Citalopram Ger - Os Gtt 15ml40mg

Dettagli:
Nome:Citalopram Ger - Os Gtt 15ml40mg
Codice Ministeriale:036482040
Principio attivo:Citalopram Cloridrato
Codice ATC:N06AB04
Fascia:A
Prezzo:7.15
Rimborso:7.15
Produttore:Germed Pharma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Gocce orali soluzione
Contenitore:Flaconcino contagocce
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +25, in confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

CITEPAMIX 40 MG/ML GOCCE ORALI

Formulazioni

Citalopram Ger - Os Gtt 15ml40mg

Categoria farmacoterapeutica

Antidepressivi; inibitori selettivi della serotonina-ricaptazione.

Principi attivi

1 ml (= 20 gocce) di soluzione: citalopram cloridrato 44,48 mg.

Eccipienti

Metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, idrossietilcellulosa, etanolo 96%, acqua depurata.

Indicazioni

Sindromi depressive endogene e prevenzione delle ricadute e delle ricorrenze. Disturbi d'ansia con crisi di panico, con o senza agorafobia.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Eta' inferiore ai 14 anni. Citalopram non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con MAO-inibitori e comunque non prima di 14 giorni dopo la loro sospensione. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

Sindromi depressive endogene. Adulti: somministrare in un'unica dose giornaliera. La dose iniziale e' di 16 mg (8 gocce) al giorno, la sera.Sulla base della risposta clinica individuale, questa puo' essere aum entata fino a 32 mg/die (16 gocce). Solo se necessario, la dose potra'essere ulteriormente aumentata fino a 48 mg/die (24 gocce) dose massi ma. L'effetto antidepressivo si manifesta in genere entro 2-4 settimane dall'inizio della terapia; e' opportuno che il paziente venga seguito dal medico fino a remissione dello stato depressivo. Poiche' il trattamento con antidepressivo e' sintomatico, deve essere continuato per un appropriato periodo di tempo, in genere 4-6 mesi nelle malattie maniaco-depressive. In pazienti con depressione unipolare ricorrente puo'essere necessario continuare la terapia di mantenimento per lungo ter mine al fine di prevenire nuovi episodi depressivi. Disturbi d'ansia con crisi di panico, con o senza agorafobia La dose iniziale e' di 8 mg(4 gocce) al giorno. Dopo una settimana la dose puo' essere aumentata a 16 mg (8 gocce) al giorno. Il dosaggio giornaliero ottimale e' di n orma di 16 mg (8 gocce) -24 mg (12 gocce). In caso di risposta insufficiente la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 48 mg (24 gocce) al giorno. Nei disturbi con crisi di panico il trattamento e' a lungo termine. Il mantenimento della risposta clinica e' stato dimostrato durante il trattamento prolungato (1 anno). In caso di insonnia o di forte irrequietezza si raccomanda un trattamento addizionale con sedativi in fase acuta. Quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere ridotte in modo graduale per minimizzare l'entita' dei sintomi di astinenza. Anziani: Ai pazienti sopra i 65 anni di eta' deve essere somministrata meta' della dose raccomandata a causa diun rallentato metabolismo. Soggetti di eta' inferiore ai 18 anni: il farmaco non deve essere utilizzato per il trattamento di soggetti al di sotto dei 18 anni di eta'. Insufficienza epatica: nei pazienti con insufficienza epatica e' consigliabile una dose giornaliera non superiore a 20-30 mg. Insufficienza renale: in questi pazienti e' consigliabile attenersi al dosaggio minimo consigliato. Modalita' di somministrazione: le gocce possono essere miscelate con acqua, succo d'arancia o succo di mela. 1 goccia= 2 mg di citalopram.

Conservazione

Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.

