Concor - 28cpr 10mg

Dettagli:
Nome:Concor - 28cpr 10mg
Codice Ministeriale:026573016
Principio attivo:Bisoprololo Fumarato
Codice ATC:C07AB07
Fascia:A
Prezzo:6.34
Rimborso:4.91
Doping:Proibito solo in particolari sport
Glutine:Senza glutine
Produttore:Bracco Spa Div.Farmaceutica
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CONCOR 10 MG COMPRESSE

Formulazioni

Concor - 28cpr 10mg

Categoria farmacoterapeutica

Betabloccanti.

Principi attivi

Bisoprololo fumarato.

Eccipienti

Amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone, ipromellosa, magnesio stearato, silice colloidale anidra, titanio diossido, macrogol 6000, ferro ossido giallo, calcio fosfato bibasico anidro, ferro ossido rosso.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa; angina pectoris.

Controindicazioni / effetti secondari

Insufficienza cardiaca acuta o episodi di insufficienza cardiaca scompensata che richiedono terapia inotropa via endovena; shock cardiogeno;blocco atrio-ventricolare di II o III grado (senza pace-maker); sindr ome del nodo del seno; blocco seno-atriale; bradicardia con meno di 60battiti/min. prima dell'inizio della terapia; ipotensione (pressione sistolica inferiore a 100 mm Hg); grave asma bronchiale o grave malattia polmonare ostruttiva e cronica; stadio avanzato di occlusione arteriosa periferica e sindrome di Raynaud; feocromocitoma non trattato; acidosi metabolica; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi e ad uno qualsiasi degli eccipienti; generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Posologia

1 compressa da 10 mg al giorno, salvo diversa prescrizione medica. La dose iniziale puo' essere di mezza compressa da 10 mg 1 volta al giorno. Se necessario, il dosaggio giornaliero puo' essere aumentato ad 1 compressa al giorno. Solo in casi isolati puo' essere necessario un aumento della dose a 2 compresse da 10 mg (in unica somministrazione) al giorno. Grazie alle modalita' di escrezione bilanciata, non sono necessari aggiustamenti posologici particolari in pazienti con insufficienza renale o epatica lieve o in terapia concomitante con farmaci induttori del metabolismo epatico (per es. rifampicina); solo nei casi gravi e' opportuno non superare la dose giornaliera di 10 mg. La terapia conil medicinale non deve essere sospesa bruscamente; cio' vale in parti colare in pazienti che soffrono di angina pectoris. Le compresse devono essere inghiottite con un poco di liquido, se possibile al mattino, a stomaco pieno.

Conservazione

Nessuna.

Avvertenze

Bisoprololo deve essere usato con cautela in caso di: insufficienza cardiaca (il trattamento dell'insufficienza cardiaca stabile cronica conbisoprololo deve essere iniziato con una speciale fase di determinazi one della dose); broncospasmo (asma bronchiale, malattie ostruttive delle vie aeree); utilizzo di anestetici per inalazione; qualora fosse necessario interrompere la terapia prima di intervento chirurgico, l'interruzione sara' possibilmente attuata gradatamente fino a sospendere la somministrazione almeno 48 ore prima dell'intervento chirurgico; diabete mellito con glicemia instabile; i sintomi di ipoglicemia potrebbero essere mascherati; digiuno stretto; terapia desensibilizzante in corso; blocco atrio-ventricolare di I grado; angina di Prinzmetal; occlusione arteriosa periferica (potrebbe verificarsi un aumento dei disturbi specialmente all'inizio della terapia). Nell'asma bronchiale o in altre malattie polmonari croniche ostruttive, dovrebbe essere somministrata una terapia concomitante con broncodilatatori. In singoli casi, in pazienti con asma, puo' manifestarsi un aumento della resistenza delle vie aeree, quindi potrebbe essere necessario un aumento della dosedi beta 2 stimolanti. Come altri beta-bloccanti, bisoprololo potrebbe aumentare sia la sensibilita' verso gli allergeni sia la gravita' del le reazioni anafilattiche. Il trattamento con adrenalina non sempre mostra l'effetto terapeutico atteso. Nei pazienti con psoriasi o famigliarita' per la psoriasi, va valutato attentamente il rapporto rischio-beneficio prima della somministrazione di beta-bloccanti (bisoprololo).Nei pazienti con feocromocitoma bisoprololo non deve essere somminist rato disgiuntamente da un alfa-bloccante. Durante la terapia con bisoprololo possono essere mascherati i sintomi di una tireotossicosi. La sospensione della terapia con bisoprololo non deve essere fatta bruscamente se non necessario.

