Corvert - Iv Inf 1f10ml 87mcg/Ml

Dettagli:
Nome:Corvert - Iv Inf 1f10ml 87mcg/Ml
Codice Ministeriale:033298011
Principio attivo:Ibutilide
Codice ATC:C01BD05
Fascia:C
Prezzo:252.5
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CORVERT

Formulazioni

Corvert - Iv Inf 1f10ml 87mcg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antiaritmici, classe III.

Principi attivi

1 ml di soluzione contiene 0,1 mg di ibutilide fumarato, equivalenti a87 mcg /ml di ibutilide.

Eccipienti

Sodio acetato (triidrato granulare), sodio cloruro, sodio idrossido soluzione al 10%, acido cloridrico soluzione al 10%, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Conversione acuta della fibrillazione atriale o del flutter atriale a ritmo sinusale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il farmaco in soluzione per infusione e' controindicato in pazienti con anamnesi di tachicardia ventricolare polimorfa (p.e. "torsioni di punta"). Insufficienza cardiaca sintomatica. Prolungamento dell'intervallo QT (> 440 msec.). Blocco AV di secondo e terzo grado in pazienti senza pacemakers. Sick sinus syndrome. Infarto del miocardio recente(< 1 mese). Ipopotassiemia. Ipomagnesiemia. Trattamento concomitante con agenti antiaritmici di classe I o classe III. Grave insufficienza epatica.

Posologia

Pazienti con peso uguale o superiore a 60 kg: somministrazione per viaendovenosa di 1 mg di ibutilide fumarato (equivalente a 0.87 mg di ib utilide che corrisponde a 1 flacone da 10 ml) nell'arco di 10 minuti. Pazienti con peso inferiore a 60 Kg: somministrazione per via endovenosa di 0,01 mg/kg di ibutilide fumarato (equivalente a 0,0087 mg/Kg di ibutilide che corrisponde a 0,1 ml/Kg) nell'arco di 10 minuti. Se l'aritmia non regredisce entro 10 minuti dal termine dell'infusione iniziale, e' possibile somministrare una seconda dose. Si sconsiglia la somministrazione di dosi ulteriori a causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QT. I pazienti che non hanno risposto al trattamento colfarmaco dopo 1 ora o piu' dal trattamento, possono essere convertiti mediante cardioversione elettrica. L'infusione di ibutilide deve essere interrotta non appena l'aritmia in corso sia terminata o in presenzadi tachicardia ventricolare sostenuta o non sostenuta o di un marcato prolungamento dell'intervallo QT. La durata dell'infusione deve esser e di almeno 10 minuti. Il farmaco non e' raccomandato in pazienti di eta' inferiore a 18 anni, poiche' non sono disponibili dati sulla sicurezza e l'efficacia. Uso in pazienti anziani : L'eta' media dei pazienti che hanno partecipato agli studi clinici era di 65 anni. Non e' stata osservata alcuna differenza legata all'eta' per quanto riguarda i parametri farmacocinetici, di efficacia o di sicurezza fra i pazienti dieta' inferiore e quelli di eta' uguale o superiore ai 65 anni. Di con seguenza, non si raccomanda alcun aggiustamento del dosaggio nell'anziano. Uso in pazienti con insufficienza renale: non vengono raccomandati aggiustamenti posologici nei pazienti con ridotta funzione renale. Meno del 10% della dose del farmaco viene escreta come farmaco immodificato nell'urina. In 285 pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale trattati col farmaco, la clearance dell'ibutilide e' risultata indipendente dalla funzionalita' renale, valutata mediante la clearance stimata della creatinina (range da 21 a 140 ml/min). Pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca: si raccomanda il seguente dosaggio nei pazienti in condizioni emodinamiche stabili che hanno manifestato fibrillazione atriale o flutter atriale dopo un periodo da 24 ore a 7 giorni dall'intervento chirurgico. Pazienti con peso corporeo di 60 kg o piu':0,5 mg di ibutilide fumarato (equivalenti a 0,44 mg di ibutilide, che corrispondono a 5 ml) somministrati per via endovenosa in un periodo di 10 minuti. Pazienti con peso corporeo inferiore a 60 Kg: 0,005 mg di ibutilide fumarato per ogni kg di peso corporeo (equivalenti a 0,0044 mg di ibutilide /kg che corrispondono a 0,05 ml/kg ) somministrati per via endovenosa in un periodo di 10 minuti. Se l'aritmia non regredisce entro 10 minuti dal termine dell'infusione, e' possibile somministrare una seconda dose. Controllo del trattamento: se durante la somministrazione del farmaco si ha comparsa di un'aritmia ventricolare o un peggioramento di un'aritmia ventricolare in corso, l'infusione va interrotta immediatamente.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C, non refrigerare ne' congelare. Conservare nella confezione originale.

