Civral - Ev 3fl 250mg
Dettagli:
Nome:Civral - Ev 3fl 250mgCodice Ministeriale:028920015
Principio attivo:Aciclovir
Codice ATC:J05AB01
Fascia:A
Prezzo:47.75
Rimborso:49.05
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pharmaber Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antivirali ad azione diretta.
Principi attivi
Aciclovir.
Eccipienti
Sodio idrossido.
Indicazioni
Infezioni da Herpes Simplex e da Varicella Zoster in pazienti immunocompromessi; profilassi delle infezioni da Herpes Simplex in pazienti gravemente immunocompromessi; forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella Zoster e forme gravi di Herpes genitalis primario in soggetti con normale funzione immunitaria; encefalite da Herpes Simplex, con limitazione dell'impiego agli ospedali e Case di cura; trattamento delle infezioni da Herpes simplex nei neonati.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' nota ad aciclovir, valaciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti; generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento.
Posologia
Via di somministrazione: infusione intravenosa lenta in un tempo di almeno 1 ora. Adulti: nelle infezioni da Herpes simplex (con l'eccezionedell'encefalite erpetica) e nelle forme ricorrenti di infezioni da vi rus Varicella-zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio e' di 5 mg/kg ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. Nei pazienti immunocompromessi con infezioni da virus Varicella-zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex, il dosaggio e' di 10 mg/kg ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. Ogni dose deve essere iniettata per fleboclisi in un tempo di almeno 1 ora. Ai pazienti obesi deve essere somministrata la dose raccomandata negli adulti facendo riferimento a peso corporeo ideale piuttosto che quello effettivo. Bambini: La dose nei bambini tra i 3 mesied i 12 anni e' calcolata in base alla superficie corporea. Nei bambi ni di 3 mesi di eta' o piu' con infezioni da Herpes simplex (con l'eccezione dell'encefalite erpetica) ed in quelli con forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella-zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio e' di 250 mg/m^2 di superficie corporea ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. Nei bambini immunocompromessi con infezioni da virus Varicella-zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex, il dosaggio e' di 500 mg/m^2 ogni 8 ore purche' la funzione renale non sia compromessa. Neonati e bambini fino a tre mesi di eta': la dose deve essere calcolata sulla base del peso corporeo. La dose raccomandata per il trattamento dei neonati con nota o sospetta infezione da herpes neonatale e' di 20 mg/kg di peso corporeo di aciclovir soluzione iniettabile ogni 8 ore per 21 giorni nel caso di malattia diffusa e a livello del sistema nervoso centrale o per 14 giorni nel caso di malattia limitata alla cute e alle mucose. Ineonati e i bambini con una funzione renale compromessa richiedono un a modifica appropriata della dose in base al grado di compromissione renale. Anziani: si deve tener conto della possibilita' di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato. Mantenere un'adeguata idratazione. Pazienti con funzionalita' renale compromessa: si consiglia cautela nel somministrare aciclovir soluzione iniettabile. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione. L'aggiustamento del dosaggio per i pazienti con compromissione renale si basa sulla clearance della creatinina in unita' di ml/min negli adulti e adolescenti e in unita' di ml/min/1,73m^2 per i neonati e i bambini di eta' inferiore ai 13 anni. >>Aggiustamenti del dosaggio negli adulti e adolescenti. Clcr da 25 a 50 ml/min: si raccomanda di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) ogni 12 ore; clcr da 10 a 25 ml/min: siraccomanda di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) ogni 24 ore; clcr da 0 (anuria) a 10 ml/min: nei pazienti sottoposti a dia lisi continua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m^2) e somministrata ogni 24 ore. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250mg/m^2) e somministrata ogni 24 ore e dopo la dialisi. >>Aggiustament i del dosaggio nei neonati e nei bambini. Clcr da 25 a 50 ml/min/1,73m^2: si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 12 ore; clcr da 10 a 25 ml/min/1,73m^2: si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 24 ore; da 0 (anuria) a 10 ml/min/1,73m^2: nei pazienti sottoposti a dialisicontinua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (250 o 500 mg /m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore. La somministrazione va continuata per 5 giorni; tuttavia la sua durata puo' essere modificata in base alle condizioni del paziente ed alla risposta terapeutica. Nella terapia dell'encefalite erpetica la somministrazione