Cefamezin - Im 1fl 1g+f 4ml
Dettagli:
Nome:Cefamezin - Im 1fl 1g+f 4mlCodice Ministeriale:022662011
Principio attivo:Cefazolina Sodica
Codice ATC:J01DB04
Fascia:A
Prezzo:3.88
Rimborso:1.89
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
CEFAMEZIN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE
Formulazioni
Cefamezin - Im 1fl 1g+f 4ml
Cefamezin - Im 1fl 500mg+f 2ml
Cefamezin - Im 1fl 250mg+f 2ml
Cefamezin - Iv 1fl 1g+f 10ml
Categoria farmacoterapeutica
cefalosporine di prima generazione.
Principi attivi
250 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Principio attivo per ciascun flaconcino: cefazolina sodica 262 mg pari a 250 mg di cefazolina. 500 mg/2 ml polvere e solvente persoluzione iniettabile per uso intramuscolare. Principio attivo per fl aconcino: cefazolina sodica 524 mg pari a 500 mg di cefazolina. 1000 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Principio attivo per flaconcino: cefazolina sodica 1,048 g pari a 1 g di cefazolina. 1000 mg/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso Principio attivo per flaconcino 1 g (uso e.v.): cefazolina sodica 1,048 g pari a 1 g di cefazolina.
Eccipienti
Ogni fiala solvente per somministrazione intramuscolare contiene: lidocaina cloridrato, acqua per preparazioni iniettabili; ogni fiala solvente per somministrazione endovenosa contiene: acqua per preparazioni iniettabili
Indicazioni
il farmaco e' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da microrganismi sensibili come: infezioni dell'apparato respiratorio, infezioni genito-urinarie, infezioni ostetrico-ginecologiche, infezioni della pelle e dei tessuti molli, infezioni otorinolaringoiatriche, infezioni oftalmologiche, infezioni gastroenterologiche, infezioniepatobiliari, infezioni osteoarticolari, appendiciti, peritoniti, set ticemie, endocarditi. E' inoltre indicato per la profilassi e la terapia delle infezioni chirurgiche.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il prodotto e' controindicato nei pazienti nei quali sia stata evidenziata allergia nei confronti delle cefalosporine.
Posologia
Adulti e bambini: la posologia del farmaco e' di 1-3 g/die nell'adultoe di 20-50 mg/kg/die nel bambino. In pazienti con insufficienza renal e le dosi vanno aggiustate in funzione del grado di compromissione. Per ciascuna ? considerata una dose iniziale di (500-1000 mg). ClCr (ml/min) = 0, met? dose iniziale, intervallo di dosaggio 48 ore; ClCr (ml/min) = 5 , met? dose iniziale, intervallo di dosaggio 24 ore; ClCr (ml/min) =10, met? dose iniziale, intervallo di dosaggio 16 ore; ClCr (ml/min) = 15, met? dose iniziale, intervallo di dosaggio 12 ore; ClCr (ml/min) = 20, met? dose iniziale, intervallo di dosaggio 9-10 ore; ClCr(ml/min) =25, met? dose iniziale, intervallo di dosaggio 8 ore; ClCr (ml/min) =30-50 , uguale alla dose inizia, intervallo di dosaggio 16-24 ore; ClCr (ml/min) = 50-80, uguale alla dose iniziale, intervallo didosaggio 12 ore. Di solito il farmaco si somministra ogni 12 ore; in casi gravi e' preferibile ripartire la dose giornaliera in 3 somminis trazioni. Nel trattamento delle infezioni particolarmente gravi il prodotto e' stato impiegato alla dose di 4-12 g/die nell'adulto e di 100 mg/kg/die nel bambino. Modo di somministrazione: il medicinale puo' essere somministrato sia per via intramuscolare, sia per via endovenosa.Somministrazione intramuscolare: sciogliere il contenuto di un flacon e con il solvente annesso. La fiala di solvente contenente anestetico,annessa alle confezioni da 1 g, 500 mg, 250 mg, deve essere usata esc lusivamente per somministrazione intramuscolare. Somministrazione endovenosa: il prodotto puo' essere somministrato per iniezione endovenosadiretta lenta (10 ml di soluzione in 3-5 minuti) per infusione endove nosa continua o intermittente. Per la somministrazione endovenosa sciogliere il contenuto dei flaconi in acqua per preparazioni iniettabili oppure in: acqua per preparazioni iniettabili oppure in soluzione glucosata, soluzione fisiologica, destrosio 5% e 10%, destrosio 5% + sodiocloruro 0,90%, destrosio 5% + sodio cloruro 0,45%, destrosio 5% + sod io cloruro 0,20%, destrosio 5% in soluzione di Ringer, Ringer, Ringer lattato, sodio bicarbonato 5%, invertosio 5% o 10%.
