Curoxim - Ev 1fl 1g+f 10ml Solv

Dettagli:
Nome:Curoxim - Ev 1fl 1g+f 10ml Solv
Codice Ministeriale:023576059
Principio attivo:Cefuroxima Sodica
Codice ATC:J01DC02
Fascia:C
Prezzo:8.5
Glutine:Senza glutine
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:18 mesi

Denominazione

CUROXIM

Formulazioni

Curoxim - Im 1fl500mg+f 2ml Solv
Curoxim - Im 1fl750mg+1f 3mlsolv
Curoxim - Im 1fl 1g+1f 4ml Solv
Curoxim - Ev 1fl 1g+f 10ml Solv
Curoxim - Iv 1fl 2g

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici beta-lattamici.

Principi attivi

Cefuroxima sodica.

Indicazioni

Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili e in particolare: infezioni delle basse vie respiratorie, quali bronchiti acute e croniche, bronchiectasie infette, polmoniti batteriche, ascesso polmonareed infezioni polmonari postoperatorie; infezioni otorinolaringologich e, quali ad esempio sinusiti, otiti, tonsilliti e faringiti; infezioniurinarie, quali ad esempio pielonefriti acute e croniche, cistiti e b atteriuria asintomatica; infezioni dei tessuti molli, quali ad esempioflemmoni, erisipela e ferite infette; infezioni ossee ed articolari, quali ad esempio osteomieliti ed artriti settiche; infezioni ostetriche e ginecologiche, quali ad esempio annessiti; gonorrea in caso di resistenza alla penicillina; altre infezioni, incluse setticemia, peritonite e meningite. Profilassi delle infezioni in chirurgia addominale, ortopedica, pelvica, cardiaca, polmonare, esofagea e vascolare, ove vi sia rischio di infezione postoperatoria.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' agli antibiotici della classe delle cefalosporine; generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

Il medicinale va somministrato per via parenterale. La somministrazione del farmaco per via intramuscolare o endovenosa di norma non provocamanifestazioni di sorta nel punto di iniezione. Dosaggio: varia in ra pporto alla gravita' del singolo caso e secondo il parere del medico. >>Via intramuscolare. Adulti: 1,5 - 3 g/die (2-4 somministrazioni). Bambini: 30-100 mg/Kg/die (2-4 somministrazioni). Via endovenosa: 2-6 g/die. Per infusione endovenosa di breve durata (fino a 30 minuti) si possono di sciogliere 1,5 g di Cefuroxima in 50-100 ml di Acqua per preparazioni iniettabili. Queste soluzioni possono essere somministrate direttamente in vena o attraverso il set infusionale in pazienti gia' intrattamento con soluzioni infusionali. Profilassi chirurgica: il dosa ggio abituale e' 1,5 g per via endovenosa all'induzione dell'anestesiaper interventi di chirurgia addominale, pelvica ed ortopedica. Questa posologia puo' essere integrata con 2 dosi da 750 mg per via intramus colare 8 e 16 ore piu' tardi. Per interventi di chirurgia cardiaca, polmonare, esofagea e vascolare il dosaggio e' 1,5 g per via endovenosa all'induzione dell'anestesia, seguiti da 750 mg per via intramuscolare3 volte al giorno nel corso delle successive 24-48 ore. Negli interve nti di sostituzione delle articolazioni 1,5 g di polvere di Cefuroximapossono essere addizionati a ciascuna confezione di cemento (polimeti lmetacrilato) prima dell'aggiunta del monomero liquido. Come per altriantibiotici a prevalente eliminazione renale, al fine di evitare feno meni di accumulo, in caso di insufficienza funzionale di quest'organo,si raccomanda di seguire negli adulti gli schemi posologici sotto ind icati. Clcr 10-20 ml/min: 1500 mg/die; cclr < 10 ml/min: 750 mg/die. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi va somministrata una dose addizionale di Cefuroxima di 750 mg per i.m. o e.v. dopo ciascuna dialisi. LaCefuroxima puo' inoltre essere aggiunta alle soluzioni per dialisi pe ritoneale (di solito 250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti sottoposti ad emodialisi artero-venosa continua o ad emofiltrazione ad alto flusso in unita' di terapia intensiva la dose indicata e' 750 mg due volte al giorno. Nei pazienti sottoposti ad emofiltrazione a basso flusso seguire le dosi sopraspecificate per il trattamento in caso di insufficienza renale.

Conservazione

Il prodotto deve essere conservato al riparo dalla luce. Il prodotto in sospensione deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione con il volume indicato di solvente. Il prodotto in soluzione e' stabile per 5 ore se conservato a temperatura inferiore ai 25 gradi C e 48 ore se conservato a 4 gradi C. Le soluzioni e le sospensioni ricostituite possono presentare una intensificazione della colorazione durante la conservazione.