va continuata per 10 giorni. Nel trattamento dell'herpes neonatale la somministrazione va continuata per 14 giorni per le infezioni mucocutanee (cute-occhio- bocca) e per 21 giorni per la malattia diffusa e per la malattia a livello del sistema nervoso centrale. La durata della somministrazione profilattica del farmaco soluzione iniettabile e' determinata dal periodo di rischio.Ricostituzione: il contenuto di ogni flaconcino deve essere sciolto i n 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili o di soluzione fisiologica, agitando delicatamente sino a che il contenuto si sia completamente dissolto. Cio' consente di ottenere una soluzione di 25 mg/ml di aciclovir. Somministrazione: somministrare la dose richiesta per fleboclisi lenta in un intervallo di tempo di 1 ora. Dopo la ricostituzione, puo' essere somministrato mediante una pompa per infusione a velocita' controllata. In alternativa, la soluzione ricostituita puo' essere ulteriormente diluita sino a raggiungere una concentrazione di aciclovir non superiore a 5 mg/ml (0,5% p/v), e somministrata tramite fleboclisi: aggiungere il volume richiesto di soluzione ricostituita al liquido di infusione scelto, come specificato di seguito, ed agitare bene per assicurare una adeguata miscelazione; nei bambini e nei neonati, nei quali e' opportuno mantenere il volume dei fluidi per infusione al minimo, si raccomanda che la diluizione avvenga aggiungendo 4 ml di soluzione ricostituita (100 mg di aciclovir) a 20 ml di soluzione per fleboclisi; negli adulti si raccomanda di utilizzare contenitori per fleboclisi in cui siano presenti 100 ml di soluzione per fleboclisi, anche quando cio' comporti una concentrazione di aciclovir sostanzialmente al di sotto di 0,5% p/v. Pertanto un contenitore per fleboclisi da 100 mlpuo' essere utilizzato per qualsiasi dose di aciclovir compresa tra 2 50 mg e 500 mg (10 e 20 ml di soluzione ricostituita rispettivamente) ma un secondo contenitore deve essere utilizzato per dosi comprese tra500 mg e 1000 mg. Dopo diluizione, in accordo con quanto sopra specif icato, il farmaco e' compatibile con i seguenti liquidi perfusionali estabile fino a 12 ore a temperatura ambiente (fra 15 e 25 gradi C): s odio cloruro (0,9% p/v); glucosio con sodio cloruro I (rispettivamente4,7% p/v e 0,18% p/v); glucosio con sodio cloruro III (rispettivament e 2,75% p/v e 0,45% p/v); ringer lattato. Nel caso compaia torbidita' o presenza di cristalli nella soluzione prima o durante la somministrazione, la soluzione deve essere scartata. Poiche' vi e' assenza di qualsiasi conservante antimicrobico, la ricostituzione e la diluizione devono essere condotte in asepsi, immediatamente prima dell'uso ed ogni residuo inutilizzato deve essere scartato. La soluzione ricostituita odiluita non deve essere congelata.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Non contiene conservanti. La ricostituzione e la diluizione pertanto devono essere effettuate immediatamente prima dell'uso e qualsiasi residuo non utilizzato deve essere scartato. La soluzione ricostituita o diluita non deve essere congelata. La soluzione ricostituita o diluita non deve essere congelata. Dopo diluizione, il prodotto e' compatibile con i liquidi perfusionali indicati e stabile fino a 12 ore a temperatura ambiente (15- 25 gradi C).
Avvertenze
Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale: aciclovir e' eliminato per mezzo della clearance renale, pertanto la dose deve essere ridotta nei pazienti con compromissione renale. E' probabile che i pazienti anziani abbiano una funzionalita' renale ridotta e pertanto in tale gruppo di pazienti si deve considerare la necessita' di una riduzione della dose. Sia i pazienti anziani sia i pazienti con compromissione renale sono ad aumentato rischio di sviluppo di effettiindesiderati a livello neurologico e devono essere attentamente contr ollati per la comparsa di questi effetti. Nelle segnalazioni riportate, queste reazioni sono state generalmente reversibili una volta sospeso il trattamento. Cicli ripetuti o prolungati di trattamento di aciclovir in pazienti gravemente immunocompromessi, possono causare la selezione di ceppi virali meno sensibili, che possono non rispondere al trattamento continuato con aciclovir. In pazienti sottoposti a trattamento con aciclovir soluzione iniettabile ai dosaggi piu' elevati (ad esempio per la terapia dell'encefalite erpetica), dovra' essere posta particolare attenzione alla funzionalita' renale, particolarmente in caso di pazienti con scarsa idratazione o con funzione renale compromessa. Il farmaco non deve essere iniettato rapidamente in vena ma somministrato per fleboclisi lenta in almeno 1 ora. Aciclovir soluzione per infusione ricostituito ha un pH di circa 11,0 e non puo' pertanto essere somministrato per via orale. Il prodotto contiene sodio (26 mg, circa 1,13 mmol).
