Citalopram Sg - Os Gtt 15ml
Dettagli:
Nome:Citalopram Sg - Os Gtt 15mlCodice Ministeriale:036723017
Principio attivo:Citalopram Cloridrato
Codice ATC:N06AB04
Fascia:A
Prezzo:8.46
Rimborso:7.15
Produttore:Sigmatau Generics Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Gocce orali soluzione
Contenitore:Flaconcino contagocce
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi
Denominazione
CITALOPRAM SIGMA TAU GENERICS 4% GOCCE ORALI, SOLUZIONE
Formulazioni
Citalopram Sg - Os Gtt 15ml
Categoria farmacoterapeutica
Antidepressivi.
Principi attivi
Gocce orali 4%, soluzione - 1 ml (= 20 gocce) contiene: citalopram cloridrato 44,48 mg pari a 40 mg di citalopram.
Eccipienti
Etanolo 96%, propilenglicole.
Indicazioni
Sindromi depressive endogene e prevenzione delle ricadute e delle ricorrenze. Disturbi d'ansia con crisi di panico, con o senza agorafobia.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' verso i componenti del prodotto o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Eta' inferiore ai 14 anni. Citalopram non deve essere somministrato a pazienti in trattamentocon MAO-inibitori e comunque non prima di 14 giorni dopo la loro sosp ensione. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.
Posologia
Sindromi depressive endogene. Adulti: somministrare in un'unica dose giornaliera. La dose iniziale e' di 16 mg (8 gocce) al giorno, la sera.Sulla base della risposta clinica individuale, questa puo' essere aum entata fino a 32 mg/die (16 gocce). Solo se necessario, la dose potra'essere ulteriormente aumentata fino a 48 mg/die (24 gocce) dose massi ma. L'effetto antidepressivo si manifesta in genere entro 2-4 settimane dall'inizio della terapia; e' opportuno che il paziente venga seguito dal medico fino a remissione dello stato depressivo. Poiche' il trattamento con antidepressivo e' sintomatico, deve essere continuato per un appropriato periodo di tempo, in genere 4-6 mesi nelle malattie maniaco-depressive. In pazienti con depressione unipolare ricorrente puo'essere necessario continuare la terapia di mantenimento per lungo tem po al fine di prevenire nuovi episodi depressivi. Disturbi d'ansia concrisi di panico, con o senza agorafobia La dose iniziale e' di 8 mg ( 4 gocce) al giorno. Dopo una settimana la dose puo' essere aumentata a16 mg (8 gocce) al giorno. Il dosaggio giornaliero ottimale e' di nor ma di 16 mg (8 gocce) - 24 mg (12 gocce). In caso di risposta insufficiente la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 48 mg (24 gocce) al giorno. Nei disturbi con crisi di panico il trattamento e' a lungo termine. Il mantenimento della risposta clinica e' stato dimostrato durante il trattamento prolungato (1 anno). In caso di insonnia o di forte irrequietezza si raccomanda un trattamento addizionale con sedativi in fase acuta. Quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere ridotte in modo graduale per minimizzare l'entita' dei sintomi di astinenza. Anziani: ai pazienti sopra i 65 anni di eta' deve essere somministrata meta' della dose raccomandata a causa di un rallentato metabolismo. Bambini: non esistono esperienze cliniche circa l'impiego pediatrico di citalopram; pertanto se ne sconsiglia la somministrazione a pazienti con eta' inferiore a 14 anni. Modalita' disomministrazione: le gocce possono essere miscelate con acqua, succo d'arancia o succo di mela: 1 goccia = 2 mg di citalopram.
Conservazione
Non conservare al di sopra di 25 gradi C.
