Colimicina - Fl 1000000u4ml+f

Dettagli:
Nome:Colimicina - Fl 1000000u4ml+f
Codice Ministeriale:011297013
Principio attivo:Colistimetato Sodico
Codice ATC:J01XB01
Fascia:C
Prezzo:7.7
Glutine:Senza glutine
Produttore:Ucb Pharma Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

COLIMICINA 1.000.000 UI/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE O PER INFUSIONE

Formulazioni

Colimicina - Fl 1000000u4ml+f

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici per uso sistemico.

Principi attivi

Colistimetato di sodio.

Eccipienti

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Colimicina e' indicato negli adulti e nei bambini, neonati inclusi, per il trattamento di infezioni gravi dovute a determinati patogeni Gram-negativi in pazienti per i quali le opzioni terapeutiche sono limitate. Prestare attenzione alle linee guida ufficiali per l'uso corretto degli agenti antibatterici.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla colistina e ad altri antibiotici della famiglia delle polimixine o ad uno degli eccipienti. Gravidanza e allattamento.

Posologia

La dose da somministrare e la durata del trattamento devono essere stabilite tenendo conto della gravita' dell'infezione e della risposta clinica. Devono essere rispettate le linee guida terapeutiche. La dose e' espressa in unita' internazionali (UI) di colistimetato di sodio (CMS). In fondo al paragrafo e' riportata una tabella di conversione da UI a mg di CMS e a mg di attivita' base di colistina ( colistin base activity , CBA). Le seguenti raccomandazioni posologiche si basano su dati limitati di farmacocinetica di popolazione in pazienti in condizioni critiche. >>Adulti e adolescenti. Dose di mantenimento: 9 MUI/die suddivisi in 2-3 dosi. Nei pazienti in condizioni critiche deve essere somministrata una dose di carico di 9 MUI. L'intervallo piu' idoneo fino alla prima dose di mantenimento non e' stato stabilito. I modelli suggeriscono che, in alcuni casi, nei pazienti con buona funzione renalepossono essere necessarie dosi di carico e di mantenimento fino a 12 MUI. Tuttavia, l'esperienza clinica con tali dosi e' estremamente limitata e la sicurezza non e' stata stabilita. La dose di carico e' valida per pazienti con funzione renale normale o ridotta, compresi i soggetti sottoposti a terapia sostitutiva renale. Compromissione renale: ladose deve essere modificata in presenza di compromissione renale, ma i dati farmacocinetici disponibili per pazienti con funzione renale ridotta sono molto limitati. Le seguenti modifiche alla dose sono riportate a scopo orientativo. Una riduzione della dose e' consigliata nei pazienti con clearance della creatinina <50 ml/min: si consigliano due somministrazioni giornaliere. Clcr <50-30, dose giornaliera: 5,5-7,5 MUI; clcr <30-10, dose giornaliera: 4,5-5,5 MUI; clcr <10, dose giornaliera: 3,5 MUI (MUI = milioni di UI Emodialisi ed emo(dia)filtrazione continua). La colistina appare dializzabile tramite metodi convenzionali di emodialisi ed emo(dia)filtrazione veno-venosa continua (continuous venovenous haemo(dia)filtration , CVVHF, CVVHDF). Sono disponibili dati estremamente limitati dagli studi di farmacocinetica di popolazione su numeri molto piccoli di pazienti sottoposti a terapia sostitutivarenale. Non e' possibile formulare raccomandazioni posologiche defini tive. I seguenti regimi terapeutici possono essere presi in considerazione. Emodialisi. Giorni senza emodialisi: 2,25 MUI/die (2,2-2,3 MUI/die). Giorni di emodialisi: 3 MUI/die nei giorni di emodialisi, da somministrare dopo la seduta emodialitica. Si consigliano due somministrazioni giornaliere. CVVHF/ CVVHDF: come nei pazienti con funzione renalenormale. Si consigliano tre somministrazioni giornaliere. Compromissi one epatica: non sono disponibili dati nei pazienti con compromissioneepatica. Si raccomanda cautela quando si somministra colistimetato di sodio a questi pazienti. >>Anziani. Non si ritengono necessari aggius tamenti della dose nei pazienti anziani con funzione renale normale. >>Popolazione pediatrica. I dati a sostegno del regime posologico nei pazienti pediatrici sono molto limitati. Per la determinazione della dose deve essere tenuta in considerazione la maturita' renale. La dose deve essere stabilita in base al peso della massa magra corporea. Bambini: <=40 kg 75.000-150.000 UI/kg/die suddivise in 3 dosi. Per i bambini con peso corporeo superiore a 40 kg devono essere tenute in considerazione le raccomandazioni posologiche valide per gli adulti. E' stato segnalato l'uso di dosi >150.000 UI/kg/die in bambini con fibrosi cistica. Non sono disponibili dati sull'uso o sull'entita' di dosi di carico in bambini in condizioni critiche. Non sono state formulate raccomandazioni posologiche in bambini con funzione renale ridotta. Somministrazione intratecale e intraventricolare: sulla base di dati limitati si consiglia la seguente dose per gli adulti. Via intraventricolare 125.000 UI/die. Le dosi somministrate per via intratecale non devono superare quelle consigliate per l'uso intraventricolare. Non puo' essere formulata alcuna raccomandazione posologica specifica per le vie di somministrazione intratecale e intraventricolare nei bambini. Modo di somministrazione: somministrare il farmaco per via endovenosa tramite infusione lenta della durata di 30-60 minuti. In soluzione acquosa, il colistimetato di sodio e' idrolizzato al principio attivo colistina. Perla preparazione della dose, in particolare quando composta dal conten uto di piu' flaconcini, la dose necessaria deve essere ricostituita incondizioni di assoluta asepsi. Nell'UE, la dose di colistimetato di s odio (CMS) deve essere prescritta e somministrata esclusivamente in unita' internazionali (UI). L'etichetta riporta il numero di UI per flaconcino. In passato si sono verificati confusione ed errori di somministrazione a causa dell'uso di diverse unita' di misura della dose in termini di potenza. Negli USA e in altre parti del mondo, la dose e' espressa in milligrammi di attivita' base della colistina ( milligrams ofcolistin base activity , mg CBA).

