Clindaseptin - Os 22ml 25mg/Ml V
Monografia:
- Denominazione
- Categoria farmacoterapeutica
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni / effetti secondari
- Uso / Via di somministrazione
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Tempo di attesa
- Specie di destinazione
- Interazioni
- Diagnosi e Prescrizione
- Effetti indesiderati
- Gravidanza e allattamento
Dettagli:
Nome:Clindaseptin - Os 22ml 25mg/Ml VCodice Ministeriale:104403023
Principio attivo:Clindamicina Cloridrato
Codice ATC:J01FF01
Fascia:n/a
Prezzo:18.8
Produttore:Chanelle Pharmac.Manufact.Ltd
SSN:Veterinario
Ricetta:Ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione orale
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Veterinario:Sì
Categoria farmacoterapeutica
Antinfettivo per uso sistemico, lincosamidi.
Principi attivi
Clindamicina 25 mg/ml (pari a clindamicina idrocloridrato 27,15 mg/ml).
Eccipienti
Sorbitolo, liquido (non cristallizzabile). Etanolo 96%. Disodio edetato. Propilenglicole. Saccarina sodica Acido citrico monoidrato Acqua depurata.
Indicazioni
GATTI. Trattamento delle ferite infette e degli ascessi causati da specie clindamicina-sensibili di Staphylococcus spp e Streptococcus spp. CANI. Trattamento di ferite infette, ascessi e infezioni dentali e delcavo orale causate da o associate a specie clindamicina-sensibili di Staphylococcus spp, Streptococcus spp, Bacteroides spp, Fusobacterium necrophorum, Clostridium perfringens. Trattamento di supporto alla terapia periodontale meccanica o chirurgica nel trattamento delle infezioni dei tessuti gengivali e periodontali. Trattamento di osteomielite causata da Staphylococcus aureus.
Controindicazioni / effetti secondari
Non somministrare a conigli, criceti, porcellini d'India, cincilla', cavalli o ruminanti poiche' l'ingestione di clindamicina da parte di queste specie puo' causare gravi disturbi intestinali. Non utilizzare nei casi di ipersensibilita' sia alla clindamicina che alla lincomicina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Uso / Via di somministrazione
Orale.
Posologia
GATTI. Ferite infette, ascessi: 11 mg di clindamicina per kg di peso corporeo ogni 24 ore o 5,5 mg/kg ogni 12 ore per un periodo da 7 a 10 giorni. Il trattamento deve essere sospeso se non si riscontra una risposta terapeutica entro 4 giorni. CANI. Ferite infette, ascessi e infezioni dentali e del cavo orale: 11 mg di clindamicina per kg di peso corporeo ogni 24 ore o 5,5 mg/kg ogni 12 ore per un periodo da 7 a 10 giorni. Il trattamento deve essere sospeso se non si riscontra una risposta terapeutica entro 4 giorni. Trattamento delle infezioni ossee (osteomieliti): 11 mg di clindamicina per kg di peso corporeo ogni 12 ore per un periodo minimo di 28 giorni. Il trattamento deve essere interrotto se non si riscontra una risposta terapeutica nei primi 14 giorni. Per facilitare la somministrazione del medicinale veterinario viene fornita nella confezione una siringa graduata da 3 ml.
Conservazione
Questo medicinale veterinario non richiede alcuna speciale condizione di conservazione. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze
Un uso improprio del prodotto puo' aumentare il numero di batteri resistenti alla clindamicina. Possibilmente, la clindamicina dovrebbe essere usata in base all'esito dei test di sensibilita'. L'uso del prodotto deve tener conto delle disposizioni ufficiali a livello locale e nazionale sull'uso degli antimicrobici. La clindamicina mostra resistenza-parallela con la lincomicina e co-resistenza con l'eritromicina. Vi e' una parziale cross-resistenza con l'eritromicina e altri macrolidi. In caso di somministrazioni di alte dosi di clindamicina oppure durante una terapia prolungata di un mese o piu', devono essere eseguiti periodicamente controlli della funzionalita' epatica e renale e dell'emocromo. Nei cani e nei gatti con disfunzioni renali o epatiche, associate a gravi anomalie metaboliche, la dose da somministrare deve essere stabilita esattamente e la loro condizione dovrebbe essere monitorata eseguendo controlli sierologici durante il trattamento. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il prodotto agli animali: lavarsi le mani dopo aver manipolato il prodotto. Le persone con ipersensibilita' nota ai lincosamidi (lincomicina e clindamicina) devono evitare il contatto con il medicinale veterinario. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita', questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali veterinari. Sovradosaggio: dosaggi di 300 mg/kg sono stati tollerati nei cani senza manifestare effetti collaterali. Occasionalmente sono stati notati vomito, perdita di appetito, diarrea, leucocitosi ed aumento degli enzimi epatici (AST, ALT). In questi casi, sospendere immediatamente la terapia edinstaurare un trattamento sintomatico.
Tempo di attesa
Non pertinente.
Specie di destinazione
Cani, gatti.
Interazioni
Sono stati osservati blocchi neuromuscolari a seguito dell'impiego di clindamicina, che puo' aumentare l'azione di altri agenti bloccanti neuromuscolari. La somministrazione contemporanea di questi prodotti deve essere eseguita con prudenza. Non impiegare contemporaneamente la clindamicina con cloramfenicolo o macrolidi poiche' condividono il medesimo sito di legame sui ribosomi. Durante l'impiego simultaneo di clindamicina e aminoglicosidi (ad es. gentamicina) non puo' essere escluso il rischio di reazioni avverse (insufficienza renale acuta). La clindamicina puo' ridurre il livello della ciclosporina; deve essere evitatol'impiego simultaneo.
Diagnosi e Prescrizione
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile.
Effetti indesiderati
Occasionalmente possono comparire episodi di vomito e diarrea. La clindamicina a volte provoca la crescita di organismi non sensibili come clostridi e lieviti resistenti. Se si manifestano superinfezioni, il trattamento deve essere interrotto e devono essere adottate idonee misure in base alla situazione clinica.
Gravidanza e allattamento
Mentre studi di laboratorio con alte dosi nei ratti hanno dimostrato che la clindamicina non e' teratogena e non modifica sostanzialmente leperformance riproduttive nei maschi e nelle femmine, la sicurezza del medicinale veterinario nelle gestanti e nei maschi riproduttori non e ' stata stabilita. Usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio. La clindamicina puo' superare la barriera sangue/latte. Di conseguenza, il trattamento di femmine in lattazione puo' causare diarrea nei cuccioli.