Clenil Jet - Aer 200er 250mcg
Dettagli:
Nome:Clenil Jet - Aer 200er 250mcgCodice Ministeriale:028825014
Principio attivo:Beclometasone Dipropionato
Codice ATC:R03BA01
Fascia:A
Prezzo:27.88
Rimborso:25.32
Doping:Proibito solo in gara
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Chiesi Farmaceutici Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione pressurizzata per inalazione
Contenitore:Bomboletta
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo da gelo, calore e luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
CLENIL^(R) JET 250 MCG SOLUZIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE
Formulazioni
Clenil Jet - Aer 200er 250mcg
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie.
Principi attivi
Beclometasone 17,21-dipropionato.
Eccipienti
HFA 134a (norflurano), etanolo, glicerolo.
Indicazioni
Controllo dell'evoluzione della malattia asmatica e delle condizioni di broncostenosi.
Controindicazioni / effetti secondari
Tubercolosi polmonare attiva o quiescente. Herpes simplex. Ipersensibilita' individuale ai cortisonici. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
Posologia
Adulti: 2 inalazioni da 250 mcg 2 volte al giorno. Se ritenuto piu' opportuno, la posologia puo' essere frazionata anche a 1 inalazione 4 volte al giorno. In caso di necessita' si puo' aumentare fino a 2 inalazioni da 250 mcg 3-4 volte al giorno. La terapia non va interrotta bruscamente. Il medicinale non e' adatto all'uso pediatrico.
Conservazione
Il contenitore sotto pressione non va forato, non deve essere avvicinato, anche se vuoto, a fonti di calore, non deve essere congelato e nondeve essere esposto alla luce solare diretta. Conservare a temperatur a non superiore a 30 gradi C.
Avvertenze
Il medicinale non e' efficace nelle crisi d'asma in atto; costituisce invece un trattamento di fondo della malattia asmatica per cui deve essere assunto regolarmente alle dosi prescritte. La condotta del trattamento nei pazienti gia' sotto corticoterapia sistemica necessita di precauzioni particolari e di una stretta sorveglianza medica, dato che la riattivazione della funzionalita' surrenalica, soppressa dalla prolungata terapia corticosteroidea sistemica e' lenta. E' in ogni caso necessario che la malattia sia relativamente "stabilizzata" con il trattamento sistemico. Inizialmente il farmaco va somministrato continuando il trattamento sistemico; successivamente questo va progressivamente ridotto controllando il paziente ad intervalli regolari (in particolarevanno effettuati periodici esami della funzionalita' cortico-surrenal ica) e modificando la posologia a seconda dei risultati ottenuti. Durante i periodi di stress o di grave attacco asmatico i pazienti, sottoposti a tale passaggio, dovranno avere un trattamento supplementare di steroidi sistemici. I pazienti devono essere informati che il prodottocontiene piccole quantita' di etanolo e glicerolo. Tali quantita' son o trascurabili e non costituiscono un rischio per i pazienti, alle dosi terapeutiche normalmente utilizzate. Per la presenza di alcool, comunque, il prodotto va utilizzato con cautela in soggetti che soffrono di patologie epatiche, alcoolismo, epilessia, patologie cerebrali. Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilita' rispetto al trattamento con i corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includonola sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica , ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densita' minerale ossea, cataratta, glaucoma e, piu' raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno, ansieta', depressione o aggressivita'(particolarmente nei bambini). E' importante, quindi che la dose dei corticosteroidi per inalazione sia la piu' bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell'asma. Si sono verificaticasi molto rari di crisi surrenaliche acute in ragazzi esposti a dosi piu' alte di quelle raccomandate (circa 1000 mcg/die) per periodi pro lungati (diversi mesi o anni). I sintomi di insufficienza surrenalica inizialmente sono aspecifici ed includono anoressia, dolore addominale, perdita di peso, stanchezza, mal di testa, nausea, vomito; sintomi specifici in caso di trattamento con corticosteroidi inalatori comprendono ipoglicemia con riduzione dello stato di coscienza e/o convulsioni. Situazioni che potrebbero potenzialmente determinare una crisi surrenalica sono: traumi, interventi chirurgici, infezioni e rapida riduzione del dosaggio. I pazienti che ricevono dosi elevate devono essere strettamente valutati e la dose gradualmente ridotta. Il monitoraggio della riserva surrenalica puo' anche essere necessario. L'uso di medicinali contenenti alcol etilico puo' determinare positivita' ai test anti-doping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicati daalcune federazioni sportive. Il medicinale non e' controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca.
Interazioni
Il prodotto contiene una piccola quantita' di etanolo. Esiste la teorica possibilita' di un'interazione con disulfiram o metronidazolo, in soggetti particolarmente sensibili in trattamento con tali farmaci.
Effetti indesiderati
Non e' stato riferito alcun grave effetto collaterale in seguito all'uso del prodotto alle dosi consigliate. Occasionalmente possono comparire nel cavo oro-faringeo infezioni localizzate di tipo fungino (candidosi) che di norma regrediscono rapidamente dopo terapia locale con antimicotici senza sospendere il trattamento. Pochi pazienti si sono lamentati di raucedine e bocca arida. Effetti collaterali sistemici sono oltremodo improbabili alle dosi consigliate; i pazienti vanno comunque tenuti sotto stretto controllo nel corso di trattamenti prolungati, alfine di accertare tempestivamente l'eventuale comparsa di manifestazi oni sistemiche (osteoporosi, ulcera peptica, segni di insufficienza corticosurrenale secondaria, quali ipotensione e perdita di peso), al fine di evitare in quest'ultima evenienza gravissimi incidenti da iposurrenalismo acuto. A dosi elevate utilizzate per lunghi periodi possono insorgere soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, riduzione della densita' minerale ossea, cataratta e glaucoma. Cosi' come avviene per altri farmaci somministrati per via inalatoria, va presa in considerazione la possibilita' che si manifesti broncospasmo paradosso. Disturbi psichiatrici che possono insorgere con frequenza sconosciuta sono iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno, ansieta', depressione, aggressivita', disturbi di comportamento(prevalentemente nei bambini).
Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita'. Esistono dati insufficienti sulla sicurezza di impiego del beclometasone dipropionato o del propellente HFA 134ain gravidanza nella specie umana. La somministrazione del prodotto du rante la gravidanza e l'allattamento dovrebbe essere presa in considerazione solo se il beneficio prevedibile per la madre supera i rischi potenziali per il feto. E' ragionevole ritenere che, alle dosi inalatorie impiegate, non vi siano rilevanti livelli di beclometasone nel latte materno. I bambini nati da madri che abbiano ricevuto sostanziali dosi di corticosteroidi per via inalatoria durante la gravidanza devono essere attentamente osservati per svelare un eventuale iposurrenalismo. Studi sugli effetti del propellente HFA 134a sulla funzione riproduttiva e sullo sviluppo embriofetale negli animali non hanno evidenziatoeventi avversi clinicamente rilevanti. E' pertanto improbabile che si verifichino eventi avversi nell'uomo.