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25. C.

Avvertenze

Quando possibile, si consideri la somministrazione congiunta di colistimetato di sodio per via endovenosa con un altro agente antibatterico,tenendo in considerazione la sensibilita' rimanente del patogeno o de i patogeni in trattamento. Poiche' e' stato segnalato lo sviluppo di resistenza alla colistina somministrata per via endovenosa, in particolare quando utilizzata in monoterapia, la somministrazione congiunta con altri antibatterici deve essere considerata anche per prevenire lo sviluppo di resistenza. Sono disponibili solo dati clinici limitati sull'efficacia e la sicurezza del colistimetato di sodio somministrato per via endovenosa. Anche le dosi raccomandate in tutte le sottopopolazioni si basano su dati limitati (clinici e farmacocinetici/farmacodinamici). In particolare, sono disponibili dati di sicurezza limitati per l'uso di dosi elevate (>6 MUI/die), per l'uso di una dose di carico e per popolazioni particolari (pazienti con compromissione renale e popolazione pediatrica). Il colistimetato di sodio deve essere utilizzato esclusivamente quando altri antibiotici prescritti piu' comunemente sono inefficaci o non idonei. Il monitoraggio della funzione renale deveessere effettuato in tutti i pazienti all'inizio del trattamento e a intervalli regolari durante il trattamento. La dose di colistimetato di sodio deve essere modificata in base alla clearance della creatinina. I pazienti ipovolemici e quelli che ricevono altri farmaci potenzialmente nefrotossici presentano un rischio aumentato di nefrotossicita' dovuta alla colistina. In alcuni studi, la nefrotossicita' e' stata associata alla dose cumulativa e alla durata del trattamento. Il beneficio di un trattamento prolungato deve essere valutato in rapporto al potenziale aumento del rischio di tossicita' renale. Si raccomanda cautela qualora si somministri colistimetato di sodio a lattanti di eta' inferiore a 1 anno, perche' in questa fascia d'eta' la funzione renale non ha raggiunto la piena maturita'. Inoltre, non e' noto l'effetto di una funzione renale e metabolica immatura sulla conversione del colistimetato di sodio a colistina. In caso di reazione allergica, il trattamento con colistimetato di sodio deve essere interrotto e devono essere adottate le misure opportune. E' stato osservato che concentrazioni sieriche elevate di colistimetato di sodio, che possono essere dovute a sovradosaggio o a mancata riduzione della posologia in pazienti con compromissione renale, inducono effetti neurotossici come parestesia faciale, debolezza muscolare, vertigine, difficolta' di articolazione della parola, instabilita' vasomotoria, disturbi della vista, confusione, psicosi e apnea (vedere paragrafo 4.7). Sara' necessaria un'assistenza respiratoria finche' non si riducano i livelli ematici. La terapiapuo' essere ripresa, se esiste una situazione di minaccia per la vita del paziente, a dosaggi piu' bassi. La sintomatologia soggettiva rife rita dall'adulto puo' essere non manifesta nei bambini piu' piccoli, per cui va tenuta sotto controllo la loro funzionalita' renale. I pazienti devono essere monitorati in merito alla eventuale comparsa di parestesie periorali e di parestesie alle estremita' che sono segni di sovradosaggio. Il colistimetato di sodio riduce notoriamente il rilascio presinaptico dell'acetilcolina nella giunzione neuromuscolare e deve essere utilizzato con la massima cautela e solo se chiaramente necessario nei pazienti con miastenia grave. Dopo somministrazione intramuscolare di colistimetato di sodio sono stati segnalati casi di arresto respiratorio. Una compromissione della funzione renale aumenta la probabilita' di apnea e blocco neuromuscolare dopo somministrazione di colistimetato di sodio. Il colistimetato di sodio deve essere utilizzato conestrema cautela nei pazienti affetti da porfiria. Colite associata ag li antibiotici e colite pseudomembranosa sono state riportate con quasi tutti gli antibatterici e possono manifestarsi anche con il colistimetato di sodio. La loro gravita' puo' variare da lieve a potenzialmente fatale. E' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea durante o dopo l'uso del colistimetato di sodio. Deve essere valutata l'opportunita' di interrompere la terapia e avviare un trattamento specifico per Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Ilcolistimetato di sodio somministrato per via endovenosa non attravers a la barriera ematoencefalica in misura clinicamente rilevante. La somministrazione intratecale o intraventricolare del colistimetato di sodio nel trattamento della meningite non e' stata valutata sistematicamente in studi clinici ed e' corroborata solo da segnalazioni di singolicasi clinici. I dati a sostegno della posologia sono molto limitati. L'effetto avverso osservato piu' comunemente dopo somministrazione di CMS e' stata la meningite asettica. Durante il trattamento sistemico, si raccomanda di monitorare la concentrazione plasmatica nei neonati, nei pazienti con insufficienza renale ed in quelli con fibrosi cistica.

