Clarilax Stitichezza - Ad 6micr
Dettagli:
Nome:Clarilax Stitichezza - Ad 6micrCodice Ministeriale:027857010
Principio attivo:Glicerolo
Codice ATC:A06AG04
Fascia:C
Prezzo:3.9
Produttore:Almus Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Clisma
Contenitore:Contenitore monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Denominazione
CLARILAX STITICHEZZA ADULTI 6,75 G SOLUZIONE RETTALE
Formulazioni
Clarilax Stitichezza - Ad 6micr
Categoria farmacoterapeutica
Lassativi - clismi.
Principi attivi
Ogni contenitore monodose contiene: glicerolo 6,75 g.
Eccipienti
Camomilla estratto glicerico, malva estratto glicerico, amido solubile, acqua depurata.
Indicazioni
Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominaleacuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stat o di disidratazione.
Posologia
1 o 2 contenitori monodose al giorno. La dose corretta e' quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E' consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose puo' essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. Una dieta ricca di liquidi favorisce l'effetto del medicinale. Assumere preferibilmente la sera. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu' di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medicodopo adeguata valutazione del singolo caso.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Astenersi dall'impiegare il microclisma se e' in atto una crisi emorroidaria acuta con dolore e sanguinamento. L'uso continuativo di lassativi puo' provocare assuefazione o danno di diverso tipo. L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemiala quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, spe cialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci,diuretici o corticosteroidi. L'abuso di lassativi, specialmente quell i di contatto (lassativi stimolanti), puo' causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita' di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale).Nei bambini al di sotto dei 12 anni il medicinale puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico. Il trattamento dellastitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento del med ico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nelcorso della terapia. Consultare il medico quando la necessita' del la ssativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudiniintestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piu' di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E' inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale.
Interazioni
Il latte o gli antiacidi possono modificare l'effetto del medicinale; lasciare trascorrere un intervallo di almeno un'ora prima di prendere il lassativo. I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di assumere contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.
Effetti indesiderati
Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu'frequenti nei casi di stitichezza grave.
Gravidanza e allattamento
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.