Avvertenze

Il farmaco puo' indurre aritmie ventricolari ("torsioni di punta") conconseguenze potenzialmente fatali. Nell'ambito degli studi clinici la tachicardia polimorfa e' stata osservata in circa il 5% dei pazienti trattati per fibrillazione atriale/flutter. Nel 1,9% dei pazienti trattati sono stati osservate tachicardie polimorfe ventricolari sostenutecon conseguenze potenzialmente fatali. La tachicardia ventricolare po limorfa puo' evolvere in fibrillazione ventricolare. I pazienti con anamnesi di insufficienza cardiaca congestizia o con ridotta frazione dieiezione ventricolare sinistra, hanno un rischio piu' elevato di svil uppare proaritmia grave, comprendente la tachicardia ventricolare polimorfa sostenuta. Negli studi clinici e' stata osservata una maggiore incidenza della tachicardia monomorfa ventricolare nelle donne. Prima di iniziare il trattamento, stabilire la necessita' di un ricorso al trattamento anticoagulante ed inoltre devono essere corretti possibili stati di ipopotassiemia ed ipomagnesiemia. Prima di iniziare il trattamento, deve essere esclusa una intossicazione da digossina. Il ritmo cardiaco deve essere monitorato continuamente per tutto il periodo di durata dell'infusione e successivamente per un minimo di 4 ore dalla fine dell'infusione. Nei casi in cui l'intervallo QTc non ritorni ai valori basali, il ritmo cardiaco deve essere controllato per piu' di 4 ore. Puo' essere necessario un periodo di monitoraggio piu' lungo se durante l'infusione del farmaco o durante le 4 ore del periodo di monitoraggio si osserva un'attivita' proaritmica. Se si verifica una grave proaritmia, la si deve valutare e si deve prestare prudenza all'impiego successivo di farmaci che possono prolungare l'intervallo QT o che possano provocare proaritmia. Il trattamento deve essere controllato da personale esperto nella diagnosi di aritmie ed occorre che siano prontamente disponibili attrezzature per la defibrillazione rapida. Pazienti con aritmie ventricolari pregresse devono essere controllati per almeno 24 ore. La somministrazione di antiaritmici di classe I o di classe III deve avvenire non prima di 4 ore dalla fine dell'infusione di ibutilide e solo se l'intervallo QTc e' ritornato ai valori basali. In questi pazienti il ritmo cardiaco deve essere controllato per almeno 24 ore.

Interazioni

Anche se non sono stati condotti specifici studi di interazione, i farmaci antiaritmici di classe I (disopiramide, chinidina e procainamide)e gli altri farmaci di classe III (amiodarone, sotalolo e dofetilide) non vanno somministrati contemporaneamente al farmaco entro 4 ore, e solo se l'intervallo QTc e' ritornato ai valori basali dato il loro potenziale effetto di prolungamento del periodo refrattario. La somministrazione del farmaco puo' aumentare il potenziale proaritmico nei pazienti in trattamento con farmaci che provocano prolungamento dell'intervallo QT, quali antipsicotici (fenotiazine: tioridazina, clorpromazinae levomepromazina; benzamidi: sulpride, sultopride, amisulpride e tia pride; pimozide: aloperidolo; droperidolo) antidepressivi triciclici otetraciclici, antibiotici (macrolidi: composti della eritromicina; fl uorochinoloni: sparfloxacina; pentamidina), alcuni antistaminici (terfenadina e amstemizolo) e farmaci appartenenti ad altre classi (bepridil; cisapride; difemanile; alofanrina e mizolastina). Valutare il rapporto rischio/beneficio in caso di uso concomitante di ibutilide fumarato con i farmaci sopra elencati e il rischio di induzione di "torsioni di punta" Le aritmie sopraventricolari possono mascherare la cardiotossicita' che si associa a livelli eccessivi di digossina. E' quindi consigliabile usare particolare cautela nei pazienti in cui si riscontrino o si sospettino livelli plasmatici di digossina al di sopra dell'usuale range terapeutico. La somministrazione concomitante del farmaco e di digossina non influenza le concentrazioni plasmatiche di entrambi. Il trattamento concomitante con beta bloccanti o con calcio-antagonisti non influenza la farmacocinetica del farmaco.

Effetti indesiderati

I piu' comuni e gravi effetti indesiderati sono le proaritmie. Negli studi clinici condotti, l'1,9% dei pazienti ha sviluppato una tachicardia ventricolare polimorfa sostenuta ("torsioni di punta") con conseguenze potenzialmente fatali che ha richiesto una cardioversione acuta. Nel 3,1% dei pazienti e' stata osservata una tachicardia ventricolare polimorfa non sostenuta. Tutti gli episodi iniziali di tachicardia ventricolare polimorfa sono stati osservati entro 40 minuti dall'inizio del trattamento. I pazienti con anamnesi di insufficienza cardiaca congestizia, o con ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra, presentano un rischio piu' elevato di sviluppare proaritmia grave, comprendente tachicardia ventricolare polimorfa sostenuta In ciascuno dei gruppi suddivisi per frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati inordine di gravita' decrescente. Comune (>1/100 - <1/10). Patologie ca rdiache: tachicardia ventricolare polimorfa sostenuta, tachicardia ventricolare monomorfa e polimorfa non sostenuta; tachicardia ventricolare momomorfa sostenuta, extrasistole ventricolari, blocco AV, prolungamento dell'intervallo QT, blocco di branca, bradicardia, ipotensione, tachicardia sopraventricolare. Non comune (>1/1000 - <1/100). Patologiecardiache: fibrillazione ventricolare, vasodilatazione, angina pector is, fibrillazione striale, ipertensione. Patologie renali e urinarie: insufficienza renale grave.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati sufficienti sull'uso di ibutilide in gravidanza. In una specie, il ratto, studi hanno mostrato effetti embriotossici e teratogeni. Tuttavia gli studi condotti sugli animali sono insufficienti per arrivare a delle conclusioni. Considerate le indicazioni terapeutiche, il farmaco deve essere utilizzato in gravidanza solo se strettamente necessario. Non sono disponibili dati relativi all'escrezione dell'ibutilide nel latte materno umano e animale. L'allattamento non e' quindi raccomandato durante il trattamento con ibutilide.