Avvertenze

La somministrazione contemporanea di SSRIs e MAO-inibitori puo' causare gravi reazioni avverse a volte letali e la comparsa di crisi ipertensive. Pertanto citalopram non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con MAO-inibitori e comunque non prima di almeno 14 giornidopo la loro sospensione. Un trattamento a base di MAO-inibitori puo' essere iniziato 7 giorni dopo la sospensione del citalopram. Qualora il paziente entrasse in una fase maniacale, il trattamento deve esseresospeso e si deve istituire un trattamento appropriato con neuroletti ci. Il rischio di suicidio nei pazienti depressi persiste fino a quando non si ottiene una significativa remissione, poiche' il blocco inibitorio puo' venire meno prima che si stabilisca una efficace azione antidepressiva. E' importante monitorare assiduamente il paziente duranteil periodo iniziale. Alcuni pazienti con disturbi d'ansia con crisi d i panico possono riferire un'accentuazione dei sintomi d'ansia all'inizio della terapia con antidepressivi. Tale aumento paradosso dei sintomi d'ansia e' piu' marcato durante i primi giorni di terapia e scompare con il proseguire del trattamento (in genere entro due settimane). Quando si interrompe bruscamente il trattamento con inibitori della ricaptazione della serotonina possono comparire insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita', parestesie e cefalea, pertanto, quando si decide di interrompere il trattamento le dosidevono essere diminuite in modo graduale per ridurre al minimo l'enti ta' di tali sintomi. Porre attenzione a non interpretare tali sintomi attribuendoli ad un peggioramento della malattia psichiatrica trattata. Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti durante l'usocontemporaneo di inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRIs ) nefazodone, trazodone, triptani e preparazioni a base di Hypericum perforatum. I farmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina vanno somministrati con cautela in pazienti che ricevano in concomitanza anticoagulanti, farmaci che influenzano l'aggregazione piastrinica (FANS, acido acetilsalicilico, ticlopidina, ecc.) o altri farmaci che possono accrescere il rischio di sanguinamento. Inoltre, tali farmaci vanno somministrati con cautela nei pazienti con precedenti di disordini della coagulazione. Assunzione da parte di soggetti di eta' inferiore ai 18 anni: il medicinale non deve essere utilizzato per il trattamento di soggetti al di sotto dei 18 anni di eta'. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiorefrequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti tra ttati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Per di piu', non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Pazienti con insufficienza epatica devono iniziare il trattamento con una dose bassa ed essereattentamente monitorati. Nei pazienti con funzionalita' renale fortem ente ridotta e' consigliabile attenersi al dosaggio minimo consigliato. Sebbene gli studi sugli animali non abbiano mostrato per citalopram potenziali effetti epilettogenici come per gli altri antidepressivi, citalopram deve essere usato con cautela in pazienti con una storia di convulsioni. Il farmaco deve essere sospeso qualora si osservi un incremento della frequenza degli attacchi convulsivi. Nei pazienti con diabete, una terapia a base di SSRI puo' alterare il controllo glicemico;questo potrebbe essere una conseguenza del miglioramento della depres sione. E' possibile che sia necessario aggiustare il dosaggio dell'insulina e/o di antidiabetici orali. Il medicinale contiene para-idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche, generalmente di tipo ritardato. Il prodotto contiene 9 per cento V/V di etanolo. Una dose puo' contenere fino 0.11 g di etanolo (dose massima). Dannoso per quei pazienti che soffrono di affezioni epatiche, alcolismo, epilessia, lesioni o malattie cerebrali o per donne in gravidanza e bambini. Puo' modificare o aumentare l'effetto di altri medicinali.

Interazioni

La biotrasformazione di citalopram in demetilcitalopram e' mediato dagli isoenzimi del sistema citocromo P450, CYP2C19 (circa il 60%), CYP3A4 (circa il 30%) e CYP2D6 (circa il 10%). L'inibizione degli isoenzimiCYP2C9, CYP2E1 e CYP3A4 da parte di citalopram e demetilcitalopram e' trascurabile ed i due composti sono solo inibitori deboli degli isoen zimi CYP1A2, CYP2C19 e CYP2D6 rispetto ad altri SSRI, con cui e' statadimostrata una inibizione significativa. Pertanto, e' improbabile che citalopram inibisca il metabolismo di farmaci mediato da P450 a dosi terapeutiche. La somministrazione contemporanea di MAO-inibitori, ivi compresi i MAO-inibitori reversibili (RIMA), quali la moclobemide, puo' causare gravi reazioni avverse a volte letali, quali crisi ipertensive o una sindrome serotoninergica. Non sono state riportate interazioni legate alla assunzione contemporanea di alcool. La cimetidina determina un modesto aumento dei livelli medi di citalopram allo stato stazionario. Si consiglia pertanto di procedere con cautela quando vengono somministrati i dosaggi terapeutici piu' elevati di citalopram in associazione a dosaggi elevati di cimetidina (potente inibitore di CYP2D6,3A4). Vi sono state segnalazioni di un potenziamento degli effetti qu ando gli SSRI vengono somministrati assieme al litio od al triptofano;pertanto, e' necessario procedere con cautela quando questi farmaci v engono usati contemporaneamente. I farmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina possono accrescere il rischio di sanguinamento quando sono somministrati inconcomitanza con anticoagulanti o con farmaci che influenzano l'aggre gazione piastrinica (FANS, acido acetilsalicilico, ticlopidina, ecc.).Uno studio sulla interazione farmacodinamica e farmacocinetica tra ci talopram e metoprololo (un substrato di CYP2D6) ha evidenziato un raddoppiamento delle concentrazioni di metoprololo, ma nessun aumento significativo degli effetti di metoprololo sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca in volontari sani. La somministrazione concomitante di altri farmaci serotoninergici, quali il tramadolo ed il sumatriptan, puo' potenziare gli effetti 5HT associati. Sono stati effettuatistudi sull'interazione farmacocinetica con la levomepromazina (un ini bitore dell'isoenzima CYP2D6 e prototipo delle fenotiazine) e con l'imipramina (un inibitore parziale di CYP2D6, un prototipo degli antidepressivi triciclici). Non sono state rilevate interazioni di natura farmacocinetica aventi importanza clinica.