Conservazione
Il prodotto va conservato nella scatola di cartone fino al momento dell'uso. Nelle soluzioni si puo' formare un deposito cristallino: per riottenere la soluzione limpida riscaldare la fiala nel cavo della mano o in acqua tiepida.
Avvertenze
Sia a livello clinico che di laboratorio vi e' evidenza di parziale allergenicita' crociata fra penicillina e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico specie doposomministrazione parenterale. Cefazolina, somministrata in profilassi a pazienti sottoposti a interventi chirurgici a cuore aperto, potrebb e avere un effetto additivo a warfarin nel produrre ipoprotrombinemia.La risposta della protrombina a warfarin dopo cefazolina e' stata d'i ntensita' intermedia rispetto a cefamandolo (maggiore ipoprotrombinemia) e vancomicina (minore ipoprotrombinemia). Sebbene l'esatto meccanismo di questo fenomeno non sia del tutto conosciuto, si raccomanda precauzione nella somministrazione di warfarin in pazienti in trattamento con cefazolina. La tollerabilita' del farmaco risulta buona, pero' la funzionalita' del rene va comunque controllata specie nei casi di insufficienza renale e di uso contemporaneo di farmaci potenzialmente nefrotossici. In pazienti sottoposti a dialisi peritoneale, la presenza dicefazolina nell'organismo e' fortemente influenzata dalla velocita' d i flusso del liquido dializzato. L'aumento della velocita' del fluido dializzato a valori > 5,50 ml/minuto in pazienti in dialisi peritoneale conduce a un aumento dell'eliminazione di cefazolina dall'organismo.Pertanto, le dosi di farmaco dovrebbero essere riconsiderate per evit are situazioni di sottodosaggio e conseguenti fallimenti terapeutici. Inoltre, in pazienti con peritoniti secondarie a dialisi peritoneale, la velocita' del flusso del liquido dializzato dovrebbe essere mantenuta a valori < 5,50 ml/minuto prima dell'inizio di una terapia antibiotica con cefazolina. L'uso prolungato di antibiotici puo' favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili. In pazienti ospedalizzati, particolarmente se anziani, e' raccomandata particolare cautela nella somministrazione di cefazolina, in quanto e' stata dimostrata una correlazione diretta tra l'uso di questo antibiotico e l'insorgenza di diarrea associata a Clostridium difficile.
Interazioni
In caso di associazione con un altro antibiotico, si consiglia di non somministrare la cefazolina nella stessa siringa o nello stesso contenitore per infusione. Cefazolina, somministrata in associazione a warfarin, potrebbe avere un effetto additivo con quest'ultimo nel produrre ipoprotrombinemia. L'esatto meccanismo di questo fenomeno non e' del tutto conosciuto e si raccomanda particolare cautela nella somministrazione contemporanea di cefazolina e warfarin in pazienti che necessitano di un trattamento anticoagulante. Il probenecid, somministrato contemporaneamente a cefazolina, riduce l'eliminazione di quest'ultima con un meccanismo di competizione per l'escrezione tubulare renale. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con alcune prove dilaboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Felhing e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici. S ono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' al test di Coombs (talora false).
Effetti indesiderati
Come con le altre cefalosporine, gli effetti indesiderati sono generalmente limitati a occasionali fenomeni di ipersensibilita'. Sono stati segnalati anche casi di shock e reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi, reazioni di ipersensibilita' al farmaco e ipotensione. La possibilita' della comparsa di questi ultimi e' maggiore in individui che in precedenza abbiano manifestato reazioni di ipersensibilita' ed inquelli con precedenti anamnestici di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria. Sono state segnalate le seguenti reazioni secondarie: glos site, nausea, vomito, rash, orticaria, rash maculo-papulare, eritema, prurito, eruzione da farmaci, diarrea, pirosi gastrica, dolori addominali riferiti da alcuni pazienti; molto raramente lieve orticaria o rash cutaneo, prurito, artralgie. Sono stati segnalati rari casi di sindrome di Stevens-Johnson. E' stata segnalata la rara possibilita' d'insorgenza di diarrea da Clostridium difficile e la possibilita' ancora piu' rara di evoluzione a colite pseudomembranosa con esito potenzialmente fatale. Occasionalmente variazioni transitorie di alcuni parametri di laboratorio come eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell'azotemia. Altre reazioni osservate sono state vertigine, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida in rapporto anche con lo sviluppo di microrganismi non sensibili. Raramente questi fenomeni collaterali sono stati cosi' intensi da richiedere l'interruzione della terapia. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.
Gravidanza e allattamento
Nella donna in gravidanza e durante l'allattamento il prodotto va somministrato in casi di effettiva necessita' e sotto il controllo del medico.