Cortison Chemicetina - Ung 20g

Dettagli:
Nome:Cortison Chemicetina - Ung 20g
Codice Ministeriale:010495051
Principio attivo:Cloramfenicolo/Idrocortisone
Codice ATC:D07CA01
Fascia:C
Prezzo:8.83
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Unguento dermatologico
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

CORTISON CHEMICETINA

Formulazioni

Cortison Chemicetina - Ung Oft3g
Cortison Chemicetina - Ung 20g

Categoria farmacoterapeutica

Corticosteroidi, associazioni con antibiotici.

Principi attivi

Idrocortisone acetato/Cloramfenicolo.

Eccipienti

Unguento 2,5% + 2%: paraffina liquida; lanolina anidra; vaselina bianca. Unguento oftalmico 0,5% + 1%: paraffina liquida; lanolina anidra; vaselina bianca.

Indicazioni

Unguento 2,5% + 2%: trattamento topico di lesioni cutanee superficialiinfiammatorie acute associate ad infezioni batteriche da ceppi sensib ili al cloramfenicolo. Unguento oftalmico 0,5% + 1%: trattamento topico di infezioni oculari superficiali batteriche causate da ceppi sensibili al cloramfenicolo, quando sia richiesta un'azione antinfiammatoria.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Unguento 2,5% + 2%: l'idrocortisone topico e' controindicato in pazienti con infezioni cutanee acute non trattate da herpes simplex, herpes zoster, varicella o altre infezioni virali; tubercolosi cutanea, infezioni cutanee micotiche non trattate; acne rosacea; dermatite periorale. Il cloramfenicolo topico e' controindicato in pazienti con ulceredelle gambe. Unguento oftalmico 0,5% + 1%: l'idrocortisone topico e' controindicato in pazienti con nota o sospetta cheratite ulcerativa (ad esempio dovuta a herpes simplex o all'uso di lenti a contatto), anche in fase iniziale (test alla fluoresceina positivo); tubercolosi dell'occhio, infezioni micotiche dell'occhio; oftalmie, congiuntiviti o blefariti purulente acute che possano essere mascherate o aggravate dai corticosteroidi; orzaiolo; ipertensione oculare.