Avvertenze

Il medicinale e' ben tollerato, tuttavia non si puo' escludere una possibile reazione crociata di ipersensibilita' con le penicilline, specie per somministrazione parenterale. Pertanto va somministrato con cautela in pazienti in cui si sia manifestata una reazione anafilattica alle penicilline. L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento e se necessario l'adozione diuna terapia adeguata (p. es.: adrenalina, antistaminici o corticoster oidi). L'uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (Kanamicina, Streptomicina, Colistina, Viomicina, Polimixina, Neomicina, Gentamicina) o diuretici potenti (ad es. Furosemide) e' sconsigliabile ecomunque richiede assiduo controllo della funzionalita' renale. L'esp erienza clinica ha dimostrato che e' improbabile che il farmaco causi problemi di questo tipo se somministrato al livello di dosaggio raccomandato. Come con altri regimi terapeutici utilizzati nel trattamento della meningite, in un numero ristretto di pazienti pediatrici, trattati con Cefuroxima sodica, sono stati segnalati casi di diminuzione lieve o moderata dell'udito. Inoltre e' stata rilevata, con Cefuroxima sodica per iniezione, come con altre terapie antibiotiche, persistenza dicolture positive di H. influenzae nel liquido cerebrospinale a distan za di 18-36 ore; tuttavia la rilevanza clinica di questo dato non e' nota. Virtualmente con tutti gli antibiotici ad ampio spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine) si sono verificati casi di colite pseudomembranosa: di conseguenza e' importante considerarne la causa nei pazienti che presentano diarrea in corso di terapia con antibiotici. Tali forme di colite possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e puo' facilitare la crescita dei clostridi. Gli studi effettuati hanno evidenziato che una tossina prodotta dal Clostridium difficile e' la principale causa della colite associata all'uso di antibiotici. Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere la sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei casi gravi, la somministrazione di Vancomicina per via orale costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre cause di colite.

Interazioni

La Cefuroxima non interferisce con i test enzimatici per la glicosuria. Si possono osservare lievi interferenze con i metodi basati sulla riduzione del rame (test di Benedict, di Fehling, "Clinitest"). Cio' nondovrebbe tuttavia condurre a falsi positivi, come si osserva con altr e cefalosporine. Si raccomanda di usare i metodi della glucosio ossidasi o della esochinasi per la determinazione del glucosio ematico nei pazienti trattati con Cefuroxima . La Cefuroxima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.

Effetti indesiderati

Reazioni indesiderate alla Cefuroxima si sono verificate raramente e sono in genere di natura lieve e transitoria. Sono state riportate rarereazioni di ipersensibilita': queste includono rash cutanei, orticari a, prurito, nefrite interstiziale, febbre da farmaco e, molto raramente, anafilassi. Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (necrolisi esantematica). L'uso prolungato dell'antibiotico puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, ad esempio della Candida, che richiede l'adozione di misure adeguate o l'eventuale interruzione del trattamento. Disturbi gastro-intestinali, inclusi, molto raramente, sintomi di colite pseudomembranosa, che possono insorgere durante o dopo il trattamento. Le principali alterazioni dei parametri ematologici segnalate in alcuni pazienti sono state la diminuzione della concentrazione di emoglobina, leucopenia, neutropenia,eosinofilia e trombocitopenia. Le cefalosporine tendono ad essere ass orbite sulla superficie delle membrane degli eritrociti e reagiscono con gli anticorpi specifici per le cefalosporine determinando positivita' del test di Coombs: cio' puo' interferire con i test di compatibilita' del sangue e molto raramente provocare anemia emolitica. Sebbene si siano verificati talvolta aumenti transitori degli enzimi epatici sierici e della bilirubina sierica, in particolare in pazienti con pre-esistenti malattie epatiche, non vi e' evidenza di lesivita' a livello epatico. Si possono presentare variazioni dei test biochimici relativialla funzionalita' renale: incrementi della creatinina e/o dell'azote mia e riduzioni della clearance della creatinina. La funzionalita' delrene dovrebbe essere controllata a scopo precauzionale, in presenza d i funzionalita' renale alterata. Si puo' avere dolore transitorio nella sede di iniezione dopo somministrazione, soprattutto con i dosaggi piu' elevati. Tuttavia cio' non necessariamente richiede l'interruzionedel trattamento. Occasionalmente l'iniezione endovenosa puo' causare tromboflebite.

Gravidanza e allattamento

Sebbene non esistano prove sperimentali di azioni embriopatiche o teratogeniche attribuibili alla Cefuroxima, come per tutti gli altri farmaci nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita'. La Cefuroxima e' escreta nel latte materno; e' necessaria quindi cautela in caso di somministrazione a donne in allattamento.