Colchicina Lirca - 60cpr Div 1mg
Dettagli:
Nome:Colchicina Lirca - 60cpr Div 1mgCodice Ministeriale:009964038
Principio attivo:Colchicina
Codice ATC:M04AC01
Fascia:A
Prezzo:7.14
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pharmafar Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antigottosi - Preparati senza effetto sul metabolismo dell'acido urico.
Principi attivi
Una compressa contiene: colchicina 1 mg.
Eccipienti
Lattosio, saccarosio, gomma arabica, magnesio stearato.
Indicazioni
Attacco acuto di artrite gottosa. Trattamento profilattico dell'artrite gottosa ricorrente.
Controindicazioni / effetti secondari
Controindicata in pazienti con nota ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La colchicina non deve essere somministrato a pazienti che soffrono di grave insufficienza cardiaca,renale e gastrointestinale. La colchicina e' controindicata in pazien ti con danno renale o epatico che stanno assumendo inibitori della glicoproteina-P o dell'enzima CYP3A4. La colchicina non deve essere somministrata in gravidanza ed allattamento.
Posologia
Salvo diversa prescrizione medica, nell'attacco acuto la dose abitualee' di tre compresse al giorno per tre, quattro giorni; una compressa in media prima di ciascun pasto. Per evitare le recidive occorre tenere il paziente sotto l'influenza di piccole dosi per lungo tempo: si prescrivera' dunque per i primi tre, quattro giorni da 2 a 3 compresse. Per una settimana, due compresse, poi per tre, quattro, cinque mesi 1 compressa ogni due giorni. Nelle manifestazioni subacute da 1 a 2 compresse al giorno. Come preventivo quando esiste dolore e lieve gonfioredell'alluce, da 1 a 2 compresse la sera prima di coricarsi (ripetere il giorno seguente se necessario). Modo di somministrazione: una compressa in media prima di ciascun pasto.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
La colchicina deve essere somministrata con grande cautela a persone anziane e pazienti debilitati specialmente a quelli con malattie renali, gastrointestinali e cardiache. Se compare debolezza, anoressia, nausea, vomito o diarrea, occorre ridurre il dosaggio. Claritromicina: sono stati riportati casi post-marketing di tossicita' da colchicina con l'uso concomitante di colchicina e claritromicina, specialmente in pazienti anziani, alcuni dei quali si sono verificati in pazienti con insufficienza renale. Sono stati riportati decessi in alcuni di questi pazienti. Nel caso in cui sia necessaria la somministrazione di colchicina in concomitanza alla claritromicina, il paziente dovra' essere sottoposto ad un attento monitoraggio per lo sviluppo di sintomi clinici da tossicita' da colchicina. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Non sono note incompatibilita' all'assunzione del farmaco con i comunipreparati impiegati nella terapia della gotta, ne' interazioni con i test di laboratorio La somministrazione contemporanea di colchicina e inibitori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) o della glicoproteina P (P-gp) aumenta la potenziale tossicita' della colchicina. I principali farmaci o classi di farmaci noti o ritenuti essere metabolizzati dallo stesso isozima CYP3A sono: alprazolam, anticoagulanti orali, astemizolo,carbamazepina, cilostazolo, cisapride, claritromicina, telitromicina, ciclosporina, disopiramide, alcaloidi della segale cornuta, lovastati na, metilprednisolone, midazolam, omeprazolo, pimozide, chinidina, rifabutina, rifapentina sildenafil, simvastatina, tacrolimus, terfenadina, triazolam, vinblastina, ritonavir, atazanavir, indinavir, saquinavir, efavirenz, nevirapina o zidovudina. Altri farmaci che interagiscono con un meccanismo simile attraverso altri isozimi nell'ambito del sistema del citocromo P450 sono fenitoina, teofillina e valproato e fenobarbital. La somministrazione concomitante con inibitori della P-gp (quali amiodarone, verapamil, chinidina, ketoconazolo,dronedarone, claritromicina e ticagrelor) e' probabile che determini un aumento delle concentrazioni plasmatiche di colchicina. Inibitori della glicoproteina P o forti inibitori del CYP3A4: la colchicina e' controindicata nei pazienti con insufficienza renale o epatica che stanno assumendo un inibitore della glicoproteina-P o di un forte inibitore del CYP3A4. I macrolidi, (per esempio claritromicina ed eritromicina) come inibitori del CYP3A4, non devono essere utilizzati per il trattamento di pazienti coninsufficienza renale o epatica che assumono la colchicina. In pazient i con funzione renale o epatica normale e' raccomandato una riduzione del dosaggio di colchicina o una interruzione del trattamento stesso qualora sia necessario il trattamento con un P-glicoproteina o forte inibitore del CYP3A4. Statine: rabdomiolisi e' stata riportata nei pazienti sottoposti a cotrattamento con statine. I pazienti devono essere avvisati di riferire dolore o debolezza muscolare.
Effetti indesiderati
A dosaggi elevati puo' provocare diarrea profusa, emorragia gastrointestinale, eruzioni cutanee e danni renali ed epatici. Tuttavia occorre somministrare il farmaco a pieno dosaggio per ottenere un adeguato effetto terapeutico. Pertanto in caso di diarrea puo' essere somministrato un farmaco antidiarroico. La colchicina puo' indurre malassorbimentoreversibile della Vit. B 12 alterando la funzione della mucosa ileale . Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia; raro: trombocitosi, epistassi, patologia del midollo osseo (anemia aplastica o emolitica, pancitopenia, neutropenia, trombocitopenia). Patologie del sistema nervoso. Molto raro: neuropatia motoria periferica. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea,vomito, diarrea, dolorabilita' addominale; non nota: diarrea profusa, emorragia gastrointestinale. Patologie epatobiliare. Non nota: ipertr ansaminasemia, danno epatica. Patologie renali e urinarie. Non nota: danno renale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia; raro: orticaria, eruzione vescico-bollosa, porpora, eritema, edema; non nota: eruzioni cutanee. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: miotonia, debolezza muscolare, dolori muscolari, rabdomiolisi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: azoospermia, oligospermia. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
Non utilizzare il farmaco.