Coryfin Gola Dolore - Fl 160ml

Dettagli:
Nome:Coryfin Gola Dolore - Fl 160ml
Codice Ministeriale:041827015
Principio attivo:Flurbiprofene
Codice ATC:A01AD11
Fascia:C
Prezzo:7.8
Produttore:Sit Laboratorio Farmac. Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Colluttorio
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CORYFIN GOLA DOLORE

Formulazioni

Coryfin Gola Dolore - Fl 160ml
Coryfin Gola Dolore - Spray 15ml

Categoria farmacoterapeutica

Stomatologici.

Principi attivi

Flurbiprofene.

Eccipienti

Collutorio 2,5 mg/ml e spray per mucosa orale 2,5 mg/ml: glicerolo (98%), etanolo 96 per cento, sorbitolo liquido non cristallizzabile, macrogolglicerolo idrossistearato, saccarina sodica, metile para-idrossibenzoato, propile para-idrossibenzoato, aroma menta, colorante blupatentV (E131), acido citrico anidro, sodio idrossido, acqua depurata.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di stati irritativo-infiammatori anche associati a dolore del cavo orofaringeo (ad es. gengiviti, stomatiti, faringiti), anche in conseguenza di terapia dentaria conservativa o estrattiva.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; controindicato in pazienti con nota ipersensibilita' (asma, orticaria o di tipo allergico) verso il flurbiprofene o a uno qualsiasi degli eccipienti, e verso aspirina o altri FANS; flurbiprofene e'inoltre controindicato in pazienti con storia di emorragia gastrointe stinale o perforazione correlata a precedenti trattamenti con FANS; non assumere flurbiprofene da pazienti con colite ulcerosa attiva o anamnestica, morbo di Crohn, ulcera peptica ricorrente o emorragia gastrointestinale (definita come due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); controindicato in pazienti con severa insufficienza cardiaca; terzo trimestre di gravidanza.

Posologia

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Collutorio: la dose raccomandata e' di due o tre risciacqui o gargarismi al giorno con 10 ml di collutorio. Puo' essere diluito in acqua. Spray per mucosa orale: la dose raccomandata e' di 2 spruzzi 3 volte al giorno indirizzati direttamente sulla parte interessata.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

Avvertenze

Alle dosi consigliate, l'eventuale deglutizione del collutorio e dellospray per mucosa orale non comporta alcun danno per il paziente in qu anto tali dosi sono ampiamente inferiori a quelle della posologia singola del prodotto per via sistemica. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il flurbiprofene non deve essere somministrato senon in casi strettamente necessari. La somministrazione di flurbiprof ene non e' raccomandata nelle madri che allattano. L'uso del collutorio e dello spray per mucosa orale, specie se prolungato, puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione o di irritazione locale; in tali casi occorre interrompere il trattamento e istituire, se necessario, una terapia idonea. Non usare per trattamenti protratti. Dopo brevi periodi di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico. Il farmaco collutorio e spray per mucosa orale contengono: macrogolglicerolo idrossistearato (olio di ricino poliossidrato idrogenato). Puo'causare reazioni cutanee locali; metile para-idrossibenzoato e propil e para-idrossibenzoato. Possono causare reazioni allergiche (anche ritardate); colorante blupatent V (E131). Puo' causare reazioni allergiche.

Interazioni

Alle dosi consigliate non sono state segnalate interazioni con altri medicinali o di altro genere. Informare comunque il medico in caso di assunzione di altri medicamenti.

Effetti indesiderati

Sono stati segnalati, in particolare dopo la somministrazione di formulazioni ad uso sistemico, i seguenti effetti indesiderati. Disturbi del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, anemia aplastica e agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario: anafilassi, angioedema, reazione allergica. Disturbi psichiatrici: depressione. Patologie del sistema nervoso: capogiri, accidenti cerebrovascolari, disturbi visivi, neurite ottica, emicrania, parestesia, depressione, confusione, allucinazione, vertigine, malessere, affaticamento e sonnolenza. Disturbi dell'orecchio e del labirinto: tinnito. Disturbi cardiovascolari: edema,ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiol ogici suggeriscono che l'assunzione di alcuni FANS (soprattutto se a dosaggi elevati e in caso di trattamento a lungo termine) puo' essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (peresempio infarto del miocardio oppure ictus). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: reattivita' del tratto respiratorio (asma, broncospasmo e dispnea). Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Dopo somministrazione di flurbiprofene sono stati riportati: nausea, vomito,diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, mele na, ematemesi, stomatite ulcerativa, emorragia gastrointestinale ed esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono stateosservate gastrite, ulcera peptica, perforazione e emorragia da ulcer a. Con le supposte si puo' verificare irritazione a livello locale. Molto raramente sono stati riportati casi di pancreatite. Disturbi dellacute e del tessuto sottocutaneo: disturbi cutanei inclusi rash, pruri to, orticaria, porpora, angioedema e molto raramente dermatosi bollose(includenti Sindrome di Stevens- Johnson, Necrolisi Tossica Epidermic a ed Eritema multiforme). Durante studi clinici effettuati con cerottia base di flurbiprofene, le reazioni avverse piu' comunemente riporta te sono state reazioni cutanee locali (inclusi arrossamento, rash, prurito, eruzioni, insensibilita' e formicolio); tuttavia l'incidenza e' stata bassa (4,6%). Patologie renali e urinarie: nefrotossicita' in varie forme, inclusi nefrite interstiziale e sindrome nefrosica. Come con gli altri FANS, sono stati riportati rari casi di insufficienza renale. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permetteun monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinal e.

Gravidanza e allattamento

L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore dellasintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' st ato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre epost-impianto e della mortalita' embrio- fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitoridi sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. D urante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, flurbiprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se flurbiprofene e' usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' manifestarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente flurbiprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Flurbiprofene e' escreto nel latte materno;tuttavia la quantita' escreta e' solo una piccola frazione della dose materna. La somministrazione di flurbiprofene non e' raccomandata nel le madri che allattano.