Decapeptyl - Fl 11,25mg+2ml+1sir

Dettagli:
Nome:Decapeptyl - Fl 11,25mg+2ml+1sir
Codice Ministeriale:026999058
Principio attivo:Triptorelina Embonato
Codice ATC:L02AE04
Fascia:A
Prezzo:498.36
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Ipsen Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per sospensione iniettabile rilascio prolungato
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

DECAPEPTYL 11,25 MG/2 ML

Formulazioni

Decapeptyl - Fl 11,25mg+2ml+1sir

Categoria farmacoterapeutica

Analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine.

Principi attivi

Ogni flaconcino di polvere contiene, come principio attivo, triptorelina pamoato corrispondente a 11,25 mg di triptorelina base. Il valore riportato corrisponde alla quantita' di 11,25 mg di principio attivo realmente somministrata dopo ricostituzione.

Eccipienti

Il flaconcino polvere contiene: copolimeri d,l-lactide-glicolide p.b.d., mannitolo, carmellosa sodica, polisorbato 80. La fiala da 2ml contiene: mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento del carcinoma della prostata e dei suoi secondarismi, in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone; carcinoma della mammella in donne in pre- e perimenopausa in cui risulta indicato il trattamento ormonale; endometriosi genitale ed extragenitale (stadi I-IV); fibromi uterini.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo (o analoghi) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Questo medicinale non puo' essere utilizzato in gravidanza. Interrompere il trattamento in caso di insorgenza fortuita di gravidanza.

Posologia

Nel carcinoma della prostata e nel carcinoma della mammella effettuareun'iniezione tassativamente ogni 3 mesi. Nell'endometriosi e nel fibr oma uterino il trattamento deve iniziare nei primi 5 giorni del ciclo.La frequenza delle iniezioni e' di una ogni 3 mesi.

Conservazione

Non conservare al di sopra dei 25 gradi C.

Avvertenze

Negli adulti, l'uso prolungato di analoghi del GnRH puo' indurre perdita ossea e aumentare il rischio di osteoporosi. Nei pazienti trattati con antiipertensivi, puo' essere necessaria una correzione della terapia. Prima della prescrizione di triptorelina, e' raccomandata la verifica dello stato di non gravidanza della paziente. Negli uomini, la triptorelina, come altri analoghi del GnRH, causa inizialmente un aumentotemporaneo dei livelli serici di testosterone e una possibile esacerb azione dei sintomi generalmente associati al cancro prostatico. Puo' manifestarsi infatti un peggioramento del quadro clinico (comparsa o aggravamento dei segni di ostruzione delle vie urinarie ed ematuria) ed in presenza di metastasi ossee, comparsa o aumento del dolore osseo e fenomeni di compressione midollare (parestesie o senso di debolezza agli arti inferiori). Tali complicazioni regrediscono spontaneamente quando la testosteronemia raggiunge i livelli di castrazione (solitamenteentro 20 giorni dalla prima somministrazione). I pazienti che present ano ostruzione del tratto urinario o compressione del midollo spinale o a rischio specifico di sviluppo di tali eventi, devono essere tenutisotto attenta osservazione. Per contrastare l'aumento iniziale dei li velli di testosterone, e' possibile ricorrere, all'inizio del trattamento con Triptorelina, all'uso di un antiandrogeno. E' utile un controllo periodico dei livelli ematici di testosterone, in quanto non dovrebbero superare il valore di 1 ng/ml. Nelle domme, al dosaggio raccomandato, la triptorelina causa amenorrea ipogonadotropa persistente inducendo uno stato di ipoestrogenismo confrontabile con quello osservato inmenopausa che si mantiene per tutta la durata della terapia. Qualora si manifesti metrorragia dopo il primo mese, sono da raccomandarsi la misurazione dei livelli plasmatici di estradiolo e, se inferiori a 50 pg/ml, indagini sulla presenza di possibili lesioni organiche. La funzionalita' ovarica e' ripristinata dopo la sospensione del trattamento;l'ovulazione riprende circa 5 mesi dopo l'ultima iniezione. Una sommi nistrazione protratta oltre i sei mesi deve essere attentamente valutata dal medico specialista per determinare se i benefici previsti superano i possibili effetti collaterali conseguenti a soppressione estrogenica prolungata, specialmente a livello osseo. Durante il trattamento e nei tre mesi successivi all'ultima iniezione dovrebbe essere adottato un metodo contraccettivo non ormonale. Nelle pazienti con carcinoma della mammella il trattamento puo' essere utile nei casi in cui le altre terapie non hanno determinato una risposta clinica oppure hanno perso la loro efficacia; qualora utilizzato come farmaco di prima scelta,il farmaco non riduce l'efficacia delle altre terapie, ove richieste.

Interazioni

Non sono state riferite interazioni clinicamente significative con altri prodotti medicinali.