Effetti indesiderati

Le reazioni secondarie osservate sono in generale, di lieve entita' e di tipo transitorio. Esse si manifestano soprattutto nella prima o seconda settimana di terapia, per poi sparire con il miglioramento dello stato depressivo. Effetti indesiderati frequenti (>1% - <10%). Disturbi del metabolismo e nutrizione: riduzione dell'appetito; disturbi psichiatrici: riduzione della libido ed anormalita' dell'orgasmo (donne); disturbi del sistema nervoso: agitazione, insonnia, sonnolenza, capogiro; disturbi dell'apparato respiratorio: sbadigli; disturbi gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci, diarrea, stipsi; affezioni della cute e del tessuto sottocutaneo: aumento della sudorazione; disturbi a carico dell'apparato riproduttivo: disturbi della eiaculazione, impotenza; compromissione delle condizioni generali: affaticamento. Effetti indesiderati molto rari (<1/10.000). Disturbi dell'apparato endocrino: secrezione inappropriata di ADH (specie nelle donne anziane); disturbi del metabolismo e nutrizione: iponatremia; disturbi dell'apparato nervoso: convulsioni, disturbi extrapiramidali; affezioni della cutee del tessuto sottocutaneo: ecchimosi, porpora; compromissione delle condizioni generali: reazioni da ipersensibilita', sindrome serotoninergica, sintomi da astinenza (capogiro, nausea e parestesie). Raramente, in seguito alla somministrazione di antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina si possono verificare manifestazioni emorragiche quali ecchimosi, emorragie ginecologiche, manifestazioni emorragiche a carico del tratto gastrointestinale, delle mucose o anche di altri distretti dell' organismo. Quando si interrompe bruscamente il trattamento possono comparire sintomi di astinenza. Tali sintomi sono, in genere, lievi e di completa risoluzione e comprendono, ad esempio: insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita', parestesie e cefalea. Quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere ridotte in modo graduale per minimizzarel' entita' di tali sintomi. Effetti indesiderati che sono stati osser vati con farmaci SSRI. Apparato cardiovascolare: ipotensione posturale; disturbi dell'occhio: anormalita' della vista; disturbi gastrointestinali: vomito; disturbi epatobiliari: alterazioni degli esami di funzionalita' epatica; disturbi muscolo-scheletrici: artralgia, mialgia; disturbi psichiatrici: allucinazioni, mania, confusione, ansia, depersonalizzazione, attacchi di panico, nervosismo; disturbi dell'apparato urinario: ritenzione urinaria; disturbi dell'apparato riproduttivo: galattorrea; affezioni della cute e dei tessuti sottocutanei: prurito. E' stata segnalata iponatriemia, probabilmente dovuta ad una secrezione inappropriata di ormone antidiuretico, come reazione avversa rara all'uso di SSRI. Sembra che le donne anziane costituiscano un gruppo particolarmente a rischio. E' stata raramente segnalata una "sindrome serotoninica" nei pazienti in trattamento con SSRI. La comparsa di una seriedi sintomi, tra cui agitazione, confusione, tremore, mioclonie ed ipe rtermia, possono costituire i prodromi della sindrome.

Gravidanza e allattamento

L'innocuita' di citalopram in gravidanza non e' stata stabilita. Sebbene gli studi effettuati sugli animali non abbiano evidenziato segni dipotenziale teratogenicita', ne' effetti sulla riproduzione o sulle co ndizioni perinatali, poiche' il citalopram con i suoi metaboliti attraversa la barriera placentare e una piccola quantita' viene riscontratanel latte materno, se ne sconsiglia l'uso durante la gravidanza e l'a llattamento.