Avvertenze
La somministrazione contemporanea di citalopram e MAO-inibitori puo' causare crisi ipertensive. Pertanto citalopram non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con MAO-inibitori e comunque non primadi almeno 14 giorni dopo la loro sospensione. Nei pazienti con insuff icienza epatica e' consigliabile una dose giornaliera non superiore a 16 mg (8 gocce) - 24 mg (12 gocce). Nei pazienti con funzionalita' renale fortemente ridotta e' consigliabile attenersi al dosaggio minimo consigliato. Non somministrare a pazienti di eta' inferiore a 14 anni. Qualora il paziente entrasse in una fase maniacale, il trattamento deve essere sospeso e si deve istituire un trattamento appropriato con neurolettici. Il rischio di suicidio nei pazienti depressi persiste finoa quando non si ottiene una significativa remissione, poiche' il bloc co inibitorio puo' venire meno prima che si stabilisca una efficace azione antidepressiva. Alcuni pazienti con disturbi d'ansia con crisi dipanico possono riferire un'accentuazione dei sintomi d'ansia all'iniz io della terapia con antidepressivi. Tale aumento paradosso dei sintomi d'ansia e' piu' marcato durante i primi giorni di terapia e scomparecon il proseguire del trattamento (in genere entro due settimane). Qu ando si interrompe bruscamente il trattamento con inibitori della ricaptazione della serotonina possono comparire insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita', parestesie e cefalea, pertanto, quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere diminuite in modo graduale per ridurre al minimo l'entita' di tali sintomi. Porre attenzione a non interpretare tali sintomi attribuendoli ad un peggioramento della malattia psichiatrica trattata.Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti durante l'uso contemporaneo di inibitori della ricaptazione della serotonina (SRIs),nefazodone, trazodone, triptani e preparazioni a base di Hypericum pe rforatum. I farmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina vanno somministrati con cautela in pazienti che ricevono in concomitanza anticoagulanti, farmaci che influenzano l'aggregazione piastrinica (FANS, acido acetilsalicilico, ticlopidina, ecc.) o altri farmaci che possono accrescere il rischio di sanguinamento. Inoltre, tali farmaci vanno somministrati con cautela nei pazienti con precedenti di disordini della coagulazione. Il prodotto contiene 10 vol. % di etanolo. Una dose puo' contenere fino a 0.15 g di etanolo (dose massima). Dannoso per quei pazienti che soffrono di affezioni epatiche, alcolismo, epilessia, lesioni o malattie cerebrali o per donne in gravidanza e bambini. Puo' modificare o aumentarel'effetto di altri medicinali.
Interazioni
La somministrazione contemporanea di MAO-inibitori puo' causare crisi ipertensive. Non sono state riportate interazioni legate alla assunzione contemporanea dell'alcool. Livelli plasmatici di citalopram leggermente elevati sono stati osservati durante il trattamento contemporaneocon alcune fenotiazine (levomepromazina e alimemazina) ma il dato non ha rilevanza clinica. Benche' non esistano dati relativi alla possibi le inibizione del citalopram da parte della cimetidina i pazienti in trattamento con questo farmaco devono ricevere dosaggio dimezzato ed essere attentamente monitorati. I farmaci appartenenti alla classe degliantidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina possono accrescere il rischio di sanguinamento quando sono somministrati in concomitanza con anticoagulanti o con farmaci che influenzano l'aggregazione piastrinica (FANS, acido acetilsalicilico, ticlopidina, ecc.).
Effetti indesiderati
Le reazioni secondarie osservate sono in generale poche, di lieve entita' e di tipo transitorio: nausea, aumentata sudorazione, secchezza delle fauci, cefalea e ridotta durata del sonno, tremore e sonnolenza. Esse si manifestano soprattutto nella prima o seconda settimana di terapia, per poi sparire con il miglioramento dello stato depressivo. Raramente, in seguito alla somministrazione di antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina si possono verificare manifestazioniemorragiche quali ecchimosi, emorragie ginecologiche, manifestazioni emorragiche a carico del tratto gastrointestinale, delle mucose o anche di altri distretti dell'organismo. Quando si interrompe bruscamente il trattamento possono comparire sintomi di astinenza. Tali sintomi sono, in genere, lievi e di completa risoluzione e comprendono, ad esempio: insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita', parestesie e cefalea. Quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere ridotte in modo graduale per minimizzare l'entita' di tali sintomi.
Gravidanza e allattamento
L'innocuita' di citalopram in gravidanza non e' stata stabilita. Sebbene gli studi effettuati sugli animali da esperimento non abbiano evidenziato segni di potenziale teratogenicita', ne' effetti sulla riproduzione o sulle condizioni perinatali, poiche' il citalopram con i suoi metaboliti passa la barriera placentare e poiche' una piccolissima quantita' viene riscontrata nel latte materno, se ne sconsiglia l'uso durante la gravidanza e l'allattamento.