Interazioni
Non sono state identificate interazioni clinicamente significative. Aciclovir viene principalmente eliminato immodificato nelle urine attraverso secrezione tubulare attiva. Qualsiasi farmaco somministrato contemporaneamente in grado di competere con questo meccanismo puo' far aumentare le concentrazioni plasmatiche di aciclovir. Il probenecid e la cimetidina attraverso questo meccanismo determinano un aumento dell'area sotto la curva delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir e, quindi, ne diminuiscono la clearance renale. Cio' nonostante non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio in considerazione dell'ampio indice terapeutico di aciclovir. Nei pazienti che ricevono il farmaco per via endovenosa e' richiesta cautela durante la somministrazione concomitante di medicinali che competono con aciclovir attraverso la via di eliminazione a causa del potenziale incremento dei livelli plasmatici di uno o di entrambi i farmaci o dei loro metaboliti. Si sono evidenziati incrementi nelle AUC plasmatiche di aciclovir e del metabolita inattivo del mofetil micofenolato, un agente immunosoppressivo usato nei pazienti trapiantati, quando i medicinali sono somministrati assieme. Si richiede attenzione (mediante monitoraggio dei cambiamenti nella funzionalita' renale) qualora venga somministrato il medicinale per via endovenosa assieme a farmaci che influiscono con altri aspetti dellafisiologia renale (ad esempio ciclosporina, tacrolimus).
Effetti indesiderati
Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito riportati sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sonodisponibili dati attendibili per calcolare l'esatta incidenza. Inoltr e l'incidenza degli eventi avversi puo' variare a seconda dell'indicazione. La seguente convenzione e' stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 e <1/10); non comune (>=1/1000 e <1/100); raro (>=1/10.000 e <1/1000); molto raro (<1/10.000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: diminuzione degli indici ematologici (a nemia, trombocitopenia e leucopenia). Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso. Molto raro: cefalea, capogiri, agitazione, stato confusionale, tremori, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sopore, encefalopatia, coma. I suddetti eventi, sono di solito reversibili e si verificano generalmente in pazienti con compromissione renale o con altri fattori predisponenti. Patologie vascolari. Comune: flebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito; molto raro: diarrea, dolore addominale. Patologie epatobiliari. Comune: innalzamenti reversibili degli enzimi epatici; molto raro: innalzamenti reversibili della bilirubina, ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, orticaria, rash (inclusa fotosensibilita'); molto raro: angioedema. Patologie renali e urinarie. Comune: aumenti dell'azotemia e della creatinina. Si ritiene che irapidi aumenti dei livelli dell'azotemia e della creatinina siano cor relati al picco dei livelli plasmatici e allo stato di idratazione delpaziente. Per evitare questo effetto il farmaco non deve essere sommi nistrato per iniezione endovenosa in bolo ma mediante infusione lenta in un intervallo di tempo di almeno un'ora. Molto raro: compromissionerenale, insufficienza renale acuta, dolore renale. Deve essere manten uta un'adeguata idratazione dei pazienti. La compromissione renale generalmente risponde rapidamente alla reidratazione del paziente e/o alla riduzione del dosaggio o alla sospensione del farmaco. La progressione ad insufficienza renale acuta puo', comunque, verificarsi in casi eccezionali. Il dolore renale puo' essere associato ad insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: affaticamento, febbre, reazioni infiammatorie locali. Gravi reazioni infiammatorie locali, che portano talvolta a lesioni della cute, si sono verificate quando il farmaco polvere per soluzione iniettabile e' stato inavvertitamente iniettato nei tessuti extravascolari.
Gravidanza e allattamento
Un registro relativo all'impiego di aciclovir in gravidanza, ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni del medicinale, dopo la commercializzazione. Tali osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di anomalie alla nascita tra i soggetti esposti al farmaco in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarita' o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica. L'impiego del prodotto polvere per soluzione iniettabile deve essereconsiderato solo quando il potenziale beneficio superi ogni possibile rischio non conosciuto. A seguito della somministrazione per via oral e di 200 mg di aciclovir, 5 volte/die, si e' osservata la presenza di aciclovir nel latte materno a concentrazioni pari a 0,6-4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici. Tali livelli esporrebbero potenzialmente i lattanti a dosi di aciclovir fino a 0,3 mg/kg/die. E' consigliabile, pertanto, una certa cautela nel caso di somministrazione del farmaco durante l'allattamento.