peritonite, effluente peritoneale torbido, vomito, diarrea, nausea, costipazione, dolore addominale, distensione addominale, disagio addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sindrome di Stevens-Johnson, orticaria, rash (incluso rash pruritico, eritematoso e generalizzato), prurito. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e deltessuto connettivo: mialgia, spasmi muscolari, dolore muscoloscheletr ico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema generalizzato, piressia, malessere, dolore alla sede diinfusione. Altri effetti indesiderati della dialisi peritoneale corre lati alla procedura dialitica includono peritonite fungina, peritonitebatterica, infezione nel sito del catetere, complicazioni correlate a l catetere.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici relativi al trattamento in gravidanza e allattamento, cosi' come non sono disponibili studi sugli animali.In questi casi deve essere valutato il rapporto rischio/beneficio. Ne l determinare l'opportunita' di utilizzare la dialisi peritoneale comemodalita' terapeutica durante la gravidanza in stato avanzato, dovra' essere attentamente valutato il rapporto dei benefici verso le possib ili complicazioni.