Posologia

Unguento 2,5% + 2%: prima dell'applicazione lavare le mani e l'area della cute affetta. Applicare un sottile strato di unguento e strofinaredelicatamente. Dopo l'applicazione l'area trattata non deve essere la vata o sfregata. Lavare di nuovo le mani dopo l'uso. In caso di patologie cutanee gravi, puo' essere necessario un bendaggio occlusivo. Adulti: l'unguento deve essere applicato 2-3 volte al giorno. La dose singola deve essere prescritta in base alla gravita' dei sintomi e alla superficie della lesione. Il trattamento con unguento deve continuare per almeno una settimana. Bambini: l'unguento deve essere applicato 2-3 volte al giorno. Nei neonati il medicinale deve essere utilizzato con cautela. Nei bambini di eta' superiore a 10 anni la singola dose deve essere adattata in funzione della superficie da trattare. Il trattamento con unguento deve continuare per almeno una settimana. Unguento oftalmico 0,5% + 1%: lavare le mani prima dell'applicazione. Reclinare latesta all'indietro e tirare la palpebra inferiore verso il basso. Por re il tubo direttamente sopra l'occhio e spremere una piccola quantita' dell'unguento oftalmico nel sacco congiuntivale inferiore. L'occhio deve essere ruotato delicatamente per 1 - 2 minuti per distribuire l'unguento. Non strofinare l'occhio. L'eccesso di unguento puo' essere rimosso e le mani devono essere lavate di nuovo dopo l'uso. Adulti: l'unguento oftalmico deve essere applicato 2-3 volte al giorno o piu', se necessario, per le prime 48 ore. Dopo le prime 48 ore, l'intervallo tra le applicazioni puo' essere aumentato. Il trattamento deve continuare per almeno 48 ore dopo la normalizzazione dell'aspetto dell'occhio. Bambini: nei bambini si applica quanto raccomandato per l'adulto. Nei neonati il medicinale deve essere utilizzato con cautela. >>Indicazioni dermatologiche od oculistiche. Anziani: nei pazienti anziani non e' richiesto alcun aggiustamento della dose: comunque deve essere utilizzato con cautela a causa della fragilita' cutanea legata all'invecchiamento. Insufficienza renale/epatica: in considerazione dell'uso topico e della breve durata del trattamento, non e' richiesto alcun aggiustamento della dose, sebbene non siano disponibili dati in queste popolazioni di pazienti.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Se non si osserva alcun miglioramento dopo una settimana di trattamento, esso deve essere sospeso. Il cloramfenicolo non deve essere usato per infezioni lievi o per la profilassi di infezioni. Nelle infezioni cutanee o oculari gravi, il medicinale puo' essere somministrato in associazione con una terapia antibiotica sistemica. I corticosteroidi possono mascherare una reazione di ipersensibilita' al cloramfenicolo. Uso di lenti a contatto: particolare attenzione e' richiesta nell'uso del medicinale in pazienti portatori di lenti a contatto. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione dell'unguento e non possono essere utilizzate durante l'intero periodo di trattamento. Trattamenti topici concomitanti: l'applicazione contemporanea di altre preparazioni topiche deve essere evitata; se necessario, l'intervallo tra differenti applicazioni deve essere di almeno 30 minuti. I bambinipossono avere un piu' alto rischio di sviluppare una soppressione del l'asse ipotalamicoipofisario- surrenalico indotta da corticosteroidi topici e una sindrome di Cushing rispetto ai pazienti adulti, a causa del piu' alto rapporto tra superficie cutanea e peso corporeo. Tale rischio aumenta a seguito di un uso prolungato di corticosteroidi topici potenti ad alte dosi: considerando che l'idrocortisone e' un corticosteroide a bassa potenza e considerando la dose raccomandata del farmacoper un uso a breve termine, l'insorgenza di tali effetti indesiderati e' improbabile. Nei neonati, l'uso di dosi eccessive di cloramfenicol o puo' sviluppare una sindrome grigia fatale (distensione addominale, vomito, cianosi e collasso circolatorio), dovuta all'incapacita' di metabolizzare ed eliminare il farmaco. L'insorgenza di questa sindrome e' dose-dipendente ed e' generalmente associata ad una concentrazione di cloramfenicolo nel siero del neonato superiore a 5 mg/L. Comunque, nei neonati il medicinale deve essere somministrato con cautela. I pazienti anziani possono essere a piu' alto rischio di atrofia cutanea da corticosteroidi topici a causa di un aumento della fragilita' cutanea dovuta all'invecchiamento. Il medicinale deve essere utilizzato per brevi periodi di trattamento (massimo due settimane), poiche' in caso diapplicazioni topiche prolungate di corticosteroidi e antibiotici, puo ' verificarsi lo sviluppo di batteri resistenti o di infezioni micotiche mucocutanee. La terapia con corticosteroidi topici e' stata associata ad eventi avversi oculari, inclusi la cataratta posteriore sub capsulare, ed un aumento della pressione oculare, particolarmente in caso di uso prolungato: pertanto, i pazienti con cataratta e glaucoma devono essere trattati con cautela. A seguito dell'uso di cloramfenicolo, anche per applicazione topica, sono stati riportati eventi avversi potenzialmente pericolosi per la vita, quali anemia aplastica e depressione midollare. Una depressione midollare dose-dipendente e reversibile puo' verificarsi quando i livelli sierici di cloramfenicolo superano i 25 mg/L per periodi prolungati. L'anemia aplastica puo' essere idiosincrasica e irreversibile, e puo' verificarsi settimane o mesi dopo la sospensione del farmaco. I dati epidemiologici disponibili indicano cheil rischio di anemia aplastica dopo trattamento topico con cloramfeni colo e' estremamente basso. Comunque, i pazienti con storia di patologie mieloproliferative o anomalie della conta leucocitaria o che utilizzano farmaci concomitanti che possono aumentare il rischio di depressione midollare, devono essere trattati con cautela. In questi pazienti e' raccomandato un attento monitoraggio della conta leucocitaria e il trattamento deve essere immediatamente interrotto se la conta lecucocitaria scende sotto i 3000/mm^3 (3.0 x 10^9) o se la conta assoluta deineutrofili scende sotto 1500/mm^3 (1.5 x 10^9). Considerando la via d i somministrazione e la dose raccomandata per brevi periodi di trattamento, l'insorgenza di questi effetti indesiderati con il medicinale e'improbabile. Il prodotto contiene lanolina che puo' indurre fenomeni di sensibilizzazione; in caso di sensibilizzazione, il trattamento deve essere interrotto.