Interazioni

>>Combinazioni sconsigliate. Calcioantagonisti quali il verapamil ed in misura minore il diltiazem: effetto negativo sulla contrattilita' e conduzione atrio-ventricolare. La somministrazione endovenosa di verapamil in pazienti sotto trattamento con beta-bloccanti puo' portare ad una profonda ipotensione ed a blocco atrio-ventricolare. Clonidina: aumenta il rischio di "ipertensione secondaria" nonche' di una riduzioneeccessiva della frequenza cardiaca e della conduzione cardiaca. Inibi tori di monoaminossidasi (tranne gli inibitori MAO-B): forte effetto ipotensivo dei beta-bloccanti, ma esiste anche il rischio di una crisi ipertensiva. >>Combinazioni da usare con prudenza. Calcioantagonisti quali i derivati della diidropiridina (ad es. nifedipina): aumentano ilrischio di ipotensione, specialmente all'inizio del trattamento. In p azienti con latente insufficienza cardiaca, il trattamento concomitante con agenti beta-bloccanti puo' condurre al collasso cardiaco. ACE-inibitori (ad es. captopril, enalapril): rischio di un'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa all'inizio della terapia. Farmaci antiaritmici di classe I (ad es. disopiramide, chinidina): l'effetto sul tempo di conduzione atriale puo' risultarne potenziato e l'effetto inotropo negativo aumentato. Farmaci antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone): l'effetto sul tempo di conduzione atriale puo' risultarne potenziato. Farmaci parasimpaticomimetici (inclusa tacrina): il tempo diconduzione atrio-ventricolare puo' risultarne aumentato. Altri beta-b loccanti, inclusi colliri, hanno effetto additivo. Insulina e ipoglicemizzanti orali: intensificazione dell'effetto ipoglicemizzante. Il blocco dei beta-adrenocettori, inoltre, puo' mascherare i sintomi di ipoglicemia. Anestetici: attenuazione del riflesso tachicardiaco ed aumento del rischio di ipotensione. La continuazione del beta-bloccaggio riduce il rischio di aritmia durante l'induzione e l'intubazione. L'anestesista deve essere informato quando il paziente e' sottoposto a terapia con beta-bloccanti (ad es. bisoprololo). Glicosidi digitalici: riduzione della frequenza cardiaca, aumento del tempo di conduzione atrio-ventricolare. Farmaci inibitori della prostaglandin-sintetasi: diminuzione degli effetti ipotensivi. Derivati dell'ergotamina: aggravamento dei disturbi del circolo periferico. Agenti simpaticomimetici: la combinazione con bisoprololo puo' ridurre l'effetto di entrambi i farmaci. Potrebbe essere necessario aumentare la dose di adrenalina per contrastare reazioni allergiche. Antidepressivi triciclici, barbiturici, fenotiazine, come con altri antiipertensivi: aumento dell'effetto di abbassamento della pressione arteriosa. Rifampicina: possibile leggera riduzione della vita media del bisoprololo, a causa dell'induzione degli enzimi epatici che metabolizzano il farmaco. Normalmente non e' necessaria una variazione del dosaggio. >>Da tenere presente. Meflochina: aumento del rischio di bradicardia il farmaco potenzia l'azione depressiva centrale di alcool, analgesici e antistaminici.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati al farmaco sono di seguito elencati, in ordine di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>=1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota. >>Molto comune. Patologie cardiache: bradicardia. >>Comune. Patologie cardiache: peggioramento dell'insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: sensazione di freddo o formicolio alle estremita', ipotensione. Patologie del sistema nervoso: vertigini, mal di testa. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: stanchezza, spossatezza. Patologie gastrointestinali. nausea, vomito, diarrea, stipsi. >>Non comune. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare, crampi. Patologie cardiache: disturbi della conduzione atrio- ventricolare. Patologie vascolari: ipotensione ortostatica. Disturbi psichiatrici: disturbi del sonno, depressione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o anamnesi di malattia ostruttiva. >>Raro. Patologie del sistema nervoso: sincope. Disturbi psichiatrici: incubi, allucinazioni. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni di ipersensibilita' (prurito, arrossamento, rash). Patologie epatobiliari:aumento degli enzimi epatici (ALAT, ASAT), epatiti. Disturbi del meta bolismo e della nutrizione: aumento dei trigliceridi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disturbi della funzione sessuale maschile. Patologie dell'orecchio e del labirinto: disturbi uditivi.Patologie dell'occhio: riduzione della lacrimazione (da tenere presen te nel caso di uso di lenti a contatto). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: rinite allergica. >>Molto raro. Patologie dell'occhio: congiuntiviti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:alopecia. I beta bloccanti potrebbero provocare o peggiorare la psori asi o indurre rash pseudo-psoriasici. Anche se con l'uso del medicinale non risultano segnalazioni al riguardo, si tenga presente che a seguito dell'uso di beta-bloccanti sono stati riferiti casi isolati di porpora trombocitopenica e di granulocitopenia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo delrapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Bisoprololo ha effetti farmacologici che possono determinare effetti dannosi durante la gravidanza e/o nel feto/neonato. In generale i beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, che si associa con un ritardo nella crescita del feto, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Nel feto e nel neonato si possono manifestare effetti indesiderati (ad es. ipoglicemia e bradicardia). Se la terapia con beta-bloccanti e' necessaria sono preferibili i beta-bloccanti beta 1 selettivi. Bisoprololo non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. In tal caso monitorare il flusso ematico utero-placentare e la crescita fetale. Considerare terapie alternative in caso di effetti nocivi sulla gravidanza e sul feto. Monitorare il neonato attentamente in quanto i sintomi di ipoglicemia e bradicardia si manifestano generalmente entro i primi tre giorni. Non e' noto se il farmaco siaescreto nel latte materno. Quindi si sconsiglia di assumere bisoprolo lo durante l'allattamento.