Effetti indesiderati

I valori riportati si basano sull'analisi dei dati cumulativi riferitidurante le sperimentazioni cliniche delle formulazioni di 1 e 3 mesi su una popolazione di circa 2400 pazienti. Le reazioni avverse riferite durante le sperimentazioni cliniche hanno prevalentemente interessato le proprieta' farmacologiche, come l'ipogonadismo ipogonadotropo o la stimolazione gonadica pituitaria iniziale. Terminologia di classificazione delle reazioni avverse da farmaco (frequenza): molto comune (>=10%), comune (>= 1% - < 10 %), non comune (>= 0.1 % - <1%), rara (>= 0.01% - <0.1%), molto rara (<0.01%). Tollerabilita' generale negli adulti. Molto comuni: vampate di calore e iperidrosi da moderate a importanti generalmente non richiedenti la sospensione della terapia. Tollerabilita' generale negli uomini. Molto comuni all'inizio del trattamento: peggioramento della sintomatologia urinaria inclusi disuria ed ematuria, dolore osseo metastatico e sintomi associati a compressione del midollo spinale da metastasi vertebrali (mal di schiena, astenia, parestesia agli arti inferiori) durante l'aumento temporaneo dei livelli plasmatici di testosterone all'inizio del trattamento. Tali manifestazioni sono transitorie e scompaiono generalmente nell'arco di una o due settimane. Comune durante il trattamento: diminuzione della libido e disfunzione erettile associate alla riduzione dei livelli plasmatici ditestosterone conseguente agli effetti farmacologici della triptorelin a. Come conseguenza della diminuzione dei livelli plasmatici di testosterone, puo' verificarsi diminuzione del volume testicolare. Tollerabilita' generale nelle donne. Molto comuni all'inizio del trattamento: esacerbazione dei sintomi di endometriosi (dolore pelvico, dismenorrea)durante l'iniziale e transitorio aumento dei livelli plasmatici di es tradiolo. Tali manifestazioni sono transitorie e scompaiono generalmente nell'arco di una o due settimane. Inoltre, sono molto comuni all'inizio del trattamento le emorragie genitali, incluse menorragia e metrorragia nel mese successivo alla prima iniezione. Molto comuni durante il trattamento: durante tutti gli studi clinici effettuati sull' endometriosi, le reazioni avverse hanno evidenziato un quadro generale di eventi ipoestrogenici associati a blocco ovarico-pituitario, quali turbe del sonno, cefalea, labilita' emotiva, secchezza vulvovaginale e dispareunia, diminuzione della libido. Comuni durante il trattamento con formulazione di triptorelina di 1 mese: dolore alla mammella, spasmi muscolari, artralgia, aumento di peso, nausea, dolore/disturbo addominale, astenia. Tollerabilita' locale. Comuni: dolore, eritema e irritazione nel punto di iniezione. Esperienza post-immissione in commercio negli adulti. Durante la sorveglianza dopo l'immissione in commercio, sono stati segnalati altri effetti indesiderati molto rari. Gli effetti indesiderati sono classificati per categorie di organi sistemici e in ordine decrescente di frequenza di segnalazione. Disordini endocrini: ginecomastia. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: anoressia. Disturbi psichiatrici: depressione, disturbi della personalita'. Disturbi del sistema nervoso: vertigini, parestesia negli uomini. Disturbi della vista: visione sfocata o disturbi visivi. Disturbi di orecchio e labirinto: vertigini sporadicamente associate a sintomatologia gastrointestinale. Disturbi cardiaci: palpitazioni. Disturbi di tipo respiratorio, toracico e mediastinico: dispnea. Disturbi gastrointestinali: diarrea, vomito, costipazione. Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni da ipersensibilita', inclusi prurito, orticaria, rash, edema angioneurotico, perdita di capelli. Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e delle ossa: artralgia, mialgia e astenia muscolare in uomini e donne, episodi di dolore osseo negli uomini durante la terapia. Puo' indurre perdita ossea e aumentare il rischio diosteoporosi. Disturbi del sistema riproduttivo e della mammella: nell e donne, disturbi mestruali prolungati quali amenorrea, menorragia e metrorragia post-trattamento. Disordini generali e condizioni del sito di somministrazione: febbre, malessere, edema periferico. Indagini: aumentata pressione arteriosa.

Gravidanza e allattamento

Gli studi su animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno. Durante la sorveglianza post-immissione in commercio e in un numero limitato di donne incinte esposte a triptorelina, non sono stati segnalati casi di malformazione o fetotossicita' attribuibili al prodotto. Tuttavia, poiche' il numero di pazienti e' troppo limitato per consentireuna valutazione concludente del rischio di malformazione fetale o fet otossicita', in caso di insorgenza di gravidanza durante la somministrazione di triptorelina, la terapia deve essere interrotta. La Triptorelina e' controindicata durante l'allattamento.