Interazioni

Considerando l'uso topico e per un breve periodo di farmaco, l'insorgere di interazioni farmacologiche e' improbabile. >>Uso concomitante non raccomandato con i seguenti farmaci. Macrolidi e clindamicina: evitare l'uso concomitante poiche' tali farmaci competono con il cloramfenicolo sui siti di legame, riducendo l'efficacia del cloramfenicolo. Farmaci che inducono depressione midollare: evitare l'uso concomitante difarmaci con noto potenziale effetto di soppressione della funzione de l midollo osseo, come ad esempio la clozapina. Tacrolimus e ciclosporina: evitare l'uso concomitante per un potenziale aumento di tossicita'del tacrolimus e della ciclosporina. >>Uso concomitante che richiede cautela. Anticoagulanti: il cloramfenicolo puo' potenziare l'effetto degli anticoagulanti, con aumento del rischio di sanguinamento. Si raccomanda un attento monitoraggio del tempo di protrombina in caso di aggiunta o sospensione del cloramfenicolo. Fenitoina o Fenobarbital: l'uso concomitante puo' aumentare il rischio di tossicita' da fenitoina o fenobarbital. In caso di aggiunta o sospensione di cloramfenicolo, deve essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli di fenitoina ofenobarbital. Sulfaniluree: l'effetto ipoglicemizzante delle sulfanil uree puo' essere potenziato dal cloramfenicolo. In caso di uso concomitante, si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatite da contatto, eczema, eritema, rash, orticaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema generalizzato. L'uso prolungato del medicinale puo' indurre sensibilizzazione per la presenza di lanolina. In pazienti trattati con idrocortisone o corticosteroidi topici sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati. L'atrofia cutanea e' il piu' comune evento avverso dei corticosteroidi topici. Infezioni ed infestazioni: infezioni micotiche. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti epolipi compresi): sarcoma di Kaposi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperglicemia, ipocalcemia. Patologie del sistema nervoso: aumento della pressione intracranica. Patologie dell'occhio: glaucoma , cheratite ulcerativa, cataratta, ipertensione oculare, assottigliamento della cornea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: irsutismo, acne o peggioramento dell'acne, telangectasia, peggioramento della rosacea, dermatite periorale, ipo o iperpigmentazione cutanea, porpora, strie atrofiche. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: difficolta' nella guarigione di ferite, edema. >>Pazienti pediatrici. Patologie endocrine: sindrome di Cushing. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: ritardo della crescita. >>Pazienti trattati con cloramfenicolo topico. Patologie del sistema emolinfopoietico: anemia aplastica, neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario: shock anafilattico, ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso: sensazione di bruciore. Patologie dell'occhio: atrofia ottica, irritazione dell'occhio, iperemia, edema palpebrale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema, prurito, rash vescicolare, rash maculo- papulare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre. >>Neonati. Patologie cardiache: sindrome grigia neonatale.

Gravidanza e allattamento

I dati su un numero elevato di gravidanze esposte indicano assenza di effetti indesiderati dell'idrocortisone o del cloramfenicolo sulla gravidanza o sulla salute del feto. Finora, non sono disponibili altri dati epidemiologici di rilievo. E' necessario essere prudenti nel prescrivere il farmaco a donne in stato di gravidanza. La somministrazione sistemica di cloramfenicolo al termine della gravidanza puo' portare all'insorgenza della sindrome grigia nel neonato: pertanto, l'uso del medicinale deve essere evitato durante l'ultima settimana prima del parto. L'idrocortisone o il cloramfenicolo somministrati per via sistemicasono secreti nel latte materno. Non e' noto se l'idrocortisone o il c loramfenicolo somministrati per via topica possano essere secreti nel latte materno. Teoricamente, l'assunzione di corticosteroidi da parte del neonato puo' causare un ritardo della crescita o interferire con la produzione di corticosteroidi endogeni. Il cloramfenicolo somministrato direttamente al neonato e' stato associato ad ittero ed a sindromegrigia. Inoltre, potrebbe esserci un potenziale rischio di depression e midollare dose-dipendente nel lattante. Pertanto, il prodotto non deve essere utilizzato durante l'allattamento.