Interazioni

In caso di uso congiunto di colistimetato di sodio per via endovenosa con altri medicinali potenzialmente nefrotossici o neurotossici (ad esempio i seguenti antibiotici: kanamicina, neomicina, streptomicina, gentamicina, tobramicina) deve essere prestata la massima cautela. E' stato riportato che taluni antibiotici, quali gli aminoglicosidi e le altre polimixine, sono in grado di interferire con la trasmissione nervosa a livello della giunzione neuromuscolare. Gli aminoglicosidi e le polimixine non possono essere somministrati insieme al prodotto per viaparenterale se non sotto stretto controllo medico. Prestare cautela i n caso di uso congiunto con altre forme farmaceutiche di colistimetatodi sodio, perche' l'esperienza in merito e' scarsa ed esiste il risch io di tossicita' cumulativa. Non sono stati effettuati studi d'interazione in vivo. Il meccanismo di conversione del colistimetato di sodio al principio attivo colistina non e' caratterizzato. Anche il meccanismo di clearance della colistina, compresi i processi a livello renale,non e' noto. Ne' il colistimetato di sodio ne' la colistina hanno ind otto l'attivita' di uno qualsiasi degli enzimi P450 (CYP) analizzati (CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19 e 3A4/5) in studi in vitro su epatociti umani. Le potenziali interazioni farmacologiche devono essere tenute a mente quando si somministra il farmaco congiuntamente con medicinali che notoriamente inibiscono o inducono gli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci o che costituiscono substrati dei meccanismi di trasporto renale. A causa degli effetti della colistina sul rilascio di acetilcolina, i miorilassanti non depolarizzanti devono essere utilizzati con cautela nei pazienti che ricevono colistimetato di sodio, perche' i loro effetti possono essere prolungati. Il trattamento congiunto con colistimetato di sodio e macrolidi come azitromicina e claritromicina o fluorochinoloni come norfloxacina e ciprofloxacina deve essere effettuato con cautela nei pazienti con miastenia grave.

Effetti indesiderati

Sono state riportate le seguenti reazioni avverse. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita' come l'eruzione cutanea e l'angioedema. Disturbi psichiatrici: confusione, psicosi. Patologie del sistema nervoso: effetti neurotossici, parestesia, capogiro, formicolio alle estremita' ed alla lingua, raramente disturbo del linguaggio e squilibrio del sistema nervoso autonomo. Blocco neuromuscolare in caso di sovradosaggio o associazione con agenti curarizzanti o in caso di insufficienza dell'eliminazione renale. Patologie dell'occhio: disturbi visivi. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sofferenza respiratoria fino a insufficienza, apnea. Patologie gastrointestinali: diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito generalizzato, orticaria, eruzione cutanea. Patologie renali ed urinarie: insufficienzarenale, compromissione renale dimostrata dall'incremento della creati nina e/o dell'urea nel sangue e/o dalla diminuzione della clearance renale della creatinina. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione: febbre, reazione in sede di iniezione. Esam i diagnostici: diminuzione della produzione di urina, diminuzione della clearance della creatinina.

Gravidanza e allattamento

L'uso del farmaco e' controindicato in caso di gravidanza e durante l'allattamento. Nel secondo e terzo trimestre di gravidanza c'e' il rischio di una possibile tossicita' fetale. La colistina e' presente nel latte, ma e' scarsamente assorbita dall'intestino.